Un ex redattore di PC Gamer, un gioco indipendente selezionato per la finale del Grand Prize all'IGF '12 e una fiera come la GDC, dove l'incontro con realtà più piccole ed emergenti è favorito da ritmi (in teoria) non forsennati. Insomma le condizioni per una storia e poi un prodotto interessanti ci sono tutte: Gunpoint inizia il suo percorso oramai parecchi mesi or sono ma è diventato solo di recente, grazie a una serie di occasioni che ne hanno notevolmente aumentato l'esposizione mediatica, uno di quegli indipendenti da tenere in seria considerazione.
Nella calca dello stand che lo ospitava assieme a Fez e gli altri indie-star dell'appuntamento in terra americana, abbiamo giocato alcuni livelli del promettentissimo action-stealth in due dimensioni, in uscita su PC entro l'estate a un prezzo che a quanto pare varierà da nulla a una cifra in via di definizione. In effetti l'autore sta chiedendo suggerimenti a tal proposito, quindi sentitevi liberi di contribuire alla discussione.
Dentro e fuori in venti secondi
In Gunpoint si prende il controllo di una spia specializzata in missioni di infiltrazione e furto di informazioni sensibili. In effetti l'intera esperienza ruota attorno al concetto di entrare dentro qualche edificio, accedere a un sistema informatico e uscire senza farsi notare. O facendolo il meno possibile.
O, al limite, scappando abbastanza in fretta magari eliminando tutte le minacce. Il gameplay è bidimensionale e, come mostrato dalle immagini a corredo dell'articolo, tutti gli elementi d'interesse o quasi sono sempre visibili a schermo. In effetti sono due gli aspetti che impegnano per la maggior parte del tempo: risolvere i puzzle e cercare di non farsi notare o mettere fuori gioco le guardie che ci impediscono di arrivare al nostro obiettivo.
Nel primo caso, l'agente che controlliamo ha accesso a uno speciale visore attraverso il quale controllare tutti gli interruttori presenti negli edifici: in uno dei primissimi livelli un pulsante adibito ad accendere una luce va ricollegato a una porta automatica, che altrimenti non sarebbe attivabile dall'esterno. Inutile dire che questi enigmi diventeranno via via più complessi, aumentando le variabili in gioco. Proprio sulla varietà di situazioni si giocherà la partita della longevità, perché la formula si presta bene a essere iterata all'infinito ma il rischio di aumentare semplicemente la difficoltà senza reiventare le meccaniche e quindi continuare a dare un senso di scoperta, è presente.
La fase più platform e d'azione prevede di saltare sulle pareti e i soffitti, ma anche di eliminare gli avversari: l'alter ego può balzare prodigiosamente lontano e, nel farlo, colpire chi si dovesse parare tra lui e la sua parabola. Una guardia si frappone tra noi e il computer in cui ci è stato chiesto di infiltrarci? Basta attirarla in qualche modo verso la finestra e poi scaraventarla giù fino alla strada. Tanto la spia non subisce alcun tipo di danno. È un concept semplice ma, dai livelli provati, anche funzionale e ben studiato. Tra l'altro viene accompagnato da uno stile grafico che mescola pixel art e una fantascienza distopica, con Deus Ex e Blade Runner che vengono alla mente come primi e più importanti riferimenti. I pochi minuti concessi dalla condizione di gioco non ottimale, dalle decine di persone accalcate e dal sovrapporsi degli eventi ci hanno impressionato positivamente. Speriamo di poterci mettere le mani al più presto ma, se il genere è di vostro interesse, Gunpoint merita di essere tenuto in seria considerazione. Sempre che possediate un PC, al momento l'unica piattaforma di riferimento.
CERTEZZE
- Concept accattivante
- Visivamente riuscito
DUBBI
- Varietà da verificare