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SWAT: Target Liberty - Recensione

Dal PC alla PSP in una versione più "action" arrivano gli SWAT di Sierra.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   26/10/2007

La serie SWAT appassiona da moltissimi anni ormai i fan del genere di tutto il mondo. Caratterizzata da una buona dose di realismo e da una certa completezza nel gameplay, unita al fascino indiscusso di questo reparto speciale della polizia americana, la serie sviluppata da Sierra Entertaiment ha di fatto segnato indelebilmente la storia di questa tipologia di giochi. Dopo il PC, “piattaforma” sulla quale il prodotto ha avuto vita e si è sviluppato, adesso è il turno della PSP ospitare un nuovo episodio della saga, con un titolo creato appositamente per lei, per sfruttarne dunque i controlli e il “concept” di console portatile. In tal senso diciamo subito che SWAT: Target Liberty, questo il nome, ha un sistema di gioco che sinteticamente può essere definito come una riuscita via di mezzo tra gli “estremismi ludici” (inteso come realismo e completezza dei controlli) dei suoi predecessori apparsi su computer ed una maggiore immediatezza, necessaria, come accennato poco fa, viste le caratteristiche del “portable” Sony. Ma prima di addentrarci nei dettagli tecnici diamo uno sguardo alla trama. New York è una delle città più grandi, immense del mondo. E come spesso accade la delinquenza cresce esponenzialmente con le dimensioni della popolazione. Rapine, omicidi, spaccio di droga, terroristi pronti a compiere attentati, ce n’è per tutti i gusti. Per far fronte alle situazioni più concitate o ad alto rischio vengono solitamente inviati dal governo USA gli agenti SWAT, il cui compito è quello di liberare gli eventuali ostaggi, sventare attentati, arrestare spacciatori ed eliminare i nemici. Per compiere tutto ciò il videogiocatore viene messo alla guida di due gruppetti formati a loro volta da altrettanti uomini, comandabili separatamente, in modo da poter pianificare diverse tipologie di azioni combinate fra i team.

SWAT: Target Liberty - Recensione
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Più azione
La struttura del gioco è piuttosto classica, visuale a parte che passa da prima a terza persona, con inquadratura dinamica isometrica 3D (le telecamere ruotano e zoomano in base al momento) che tanto ricorda alcuni vecchi titoli per SuperNes. In pratica lo scopo dell’avventura è quella di completare incarichi di vario genere correlati fra di loro da alcuni filmati e dalla storyline, minimizzando le perdite nostre e dei civili, e mantenendosi molto cauti nell'affrontare le zone di operazione (niente “rambate” tanto per intenderci). Prima di ogni missione è previsto un briefing dove attraverso una mappa tattica ed alcune informazioni vengono spiegate all’utente le azioni da svolgere. Una volta al centro dell’azione il giocatore inizia subito ad apprezzare le qualità del titolo. I comandi infatti adibiti alla gestione del team sono piuttosto intuitivi. Ciascuno dei due gruppi è selezionabile tramite il tasto quadrato, mentre con il triangolo si può interagire con porte, ostaggi e terroristi. Tramite i tasti dorsali, invece, è possibile attivare degli appositi bersagli dove indirizzare, guidandolo, un compagno, mentre con un altro tasto viene richiamata la pausa e appare il menu. Da questo menu ad icone si può quindi selezionare ogni tipo di azione possibile e immaginabile da far compiere ai propri uomini in base alla situazione in ci il team è coinvolto, e che spaziano dalla possibilità di ripulire una stanza da presenze ostili (nemici o esplosivo) all’incursione vera e propria dentro un edificio sbarrato.

SWAT: Target Liberty - Recensione
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Multiplayer

In alternativa si può anche entrare nel vivo dell’azione controllando direttamente via controller, come accennato poc’anzi, un agente oppure una squadra di due. Le azioni che possono essere eseguite in questi frangenti sono molteplici, nonostante il limitato numero di tasti della console portatile Sony: arresti, atterramenti, irruzioni sfondando porte e finestre, ammanettamenti ed in generale tutto il “repertorio” di questo reparto speciale possono essere replicati alla perfezione. In caso di conflitto a fuoco il gioco beneficia di un sistema di lockaggio dei nemici, talvolta un po’ confusionario nella fasi più caotiche, ma certo molto efficace e di grande aiuto. Specie nel Multiplayer. Quattro giocatori con altrettante copie del gioco e lo stesso numero di console, possono infatti giocare in cooperativa in rete locale Wi-Fi, collaborando tra loro nella lotta contro il crimine. Peculiarità di questa modalità: un sistema che randomizza la posizione degli avversari e l'estensione dei livelli, così che ci si trovi ad affrontare sfide sempre nuove.Dal punto di vista prettamente estetico, SWAT si lascia apprezzare per il buon level design delle ambientazioni, non molto dettagliate ma comunque di discreta fattura considerando la tipologia di gioco, nonché gli effetti di luce e le animazioni, nonostante su PSP si sia visto di meglio. Bello il sonoro, ricco di effetti realistici e di un buon doppiaggio con tanto di linguaggio un tantino “forte” ma abbastanza normale considerando le situazioni in cui gli agenti di questo reparto sono costretti ad affrontare più o meno quotidianamente.

SWAT: Target Liberty - Recensione
SWAT: Target Liberty - Recensione

Commento

SWAT: Target Liberty è uno di quei titoli che nonostante qualche piccola pecca riesce a conquistare, almeno per un po', l’interesse dei giocatore. Graficamente carino, il titolo prodotto da Sierra e sviluppato da 3G Studios riesce a combinare il realismo ed il controllo pressoché totale tipico della serie originale per PC con l’immediatezza e lo stile richiesto per una console portatile. Il passaggio da “simulatore” ad “action” come gameplay, insomma, si sposa maggiormente con l'utente di una cosole portatile, anche se avremmo gradito una maggiore profondità e soprattutto un'intelligenza artificiale più articolata..

    Pro:
  • Gameplay semplificato ma efficace.
  • Missioni sempre divertenti.
  • Gran varietà di situazioni.
    Contro:
  • Caricamenti un po’ troppo lunghi.
  • Poco profondo.
  • IA dei nemici da rivedere.