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Warhammer 40.000: Rogue Trader, la recensione di un gioco di ruolo epico

La recensione di Warhammer 40.000: Rogue Trader, un gioco di ruolo epico ambientato nel celebre universo creato da Games Workshop.

Warhammer 40.000: Rogue Trader, la recensione di un gioco di ruolo epico
RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   06/12/2023

Lo studio di sviluppo Owlcat Games si è fatto un nome tra gli appassionati di GDR hardcore grazie all'ottimo, anche se poco considerato, Pathfinder: Wrath of the Righteous, riduzione in pixel dell'omonimo gioco cartaceo, capace di prendere il meglio dal filone Baldur's Gate e di attualizzarlo, offrendo un mondo pieno di cose da fare e di scelte da compiere, con queste ultime che si riflettono in diversi modi sugli eventi raccontati dalla storia principale. Per questo motivo, l'annuncio del suo nuovo prodotto ha subito attirato l'attenzione degli appassionati, desiderosi di replicare quell'esperienza.

La recensione di Warhammer 40.000: Rogue Trader vuole quindi chiarire se Wrath of the Righteous fu solo frutto del caso, o se i suoi sviluppatori sono talentuosi quanto sembrano.

Un gioco di ruolo pieno di scelte

In giro per la galassia si fanno brutti incontri
In giro per la galassia si fanno brutti incontri

Della storia di Warhammer 40.000: Rogue Trader non è il caso di parlare in modo molto diffuso, anche perché il primo colpo di scena lo si ha praticamente nella prima ora di gioco. Diciamo che una serie di sfortunati eventi portano il personaggio selezionato dal giocatore al comando di una voidship, con cui dovrà girovagare per i sistemi del Koronus Expanse, una regione remota dello spazio piena di creature pericolose e situazioni a rischio, ma anche di molte opportunità. Si visiteranno quindi stazioni spaziali, pianeti apparentemente selvaggi e disabitati, roccaforti dei nemici dell'impero e quant'altro, in compagnia di un variegato party che comprende diverse figure chiave della voidship, nonché dei compagni di viaggio che si incontreranno in corso d'opera.

Il sistema di gioco guarda da vicino a Rogue Trader, il gioco da tavolo, pur prendendosi ovviamente delle grosse libertà. L'esplorazione avviene in tempo reale con un sistema che ricorda da vicino quello dei Baldur's Gate o dei Pillars of Eternity, nonché quello dello stesso Pathfinder (che sempre lì guardava). Le mappe sono quindi relativamente piccole, ma molto fitte di oggetti da raccogliere, di piccole interazioni e di combattimenti. In linea di massima non si incontrano molti cani sciolti, per così dire, ma si partecipa a scontri contro un gran numero di nemici, che del resto sono l'unico modo per valorizzare il sistema di combattimento, di cui parleremo poi.

Da questo punto di vista Warhammer 40.000: Rogue Trader è assolutamente nei canoni del genere, così come lo è da quello dei dialoghi, fitti e pieni di argomenti interessanti, che vengono trattati diffusamente nel corso dell'avventura e che sono funzionali alle scelte che l'utente viene chiamato a compiere durante la partita.

Di alcune criticità parleremo nei paragrafi successivi, ma qui vogliamo plaudire Owlcat per aver realizzato un altro gioco di ruolo capace di rispettare il giocatore, dando un peso effettivo alle sue decisioni nella costruzione della trama. Rispetto a Pathfinder, molte delle decisioni da prendere sono legate al posto in cui ci si trova. Inevitabile considerando che si viaggia nello spazio e molti luoghi non sono in comunicazione tra di loro.

Warhammer 40.000: Rogue Trader è graficamente nella media, ma alcuni luoghi sono comunque suggestivi
Warhammer 40.000: Rogue Trader è graficamente nella media, ma alcuni luoghi sono comunque suggestivi

Comunque sia, i designer hanno fatto in modo di creare una trama di fondo, legata a quanto facciamo, così che il nostro modo di condurre la partita si riverberi nelle fasi finali della stessa, dove emergerà con forza la nostra fedeltà all'Impero o meno. Il tutto funziona davvero alla perfezione, se si conosce l'universo di Warhammer 40.000, con alcune situazioni che risultano davvero gustose. Qui però emerge una delle criticità del gioco, che per ora accenniamo e basta: i neofiti faranno una fatica enorme a comprendere alcuni scambi e certe decisioni. Ma non corriamo.

