La nuova data di riferimento per la community di giocatori PC è il 15 maggio: Diablo III nei negozi, fisici o virtuali che siano, segna la fine di una lunghissima attesa, il coronamento di uno sviluppo protrattosi per parecchio tempo e con un finale da thriller, tra feature rimosse, cambi dell'ultima ora e aspettative al limite del sostenibile. Impossibile non deludere qualcuno, questo è chiaro, anche se il lavoro fatto con StarCraft II ha già dimostrato come Blizzard sappia rivitalizzare dopo un decennio di assenza le sua IP. Per tutti gli altri le alternative nel 2012, Torchlight II su tutte, non mancheranno. Intanto se volete saperne di più, la nostra scheda gioco porta a qualcosa come 15 articoli, 24 video, 115 news, 450 immagini e centinaia di commenti. Per una panoramica generale e poi nello specifico di ogni singola caratteristica, diablowiki.net è il punto di riferimento più aggiornato e preciso. Mentre tra i siti editoriali diablo.incgamers.com è sul pezzo, commenta ogni più piccolo aggiornamento, ha un community vastissima e raccoglie tutti i post ufficiali Blizzard.
Da un'uscita oramai prossima, a un evento conclusosi da pochissimo: la GDC di San Francisco tenutasi la settimana passata nella città californiana [oltre che il motivo della nostra assenza venerdì scorso] è stato il solito appuntamento un po' secondario in termini di annunci e anteprime, forse quest'anno ancora più del solito, però ha rappresentato l'enorme raccoglitore di approfondimenti di sempre. Noi dal posto ne abbiamo coperto alcuni aspetti, quelli che abbiamo ritenuto più interessanti, ma il materiale era davvero parecchio. Gamasutra ne ha fatto la cronaca più completa in assoluto, descrivendo quasi ogni panel nei sui concetti, commenti, dichiarazioni e novità fondamentali. Qui tutto il materiale prodotto. Chi volesse i video, invece, può rivolgersi a Gamespot che ha ripreso una manciata di conferenze e contributi: quello che preferiamo è il post mortem che Timothy Cain ha dedicato a Fallout. E a proposito della gloriosa serie nata tra le mura di Black Isle Studios, è triste apprendere del lento ma apparentemente inesorabile declino di Obsidian Entertainment, che ha firmato il più recente capitolo New Vegas. Lo studio di veterani statunitensi ha subito un secondo taglio di dipendenti, dopo quello dello scorso anno, la cancellazione di un progetto (forse) next-gen e la riduzione dello staff su South Park: The Game.
Il futuro sembra buio ed è un peccato, perché accanto all'oggettiva incapacità di rilasciare titoli rifiniti in maniera accettabile c'è anche un talento innegabile nel raccontare storie interessanti e plasmare mondi. Spesso dimostratisi più interessanti di quelli originali per cui Obsidian ha creato tanti seguiti. Comunque vada c'è sempre spazio per sperare: Brian Fargo farà Wasteland 2 e Tim Schafer una nuova avventura grazie a una realtà come Kickstarter, chissà mai che Chris Avellone possa portare a compimento un Planescape: Torment 2 (o comunque lo si voglia chiamare) con qualche iniziativa simile. Chiudiamo con Mari0, ibrido tra l'icona Nintendo e il puzzle in prima persona Valve. E la mod che ricrea Icewind Dale attraverso l'engine di Neverwinter Nights 2.
di Umberto Moioli
Cryostasis
Cryostasis, tre anni sul groppone, è stato uno strano caso dell'industria videoludica. Niente che abbia fatto troppo rumore, sia chiaro, che in questo ambiente fanno rumore solo le date d'uscita e le classifiche di vendita. Per molti aspetti è rozzo. Il motore grafico ha i suoi grossi problemi, soprattutto di fluidità, ma fa bene quello che gli viene chiesto: far sentire freddo. Le meccaniche di gioco sono quelle di un FPS, ma sporcate da elementi stealth e adventure.
