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Tennis Master Series 2003

Saltiamo nel campo dei principali tornei di tennis del circuito Atp con questo Tennis Master Series 2003. La solita minestra riscaldata o qualcosa di innovativo? Scopriamolo con Paolo Bersani in questo articolo

RECENSIONE di La Redazione   —   16/04/2003
Tennis Masters Series 2003
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Tennis Master Series 2003
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One Shot, One Point


Anche i tennisti in sè sono realizzati più che discretamente nonostante forse si assomiglino tutti un po' troppo, tranne alcuni casi.
Senza infamia e senza lode invece il sonoro. Non che in un gioco di tennis ci si possa inventare granchè ma mi pare che la qualità generale non sia eccelsa, nonostante faccia il suo lavoro senza grandi problemi.
Le personalità di personalizzazione nel titolo sono abbastanza e riguardano soprattutto il tennista in vari suoi aspetti.
Potremo sceglierne l'aspetto fisico, l'abbigliamento (maglietta e pantaloncini), la racchetta da usare e soprattutto spendere 100 punti di caratteristiche aggiuntive nelle 8 'specialità' che vanno dal rovescio e il dritto alla Voleè passando per la potenza. In alternativa si può anche scegliere uno dei 3 profili pre-impostati, ovvero Attaccante, Fondocampo o Rete.
Facile capire che un tennista impostato per giocare a Rete avrà un valore molto alto come Voleè e una potenza non eccessiva, viceversa un Attaccante pallettaro sarà scarso sia come Voleè che come velocità che sarà molto potente e capace di spedire missili sia in dritto che in rovescio.
I Tornei sono 10 e riguardano in pratica tutti quelli del SuperNine, il circuito di nove tornei di grande importanza che cerca, peraltro senza troppa fortuna, di concorrere con i 4 immortali tornei del Grande Slam, ovvero Roland Garros, Wimbledon, Flushing Meadows (open Usa) ed Australian Open.
Passiamo alla giocabilità. Visto quello che ci è stato propinato negli ultimi anni direi che anche qui abbiamo fatto qualche deciso passo avanti.
Il ritmo (gli americani lo chiamano 'pace') della partita ricorda piuttosto fedelmente una partita di tennis, anche se a volte forse rallenta eccessivamente.
Anche dal punto di vista delle animazioni siamo su ottimi livelli. I nostri eroi in pantaloncini si muovono in modo sufficientemente realistico e calibrato e solo nel caso dello smash (la schiacciata, per intenderci) il tennista assume posizioni un po' goffe e innaturali.
Purtroppo rimangono anche i difetti storici dei titoli di questo genere.
Inanzitutto l'IA degli avversari, anche se discreta nel complesso, soffre della sindrome della Perfezione, che gli consente di sbagliare sì e no 2-3 colpi a partita (contro la rete qualcuno di più forse). Ma la cosa triste è che succede anche al nostro tennista; provare per credere, buttare la palla OUT sarà veramente difficile.
Sembra decisamente più facile metterla all'incrocio delle linee che fuori.
Peccato perchè è un difetto che rovina un po' il divertimento del gioco che, con un po' più di impegno, poteva rivelarsi decisamente maggiore.
Inoltre a volte si faticherà a vedere la differenza tra alcuni colpi, ma è più che altro un impressione personale.
Presente inoltre il replay che interviene automaticamente ogni volta che si verifica uno scambio importante e/ spettacolare e una modalità multiplayer piuttosto classica.
Nel pre-partita, mentre i tennisti si riscaldano scambiando qualche colpo, comparirà il riepilogo delle statistiche dei 2 tennisti. Piazzamento Atp, vittorie contro l'avversario, vittorie nel torneo in corso e via dicendo.
C'è da aggiungere inoltre che, perlomeno per quanto riguarda la versione da noi testata, si è verificato qualche crash di troppo e qualche rallentamento in caso di Doppio (con quindi 4 tennisti presenti in campo).

Tennis Master Series 2003
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Tennis Master Series 2003
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Note Conclusive

A parte comunque qualche difetto strutturale questo Tennis Master Series si alza decisamente sopra la media.
Il divertimento è assicurato da un discreto trinomio: grafica-longevità-giocabilità. Si poteva fare meglio, non si tratta della simulazione tennistica definitiva, ma certamente siamo di fronte ad un buon prodotto.
TMS2003 potrebbe tenervi occupati davanti al monitor per qualche settimana, soprattutto se siete appassionati di Tennis e delusi dagli altri giochi sul mercato, anche se chi ha poca confidenza e passione riguardo a questo sport farà meglio ad aspettare ancora.

Pro:
- Grafica molto curata e di grande impatto
- Giocabilità e longevità sopra la media
- Modalità Carriera

Contro:
- Difficoltà del gioco mal calibrata
- AI degli avversari non sempre convincente

Tennis Master Series 2003
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Il Tennis ci riprova su Pc


Recensire un titolo tennistico porta inevitabilmente a parlare sempre delle stesse cose.
Principalmente di quanto il mercato per Pc (e se vogliamo videoludico in generale) non offra nessun capolavoro e su quanto le produzioni degli ultimi anni siano ricadute sempre sugli stessi errori, non riuscendo quasi mai ad offrire una giocabilità all'altezza di questo sport.
La Microids scende in campo con questo Tennis Master Series 2003 che, senza troppi preamboli, punta decisamente a creare qualcosa di nuovo nell'orizzonte tennistico per Pc.
In partenza in realtà non è che TMS2003 si presenti con carte particolarmente innovative. Come già visto troppo spesso le modalità di gioco si limitano alla classica Carriera, in cui vestire i panni di un tennista nel corso degli anni, di una Stagione singola o di gare a sfondo amichevole. Anche la scelta di non usare nomi di tennisti celebri non pare particolarmente azzeccata, anche se visto Agassi Generation Tennis dello scorso anno forse la cosa non è così rilevante.
In ogni caso il gioco vi offre ben 67 tennisti tra cui scegliere e non manca davvero la varità e la possibilità di sbizzarrirsi.
Perchè proprio 67? Presto detto. Per ogni torneo che giocherete ci saranno 4 tennisti (se toccherà a voi dovrete affrontare 2 turni di qualificazione) che dovranno lottare per entrare nel tabellone principale e gli altri 63 ad attendere, già qualificati.
Ma entriamo nel vivo del gioco; dopo aver notato che sotto l'aspetto delle opzioni non c'è poi molto da configurare (se facciamo eccezione per 7-8 tipi diversi di telecamera piuttosto convincenti) vediamo che il meglio di sè questo titolo lo dà decisamente sotto l'aspetto dell'impianto grafico.
Gli impianti (stadi) sono tutti splendidi, sia nella realizzazione tecnica che nel numero e nella qualità dei particolari. Il pubblico finalmente sembra essere convincente in un gioco di tennis e, nonostante la sensazione di 'impersonalità' rimanga, sembra davvero di essere circondati da persone e non da un muro di pixel colorati.
I campi in sè sono splendidi per texture e cromature, sia che si parli di terra che di erba, cemento o sintetico.
A volte a voler essere puntigliosi qualche effetto come deterioramenti del terreno o impronte della pallina lascia un po' l'amaro in bocca ma in generale non ci si può proprio lamentare.
La ruotine che gestisce le ombre, inoltre, mi pare funzioni in modo più che discreto.