In fatto di rpg i tedeschi possono considerarsi fortunati: sono stati i primi a conoscere Gothic (e lo saranno anche per Gothic 2), hanno sempre i titoli localizzati e, soprattutto ultimamente, sono emersi alcuni bravi sviluppatori di rpg, probabilmente stimolati anche dalla presenza nel loro territorio di due publisher attenti a questo genere di giochi (in Italia così bistrattati) come JoWood e CDV.
Prossimamente saranno diversi i titoli che usciranno prima in Germania rispetto al resto del mondo, ad esempio Neocron, Divine Divinity (che proprio ieri è andata in gold la versione tedesca del gioco), Arx Fatalis (che i tedeschi già giocano da 2 settimane), per non parlare di Morrowind e NWN che loro hanno avuto subito in versione localizzata.
E noi italiani? Noi italiani ci attacchiamo al tram!
Nonostante tutti i cosiddetti esperti del settore dicano che il nostro è un mercato in ascesa, la situazione in generale e degli rpg in particolare, non è delle più rosee. Mi riferisco alla scarsità nel nostro Paese di software house che non si limitino a sviluppare i soliti giochini di corse automobilistiche ma, ancora di più, alla totale assenza di editori, di publisher che decidano di investire del denaro. Sviluppare e produrre un rpg non è facile, ci vogliono molti soldi e molto tempo e si rischia di fare delle brutte copie di titoli già usciti; i negozi sono pieni di cloni di Diablo e molti di questi presunti rpg restano a prender polvere sugli scaffali oppure, come succede per la maggior parte delle volte, in Italia non arrivano neppure. Due esempi di quanto ho appena detto sono Gorasul: The Legacy of the Dragon e Nightstone. Mentre il primo aveva anche alcune caratteristiche originali, che naturalmente abbiamo evidenziato nella nostra recensione del gioco, il secondo è veramente orrendo, mal distribuito e strapieno di bug. Per dirla tutta, dopo averci giocato, ci siamo rifiutati di recensirlo, avremmo dovuto dargli sottozero. Mi sono sempre chiesto come è possibile che un editore come Virgin abbia accettato di spendere soldi su una ciofeca simile...mah! Tornando al discorso delle differenze tra l'Italia e la Germania (giusto per fare un esempio con una nazione a noi vicina, non mi ci metto nemmeno a fare lo stesso paragone con gli USA...), è evidente che si tratta soprattutto di un fatto culturale, cioé in Germania seguono gli rpg molto più di quanto non lo si faccia in Italia (magari giocano meno a Fifa?) e questo vi assicuro è stato uno dei primissimi nodi che ci siamo messi in testa di sciogliere quando abbiamo aperto RPGPlayer, ma la strada è ancora lunga. Intendiamoci, sono stati fatti numerosi passi in avanti ma quasi tutti da parte dei fans oppure da parte di qualche sito, i distributori invece stanno li, a guardarsi le palle...degli occhi.
Ma forse è ingeneroso quello che sto dicendo, dopotutto se abbiamo aperto il fan site di Morrowind e quello di NWN, in parte lo dobbiamo ai distributori di questi due titoli, Ubisoft e Infogrames.
Questo discorso mi ha fatto venire in mente che tra poche settimane RPGPlayer avrà il piacere di proporvi un altro fan site, un titolo che ha già creato qualche discussione ma, ne sono certo, piacerà molto ai fans italiani dei crpg. Di che titolo sto parlando? Perché non provate a indovinare?
Alla prossima...