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Tomb Raider: Legend

A dodici anni dall'uscita del primo episodio per PSone, la storia di Tomb Raider ha visto la bella Lara Croft affrontare gioie e dolori, successi e insuccessi. Il team di sviluppo originale è stato sostituito, le atmosfere sono cambiate e anche il personaggio è cresciuto, in qualche modo, ma ha tutta l'intenzione di affrontare la sfida con i sistemi di nuova generazione a testa alta. Anche in ambito mobile.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/04/2008

Fortemente ispirata a Indiana Jones, la storia alla base di Tomb Raider vede una giovane e scaltra esploratrice, Lara Croft, impegnata in una serie di avventure dalle quali emerge, ogni volta, più ricca e più forte. Dotata di un davanzale di tutto rispetto così come di eccezionali capacità atletiche, la protagonista si trova ogni volta ad affrontare civiltà dimenticate e minacciose, trappole di ogni tipo, bestie feroci e baratri senza fine. Visto l'enorme successo riscosso dagli episodi sviluppati per le varie console, nel corso degli anni, Lara non poteva esimersi dall'apparire anche sullo schermo dei nostri cellulari. In questo senso, Tomb Raider: Legend non è che l'ultimo prodotto disponibile per i nostri terminali, caratterizzato da una grafica poligonale che lo rende piuttosto selettivo quanto a richieste hardware.

La trama del gioco ruota attorno al ritrovamento della mitica spada Excalibur, che in qualche modo ha a che fare con la madre di Lara Croft, scomparsa da anni. La popputa esploratrice, con l'aiuto dei suoi assistenti, deve dunque penetrare all'interno di alcuni edifici per poi viaggiare verso gli angoli più remoti del pianeta, in una lotta senza quartiere con un'organizzazione che vuole per sé la leggendaria reliquia. Tutto ciò si svolge attraverso due fasi differenti: una sezione platform, contraddistinta dalla presenza di salti e punti su cui arrampicarsi, e una puramente "action", in cui bisogna eliminare i nemici che compaiono sullo schermo man mano che si presentano. Nel primo caso, dovremo percorrere cornicioni, impalcature, rocce e altro ancora, effettuando i salti quando necessario e aggrappandoci a sporgenze per proseguire. Molto spesso ci troveremo di fronte ad appigli che crollano dopo pochi istanti, e che dunque ci obbligano a darci una mossa per passare all'appiglio successivo. Per quanto concerne le sezioni "action", sono contraddistinte da una visuale molto simile a quella dei videogame di Tomb Raider per console, dunque in terza persona, con Lara che può spostarsi nelle quattro direzioni consentite dal joystick del cellulare. Nel momento in cui si presenta un nemico, appare automaticamente un mirino che cambia colore da giallo a rosso, a rappresentare l'efficacia del colpo che sferreremo a seconda del momento. Molto spesso temporeggiare finché il bersaglio non diventa più vulnerabile si rivela una faccenda rischiosa, visto che gli avversari non se ne staranno con le mani in mano e, anzi, cominceranno subito a spararci. Evitare i proiettili non è la cosa più semplice, in Tomb Raider: Legend: il nostro personaggio può spostarsi rapidamente e prodursi in capriole, ma i tempi di risposta ai comandi non sono immediati e la procedura si rivela spesso macchinosa. Molto meglio trovare un riparo, da cui sporgersi solo per sparare... almeno finché non decideranno di lanciarci una granata, è chiaro.

Come ci si poteva aspettare da un prodotto del genere, la realizzazione tecnica del gioco è ottima, con una grafica poligonale che scorre fluida e un buon uso dei colori. L'animazione di Lara è di buon livello, e le location vantano un certo livello di dettaglio. Purtroppo non si può dire la stessa cosa dei nemici, caratterizzati da modelli molto semplici e spigolosi, non all'altezza del resto. Per passare da una sezione all'altra è necessario attendere i tempi di caricamento, che però non si protraggono mai per più di pochi secondi. Il comparto sonoro cerca, nei limiti, di reggere il confronto con la grafica: se il nostro cellulare lo permette, possiamo ascoltare musiche ed effetti contemporaneamente. Entrambi sono di buona fattura, e dispongono di una regolazione del volume indipendente. Il sistema di controllo è sorprendentemente semplice, visto l'ambito tridimensionale: agendo sul joystick è possibile spostare il personaggio, che può effettuare capriole e scivolate grazie alla doppia pressione di una delle direzioni. Il tasto 5 serve per sparare, con l'arma che si ricarica automaticamente una volta esauriti i proiettili. Purtroppo la risposta agli input non è sempre istantanea.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (4)
6.4
Il tuo voto

Chi voleva un vero e proprio Tomb Raider per cellulare (rigorosamente dotato del SO Symbian, però), è accontentato. O quasi. A livello visivo, Tomb Raider: Legend ricorda davvero da vicino gli episodi della serie per console e PC, con l'incantesimo che si infrange solo quando entrano in scena i nemici, realizzati maluccio e ben poco dettagliati. Una serie di fattori hanno obbligato gli sviluppatori a limitare i movimenti di Lara, innanzitutto per far sì che il sistema di controllo funzionasse a dovere, in secondo luogo perché tecnicamente era più semplice gestire una serie di situazioni separate che non un'azione a flusso continuo. Spogliata della sua grafica, questa trasposizione si rivela per quella che è in realtà: un gioco semplice, piuttosto lineare e anche ripetitivo. Ma gli appassionati di Tomb Raider non dovrebbero comunque farselo scappare...

PRO

CONTRO

PRO

  • Grafica poligonale di alto livello
  • Sistema di controllo semplice e immediato
  • Buon numero di stage

CONTRO

  • Azione lineare e ripetitiva
  • Risposta ai comandi a volte non immediata
  • Solo per Symbian