0

Terza guerra mondiale!

Seguendo a ruota l'uscita delle versioni per PlayStation 3 e Xbox 360, l'ultimo titolo nato dalla collaborazione fra Tom Clancy e Ubisoft arriva anche su PSP.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/11/2008

Quando c'è da disegnare scenari di guerra plausibili, crisi internazionali e quant'altro, Tom Clancy non ha rivali. E per i videogiocatori non può essere che un bene il suo coinvolgimento nella realizzazione di un gran numero di produzioni (da Rainbox Six a Ghost Recon, passando per Splinter Cell) che hanno potuto beneficiare della sceneggiatura degna di un romanzo.

Terza guerra mondiale!

Con l'uscita di EndWar, si arriva per la prima volta a un cambio di genere rispetto ai first person shooter e agli action game in terza persona, visto che ci troviamo di fronte a uno strategico a turni ambientato durante un'ipotetica terza guerra mondiale. Il giocatore dovrà dunque controllare nell'ordine gli Enforcer della Federazione Europea, i JSF degli Stati Uniti e gli Spetsnaz russi attraverso tre distinte campagne dalla difficoltà crescente, che vedono queste forze collidere per il predominio assoluto. Ogni campagna è ambientata fra il Nord Europa, il Nord America e il Medio Oriente, ed è composta da circa dieci missioni differenti, per un totale di quasi novanta stage. Non male, vero?

La miglior difesa è l'attacco

Una volta avviato EndWar, potremo scegliere se giocare da soli, sfidare un amico attraverso la modalità multiplayer wireless o cimentarci con l'editor integrato (vedi box). Nel primo caso, avremo la possibilità di scegliere fra una singola battaglia (selezionabile fra gli stage già completati) o la "campagna", che naturalmente rappresenta il fulcro del gioco. Una fase introduttiva ci insegnerà come gestire le nostre truppe sulla mappa e come eliminare i nemici, quindi ci troveremo nel mezzo dell'azione e dovremo selezionare le missioni una ad una (con un minimo di libertà), con l'obiettivo di completarle nel modo migliore e di portare a termine l'intero scenario. EndWar è uno strategico a turni di tipo classico, che rispetto al genere di appartenenza introduce delle variazioni minime nel gameplay: i turni non sono più formati da una fase di movimento immediatamente seguita da una fase di attacco, bensì alternano le due cose fra le parti in campo. Questo significa che, dopo aver mosso le nostre unità, dovremo attendere che l'avversario attacchi; e solo successivamente potremo rispondere. Si tratta di una soluzione atipica, che ci obbliga a fare le nostre mosse con la massima attenzione e a considerare le caratteristiche delle nostre truppe così come quelle del nemico. Ogni unità, infatti, è contraddistinta da valori diversi per quanto concerne il raggio d'azione delle armi, la capacità di spostamento, l'efficacia di attacco e difesa nonché da una serie di variabili che le conferiscono dei vantaggi o degli svantaggi a seconda del terreno su cui si trova a operare.

Terza guerra mondiale!

Nel caso della fanteria, ad esempio, spostarsi all'interno di edifici o nei boschi aumenta di molto la resistenza agli assalti, nonché l'efficacia dell'attacco. Allo stesso tempo, per le unità volanti (aerei ed elicotteri) la cosa migliore è sparare contro l'artiglieria nemica da una casella adiacente, in quanto questo tipo di unità non può rispondere al fuoco se non da una certa distanza.

Mappe per tutti i gusti

Il nuovo titolo Ubisoft dispone di un editor integrato che ci consente di creare mappe utilizzando una serie di strumenti piuttosto semplici, dall'uso intuitivo. Dopo aver determinato la grandezza della mappa e il tipo di scenario fra estate e inverno, potremo collocare sulle caselle il terreno preferito (distese d'erba, montagne, boschi), piazzare delle strade e degli insediamenti urbani, nonché alcuni edifici in particolare. Quindi passeremo al posizionamento delle truppe per il turno di partenza, con una libertà d'azione pressoché totale. Le mappe create potranno essere salvate e utilizzate sia per una battaglia in singolo, sia per il multiplayer con un amico.