La storia narra di una nave bloccata dai ghiacci, con il personale di bordo sterminato dal freddo e da forze sovrannaturali non identificate. Fin qui è difficile capire cosa ci sia di particolarmente interessante rispetto a mille altri giochi simili, magari con valori produttivi più procaci. La forza di Cryostasis sta nel gelo, nell'orrore che soggiunge vedendosi congelare, nella trama che emerge tra i ghiacci e che appare sepolta in un'epoca anteriore rispetto ai fatti che hanno causato il naufragio della nave. Il ritmo di gioco è lento, il fiato del protagonista è pesante e sempre presente. Alcune sequenze sembrano criptiche, ma vanno solo interpretate. I nemici sembrano gli stessi di sempre, ma fanno particolarmente paura perché forti e misteriosi. Non sono i classici zombi o i classici indemoniati che ormai fanno impressione solo sotto i quattro anni, ma vivono dell'atmosfera dell'ambiente a cui sono inesorabilmente legati. Cryostasis eccelle nella descrizione e mette davvero paura. Se si riesce a sorvolare sui difetti, ci si trova tra le mani un piccolo gioiello che merita di essere giocato fino in fondo e che è in grado di regalare emozioni che pochi altri FPS possono permettersi. Ecco, forse è questa la sua grandezza: pur appartenendo al genere più commerciale e di massa fra tutti quelli attualmente sul mercato, ha una sua identità precisa che è ancora capace di rivendicare con forza.
di Simone Tagliaferri
Titolo: Cryostasis
Linea: GOG.com
Prezzo: 9,99$
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 6,9 - Link
Wizorb
Dopo essere sfuggito al buco nero di Xbox Live Indie Games (XBLIG per gli amici) ed essere stato servito sul piatto di Indie Royale, Wizorb esce sulla piattaforma Steam, per la felicità dei tanti onanisti in caccia di facili achievement. Wizorb è una rivisitazione di Arkanoid secondo una direzione artistica moderna ma ispirata all'epoca dei 16 bit. Come confermano gli stessi sviluppatori sul proprio sito, la loro passione sono i classici del passato, che amano proporre con qualche colpo di creatività che li renda molto più di semplici cloni.
Wizorb perciò è un gioco arcade sotto ogni aspetto che parte dal concept classico di Arkanoid: fai rimbalzare il cubetto sulla piattaforma per distruggere tutti i mattoncini presenti sullo schermo, facendo attenzione a non lasciartelo sfuggire se non vuoi perdere una vita. In Wizorb c'è però una scusa narrativa: un male supremo si è abbattuto sul regno di Gorudo e solo noi, nei panni del mago Cyrus, possiamo contrastarlo. Con molta intelligenza la piattaforma futuristica di Arkanoid è diventata una lunga staffa nella quale Cyrus si trasforma per scagliare la sua sfera magica in giro per lo schermo. A questo punto però scopriamo le invenzioni di Tribute Games che arricchiscono la formula classica. Prima di tutto oltre a mattoncini di varie dimensioni, che poi diventano per esempio cespugli nel secondo mondo, si aggiungono casse, pietre, vasi e nemici da uccidere a furia di sfere sulla testa. Nel primo mondo gli antagonisti sono simpatici lupacchiotti mannari di colore azzurro, mentre in seguito dovremo vedercela con ammassi di gelatina, occhi volanti e via dicendo. Il bello è che alla fine di ogni mondo ci aspetta un super mostro capace di lanciare attacchi speciali contro il povero mago convertito in staffa. Dalla nostra parte abbiamo però la barra della magia, consumando la quale possiamo scagliare quattro incantesimi diversi, due minori e due maggiori. I minori sono la palla di fuoco e il vento magico, che fa cambiare direzione al globo, mentre i due maggiori si possono attivare nel momento in cui il globo tocca la staffa. Uno serve per incendiare il globo stesso, mentre il secondo ci permette di pilotarlo per un breve periodo.
Ci sono poi poteri occasionali e temporanei sbloccabili aprendo alcuni scrigni, come l'angioletto che vola distruggendo mattoncini per noi, e maledizioni che invece rallentano per esempio la staffa ricoprendola di una sostanza schiumosa di colore rosa. Le magie, insieme a questi bonus e malus, aggiungono al gioco un pizzico di strategia e imprevisto e stimolano il giocatore a usare la testa anziché limitarsi a muovere la staffa da un lato all'altro come una scimmia intorpidita. C'è ancora molto altro: negozi, aree segrete, pozioni e denaro da accumulare e spendere. Quello che non troverete invece sono elementi tipici dei giochi di ruolo. È vero che tra un mondo e un altro si può girare per il villaggio di Tarot e parlare con gli abitanti, ma questa porzione di gioco, oltre a essere banale e poco rifinita, serve solo per farci spendere denaro utile alla ricostruzione della città in cambio di qualche bonus. Perciò non fatevi ingannare dalla pubblicità, perché Wizorb è un gioco arcade al cento per cento con delle belle idee che spezzano la monotonia e una presentazione molto curata, a eccezione delle snervanti musichette, ma non ha nulla del gioco di ruolo. È un piacere semplice basato sulla voglia di sfidarsi senza pensieri, come quando da bambini ci si divertiva a calciare la palla contro un muretto per vedere quante volte di fila si riusciva a centrarlo senza sbagliare.
