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SX Superstar

Strade dissestate, salti da brivido e la concreta possibilità di farsi male: il motocross acrobatico implica tutte queste cose e sa regalare emozioni forti. Se non avete la possibilità di praticarlo realmente, meglio non provare a saltare i tumuli di terra con il vecchio Ciao di vostro cugino. Conosco gente che ci ha provato, fidatevi…

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   02/09/2003
SX Superstar
SX Superstar

In pista

La stagione è composta da numerosi eventi, principalmente corse e raramente sessioni acrobatiche (facoltative, tra l’altro), con un sistema di punti che premia ognuno dei sei concorrenti a seconda della posizione finale, naturalmente.
Il sistema di controllo è estremamente semplice: lo stick destro controlla il movimento della moto, inclusa l’impennata (sia in avanti che all’indietro), il tasto X è deputato all’accelerazione e il tasto Quadrato serve per frenare. È possibile cambiare la visuale tra tre disponibili (da dietro, da dietro distante e in prima persona), ma personalmente le ho trovate tutte scomode: quella in prima persona impedisce di rendersi conto di com’è messa la moto, fondamentale per evitare cadute, mentre le due da dietro spesso e volentieri coprono il tracciato, quasi sempre difficile di per sé da individuare.
Le acrobazie si eseguono con la solita combinazione di tasti dorsali, ma risulta difficile prodursi in manovre di particolare caratura senza rischiare di compromettere la gara: i salti sono brevi, si arriva a terra in fretta e non c’è molto tempo a disposizione. Tanto più che, nell’ottica della gara, le acrobazie sono completamente inutili: dopo un po’ rinuncerete ad eseguirle, in favore di una condotta regolare e maggiormente produttiva.
Da qui veniamo a uno dei problemi più gravi del gioco: si cade spesso e volentieri. Talvolta sembra che i tracciati siano fatti apposta per tendere trappole, e anche gli avversari non escono indenni da tutto ciò: davanti e dietro di voi vedrete cadere più piloti insieme, e dovrete stare attenti a non finire sopra le loro moto.

SX Superstar
SX Superstar

Progressione e sviluppo

La moto con cui partite è una 125cc. Man mano che guadagnate soldi, in particolare una volta vinta la prima stagione e passati alla successiva, potrete permettervi un veicolo di cilindrata maggiore, che vi permetterà di andare più veloci soprattutto in salita e non farvi mai staccare dagli avversari.
È molto strano che nel gioco non si faccia alcuna distinzione tra le cilindrate: potrete gareggiare con moto di potenza diversa senza alcuna differenza, magari staccando gli altri concorrenti in modo spaventoso. Inutile dire che non si tratta di una cosa positiva a livello di giocabilità, e si sente soprattutto la mancanza della possibilità di modificare il mezzo: se si vuole avere qualcosa di più, bisogna necessariamente cambiare moto.
Il gioco, dunque, vi vedrà unicamente lottare per far soldi, senza nulla di contorno e con l’unico incentivo del numero di tracciati disponibili, invero abbastanza numeroso.
E qui arriviamo ad un altro grave difetto, già citato in precedenza: i tracciati sono poco chiari, ed è estremamente difficile seguirne la traiettoria quando manca qualsiasi riferimento. Su alcuni si riesce a girare senza problemi, su altri è una vera e propria tortura: ci sono strade diverse e nessun segno di quale sia quella giusta. Non è neanche possibile provare il tracciato prima della gara!

SX Superstar
SX Superstar

Concludendo...

SX Superstar è un gioco che non offre nulla di particolare agli amanti degli sport estremi, e nulla in generale a chi ama i giochi di corse.
La grafica fa ciò che deve senza infamia né lode (è presente l’opzione per l’aggiornamento a 60Hz), e il motore ogni tanto soffre di rallentamenti. Le moto e i piloti hanno un buon aspetto, anche se non particolarmente dettagliato. Le animazioni sono piuttosto povere, però.
I tracciati sono davvero un disastro, o almeno quasi tutti. Le visuali a disposizione, infine, non migliorano questo problema: quando si comincia a perdere la strada giusta, si finisce inevitabilmente per abbandonare la corsa…
La solita colonna sonora con brani rock non riesce, naturalmente, a coprire i tanti difetti di SX Superstar. Magari il fatto di ricevere telefonate da maniaci e cambiare la propria ragazza come si fa con l’auto potrebbe risultare simpatico, ma di sicuro non è ciò che i giocatori si aspettano da un titolo del genere.

    Pro:
  • Buona colonna sonora
  • Simpatica modalità carriera
    Contro:
  • Grafica non eccezionale
  • Poche modalità e poca varietà
  • Scarse possibilità di sviluppo

Campioni di motocross acrobatico!

SX Superstar è uno dei tanti giochi che vi permettono di provare “virtualmente” uno sport estremo. È ovvio che non si tratta di un’esperienza minimamente paragonabile a quella reale, e in questo caso il gioco non ha neppure velleità davvero simulative. Anzi, adotta il classico approccio arcade che prevede salti da enormi altezze mentre si balla il twist sul sedile della moto. Niente di nuovo sotto il sole...
Le opzioni di gioco sono due: Arcade e Championship. Nella prima potrete cimentarvi in corse “veloci”, utilizzando una serie di circuiti sparsi intorno al mondo, a cui se ne aggiungeranno di nuovi giocando nella modalità Championship. Quest’ultima, inutile dirlo, costituisce il gioco vero e proprio: si sceglie un alter-ego tra i tanti disponibili (anche reali – che tanto non fa differenza, visto che in Italia questo sport è sconosciuto) e ci si lancia a capofitto nelle varie competizioni, per guadagnare denaro e fama.
Le cose vengono gestite un po’ come accadeva in Driver. Potremo ascoltare i messaggi nella segreteria telefonica (spesso del nostro manager, talvolta di un fan psicopatico, o ancora di uno che crede di chiamare la propria dominatrice sadomaso…) o visualizzare i fax (che portano sempre buone notizie, ovvero proposte di sponsorizzazione), acquistare una nuova moto o scendere in pista seguendo i dettami del calendario della stagione in corso.
Molto simpatico il fatto che troveremo su di un tavolo la foto della nostra attuale ragazza, che cambia (letteralmente) man mano che acquistiamo successo…