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Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione

Dopo aver tenuto sulle spine tutti i Marvel fan per mesi, Il Regno delle Ombre arriva finalmente nei negozi. È il gioco di Spider-Man definitivo o solo un'altra delusione?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   14/11/2008

Complice l'uscita dei tre film diretti da Sam Raimi, Spider-Man gode ormai di una popolarità straordinaria, che va ben al di là delle nozioni fondamentali su che tipo di personaggio sia e che poteri abbia. Di contro, la sua vita fumettistica è un continuo ristagnare fatto di idee tutt'altro che stupefacenti: lo smascheramento pubblico durante la saga "Civil War" (non si sa, oltretutto, per quale motivo - ma diciamo che questo era un problema di "Civil War" in generale), o la vergognosa serie di episodi "One More Day" in cui si "resetta" tutta la sua vita, solo per fare un paio di esempi molto recenti sulla falsariga della vecchia "Saga del Clone". Nonostante l'impegno e le risorse, gli episodi del duo Stan Lee / John Romita (stiamo parlando di trent'anni fa) rimangono in assoluto i migliori: si introducevano nuovi personaggi, si raccontavano storie appassionanti e non c'era il bisogno di "stupire" che oggi sembra imprescindibile per smuovere le acque. E stendiamo un velo pietoso su Ultimate Spider-Man, vi prego. In ambito videoludico, diciamo che la situazione è simile: Activision ha preso le misure al personaggio ed è riuscita a creare degli ottimi titoli per PlayStation 2, anni fa, ma ha decisamente fallito il passaggio alla next gen. Spider-Man: Il Regno delle Ombre si pone dunque come un punto di svolta, che potrebbe in prima istanza gettare delle solide basi per il futuro; e che su Wii, in particolare, promette come al solito un livello di immedesimazione al di sopra della media, con il movimento dei controller utilizzato per lanciare le ragnatele e combattere.

Tra una missione e l'altra ci troveremo a dover completare un numero enorme di obiettivi più o meno importanti.

L'invasione degli ultracorpi

Come ampiamente mostrato da trailer e anteprime varie, questo nuovo tie-in dedicato a Spidey non è la trasposizione di un film o di una particolare saga fumettistica del personaggio Marvel, bensì racconta una storia inedita (che per molti versi si rifà a un evento accaduto di recente sulle pagine di Mighty Avengers): durante uno scontro con Venom, Spider-Man entra ancora una volta in contatto con il simbionte alieno, che in questo caso si separa dal corpo del suo acerrimo nemico e lo avvolge nel costume nero che tutti conosciamo. Non si tratta di un passaggio completo, però... a quanto pare, Venom ha acquisito la capacità di "frammentare" il simbionte, con risultati che diventano rapidamente disastrosi: passanti che si trasformano in creature impazzite e pericolose, girando per le strade finché non trovano qualcun altro da "infettare", o addirittura supereroi che entrano in contatto con la forma di vita aliena e ne rimangono posseduti. In poche ore New York diventa una zona di guerra, con le truppe dello SHIELD impegnate in un'inutile lotta per arginare il fenomeno. In tutto questo caos, Spider-Man è l'unico che conosce davvero la minaccia e può fare qualcosa per scoprire da dove proviene. Il Regno delle Ombre ci vede prendere il controllo del tessiragnatele alcune ore prima dell'infezione, dandoci dunque il tempo di prendere confidenza con la struttura di gioco e di portare a termine una serie di missioni "preliminari" prima di affrontare la crisi della città. Le nostre prime spedizioni avverranno dopo l'incontro con Luke Cage, che in cambio del nostro aiuto con le bande e gli spacciatori ci insegnerà a effettuare alcuni attacchi tanto efficaci quanto spettacolari. Ad ogni modo, tra una missione e l'altra ci troveremo a dover completare un numero enorme di obiettivi più o meno importanti ("elimina dieci bande", "colpisci venti nemici con questo colpo", "esegui quindici attacchi sui muri", ecc.), segnalati prontamente sul radar posizionato nella parte bassa dello schermo.

Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione
Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione
Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione

