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Splinter Cell: Chaos Theory

La teoria del caos si manifesta anche su N-Gage…

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   17/03/2005
Splinter Cell: Chaos Theory
Splinter Cell: Chaos Theory

Teoria e Pratica

Sin dalle prime battute, risulta evidente in Chaos Theory lo sforzo da parte degli sviluppatori di offrire all’utenza N-Gage un’esperienza di gioco quanto più simile a quella del prodotto originale: già riscontrabile dal design dei menu, lo stile Splinter Cell appare lampante una volta iniziata una nuova partita passando attraverso il classico percorso di addestramento. Stupore e perplessità si alternano nella mente del giocatore che osserva per la prima volta la realizzazione grafica del titolo Gameloft: la prima causata dalla bontà della costruzione degli ambienti, dalla qualità modello poligonale di Sam e delle sue animazioni, la seconda provocata da un frame rate evidentemente sacrificato sull’altare dell’impatto cosmetico. Decisamente più bello da fermo che in movimento, Chaos Theory riesce comunque a sopravvivere alle deficienze del motore grafico grazie ad un gameplay in grado di esprimere le proprie qualità anche senza uno scorrimento fluido dell’immagine su schermo. Non pretendendo dall’utente azioni particolarmente repentine, Chaos Theory si lascia giocare senza troppi patemi nonostante la bassezza del frame rate, addirittura rivelandosi sotto il profilo del puro intrattenimento come uno dei migliori prodotti disponibili su N-Gage. Questo perché Gameloft ha saputo trasportare sul portatile Nokia grossa parte delle peculiarità ludiche dei titoli originali: ritroviamo dunque nella loro integrità le mosse tipiche di Sam Fisher (effettuabili semplicemente attraverso un sistema di controllo ben studiato), nonché tutte le armi ed i gadget caratteristici della serie, senza ovviamente tralasciare le vere e proprie meccaniche di gioco. Anche su N-Gage, quindi, l’utente si trova impegnato a dover attraversare i vari livelli nascondendosi nell’ombra, eliminando le guardie silenziosamente al fine di raggiungere i propri obiettivi. Certo è che, per quanto curato, un simile porting difficilmente può riuscire a raggiungere la complessità strutturale del proprio ispiratore. E infatti, Chaos Theory non tarda a mostrare alcuni limiti.

Splinter Cell: Chaos Theory
Splinter Cell: Chaos Theory

Pescatore nel torbido

Già annaspante nel tentativo di creare un mondo tridimensionale sufficientemente dettagliato, il motore grafico di Chaos Theory non riesce ovviamente ad offrire un sistema di illuminazione convincente, snaturando un po’ il leit motiv della serie, per l’appunto costituito dalle giustapposizioni di aree di luce ed ombra. Oltre a ciò, il gioco si rivela piuttosto semplice e per questo incline ad una certa piattezza di fondo: l’intelligenza artificiale delle guardie è infatti decisamente scarsa, permettendo all’utente di proseguire con relativa scioltezza, e gli obiettivi delle missioni appaiono assai poco elaborati. Da dimenticare, poi, l’implementazione ingenua del visore notturno e di quello a ricerca calorica: attivando il primo, l’immagine diventa talmente sgranata da renderlo inutilizzabile, mentre il secondo fornisce una visione troppo fioca ed offuscata, inadatta ad individuare raggi laser et simila. Insomma, Chaos Theory è vittima per certi versi di un eccessivo spirito di emulazione, presentando alcune scelte che forse andavano meglio ponderate alla luce dei limiti tecnici della console Nokia. Ciò nonostante, come già detto in precedenza, il titolo Gameloft è comunque uno stealth game solido, coinvolgente e ben realizzato, capace anche di sfruttare le potenzialità Bluetooth di N-Gage con due coraggiose ed interessanti modalità multiplayer (Co-Operative per due giocatori e Versus per un massimo di quattro utenti). Pure la funzione N-Gage Arena trova spazio nel prodotto Gameloft, nella fattispecie offrendo la possibilità di inserire punteggi all’interno di scoreboard online. Chiude la carrellata il comparto sonoro di Chaos Theory, costituito da musiche ed effetti in pieno stile Splinter Cell che accompagnano con precisione il corso del gioco, in netto contrasto con altre produzioni N-Gage oltremodo silenziose.

Splinter Cell: Chaos Theory
Splinter Cell: Chaos Theory

Commento

Splinter Cell: Chaos Theory è un buon gioco, che a differenza di altre conversioni di titoli 3D è stato in grado di mantenere decisi punti di contatto con il prodotto sorgente implementandoli con sufficiente giudizio alle caratteristiche di N-Gage. Pur rivelandosi pretenzioso in certi aspetti e decisamente ingenuo in altri, Chaos Theory rimane comunque un titolo assolutamente consigliabile a tutti i possessori dell’handheld Nokia, forte anche di una realizzazione tecnica convincente e di una modalità multiplayer via Bluetooth di sicuro interesse.

    Pro:
  • Buona realizzazione tecnica
  • Gameplay coinvolgente
  • Fedele alla versione originale
    Contro:
  • Frame rate basso
  • Livello di sfida non elevato
  • Qualche aspetto poco curato

Dopo un episodio 2D (peraltro non indimenticabile), la serie di Splinter Cell continua ad avanzare su N-Gage di pari passo con l’originale incarnazione per console casalinghe, stavolta però con una grossa novità: sviluppato da Gameloft, questo Chaos Theory per l’handheld Nokia si presenta in una veste completamente tridimensionale, ricalcando dunque molto più da vicino gli aspetti visivi e ludici del fratello maggiore. Un esperimento riuscito o un nuovo pretestuoso tentativo di porting “impossibile”? Splinter Cell: Chaos Theory è, probabilmente, entrambe le cose…