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Yoshi Touch & Go, recensione

Lo storico dinosauro di Nintendo torna sulle scene, stavolta sul touchscreen del DS

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   01/04/2005
Yoshi Touch & Go, recensione
Yoshi Touch & Go, recensione

Vai per la tua strada

Seguendo alla lettera i criteri di semplicità formale dettati dalla politica di Nintendo, Yoshi Touch & Go presenta una meccanica di gioco elementare ed immediatamente assimilabile. Pennino in mano, l’utente ha il compito di guidare il percorso di Baby Mario prima e di Yoshi poi tracciando sul touchscreen traiettorie, ponti e camminamenti rappresentati da deliziose nuvolette. Ognuna delle quattro modalità disponibili si apre con la caduta dal cielo del super-pargolo, visibile sullo schermo superiore della console: il pupo è sorretto da tre palloncini utili ad addolcirne la discesa e pronti a scoppiare in caso di contatto coi nemici, decretando così un prematuro game over. Proprio per questo motivo, il giocatore deve avere buon gioco nel tracciare sul touchscreen una serie di linee in grado di indirizzare Baby Mario lungo un percorso privo di pericoli, con un occhio di riguardo per la raccolta delle monete che fluttuano in cielo, il cui numero è in grado di decretare in seguito la quantità massima di uova trasportabili da Yoshi. Non è tutto: ad eccezione di una particolare categoria di avversari (delle odiose sfere coperte di spine) basta tracciare un cerchio attorno ad un nemico per creare una bolla capace di trasformare il tapino in una moneta, da lanciare poi all’indirizzo di Baby Mario con un rapido movimento del pennino. Terminata la discesa, il poppante finisce in groppa a Yoshi, che comincia a trotterellare verso la parte destra dello schermo. Come è lecito intuire, anche in questo caso l’utente non esercita un controllo diretto sul dinosauro, ma deve proseguire nella sua opera di costruzione di percorsi a base di nuvolette e di accerchiamento dei nemici. Le possibilità di interazione offerte al giocatore godono però in questa parte del gioco di una maggiore estensione: e quindi, toccare Yoshi col pennino permette di farlo saltare, mentre puntare una qualsiasi altra zona del touchscreen fa in modo che il dinosauro possa lanciare un uovo con precisione chirurgica. Anche il microfono di Nintendo DS trova una sua utilità, tramutando il soffio del giocatore in un input atto a spazzare via tutte le nuvolette presenti su schermo. In buona sostanza, questo è Yoshi Touch & Go: un titolo originale, divertente ed immediato, che sfrutta più che bene il touchscreen di Nintendo DS. Ma il bel gioco dura poco. Molto poco.

Yoshi Touch & Go, recensione
Yoshi Touch & Go, recensione

Un per due

Yoshi Touch & Go presenta una modalità Vs. per due giocatori molto interessante non tanto per precise peculiarità ludiche (si tratta di una semplice gara a chi riesce a portare il proprio dinosauro più lontano), quanto piuttosto per il fatto che è sufficiente una singola Game Card per poter sfidare un proprio amico armato di DS. Un ottimo esempio delle potenzialità wireless della console Nintendo, che è auspicabile poter vedere applicate sempre più spesso in futuro.

Caduta libera

Yoshi Touch & Go finisce infatti ben presto per tradire le sue origini di tech demo (il concept originariamente era stato utilizzato come semplice dimostrazione delle potenzialità di Nintendo DS), mostrando una struttura di gioco oltremodo esile e suscettibile a diverse critiche. Le modalità disponibili (Score Attack, Marathon, Time Attack e Challenge) sono tutte più o meno simili tra loro e tutte caratterizzate da un’opinabile scelta di gameplay, ovvero quella di non offrire una serie di livelli ma di proporre una formula ludica “ad oltranza”: si va avanti finché Yoshi non cade o non viene colpito da un nemico, con l’unico –non propriamente stimolante- fine di settare un nuovo record. In questo senso, una struttura a livelli avrebbe certamente giovato all’esperienza di gioco globale, potendo garantire all’utente maggiori stimoli ad affrontare l’avventura del dinosauro: così com’è, invece, Yoshi Touch & Go è un prodotto sì divertente, ma che tende a perdere prematuramente il proprio appeal. Insomma, trovarsi a dover ripetere le medesime sezioni di gioco esclusivamente in nome dello score fine a se stesso distrugge letteralmente la potenziale longevità di Yoshi Touch & Go. E questo è certamente un peccato, considerate le buone meccaniche ludiche espresse dal prodotto Nintendo, che avrebbero di certo meritato una maggiore valorizzazione. Un atteggiamento forse eccessivamente ozioso, quello degli sviluppatori, che si riflette anche sulla realizzazione tecnica del gioco, buona ma per nessun verso capace di sfruttare pienamente le potenzialità di Nintendo DS. Lo stile grafico ricalca per grandi linee quello di Yoshi’s Island, rivelandosi purtroppo molto meno incisivo e caratteristico: peccano in particolare di personalità i fondali, mentre la qualità delle animazioni di Yoshi, Baby Mario e dei vari nemici si assesta su livelli più che positivi. Dal punto di vista sonoro, si registrano effetti discreti (per quanto in buona parte riciclati e quindi non particolarmente d’impatto) e un accompagnamento musicale assolutamente all’altezza, con motivi semplici ma assai orecchiabili.

Yoshi Touch & Go, recensione
Yoshi Touch & Go, recensione

Commento

Yoshi Touch & Go è un prodotto certamente originale e divertente, le cui buone premesse ludiche trovano purtroppo scarso supporto in una struttura di gioco eccessivamente esile. Tracciare nuvolette col pennino al fine di aiutare il cammino di Yoshi e Baby Mario è dunque un'esperienza di gioco sì fresca ed inizialmente assai stimolante, ma che tende a divenire troppo presto ripetitiva a causa della mancanza di modalità di gioco adeguatamente varie. Insomma, Yoshi Touch & Go si rivela a conti fatti più un minigame "allungato" che un prodotto ludico vero e proprio, e questo non può decisamente definirsi un merito.

    Pro:
  • Concept originale e stimolante
  • Tecnicamente valido
  • Buon utilizzo del touchscreen
    Contro:
  • Gameplay poco vario
  • Modalità di gioco inadeguate
  • Diventa presto ripetitivo

Dopo essersi accaparrato la parte di protagonista in Super Mario 64 DS, Yoshi fa il suo ritorno sul nuovo handheld Nintendo in una sorta di spin off del meraviglioso Yoshi’s Island: Baby Mario in groppa e uova al seguito, al dinosauro più celebre dell’industria videoludica tocca nuovamente fare da balia al neonato idraulico, ma in maniera decisamente diversa. Conformemente alle caratteristiche di Nintendo DS, infatti, in Yoshi Touch & Go la cura del bimbo dal cappello rosso diventa ora una questione di tatto…