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Thunderhawk: Operation Phoenix

Un modernissimo elicottero da combattimento è atterrato su PlayStation 2 e si appresta ad affrontare una serie di missioni in luoghi da cui sarà molto difficile tornare tutti interi.

RECENSIONE di La Redazione   —   27/11/2001
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix

Simulatore di elicotteri?

Avevo accolto con piacere nei mesi scorsi la notizia della trasposizione su PlayStation 2 di Thunderhawk, giunto al terzo capitolo dopo una quasi decennale militanza su PC. La speranza di poter giocare finalmente su console un titolo diverso dal solito mi aveva spinto a riporre la mia fiducia nelle mani della Core Design. Che ci crediate o no, i creatori del gioco sono infatti gli stessi che hanno dato vita al personaggio di Lara Croft, indimenticabile eroina di videogames (e film) che per una volta viene accantonata, sebbene non mi sarebbe dispiaciuto che il Thunderhawk fosse pilotato proprio da lei :). Sfortunatamene Thunderhawk delude buona parte delle aspettative non riuscendo in alcun modo ad ottenere l'obiettivo prefissato, quello di essere considerato un simulatore di elicottero. Fin dall'introduzione in computer graphics si percepisce una scarsa cura destinata alla realizzazione del prodotto, sensazione resa ancora più viva dalla povertà del menù principale del gioco che qualitivamente ricorda quanto visto in titoli di qualche anno fa. Come già puntualizzato, le campagne a nostra disposizione sono 4, suddivise in numerose altre missioni che, almeno teoricamente, vi terranno impegnati per molto tempo. In ciasuna missione, il vostro obiettivo sarà quello di distruggere installazioni nemiche, radar, veicoli e quant'altro vi capiti di incrociare sulla vostra rotta.

Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix

Dov'è il pilota automatico?

La fase di briefing è accompagnata da una voce, fortunatamente in italiano, che vi illustrerà gli obiettivi primari della missione. Avvenuta la loro individuazione sulla mappa, passerete alla ben più gratificante sezione della scelta degli armamenti. L'arsenale a disposizione è di tutto rispetto e comprende missili di ogni tipo, bombe e mitragliatrici che potrete montare sul Thunderhawk scegliendoli a vostro piacimento. Una volta cominciata la missione vera e propria arrivano i primi problemi. Il controllo dell'elicottero si dimostra infatti tanto difficoltoso da risultare del tutto inadeguato al tipo di gioco. Con lo stick analogico sinistro potrete avanzare e decidere l'inclinazione dell'elicottero, mentre con lo stick destro è possibile salire o scendere di quota e scegliere la direzione della rotta. Sembrerebbe tutto facile, invece avviene tutto il contrario. La macchinosità del controllo condiziona pesantemente lo svolgimento delle missioni, peraltro già difficili per conto loro. Il Thunderhawk risponde con grande lentezza e imprecisione ai comandi e questo vi farà diventare il più delle volte un facile bersaglio per l'artiglieria nemica. Quest'ultima si dimostra molto spesso incontenibile, cosa che non fa altro che aumentare il già elevato grado di difficoltà del gioco.

Salviamo il salvabile

Graficamente le cose vanno un po' meglio anche se Thunderhawk non fa certo gridare al miracolo. Nonostante una certa povertà di dettagli e delle texture non sempre all'altezza, è da apprezzare la robustezza del motore grafico che si muove con notevole disinvolturà e fluidità. Discreti sono anche i modelli poligonali di elicotteri e dei veicoli a terra. Ace Combat 4 promette di raggiungere livelli decisamente superiori ma in attesa della sua uscita non ci resta che accontentarci. Il sonoro invece risulta piuttosto anonimo soprattutto a causa di musiche un pò scialbe e di effetti sonori non sempre azzeccatissimi.

Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix
Thunderhawk: Operation Phoenix

Atterraggio d'emergenza

Thunderhawk: Operation Phoenix è da considerarsi complessivamente un titolo deludente. Era lecito aspettarsi molto di più dalla Core Design e soprattutto da un gioco che in passato non aveva mai sfigurato così come invece è avvenuto oggi. La sua elevata difficoltà lo può rendere accessibile unicamente agli amanti del genere o a chi sia provvisto di una dose massiccia di pazienza. Lo scarso livello qualitativo di quasi ogni elemento del gioco è ingiustificabile soprattutto se si tiene conto del fatto che proprio in questo periodo la PlayStation 2 sta esprimendo il meglio di sè. Per riuscire a distinguersi in mezzo a GTAIII, Pro Evolution Soccer, Silent Hill 2 e tutti a gli altri titoli usciti nelle ultime settimane, ci sarebbe voluto ben altro...

    Pro:
  • Miglior simulazione di elicotteri per PS2....
    Contro:
  • ...è anche l'unica
  • Controllo inadeguato
  • Difficoltà eccessiva
  • Realizzazione tecnica sottotono

Ancora guerra...

Non è proprio un bel momento per il nostro pianeta. Mentre ancora impazzano i bombardamenti delle forze americane sulle ultime roccaforti Talebane, si moltiplicano le voci di un estenzione degli attacchi verso altri paese legati in qualche modo all'organizzazione terroristica di Bin Laden. In uno scenario così poco tranquillizzante impazza la produzione videoludica di titoli ispirati a conflitti veri o puramente inventati. Puntualissimo si inserisce Thunderhawk: Operation Phoenix, simulatore di elicotteri da combattimento, che propone una vastissima serie di missioni ambientate in alcune delle zone più calde del globo: Medioriente, Africa, Europa Orientale e Alaska. Protagonisti del gioco non sono quindi i modernissimi caccia che siamo soliti ammirare in Ace Combat, ma un elicottero, il Thunderhawk, in grado di raggiungere obiettivi situati in luoghi impervi o difficilmente raggiungibili se non dalle quote più basse.