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Super Hind - Recensione

A più di quindici anni di distanza dal primo Desert Strike, gli elicotteri tornano a essere protagonisti di un videogame, in questo caso per PSP.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/09/2008
Super Hind
Super Hind
Immagini

Il tema del "super veicolo da combattimento" non è nuovo per il mondo dei videogame, a conti fatti si tratta di una semplice variazione rispetto al classico "solo contro tutti" che per anni ha monopolizzato la scena degli shoot'em-up (e non solo). In Super Hind, il veicolo in questione è un elicottero creato dal Consortium, una superpotenza economica e militare nata dall'alleanza di diverse nazioni industrializzate, e viene utilizzato nella guerra contro alcune fazioni ribelli. Il pilota è l'ufficiale Dante Griffin, un soldato fedele ma con dei principi morali... che a un certo punto della storia si troverà di fronte a una scelta importante, in grado di cambiare le sorti del conflitto.

In volo!

Super Hind dispone di un'unica modalità di gioco, che ci vede affrontare un buon numero di stage pieni zeppi di nemici da abbattere. La trama si dipana durante alcune sequenze di intermezzo puramente testuali, tradotte in Italiano, senza che si possa prendere alcuna decisione tale da influenzarne lo svolgimento: dovremo semplicemente fare ciò che ci viene indicato all'inizio di ogni livello, prestando attenzione all'aggiornamento degli obiettivi. In tal senso, la struttura del titolo sviluppato da Mountain Sheep ricorda moltissimo i vari Ace Combat: si parte, si individuano i bersagli e li si elimina. Le similitudini con la serie Namco finiscono qui, però, visto che l'azione in Super Hind risulta oltremodo limitata: il nostro elicottero si muove tramite l'uso dello stick analogico, con i tasti dorsali che servono per spostarsi lateralmente, e per combattere ha a disposizione una mitragliatrice (pulsante X), dei razzi (pulsante Quadrato) e dei missili a ricerca (pulsante Triangolo per agganciare il bersaglio, Cerchio per fare fuoco). La questione è che le possibilità offensive rimangono le stesse per tutta la durata del gioco, senza alcuna possibilità di potenziamento e senza alcuna variazione. La stessa gestione del veicolo soffre di pesanti lacune, visto che non è possibile controllare l'altitudine: il mezzo si sposta automaticamente in caso di ostacoli, eliminando la possibilità di collisioni con l'ambientazione, e non dispone di propulsori per aumentare la velocità. Le munizioni sono infinite, così come il carburante, dunque viene a mancare anche l'elemento strategico.

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Glorie del passato

Sebbene siano stati numerosi gli elicotteri protagonisti di giochi in precedenza, è con Desert Strike che il tema dei veicoli militari comincia a godere di una importante considerazione in ambito videoludico. Realizzato da Electronic Arts nel 1992, questo particolare shoot'em-up strategico conquistò i possessori di Amiga, MegaDrive e Super Nintendo prima di essere convertito anche per PC. La serie produsse due sequel con la medesima impostazione ma con ambientazioni differenti (Jungle Strike e Urban Strike), per poi perdersi un po' con il passaggio ai sistemi a 32 bit. L'ultimo titolo della saga, Nuclear Strike, risale al 1997.

Struttura di gioco

A reggere la baracca ci pensa il solo livello di difficoltà, che si rivela fin troppo alto se decidiamo di buttarci a testa bassa nella mischia: la barra dell'energia si rigenera se non veniamo colpiti, ma evitare il fuoco nemico nel mezzo dell'azione è praticamente impossibile, dunque si incorre nel "game over" piuttosto rapidamente. Per ovviare al problema, l'unica soluzione sta nella classica "toccata e fuga", oppure nella semplice divisione degli obiettivi: ci si avvicina all'agglomerato dei veicoli ostili e ci si ferma quando solo uno di essi si muove per affrontarci. Nella pratica, gli scontri a fuoco dipendono molto dalla nostra capacità di evitare i colpi, agendo sui tasti dorsali per girare intorno all'obiettivo mentre lo riempiamo di razzi e missili (la mitragliatrice si può anche ignorare che esista, visto che la sua efficacia è praticamente nulla), e in alcuni casi potremo recuperare da una situazione di svantaggio producendoci in una fuga "a zig zag", abbastanza lunga da farci recuperare l'energia perduta. Il nostro elicottero non fa distinzione fra veicoli a terra, elicotteri, aerei e navi: aggancia qualsiasi bersaglio a portata, permettendoci di concentrarci sui nemici più pericolosi tramite la pressione del pulsante Triangolo, deputato all'aggancio. La struttura degli stage è sempre molto simile, ma la loro lunghezza aumenta in modo considerevole man mano che si procede nella storia, con un uso fitto e continuativo dei rinforzi da parte delle truppe avversarie. Al termine di ogni missione, ci verrà riconosciuto un punteggio che tiene conto del numero di unità distrutte. In caso di momentaneo "game over", avremo sempre la possibilità di riprendere l'azione dall'ultimo checkpoint...

Super Hind - Recensione
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Realizzazione tecnica

La grafica di Super Hind, purtroppo, lascia a desiderare sia sotto il profilo della quantità che della qualità. Bisogna giocare utilizzando una visuale davvero bizzarra, che vede il nostro elicottero decentrato rispetto allo schermo, a destra, mentre un indicatore ci mostra il mirino al centro (inutile, a conti fatti)... e non è possibile cambiarla. Il nostro veicolo vanta una realizzazione discreta, e sia i mezzi alleati che quelli nemici si attestano più o meno sullo stesso livello. L'esito dei combattimenti più importanti, inoltre, viene inquadrato al rallentatore, in una sorta di spettacolare "bullet time". Le location hanno una lunga serie di difetti: innanzitutto sono desolate, prive di dettaglio (non a caso spesso si combatte sul mare o su pianure desertiche), con i nemici a terra che si distinguono solo grazie all'aggancio del nostro mirino e un gran numero di difetti nel rendering dei poligoni, con troppe "compenetrazioni". L'azione viene accompagnata da una serie di musiche di buona fattura, dall'atmosfera "epica", a cui però non corrispondono effetti sonori all'altezza, anzi sembra quasi che i nostri scontri non producano rumore.

Super Hind - Recensione
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Commento

I presupposti per realizzare un buon action game c'erano tutti, eppure Super Hind si rivela un prodotto mediocre, fortemente limitato. Al di là di una realizzazione tecnica appena sufficiente, molto distante da quanto di buono si è visto finora su PSP, il gioco coinvolge unicamente per il grado di sfida delle varie missioni, ma non fa nulla per rendere l'azione più varia: le armi sono sempre le stesse (peraltro rese maluccio nella pratica), non si può potenziarle né modificarle in alcun modo, e il controllo dell'elicottero è davvero troppo semplicistico. Si poteva rendere la fase di volo più spettacolare anche solo aggiungendo un regolatore per la velocità, si potevano creare delle missioni di salvataggio includendo l'atterraggio nelle manovre possibili, e si poteva agire sulle collisioni per evitare di rendere lo scenario così dannatamente "finto". Si poteva fare molto di più, insomma, per rendere Super Hind un titolo ricco e divertente: a meno che non siate fanatici degli elicotteri, c'è di molto meglio in giro.

    Pro
  • Buon numero di stage
  • Storia di fondo interessante
  • Una sfida impegnativa...
    Contro
  • ...ma troppo piatta e ripetitiva
  • Tecnicamente mediocre
  • Gameplay molto limitato