Sistema di combattimento

Il sistema di combattimento è riuscito e coinvolgente
Il sistema di combattimento è riuscito e coinvolgente

Il sistema di combattimento è uno dei fulcri dell'esperienza. In onore al gioco da tavolo, è completamente a turni. Quindi, quando si incontrano i nemici, viene chiesto di disporre il party sulla mappa e i vari personaggi agiscono uno alla volta a seconda dei tiri di iniziativa. Qui emergono molte delle peculiarità di Warhammer 40.000: Rogue Trader rispetto ad altri giochi di ruolo, con i personaggi che dispongono di abilità e poteri unici a seconda della loro classe e a seconda di come si è gestita la loro crescita, con ogni livello che consente di aggiungere una nuova abilità facendo salire il loro rango, tramite un sistema che all'inizio potrà non essere proprio chiarissimo, soprattutto se si è abituati al modello D&D, ma che alla lunga risulta decisamente riuscito. Il combattimento in sé offre molti spunti interessanti per il giocatore, che a ogni mossa deve muoversi, valutare le coperture disponibili e tenere d'occhio i punti con cui usare le abilità, fondamentali per vincere (soprattutto dopo le fasi iniziali, invero abbastanza semplici). Ogni personaggio può attaccare con armi da fuoco o da corpo a corpo, nonché con poteri psichici e altre capacità innate di alcune classi. Alcune di queste dispongono inoltre di equipaggiamento specifico, che aiuta a caratterizzarle meglio. Insomma, ci troviamo di fronte a un sistema variegato e complesso, che rende giustizia a Warhammer 40.000, pur non sfuggendo da certi stilemi inevitabili per il genere.

Le mappe sono piccole, ma piene di cose da fare e da vedere
Le mappe sono piccole, ma piene di cose da fare e da vedere

Detto questo, segare in due i nemici con una spada a catena dà un gusto davvero unico al tutto (a chi non piacciono le lasagne con il sugo?). In questo senso Owlcat ha scelto di rendere gli scontri decisamente cruenti, come del resto ci si aspetterebbe nel mondo di Warhammer 40.000, tra arti che volano, teste che esplodono e corpi che vengono squartati senza troppi riguardi.

In tutto questo va considerata anche la voidship, che ha un ruolo decisamente attivo nel corso dell'avventura. Intanto va rifornita di materiali che si trovano esplorando i vari luoghi da cui è composto l'universo di gioco: in fondo abbiamo una ciurma da mantenere. Inoltre ogni tanto saremo coinvolti in battaglie spaziali che causeranno più o meno danni allo scafo e a cui dovremo rimediare impiegando le risorse adeguate. Queste ultime non sono proprio a fuoco, per via dell'eccessiva semplificazione, ma aiutano comunque a calarsi nell'atmosfera e aumentano il coinvolgimento, proprio per il loro essere occasionali e non opprimenti verso il giocatore.

Neofiti di Warhammer 40.000 fate attenzione

Viaggiare nello spazio è molto semplice
Viaggiare nello spazio è molto semplice

Come già accennato, uno dei punti dolenti di Warhammer 40.000: Rogue Trader è la complessità del suo retroterra. È chiaro che si tratti di un titolo rivolto in particolare agli appassionati dell'universo di Games Workshop, ma in alcuni momenti la quantità di informazioni da conoscere per godersi appieno alcuni passaggi è davvero soverchiante. Owlcat ha fatto il possibile per introdurre spiegazioni, lì dove possibile, arrivando a creare dei pop-up per i concetti principali richiamabili portando il puntatore su alcune parole evidenziate nei testi di gioco. Nondimeno per un neofita potrebbe essere difficile destreggiarsi nella complessa mitologia che sorregge l'intero impianto narrativo la quale, soprattutto nella fase di ingresso in gioco, potrebbe rappresentare uno scoglio enorme, considerando anche che il titolo è molto dialogato. In un certo senso gli sviluppatori sembrano aver messo in conto di rivolgersi a un pubblico che di conoscitori dell'universo di Warhammer 40.000 e del suo complesso e articolatissimo sistema mitologico.