di Andrea Rubbini
Titolo: Wizorb
Sviluppatore: Tribute Games
Sito ufficiale: Tribute Games
Prezzo: €2,49
Download: Steam
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
World of Warcraft
Fra pochi giorni si tornerà a parlare di Mists of Pandaria, la quarta espansione dell'MMORPG Blizzard che parrebbe in avanzata fase di sviluppo: il 19 marzo scadrà infatti l'NDA sul press tour che ha coinvolto numerosi giornalisti nei giorni passati e verranno rivelate nuove informazioni, compreso l'aspetto dei pandaren di sesso femminile. Nel frattempo i giocatori non hanno mancato di esprimere un certo malcontento a proposito della carenza di nuovi contenuti che durerà fino all'uscita dell'espansione, alienando in effetti molti dei veterani; ecco quindi che Blizzard tira fuori dal cilindro il nuovo "Scroll of Resurrection":
in sostanza, un attuale utente di World of Warcraft può invitare a giocare un amico che ha sospeso l'account da tempo, il quale potrà usufruire di una marea di vantaggi. Per cominciare, potrà scaricare gratuitamente l'espansione Cataclysm e giocare gratis per almeno sette giorni; uno dei suoi personaggi sarà immediatamente portato a livello 80 a prescindere dal livello attuale con tanto di equipaggiamento relativo; se invitato da un amico su un server e in una fazione diversa, il giocatore che ha ricevuto l'invito potrà usufruire del servizio di cambio di razza e server gratuitamente. Infine, il giocatore che ha effettuato l'invito riceverà in cambio una cavalcatura esclusiva. In sostanza, Blizzard sembra quasi voler premiare gli utenti che hanno abbandonato il gioco piuttosto che coloro che sono stati fedeli paganti per anni: un significato tra le righe che ha sollevato non poche polemiche nei forum ufficiali e non.
Star Wars: The Old Republic
Se avete letto il nostro speciale sul Guild Summit del 5 marzo, saprete certamente che BioWare ha in cantiere un po' di novità per il suo MMORPG ambientato nell'universo di Guerre Stellari. Ma come se la passa al momento la Vecchia Repubblica?
Secondo John Riccitiello di Electronic Arts, sarebbero un milione e settecentomila circa gli attuali giocatori di The Old Republic, molti dei quali hanno già rinnovato l'account allo scadere del primo mese gratuito. Sono certamente ottime cifre e un risultato molto positivo per il nuovo MMO, nonostante le perplessità di una community che, forse fin troppo sparpagliata tra i tanti server a disposizione, lamenta popolazioni decisamente risicate, con conseguenti difficoltà nel giocare in gruppo. C'è comunque l'intenzione di invitare in questa galassia lontana lontana più utenti possibile: a questo scopo, da giovedì 16 a lunedì 19 marzo The Old Republic sarà giocabile gratis per tutto il weekend. Chi ha sospeso l'account e chi non ne ha mai avuto uno potrà semplicemente scaricare il client e provarlo nel suo stato attuale; si tratta di un'ottima iniziativa che non dubitiamo tenderà a ripetersi, specialmente in vista della patch 1.2 prevista per aprile.
Guild Wars 2
Non si parla ancora di una data di rilascio ufficiale, ma forse non manca poi tanto all'uscita dell'attesissimo MMO di ArenaNet che, a sorpresa, ha annunciato i contenuti dell'inevitabile Collector's Edition. Ma andiamo con ordine.
Guild Wars 2 sarà acquistabile fondamentalmente in tre versioni: una versione standard, una versione Digital Deluxe e nella suddetta Collector's Edition. Sarà possibile prenotare ciascuna delle tre versioni dal 10 aprile in poi e agli acquirenti sarà garantito l'accesso ai prossimi weekend beta e tre giorni di accesso anticipato al momento dell'uscita del gioco, insieme a un oggetto virtuale chiamato Hero's Band. La Collector's Edition costerà ben 149.99$ e conterrà una statuina alta circa 25cm del Rytlock Brimstone, cinque illustrazioni, un libro a colori che illustra la creazione del gioco, un CD con la colonna sonora e ben cinque oggetti virtuali (compreso un vanity pet). L'edizione Digital Deluxe, invece, conterrà unicamente gli oggetti virtuali della Collector's Edition e costerà 79.99$. I fan del franchise saranno felicissimi di quest'annuncio, noi d'altra parte non possiamo che ritenerci un po' perplessi da questo nuovo andazzo di proporre costosissime edizioni da collezione, il cui prezzo è incrementato dalla presenza di una semplice miniatura...