Si organizzano corsi di lancio della ragnatela

I possessori di Wii aspettavano la conversione del nuovo titolo dedicato a Spider-man con particolare interesse, per via dell'esclusivo sistema di controllo: potremo, di fatto, agitare Wii-mote e Nunchuck per librarci fra un edificio e l'altro, lanciando la nostra ragnatela ed effettuando evoluzioni aeree davvero belle da vedere. La cosa funziona più o meno così: si preme il pulsante A per saltare, quindi si scuote il Wii-mote verso il basso per lanciare una ragnatela e ci si fa trasportare dalla spinta. Arrivati al termine dello slancio, si salta nuovamente e si lancia un'altra ragnatela, controllando la direzione del movimento con lo stick analogico del Nunchuck. Gli sviluppatori hanno studiato questa fase in modo particolare, e si vede da una serie di dettagli: non si può lanciare una ragnatela quando ci si trova molto in alto, perché è chiaro che non ci sono edifici a cui farla aderire; e allo stesso tempo, se sulla nostra destra abbiamo il Central Park, il personaggio continuerà a lanciare ragnatele solo alla sua sinistra. Troveremo sempre il modo per spostarci rapidamente, comunque, anche in assenza di edifici da sfruttare: tenendo premuto il pulsante C, Spider-Man lancerà ragnatele in orizzontale, proiettandosi in avanti come in una catapulta, e il medesimo meccanismo può essere sfruttato quando ci si trova a grandi altezze. Sarebbe stato arduo porre un limite a quello che è l'aspetto più affascinante del gioco, e così anche precipitare da migliaia di metri non sarà un problema, con il personaggio che atterra come se niente fosse. Diverso è il discorso dell'aderire ai muri, che da un lato offre qualche spunto quantomeno interessante (la visuale ruota a seconda del caso, mettendo a dura prova la nostra percezione dello spazio), dall'altro soffre per alcuni problemi non di poco conto: arrampicarsi è una procedura spesso confusionaria e macchinosa, è molto difficile aderire alle pareti degli edifici dopo un salto e ciò ridimensiona quanto di buono fatto per quanto concerne l'oscillazione con le ragnatele.

Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione
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Il mio senso di ragno pizzica!

Il sistema di rilevazione del movimento dei controller non si limita a regolare gli spostamenti di Spider-Man, ma ricopre un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda il sistema di combattimento, ovvero un altro degli elementi per cui Il Regno delle Ombre avrebbe dovuto stupire tutti. La combo di base viene effettuata premendo ripetutamente il grilletto B, con una serie di varianti che vedono la pressione continua del medesimo tasto o la combinazione con il pulsante A. Potremo lanciare delle ragnatele (intrappolando i nemici, almeno per qualche istante) premendo il pulsante Z, mentre schiacciare il medesimo tasto insieme a C si tradurrà nella creazione istantanea di uno scudo di ragnatela, utile per parare colpi di vario tipo (proiettili e missili in particolare). Una delle particolarità del gioco risiede nella possibilità di cambiare costume in ogni momento, con le mosse e le capacità che variano di conseguenza. Su Wii, questo succede scuotendo lateralmente il Nunchuck (con un effetto visivo davvero carino); ma non si tratta di una scelta molto felice, visto che per "agganciare" un nemico bisogna scuotere il Nunchuck verso il basso. Indovinate che succede quando si prova a fare una delle due cose, magari in una situazione molto caotica, magari quando la riuscita dell'operazione può determinare la vittoria in uno scontro o il game over? Ecco. E una situazione molto simile si verifica con il Wii-mote: come già scritto, agitare il controller verso il basso ci fa lanciare una ragnatela, mentre agitarlo lateralmente fa partire quello che è probabilmente il tipo di attacco più importante del gioco, con Spider-Man che usa la ragnatela per colpire un avversario di slancio per poi passare ai nemici successivi in una concatenazione che può produrre anche cento colpi a segno consecutivamente, e che in particolare nello scontro con i boss è fondamentale. Purtroppo capita spesso che i controller non riconoscano correttamente il movimento, con tutto ciò che ne consegue, con la sola eccezione dei relativamente tranquilli "quick time event", da completare dopo i combattimenti con i personaggi chiave.

Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione
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Realizzazione tecnica

La versione Wii di Spider-Man: Il Regno delle Ombre ricalca quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360, prendendo dunque le distanze dalle interpretazioni bidimensionali del gioco (per PS2, PSP e Nintendo DS), ma i risultati sono tutt'altro che spettacolari. Il rendering degli edifici in lontananza è buono, del resto chi ha provato L'Incredibile Hulk su Wii (per rimanere sul tema dei supereroi) ricorderà l'assurda nebbia che impediva di vedere a più di trenta metri. Il problema sta nei compromessi a cui si è dovuti scendere per ottenere una città perfettamente visibile durante i nostri giri sulla ragnatela, e che oltretutto non ci mette di fronte a schermate di caricamento: gli edifici sono piatti, con pochissimi dettagli e delle texture al limite del semplicistico; i passanti sono pochi e possiedono modelli poligonali spartani, per non parlare delle animazioni; i veicoli in movimento praticamente non esistono, e le auto parcheggiate sono estremamente spartane; l'interagibilità con l'ambiente è ridotta ai minimi termini; il frame rate è ballerino e nelle situazioni più concitate si verificano dei rallentamenti; la gestione della visuale talvolta "impazzisce", specie quando ci arrampichiamo sui palazzi (e gestirla con il d-pad non è il massimo della vita, ma non c'erano alternative). Il personaggio di Spider-Man è ben disegnato e dispone di un buon set di animazioni, soprattutto durante le evoluzioni aeree, ma i grafici di Treyarch devono avere dei grossi problemi con il senso delle proporzioni: Luke Cage sembra alto tre metri, e così anche i cosiddetti "picchiatori", ovvero membri di bande particolarmente portati per lo scontro fisico. Le cutscene (disponibili in numero doppio, a seconda della "personalità" che decidiamo di seguire nei vari bivi) purtroppo sono piuttosto "grezze", dunque ben poco godibili: onestamente, si è visto di meglio anche ai tempi di PSone. Passando al sonoro, infine, abbiamo una serie di musiche davvero molto, molto belle, avvincenti, dal piglio spesso cinematografico, che si accompagnano a effetti dalla qualità variabile: alcuni sono molto buoni, altri sono davvero strambi (vedi il rumore dei colpi di Spider-Man, simile a dei "ding!"). Il doppiaggio in Italiano è di discreta fattura.

