Conclusioni
Passato quasi in sordina fra gli appassionati, soprattutto dopo l’uscita dell’ottimo Black, Urban Chaos si è rivelato invece a conti fatti un buon rappresentante del genere Fps. Con la sua trama adulta ed una longevità molto elevata, nonché il discreto livello di sfida offerto durante le varie fasi dell’avventura, il gioco è da considerarsi a tutti gli effetti un prodotto da tenere in considerazione nella vostra personalissima ludoteca.
- Pro:
- Appassionante e divertente.
- Buona longevità.
- Gran varietà di armi e situazioni.
- Contro:
- IA dei nemici non sempre ispirata.
- Alcuni scenari difficili da portare a termine nei livelli avanzati.
Urban Chaos: Squadra Antisommossa (Riot Response), che in origine si doveva intitolare Zero Tolerance, è uno strano sparatutto in prima persona ambientato ai giorni nostri, in una città americana in cui alcune gang, dopo un duro attacco terroristico nella metropolitana cittadina, stanno causando danni ingenti a persone e cose, generando terrore e morte con la loro violenza. Le forze dell’ordine intervengono così in massa ed in particolare affidano il compito di riportare la calma nella zona ad un team di specialisti anti-sommossa e di guerriglia urbana denominato T-Zero. Questa unità scelta è addestrata proprio per il combattimento cittadino, è dotata di armi e tecnologie avanzate, ed è guidata da un ex-marine dell’esercito USA di nome Nick Mason, un uomo temprato ad ogni battaglia ma non per questo immune al dolore e alla disperazione causate dalla visione quotidiana degli atti di violenza compiuti dai delinquenti che combatte. Proprio nei panni di Nick, il videogiocatore dovrà riportare la calma nella città bonificando le aree coinvolte nel fenomeno con l’aiuto dei suoi uomini e lavorando fianco a fianco con il Dipartimento di Polizia, i servizi medici di emergenza e i vigili del fuoco. La struttura di gioco di UC:SA non si discosta molto in generale da quella vista in altri prodotti del genere. Anche se l’introduzione di missioni di salvataggio con tanto di recupero feriti lo rendono un titolo per certi versi unico e un tantino più vario. In ogni livello, introdotto da un notiziario “live” che aggiorna l’utente sulla situazione in città (da segnalare il fatto che il gioco è sincronizzato con l’orologio interno della Ps2, come avveniva per alcuni titoli sul Dreamcast, dunque l’orario in game sarà, nei Tg, lo stesso vostro), ci sono diversi obiettivi da portare a termine, alcuni quasi un gioco nel gioco.
Multipiattaforma
Le versioni PS2 e Xbox sono molto simili tra loro, con una maggiore definizione e pulizia grafica per quanto riguarda quest'ultima. La scelta della versione da comprare dipende quindi unicamente dalla console in proprio possesso.
Sommossa popolare
Come ad esempio quelli che consentono, se ultimati, di ricevere dei premi importanti alla fine del livello, magari in seguito all’uccisione di un determinato numero di nemici con un colpo alla testa (si ottiene la medaglia di "Tiratore scelto"), oppure alla scoperta di alcune maschere sparse lungo il tragitto (medaglia di "Detective"). Tali oggetti non hanno una funzione solo “statistica” ma servono successivamente per essere usate nel potenziamento delle armi (che sono tante) o dello scudo in dotazione utilissimo nelle fasi di missione antisommossa) , o per ricevere nuove armi sbloccate magari in modalità "Time Attack”. Per spezzare la monotonia di alcune missioni, inoltre, i programmatori hanno pensato bene di inserire delle pur brevi ma interessanti sezioni a bordo di mezzi militari, come quello ad esempio che vi vedrà impegnati a sparare con una mitragliatrice da sopra un elicottero. Con undici livelli normali ed i sei bonus, l'opzione per giocare online o in LAN (da giocare come agente o delinquente) la longevità di UC si rivela molto elevata. Dal punto di vista tecnico Urban Chaos presenta una realizzazione di tutto rispetto: pur non mostrando una cosmesi incredibile o effetti speciali di chissà quale tipo, il comparto grafico fa bene il proprio dovere, con ambientazioni e scenari globalmente di buona fattura. Da evidenziare in questo senso l’ottimo lavoro compiuto dai programmatori e dai grafici Rocksteady Studios nella ricostruzione di ambienti realistici e dinamici, sfruttando piuttosto bene, considerando le limitazioni hardware della Ps2, le potenzialità offerte dal motore grafico Havok 3. Buono anche il sonoro che presenta una completa localizzazione nella nostra lingua per il parlato (con tanto di imprecazioni) e musiche a tema, e il controllo in se del personaggio, anche se c’è da dire che i modelli poligonali dei nemici potevano essere un tantino più vari.