Partendo da queste considerazioni, è giusto in questo caso avvisare che se non si padroneggia molto bene la lingua inglese (niente traduzione in italiano), è meglio evitare Warhammer 40.000: Rogue Trader, perché i testi sono tanti e pieni di riferimenti che a molti potrebbero sembrare semplicemente incomprensibili. Qualcuno potrebbe notare che questioni simili non sono mai state sollevate per altri titoli tratti da Warhammer 40.000.

I neofiti stiano accorti, perché Warhammer 40.000: Rogue Trader non è un titolo immediato
I neofiti stiano accorti, perché Warhammer 40.000: Rogue Trader non è un titolo immediato

Il motivo è che per la maggior parte si parla di strategici, dove la mitologia è sì importante per godersi l'esperienza, ma non determinante come in questo caso. Nel titolo di Owlcat, invece, bisogna fare spesso delle scelte morali, partendo però da un sistema di valori strettamente vincolato a quelli di Games Workshop, con inoltre le abilità che vanno a influire sulle opzioni disponibili. Così alcune situazioni, già di loro volutamente ambigue, potrebbero risultare davvero oscure se non si considerano i ruoli di certi personaggi all'interno della società rappresentata in questo universo. Con questo non vogliamo dire che i neofiti non possano godersi Rogue Trader, ma solo che è il caso che facciano le loro opportune valutazioni per capire quanto siano motivati a giocarci, perché c'è bisogno di fare uno sforzo in più per acclimatarsi con quello che succede e per entrare nello spirito del gioco. Gli appassionati, invece, si troveranno a casa e potranno apprezzare un viaggio davvero incredibile all'interno di questo affascinante universo, visto da un punto di vista inedito all'interno del mondo dei videogiochi.

Nella media

Le scelte del giocatore cambieranno la storia
Le scelte del giocatore cambieranno la storia

Dal punto di vista tecnico Warhammer 40.000: Rogue Trader è in linea col precedente lavoro di Owlcat, il già citato Pathfinder: Wrath of the Righteous. Il filone è quello dei giochi di ruolo isometrici alla Pillars of Eternity, con visuale rigorosamente dall'altro. Quindi i modelli 3D non sono molto dettagliati e godono di animazioni ben fatte, ma non certo da strapparsi i capelli, mentre l'ambientazione è costruita pensando più all'impatto generale dei luoghi visitati che alla resa dei particolari, con l'attenzione maggiore che è andata alla leggibilità delle mappe e a ricalcare lo stile del gioco originale. Quindi ci si ritrova a girovagare per ambienti spesso molto spaziosi, che danno modo di gestire al meglio la telecamera e in cui tutti gli elementi principali sono disposti per non creare confusione visiva. Nella sostanza, Warhammer 40.000: Rogue Trader è graficamente in linea con altri celebri esponenti del genere, il che non stupisce considerando che non si tratta certo di una produzione faraonica. Difficile però lanciare accuse contro il team di sviluppo, che sicuramente non gode di budget spaziali e che ha deciso di investire quanto a sua disposizione per curare maggiormente il lato ruolistico dell'esperienza.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.5
Lettori (18)
8.1
Il tuo voto

Warhammer 40.000: Rogue Trader è un gioco di ruolo ben fatto, che diventa imprescindibile se si ama lo scenario di riferimento. C'è davvero tutto quello che serve per coinvolgere il giocatore dall'inizio fino alla fine, tra scelte da compiere, diversi personaggi da gestire e un sistema di combattimento davvero gustoso, con anche degli spunti originali dati dall'ambientazione. Purtroppo è anche un titolo ostico per chi non mastica il mondo di Warhammer 40.000, che faticherà non poco a comprendere certi concetti e a seguire alcuni passaggi. Diciamo che questo non è il punto di ingresso più semplice nella mitologia creata da Games Workshop. Infine, è giusto sottolineare anche la mancanza della traduzione in italiano, che rende il gioco fruibile solo da chi conosce molto bene l'inglese, considerando la complessità di alcuni dialoghi e la mole degli stessi. Non prendetelo come un vero e proprio difetto, ma più che altro come un avviso.

PRO

  • Sistema di scelta ben studiato e soddisfacente
  • Sistema di combattimento coinvolgente
  • Rigiocabile in virtù delle molte possibilità che offre

CONTRO

  • Per i neofiti potrebbe essere particolarmente difficile comprendere alcuni passaggi, considerando la quantità di concetti da apprendere
  • La mancanza dell'italiano in questo caso si fa sentire
  • Tecnicamente senza infamia e senza lode