Incombenze frequenti nell’universo virtuale…
La presentazione, che ci introduce nell’avventura, ci informa sugli spiacevoli accadimenti che hanno colpito la lussureggiante valle in cui Rayman vive. Un mago malvagio, tale Mr. Dark, ha rubato il Great Protoon, fonte d’energia ed equilibrio del pianeta, gettando sconforto e caos tra i sui abitanti. Il nostro compito sarà quello di liberare gli Electoon, piccoli esserini dispersi e imprigionati da Mister Dark, che sono necessari a ripristinare il potere del Great Protoon. Ha inizio così la nostra “spedizione di salvataggio” che ci impegnerà per un totale di 62 livelli, variamente ridistribuiti all’interno delle zone che suddividono a loro volta i 6 mondi dello strambo pianeta di Rayman.
Guarda come luccica, senti come sfriccica
Ciò che colpisce immediatamente è la maestosa veste grafica del gioco. Fondali ottimamente realizzati, colorati e vari, animazioni fluide e ben congegniate, sprite anche molto grandi, fanno di Rayman Advance uno dei titoli graficamente più impressionanti per il GBA, per giunta già al lancio della console. Da rilevare però che in alcuni frangenti di gioco, quando l’azione diviene molto veloce e numerosi sprite si muovono su schermo, si verificano dei rallentamenti che, pur non inficiando la giocabilità, minano lievemente l’alta qualità tecnica del titolo. Inoltre, la generale oscurità che pervade lo schermo LCD del Game Boy Advance, impedisce al giocatore di gioire appieno della magnificenza grafica del gioco. Riguardo al sonoro, è esatto affermare che musiche ed effetti sono molto buoni e vari, a volte si possono avvertire anche voci (o meglio versi) campionati. Ogni mondo ha il proprio tema musicale che ben si sposa con l’ambientazione degli stessi, inoltre, l’adattamento dinamico delle musiche è efficace nel sottolineare l’incedere dell’azione e i momenti topici dei livelli. Gli effetti pure sono ben realizzati e a qualsiasi animazione (o quasi) ne è associato uno, contribuendo insieme alle musiche a creare un’immagine sonora coinvolgente. Peccato che, per le ridotte capacità audio della console, soprattutto le musiche suonino troppo metalliche e in complesso è avvertibile una certa distorsione degli alti; probabilmente, tali difetti sono da imputare principalmente alla compressione imposta dal formato cartuccia, difatti anche con le cuffie questi disturbi sono chiaramente avvertibili.
Una melanzana coraggiosa
A questo punto si necessita di una breve descrizione dell’approccio giocoso al titolo. Pur essendo una melanzana priva di arti, Rayman possiede molte facoltà di movimento, infatti, per raggiungere il suo scopo ha bisogno di molti, diversi poteri, che (a parte il pugno) non sono disponibili fin dall’inizio, ma gli vengono concessi, uno alla volta, dalla maga Betilla (benefattrice di turno) oppure da altri personaggi che il nostro eroe incontra nel corso dell’avventura. Dato che certe aree dei livelli, in cui ci sono da liberare degli Electoon, non sono accessibili finché non si dispone del potere necessario a raggiungerle, veniamo spronati (obbligati) a rigiocarli più volte se vogliamo completare il gioco al 100%, liberando tutti i piccoli, simpatici esserini. In ogni zona ne sono imprigionati un massimo di sei ed il loro numero per ogni livello è molto variabile. I livelli sono di varia lunghezza e difficoltà, all’inizio hanno un’impostazione piuttosto lineare seguendo il classico schema per il quale essi vengono completati spostandosi dalla sinistra verso la destra dello schermo. Avanzando nel gioco però, questi assumono uno sviluppo anche verticale e in alcuni casi essi sono contorti ed irti di pericoli, tanto da disorientare fortemente il giocatore. In linea di massima, il livello di difficoltà sale piuttosto progressivamente, concedendo poche flessioni. I controlli sono molto semplici ed a seconda del contesto A, B e R possono avere assegnate diverse funzioni (i poteri di cui sopra). I movimenti della melanzana da noi comandata (ovvero Rayman) sono ottimamente gestiti dalla croce direzionale, difficilmente infatti perderemo una vita a causa della nostra imperizia nel saltare un dirupo, raramente bisognerà calibrare al millimetro i balzi. Perciò la giocabilità ed il piacere che ne deriva sono molto elevati.
Siamo alla frutta
In conclusione Rayman Advance è un prodotto tecnicamente molto, molto buono, estremamente giocabile e piacevole da vedere ed ascoltare, ma purtroppo non originale od innovativo. L’elevato numero di livelli, la relativa ri-giocabilità degli stessi, il grado di difficoltà che avanti nel gioco può raggiungere vette di un’infamia ragguardevole, riescono ad innalzare fortemente la longevità del titolo. L’acquisto è caldamente consigliato ai simpatizzanti del protagonista, agli irriducibili dei platform ed ai nostalgici, sconsigliato invece ai più piccini.
- Pro:
- Ottima grafica
- Buonissimo sonoro
- Giocabilità elevata
- Contro:
- Nulla di innovativo da proporre
- A volte frustrante
L’Uomo Raggio è tornato!
Rayman Advance altri non è che la perfetta conversione per GBA di quel Rayman pubblicato a metà anni 90 (sempre da Ubisoft) per il mercato PC. Per chi non lo conoscesse, il gioco appartiene alla folta schiera dei platform 2d, genere che senza dubbio avrà una presenza massiccia anche sul nuovo portatile Nintendo. 9