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Project Hospital, la recensione

Scoprite cosa rende il piccolo Project Hospital un gestionale davvero speciale leggendone la recensione.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   22/11/2018

Project Hospital è il nuovo Theme Hospital? Ultimamente il genere dei gestionali viene travisato dal grande pubblico, che lo collega automaticamente alla spazzatura casual per sistemi mobile e per browser che va per la maggiore, finendo per non dargli alcuna possibilità e finanche snobbandolo. Insomma, molti lo considerano un genere troppo semplice e con un bassissimo livello di sfida. Ad aumentare la confusione ci hanno pensato anche alcune produzioni maggiori, come Two Point Hospital e Jurassic World Evolution, che hanno rinunciato a ogni complessità in favore di un gameplay fin troppo prono alle tendenze più deleterie del genere.

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La verità è che ci troviamo di fronte a un grosso errore di valutazione, come Project Hospital è in grado di dimostrare. Da sempre i videogiochi tentano di replicare le più disparate attività umane rappresentandole attraverso le meccaniche di gioco. Più una simulazione si avvicina alla realtà, meno concede al giocatore occasionale. Un titolo come Two Point Hospital, che citiamo perché uscito da pochissimi mesi, per quanto sia riuscito, prova evidentemente a nascondere dietro alla simpatia delle sue animazioni e a una certa dinamicità, un lato gestionale povero e per nulla aderente al modello reale che pretenderebbe di rappresentare. Project Hospital si comporta esattamente all'opposto del titolo di SEGA, mettendo la simulazione davanti a tutto, al rischio di risultare ostico per i neofiti del genere.

Gameplay

L'obiettivo primario di Project Hospital è chiaro e diretto: bisogna fondare una clinica e farla crescere fino a farla diventare un ospedale vero e proprio. Oltre al tutorial, ben fatto e indispensabile per capire le meccaniche base, è possibile giocare in modalità sandbox o campagna, con quest'ultima che richiede semplicemente di raggiungere determinati obiettivi in scenari preimpostati. In entrambi i casi il giocatore ha tre compiti fondamentali da svolgere: costruire o ampliare la clinica, disegnandone le fondamenta, le stanze, gli accessi e arredando il tutto; assumere personale specializzato per far funzionare la struttura e imparare a gestire le finanze per non mandare tutto in rovina.

A differenza di Two Point Hospital, Project Hospital punta al realismo, ossia l'attività ospedaliera viene simulata con maggior grande rigore, così come le patologie dei degenti. Il tutto si traduce in dinamiche di gioco molto diverse, che permettono al giocatore di intervenire su più livelli. Andiamo più sul concreto: le prime stanze da costruire per avviare una clinica sono la sala d'aspetto per i malati, uno studio medico per le prime diagnosi, un bagno e alcuni macchinari, come quello per i raggi X. Quando è tutto pronto, bisogna assumere il personale (medici, tecnici di laboratorio, personale amministrativo e addetti alle pulizie) e quindi aprire la clinica. Le operazioni diagnostiche possono essere gestite dal giocatore, oppure automatizzate, ossia lasciate completamente ai medici mossi dall'intelligenza artificiale. I pazienti entrano nella clinica e si mettono diligentemente in coda per una primo colloquio, quindi, in caso un medico non riesca a diagnosticare immediatamente una malattia, possono essere inviati a svolgere varie analisi (lastre, risonanze magnetiche e così via). Solo quando il quadro clinico è chiaro si possono assegnare le adeguate terapie. Il tutto viene gestito all'interno di una scheda che diventa la cartella clinica virtuale del paziente.

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Più malati si curano con successo, più cresce la fama della clinica, più si possono costruire nuove apparecchiature diagnostiche e assumere medici di alto livello, attirando così nuovi pazienti desiderosi delle cure migliori. Ogni lavoratore, medico o inserviente che sia, ha un valore complessivo espresso in stelle, determinato dalla media delle sue competenze e dai suoi successi professionali. Ovviamente ogni attività va assegnata a qualcuno che abbia le giuste caratteristiche, altrimenti potrebbe diventare controproducente per la clinica.

Interfaccia di gioco e imperfezioni

Tanta complessità si riflette anche in un'interfaccia funzionale, ma abbastanza ostica, soprattutto quando si è ancora vergini di Project Hospital. Probabilmente è inevitabile che sia così, visto il livello di complessità che deve gestire ma, complice anche un lato grafico anonimo e molto convenzionale, il primo impatto con il gioco può risultare traumatico. Fortunatamente basta qualche ora di pratica per padroneggiare il tutto e potersi così dedicare senza problemi a costruire l'ospedale dei propri sogni (per modo di dire). Da notare l'alto livello di personalizzazione di ogni aspetto con l'editor, basato su di un sistema a tessere, che consente di creare velocemente stanze di ogni tipo e di arredarle secondo necessità e gusto (per fare prima si possono utilizzare delle stanze prefabbricate dagli sviluppatori).

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Per il resto è davvero difficile racchiudere l'intero Project Hospital in queste poche righe, vista la grande quantità di sistemi che lo compongono. Purtroppo, oltre all'interfaccia, a piagarlo ci sono altri difetti che non possono essere taciuti e che lo allontanano dall'eccellenza. I due più evidenti e fastidiosi sono l'impossibilità di ruotare le mappe, che in alcuni casi crea problemi di selezione degli oggetti nelle stanze, e la dimensione dei caratteri, non proprio generose. Fortunatamente gli sviluppatori sono molto presenti e hanno già fatto sapere alla comunità di essere al lavoro per risolvere i problemi segnalati. Speriamo che aggiungano qualche malattia e qualche macchinario in più, così da migliorare la simulazione stessa, e il capolavoro sarà servito. Del resto non stiamo certo parlando di una produzione multimiliardaria, quindi delle piccole imperfezioni sono più che tollerabili.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.7
Lettori (11)
7.0
Il tuo voto

Project Hospital è il vero erede di Theme Hospital, non tanto nello stile, quanto nella parte gestionale vera e propria. Il titolo di Oxymoron Games compensa una delle più grandi mancanze dei concorrenti, ossia la superficialità della parte gestionale, aggiungendo un'ampia serie di sistemi che consentono d'intervenire a più livelli negli affari della clinica, a partire da quello strettamente medico. Inizialmente ostico, Project Hospital più dare grandi soddisfazioni a chi saprà passare sopra al suo lato grafico essenziale e a un'interfaccia che richiede un certo studio per essere padroneggiata. Se siete alla ricerca di un vero gestionale, che non si limiti a simulare gli aspetti più folkloristici dell'attività ospedaliera, tenetelo in fortissima considerazione. Project Hospital vi saprà regalare moltissime ore di gioco.

PRO

  • Un'ottima simulazione dell'attività ospedaliera
  • Lato gestionale curato
  • Tante opzioni di personalizzazione

CONTRO

  • Interfaccia ostica
  • Tecnicamente un po' rozzo