Dietro le linee nemiche

Ogni missione prevede il raggiungimento di un obiettivo principale e di numerosi obiettivi secondari, ad esempio dovremo distruggere tutte le unità aeree nemiche entro il quinto turno oppure conquistare tutti i depositi presenti sulla mappa. Sotto questo punto di vista, EndWar riesce a essere sempre molto vario, affidandoci ogni volta compiti differenti che vanno portati a termine per ottenere un più alto riconoscimento al termine degli stage. All'interno di ogni mappa troveremo un numero variabile di "depositi", edifici che è possibile conquistare piazzando di fronte alla loro entrata delle unità di fanteria, e che una volta in nostro possesso ci permettono di produrre nuove truppe o riparare quelle danneggiate. La gestione dei "punti ferita" per ogni unità va di pari passo con la nostra strategia d'attacco: sebbene il gioco ci metta di fronte a un approccio diverso dal solito, la regola della superiorità numerica sarà valida sempre e comunque, determinando talvolta in modo certo la vittoria di una parte o dell'altra. Ad ogni modo, in alcuni casi potrà capitare di riuscire a capovolgere le sorti di una battaglia che sembrava persa, semplicemente basandosi sull'uso intelligente dei territori e dei relativi bonus/malus: nella nostra prova, siamo riusciti ad abbattere tre unità aeree nemiche utilizzando solo della fanteria dotata di lanciarazzi, tenendo i soldati rigorosamente all'interno degli edifici perché i loro valori di resistenza e attacco fossero regolati al massimo.

Realizzazione tecnica

La grafica di EndWar, nella sua versione per PSP, è completamente bidimensionale. Le mappe vantano un ottimo livello di dettaglio, con un'accurata ricostruzione di scenari ampiamente riconoscibili, e peccano solo nella mancanza di elementi animati. Il design delle unità (che sono piuttosto numerose) è di discreto livello, mentre l'interfaccia risulta sempre ben leggibile e semplice da utilizzare. Le fasi di combattimento vedono le truppe scontrarsi a distanza, attraverso scene predeterminate che quanto a spettacolarità non possono competere in alcun modo con quanto visto su PS3 e Xbox 360.

Terza guerra mondiale!

Il comparto sonoro vanta alcune musiche di buona fattura a sottolineare determinati momenti, ma in generale è piuttosto "silenzioso", non fosse per la presenza di effetti tutt'altro che eccezionali durante gli scontri. Il controllo delle unità avviene tramite i pulsanti principali e il d-pad, mentre i tasti dorsali vantano funzioni alternative (visualizzazione degli obiettivi e delle statistiche, ecc.): la configurazione dei comandi si comporta bene e non si rilevano problemi di sorta.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
6.1
Il tuo voto

Di solito i titoli multipiattaforma vengono convertiti per PSP basandosi sulla medesima struttura utilizzata sulle console maggiori, ma nel caso di EndWar si è preferito "semplificare" le cose, trasformando il tutto in uno strategico bidimensionale alla Advance Wars. È chiaro che una modifica di tale portata va a influenzare anche il gameplay, offrendoci fondamentalmente un'esperienza diversa; esperienza che però, in questo caso specifico, non risulta affatto impoverita o disprezzabile, tutt'altro. Questa riduzione portatile si pone infatti come un prodotto di ottima fattura, dotato di grandissima sostanza (quasi novanta missioni non sono bruscolini, e inoltre c'è l'editor) e di un discreto spessore. La grafica e il sonoro non saranno quelli visti su PS3 e Xbox 360, è chiaro, ma rimanendo nell'ambito delle console portatili si può dire tranquillamente che EndWar sia uno dei migliori titoli appartenenti al genere degli strategici a turni: decisamente consigliato.

PRO

  • Gameplay ricco di spessore
  • Tre campagne, quasi novanta missioni
  • Tecnicamente ben fatto...

CONTRO

  • ...ma tutt'altro che spettacolare
  • Sonoro essenziale
  • Manca il multiplayer online