Don't stop, baby don't stop
Tra i pregi del primo episodio, quello di maggior impatto fu l’impianto grafico, soprattutto per quanto riguarda l’estensione del campo visivo e più in generale delle ambientazioni teatro delle gare; ovviamente, i programmatori di Evolution Studios hanno lavorato al fine di confermare anche in questo seguito tale caratteristica, tanto che WRC 2 Extreme si rivela esteticamente superiore al predecessore sotto praticamente ogni punto di vista. La già citata estensione visiva rappresenta ancora il piatto forte del comparto grafico della produzione SCEE, la cui bontà viene palesata in maniera quasi brutale durante i replay; in occasione delle riprese dall’elicottero infatti, l’emotion engine mastica interi chilometri quadrati senza nessun tentennamento, lasciando letteralmente a bocca aperta il giocatore. WRC 2 Extreme rappresenta un eccellente esempio delle potenzialità tecniche di Ps2 anche per quanto riguarda la modellazione di vetture e ambientazioni; i bolidi riprodotti dal team di programmatori sono infatti fedelissimi alle controparti reali, con una ricchezza di dettaglio che ha dell’impressionante. Attraverso i vetri è possibile scrutare pilota e navigatore, capaci di movenze assolutamente aderenti alla realtà e apprezzabili in misura maggiore in occasione delle inquadrature da dentro l’abitacolo. Nonostante tutti questi pregi però, l’aspetto grafico di WRC 2 Extreme lascia spazio anche a qualche critica, soprattutto per quanto riguarda la definizione di qualche texture; problema questo che, insieme all’utilizzo di una palette di colori leggermente “smorta” e opaca, penalizza sensibilmente in più di qualche occasione il titolo SCEE. Ottime invece la riproduzione degli eventi atmosferici, mentre lasciano qualche dubbio le nubi, sia di polvere che di neve, che le vetture si lasciano alle spalle al loro passaggio.
Una gita a 250Km/h
Dove però Evolution Studios ha concentrato i propri sforzi è nella giocabilità pura e semplice, e i risultati si vedono: WRC 2 Extreme rappresenta infatti a tutti gli effetti la migliore riproduzione videoludica del comportamento di un’auto da rally. Controllare uno delle numerose quattroruote disponibili è una vera e propria gioia, grazie ad un modello di guida realistico ed appagante, capace di restituire le reali sensazioni nella loro completezza; la fisica delle auto è praticamente perfetta, così come la risposta delle stesse ai diversi tipi di fondo stradale presenti. La splendida sensazione di velocità inoltre, non fa altro che aggiungere adrenalina e pathos alle sessioni di gioco, portando quindi la produzione SCEE ai vertici del genere. Ciò nonostante, WRC 2 Extreme non è affatto un titolo perfetto, soprattutto a causa del discutibile sistema di collisioni e di gestione dei danni: i programmatori di Evolution Studios sembrano infatti essersi concentrati soprattutto sul comportamento della vettura, praticamente ineccepibile, lasciando però in secondo piano elementi a prima vista marginali ma in realtà importanti nell’economia complessiva del gioco. Il contatto, tutt’altro che infrequente, coi margini del tracciato (siano questi barriere, pareti di roccia e via dicendo) può causare infatti in gran parte dei casi un irrealistico testacoda della vettura, anche se in realtà l’angolo di impatto avrebbe dovuto portare non più di una strisciata della carrozzeria. Quello che può apparire come un particolare di secondo piano si rivela al contrario un aspetto decisamente frustrante, soprattutto nei rally –come la Corsica- durante i quali la carreggiata è ristretta e i contatti sono numerosi. Essere sul filo dei centesimi e dover rifare una tappa perché la vettura si è incollata al guard rail girandosi su sé stessa, vi possiamo assicurare che non è il massimo… Inoltre, spesso e volentieri ci si può trovare completamente bloccati anche di fronte a ostacoli superabilissimi, come ad esempio una piccola roccia alta non più di 15 cm. Stessa, scarsa attenzione è stata riposta anche nella gestione dei danni delle vetture, davvero anni luce indietro a quanto visto in Colin Mc Rae Rally 3; le auto sembrano infatti quasi indistruttibili, tanto che prima di vedere qualche vetro rotto o una portiera ammaccata è necessario fare diversi salti nel vuoto in precipizi o burroni. Per tale motivo, la fase di riparazione dei danni nei box non rappresenta mai un problema, dato che c’è tutto il tempo necessario per mettere a nuovo il proprio bolide. Una scomoda e scarsamente intuitiva interfaccia dei menù completano la lista dei difetti di quello che comunque rimane il miglior rally su Ps2. Per concludere, va citato l’ottimo sonoro, soprattutto per quanto riguarda la perfetta riproduzione dei motori e dei rumori meccanici, come l’innesto delle marce o il fuorigiri; anonimo invece l’accompagnamento sonoro, per fortuna limitato ai soli replay.
Commento
I difetti da correggere sul primo WRC erano davvero numerosi; fortunatamente, Evolution Studios ha svolto il suo compito in maniera quasi ineccepibile, tanto che WRC 2 Extreme rappresenta senza ombra di dubbio il miglior esponente del genere su Ps2. La splendida riproduzione del comportamento della vettura e l’eccellente sensazione di guida sono infatti gli aspetti di migliore qualità della produzione SCEE, che ciononostante non raggiunge la perfezione a causa dei passi falsi negli aspetti relativi alle collisioni e alla gestione dei danni.
Pro
Contro
Circa un anno fa, Evolution Studios fece il suo debutto su Ps2 con World Rally Championship (WRC), un titolo dall’elevato potenziale ma che si rivelò a conti fatti afflitto da numerosi problemi; tra i tanti, ricordiamo una scarsissima sensazione di velocità, un comportamento delle vetture non sempre realistico e una riproduzione del rombo dei motori davvero ridicola, più simile al rumore di un motorino taroccato che a quello di una quattroruote da 300 cavalli. I margini di miglioramento erano quindi decisamente ampi, ma la fiducia nel progetto da parte di SCEE è sempre stata evidente, tanto da dare immediatamente il via ai lavori per il seguito; ora, con la versione definitiva tra le mani, possiamo senza dubbio affermare che tale fiducia è stata ampiamente ripagata.