La versione per Nintendo DS

Esattamente come su PS2 e PSP, Spider-Man: Il Regno delle Ombre su Nintendo DS si presenta nella forma di un action game bidimensionale con numerosi elementi platform. La storia alla base del gioco è la stessa, gli eventi si verificano in modo profondamente diverso, con Spider-Man che si mette alla ricerca di Eddie Brock (Venom, appunto) per capire cosa sta succedendo in città e perché. L'azione si svolge nello schermo superiore del DS, mentre sul touch screen possiamo controllare in ogni momento una mappa (con tre livelli di dettaglio disponibili) per capire dove ci troviamo e in quale direzione dovremmo andare per fare dei progressi. Sulla mappa vengono segnalate in modo chiaro anche le zone di salvataggio, da dove potremo accedere a un negozio per spendere i punti guadagnati pestando simbionti qua e là e acquistare nuove mosse per arricchire il nostro repertorio. Il che non è un'idea malvagia, anzi diventa fondamentale fin dalle prime battute: il sistema di combattimento è molto semplice, visto il contesto 2D, ma il livello di sfida è decisamente alto e ci troveremo ad affrontare sempre un gran numero di avversari in contemporanea: viene da sé che disporre di attacchi numerosi ed efficaci può farci sopravvivere più a lungo. Nel caso in cui si perda una vita, bisogna superare un piccolo minigame per tornare in azione, ma si tratta di una possibilità limitata finché non si incorre nel game over: a quel punto bisognerà ricominciare dall'ultimo salvataggio. Le capacità di Spider-Man sono state riprodotte in modo discreto: la dimensione degli stage ci impedisce di librarci fra i palazzi, è chiaro, ma si può ricorrere facilmente alla facoltà di aderire alle pareti e proseguendo nel gioco si acquistano anche altre abilità speciali. La realizzazione tecnica è ottima, con animazioni molto fluide e "cartoonesche", nonché un effetto zoom che ci avvicina o ci allontana dagli scontri a seconda del numero di soggetti coinvolti. Il motore grafico gestisce tutto senza problemi, mantenendo una certa fluidità, mentre il sonoro purtroppo non brilla come su Wii e si mantiene nella media. Nella sua semplicità, in definitiva, la versione per Nintendo DS di Spider-Man: Il Regno delle Ombre appare più riuscita e più solida di quanto visto sulle console maggiori: se amate l'arrampicamuri e la sfida non vi spaventa, non fatevela sfuggire.
VOTO: 8

Commento

Nella sua versione Wii, Spider-Man: Il Regno delle Ombre si pone come il miglior tie-in dedicato al supereroe Marvel per eccellenza, quantomeno sulla console Nintendo. Questo, però, non significa assolutamente che ci troviamo di fronte a un prodotto di alto livello: sebbene svolazzare fra i palazzi agitando il Wii-mote sia abbastanza divertente, i controlli e il sistema di combattimento sono spesso troppo confusionari. La presenza delle due "personalità" che influenzano cutscene e finali (ce ne sono diversi), nonché il cambio istantaneo di costume che varia anche le abilità del personaggio sono certamente buone idee, inserite però in un contesto sulle cui basi si doveva lavorare di più e meglio. Le missioni e gli obiettivi sono certamente numerosi, in pratica non si rimane mai senza far nulla, ma l'azione in genere è troppo ripetitiva e gli scontri con i boss sono davvero lunghi e tediosi. A questo bisogna aggiungere una realizzazione tecnica mediocre (per gestire la città si è rinunciato al dettaglio, di fatto), che si salva solo per qualche animazione e per l'ottima qualità delle musiche. Le potenzialità c'erano tutte, in conclusione, ma la promessa di creare il gioco di Spider-Man definitivo è stata ancora una volta disattesa: a meno che non siate fan sfegatati di Spidey, è il caso di aspettare il prossimo tie-in.

    Pro
  • Dondolarsi da un edificio all'altro è divertente
  • Musiche davvero ottime
  • Una miriade di missioni e obiettivi da raggiungere...
    Contro
  • ...ma la struttura è troppo lineare e ripetitiva
  • Controlli molto confusionari e spesso imprecisi
  • Grafica mediocre

Spider-Man: Il Regno delle Ombre - Recensione
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