Come mai "Revolution"?
Spendere delle parole per introdurre e descrivere uno dei titoli più famosi che esistano potrebbe sembrare assolutamente superfluo, ma sarò clemente e, per quei due o tre di voi che non sanno niente di Quake 3, andrò qui ad illustrare di cosa tratta questo capolavoro della ID Software. Iniziamo subito col dire che Quake 3 Revolution è sviluppato dai Bullfrog, team che è riuscito a conti fatti a non deludere nell'affrontare le difficoltà che comportava la conversione di un "must" del genere. Non dimentichiamo, infatti, che siamo al cospetto del titolo più giocato in rete del mondo, e che quando uscì su PC permise sfide on-line come nessun videogioco aveva fatto mai prima di allora. Adesso, grazie anche alla EA, questo mai troppo lodato re del multiplayer, approda sulle nostre PS2, dove dovrà vedersela con due concorrenti alquanto agguerriti, e che corrispondono al nome di Unreal Tournament (anch'esso conversione della rispettiva controparte per computer) e di Time Splitters. Tutto sta ora a vedere chi dei tre la spunterà. Innanzitutto sottolineamo immediatamente il fatto che, esattamente come i suoi due sfidanti, anche Q3R non potrà essere giocato su Internet. Questo perchè la scelta della Sony di non voler commercializzare subito un modem a 56k per poter puntare già da ora al gioco on-line, ha portato gli sviluppatori ad apportare delle obbligate limitazioni. Proprio per questa grave menomazione subita, essi hanno dovuto giocoforza reinventare e potenziare l'aspetto del "single-player", oltre ad aver dovuto azzardatamente adattare la modalità del "multi-player" al vecchio sistema dello split screen.
Single-player e Multi-player
Bisogna ammettere che giocare da soli a Q3R non è un'esperienza poi tutto sommato maligna, grazie alla struttura efficacemente studiata ed adottata dai programmatori. Essi hanno infatti cercato di collegare le stragi che andremo a compiere nelle arene con una sorta di filo conduttore, che legherà le varie missioni. Per cominciare dovremo scegliere fra cinque personaggi, ognuno con caratteristiche differenti, che renderanno alquanto diverso l'approccio al gioco. Mano a mano che il guerriero da noi scelto progredisce nell'impresa, raccoglie degli upgrade che hanno la funzione di aumentare i suoi valori, come la forza, l'armatura, e così via. Questi upgrade non vengono poi persi da un livello all'altro, ma vengono persino mostrati nel modello del personaggio e possono essere salvati su memory card per poterli usare anche nelle modalità di gioco in gruppo. I tipi di sfide presenti per giocatore singolo sono abbastanza varie e vanno dal crudelissimo "Deatmatch" (in cui dovremo uccidere il maggior numero possibile di avversari), all'"Eliminazione" (dovremo far fuori tutti prima di perdere le vite a nostra disposizione), al "Cattura la bandiera" (in cui saremo perseguitati da orde di nemici mentre cercheremo di mantenere il possesso di una bandiera per il maggior tempo possibile), per continuare poi con altre variazioni di queste modalità. Buono quindi il lavoro fatto per assicurare un decente spessore a questa parte del gioco, anche se tuttavia il suo vero cuore è il multiplayer, considerando che è questa la sua reale origine. E' previsto come detto il supporto fino a quattro gocatori in split screen (se giochiamo in due possiamo scegliere la divisione verticale od orizzontale dello schermo). Le modalità a disposizione sono praticamente le stesse descritte sopra, con la differenza che qui vi sarà la possibilità di affrontarle in un "tutti contro tutti" o tramite la creazione di squadre. Indipendentemente dal numero di giocatori umani, potranno essere presenti, grazie a dei bot controllati dal computer, fino a sei combattenti contemporaneamente, a differenza delle grosse ammucchiate con più di dieci giocatori che si vengono a creare in rete tramite il PC. Naturalmente va detto che a meno che voi non abbiate un televisore bello grande, farete davvero fatica a giocare nella piccola porzione di schermo che vi sarà assegnata. Quando ci si sfida in due infatti già le cose cambiano, avendo a disposizione una visuale più ampia, che di conseguenza genera meno confusione nel farvi districare fra gli angusti ed oscuri angoli delle arene.
