Rotola, rotola, rotola...
L'idea di base è rimasta invariata: le sfere con all'interno una simpatica scimmietta, selezionabile senza influenza alcuna sul gameplay, vanno condotte fino alla meta, attraverso un percorso irto di ostacoli e spesso contorto all'inverosimile. Tuttavia non è la sfera che si controlla, quanto il labirinto stesso, che andrà inclinato per indurre la pallina, fisicamente, a inclinarsi e scivolare nella direzione appropriata e alla velocità giusta. Nelle precedenti versioni, il controllo era affidato allo stick direzionale analogico: in un gioco in cui la precisione e la risposta degli input è veramente tutto, questa scelta era risultata vincente. Purtroppo la volontà di Sega di sfruttare a tutti i costi - perfino comprensibilmente - il touch screen del DS ha letteralmente ucciso Monkey Ball: Touch & Roll può essere giocato infatti in due modi, uno peggiore dell'altro. Controllando l'ambiente con il pennino, premendo sul touch screen per inclinare il percorso, si ottiene un buon risultato nell'orientare la sfera ma viene a mancare una risposta precisa e istintiva ai nostri input; au contraire utilizzando la croce direzionale, la miglior qualità in termini di feedback è controbilanciata da una pessima precisione nelle inclinazioni. Se inizialmente questi due difetti non si notano molto, è già dal quinto o sesto percorso in poi che vengono prepotentemente a galla, quando la velocità di rotazione e movimento entrano in gioco e si combinano a una marea di ostacoli di ogni tipo, mobili e non. Monkey Ball effettivamente è tutto qui, e considerando questi due aspetti negativi di fondamentale importanza nella struttura di gioco, si potrebbe anche evitare di aggiungere altro. Tuttavia, anche in questa versione per DS non potevano mancare i mini-game tradizionali della serie: ecco quindi che tornano il Bowling, il Golf e altri divertissement che abbiamo conosciuto nelle precedenti incarnazioni, accompagnati da alcuni nuovi di zecca, concepiti per DS e che purtroppo ne sfruttano male il touch-screen, rivelandosi dei veri e propri pasticci di design.
... rotola, rotola, rotola...
Tecnicamente Monkey Ball è un bizzarro controsenso: gli environment tridimensionali sono favolosi, realizzati magistralmente a livello di puro background poligonale, con dei percorsi modellati ottimamente e dal design originale e ben congegnato. La sfera contenente la scimmietta, realizzata in un cartoonesco 2D, si muove insieme all'ambiente a 60fps costanti, e in un prodotto del genere dove la fluidità è un elemento estremamente importante, sarebbe encomiabile la cura riposta dai programmatori per l'aspetto visivo di Touch & Roll... se non fosse per la telecamera che risulta sempre del tutto sballata. Il vero ostacolo del giocatore, in Touch & Roll, è proprio la telecamera, che non vuol starsene ferma e spesso e volentieri compie delle insensate evoluzioni che conducono prematuramente e fin troppo spesso al Game Over. D'altra parte, la frustrazione sopraggiunge grazie anche, e sopratutto, alla colonna sonora, semplicemente pessima: i motivetti gracchiano come usciti da un riproduttore di suoni Fisher Price degli annin '80, sono ripetitivi e incredibilmente fastidiosi. L'accompagnamento sonoro dovrebbe rilassare o incentivare il giocatore in un titolo di questo genere, quello di Touch & Roll lo aiuta soltanto a scegliere più velocemente possibile la prossima cartuccia da inserire nell' handheld.
Commento
Monkey Ball è l'esempio lampante di come un franchise dall'ottima reputazione possa venire completamente distrutto e snaturato per la volontà di abusare delle caratteristiche tecniche di una console, quando queste poco si adeguano al concept di base. In Monkey Ball sono lo stick direzionale analogico e la sensibilità tattile a fare la differenza, ma Sega ha ritenuto opportuno non solo curare il meno possibile il controllo digitale, ma affidarsi quasi totalmente al touch-screen quando questo non è in grado di offrire all'utente quanto serve a godere pienamente di Monkey Ball. La pessima programmazione della telecamera e una colonna sonora da dimenticare sono le altre note dolenti di una cartuccia che si affida praticamente soltanto ai mini-game per deliziare il giocatore... veramente troppo poco per giustificarne l'acquisto.
Pro
- Il concept e i minigame sono sempre divertenti
- Ottima realizzazione grafica
- Telecamera pessima
- Colonna sonora da dimenticare
- Controlli imprecisi e grezzi
Monkey Ball è stata l'originale rielaborazione da parte di Sega del vecchio concept di Atari alla base dello storico Marble Madness: condurre una sfera fino a una meta, attraverso un intricato labirinto. Grazie al simpatico character design delle scimmiette di Sega e alla tecnologia del 2000, Monkey Ball è riuscito a conquistarsi una massiccia quantità di appassionati: il level design geniale e la generosa quantità di mini-game da giocare da soli o in compagnia hanno reso i vari titoli per le console casalinghe, Gamecube specialmente, dei piccoli gioielli di intrattenimento digitale. Questa edizione per DS, purtroppo, non mantiene fede alle nostre aspettative.