PS2 Vs. PC
Chiunque abbia giocato all'originale Quake 3 Arena uscito ormai da quasi un paio d'anni, non farà fatica ad accorgersi che questa conversione è figlia degli obbligati limiti tecnici di una console nei confronti dei Personal Computer più pompati. Di conseguenza chi è abituato a veder girare Quake su di un potente processore, noterà subito la differenza in termini di velocità e fluidità. Contando però che fino a ieri era impensabile vedere un titolo del genere su di una console, e considerando la giovane età della PS2, non ci si può davvero lamentare. Si nota così in questo senso il buon lavoro in fase di programmazione svolto dai suoi autori. Tecnicamente parlando infatti Quake 3 Revolution fa la sua gran bella figura, offrendo uno spettacolo visivo di primo livello. La grafica è ottima e veloce quanto basta per garantire un divertimento a tratti sfrenato. Di certo non siamo difronte agli effetti speciali creati dalle ulitmissime schede grafiche per PC, ma per il resto tutto è rimasto inalterato. I livelli sono in stile gotico e lussureggiante, con superfici curve che si sprecano, textures allucinanti ed atmosfere decisamente d'effetto. Il gioco in single player vede protagonista un dettaglio davvero alto, una risoluzione di gran fattura e soprattutto un frame-rate inchiodato ai 50 fotogrammi al secondo, se non in qualche molto sporadica situazione, in cui si possono notare dei lievissimi rallentamenti, causati da ingombranti effetti grafici ed architetture particolarmente complesse. Anche passando al gioco in split screen per due e quattro giocatori la situazione rimane inalterata, anche se naturalmente ci ritroveremo con una perdita (comunque accettabile) di dettaglio per colpa delle ridotte dimensioni delle finestre. Il sonoro è preso pari pari dalla versione PC ed è quindi anch'esso ottimo: sia gli effetti delle armi, sia le musiche (in stile rock duro perfettamente adatte alla situazione), e sia le voci dei vari personaggi (tutte localizzate in italiano, come del resto l'intero gioco) fanno egregiamente la loro parte nel rendere tutte le sfide adrenaliniche al punto giusto.
Nessuno è perfetto
Putroppo, come tutti i giochi, anche Q3R non è esente da difetti. Volendo infatti passar sopra alla terribile menomazione quale la mancanza di modalità per le sfide in rete, data comunque come detto da scelte indipendenti dalla volontà dei Bullfrog, non si può non rimproverare ai suoi sviluppatori un adeguamento inadatto per quanto riguarda le impostazioni dei controlli da loro implementati. Per prima cosa hanno eliminato la possibilità della comoda accoppiata mouse-tastiera solita degli sparatutto in soggettiva, giustificandosi poi dicendo che non sarebbe stato semplice trovare il giusto bilanciamento del livello di difficoltà tale da poter garantire un equilibrio fra l'uso di tali controlli e quelli del joypad. Il Dual Shock 2 è stato così lasciato l'unico modo per poter gestire tutti i molteplici comandi presenti. Come se non bastasse, inoltre, hanno anche inserito si sei configurazione standard per esso, ma senza nemmeno lasciarci la possibilità di customizzarle a nostro piacere, costringendoci di conseguenza a passare molto tempo prima di trovare un'impostazione adatta ai nostri gusti, e che ci permetta allo stesso tempo di poter camminare, guardarci intorno e sparare mirando i nemici (cosa nettamente più facile a dirsi che a farsi). Altre piccole pecche del gioco si possono notare nei cinque livelli di difficoltà selezionabili (i quali dovrebbero essere sufficenti per far divertire sia i neofiti che gli esperti di Quake, ma che a ben guardare sembrano sinceramente mal calibrati), e nei lunghi caricamenti fra un'arena e l'altra (a volte davvero interminabili).
Allora, ne vale la pena?
In ultima analisi, Quake 3 Revolution, nonostante i molti limiti nella sua struttura di gioco, l'assenza delle sfide online ed i suoi ostici controlli, batte senza troppi problemi la diretta concorrenza presente attualmente sulla Playstation 2. Quindi, se avete degli amici disponibili a sfidarvi e volete una buona ragione per acquistare il multitap, spendete pure tranquillamente i vostri sudati risparmi e comprate il cd di Q3R: vedrete che grazie ad esso passerete dei pomeriggi veramente intensi. Se invece già lo giocate da un pezzo sul vostro PC, o pensate di trovare un buon successore di Quake 2 o di Medal of Honor per giocarci da soli sulla vostra nuova console Sony, il consiglio è vivamente quello di non far caso a questo titolo della EA ed aspettare anzi l'uscita degli ormai prossimi Red Faction ed Half-Life.
- Pro:
- grafica degna dei più grossi PC
- atmosfere e sfide multiplayer molto coinvolgenti;
- stupefacente intelligenza artificiale dei nemici
- Contro:
- mancanza del gioco online
- controlli ostici e caricamenti estenuanti;
- modalità "single-player" troppo ripetitiva
Viuuulenza!
Siete dei tipi a cui piace passare delle lunghe ore concentrati su dei videogiochi che vi appassionino per il forte impegno cerebrale richiesto ed a cui piace sollazzare le proprie meningi con delle immense strategie? Beh, allora se è così credo che fareste meglio a girare subito pagina ed a cercare su questo sito la recensione di un gioco che abbia queste caratteristiche, perchè qui... siete proprio capitati sull'articolo sbagliato! Quake 3 Revolution tutto è, tranne che un videogame che richiede anche un minimo d'intelligenza. Il suo unico scopo è infatti quello di far sfogare tutta la micidiale e schifosa sete di violenza che è nascosta dentro di voi. Se poi avete qualche amico sulla quale vorreste rivoltare questa violenza, allora è anche meglio. Perciò, solo e soltanto se pensate che questa cosa potrebbe anche minimamente interessarvi, continuate pure a leggere, ed iniziate a scaldare i vostri joypad, perchè sta per cominciare la più grossa caccia all'uomo che si sia mai vista sulla Playstation 2.