Il Signore degli Anelli Online
Per gli esploratori della Terra di Mezzo virtuale questa settimana è stata decisamente importante: è finalmente disponibile l'Update 6, intitolato Shores of the Great River. Questa nuova patch avrà il compito di traghettare, letteralmente, i giocatori dall'espansione Rise of Isengard alla futura Riders of Rohan.
Immancabili le consuete patch notes che illustrano una notevole mole di modifiche e novità, tra le quali spiccano indubbiamente una nuova zona di alto livello (il Grande Fiume), un nuovo capitolo della storia, la possibilità di usare dei personaggi di supporto, un Instance Finder rinnovato e svariate migliorie al PvP. Il tutto è condito da una revisione più o meno incisiva di alcune classi, tra le quali spicca certamente il Warden, che sarà migliorato praticamente in ogni campo. Le modifiche gli permetteranno infatti di eccellere nel ruolo di tank e miglioreranno le sue capacità di damage-dealer, offrendo anche una componente a distanza di supporto nella forma di un nuovo stile di combattimento basato sul lancio di giavellotti. Il più recente Developer's Diary si è particolarmente dilungato su queste modifiche, offrendo a tutti i giocatori e sopratutto, ovviamente, ai Warden, un esauriente punto di vista su queste novità e su come cambierà, si spera in meglio, il ruolo dei Warden nel gioco.
di Christian La Via Colli
La configurazione da gioco torna questa settimana pressoché immutata nelle sue componenti. Piccoli ritocchi a parte. L'imminente arrivo delle schede video Kepler di Nvidia dovrebbe comunque dare un grosso rimescolamento ai prezzi, alla disponibilità e all'offerta. Di Nvidia ma anche di AMD, che attualmente propone diverse schede della serie 7XXX a cifre esagerate. A meno di avere parecchia fretta, conviene aspettare qualche tempo per comprare: tra poco ci saranno le novità da una parte e prezzi da saldi su alcuni modelli più vecchi.
Questioni di componenti a parte, abbiamo ancora la nuova tabella già presentata nel precedente appuntamento, ma è probabile che in un futuro prossimo le configurazioni verranno proposte tutte assieme ogni settimana, e aggiornate di volta in volta ove necessario. In modo da avere una panoramica costante.
La GeForce GTX 680 si avvicina
Qualche tempo fa una presunta timeline delle nuove schede Nvidia rivelava le altrettanto presunte specifiche della GeForce GTX 680.
I rumor indicavano una scheda basata sul chipset GK110 con RAM GDDR5 a 5.5 GHz, 850Mhz di clock, bus da 512 bit e bus della memoria capace di trasportare 352GB per secondo. I report includevano anche un prezzo non certo esiguo ovvero 649 dollari. In questi giorni però il sito PCOnline.com.cn, affiancato da molte altre fonti sparse per il globo, ha ridefinito le presunte specifiche della nuova GeForce a singolo chip di punta. I nuovi dati parlano di frequenze più alte, con la memoria a 6GHz e il core a 1,006MHz, ma di soli 2GB di memoria, del ritorno al chipset GK104 e dell'adozione di un bus da soli 256bit ovvero metà di quanto riferivano i primi rumor. Le stesse voci però menzionano anche un salto dai 500 CUDA core di Fermi fino a ben 1,536. Un numero che, nonostante le specifiche globalmente non troppo superiori a quelle della Radeon HD 7970 di AMD, dovrebbe consentire alla scheda un discreto balzo in avanti in quanto a shader, post processing e capacità di calcolo generale (GPGPU).
Le novità comprendono anche il prezzo che si abbassa fino a circa 500 dollari ridimensionando notevolmente i 649 dollari riportati dalle prime voci apparse durante lo scorso Febbraio. Tra l'altro tra i nuovi pettegolezzi compare anche l'inevitabile dual GPU, ovvero la famigerata GTX 690, che dovrebbe sfoggiare un totale di 3.072 CUDA core e presentarsi sul mercato già a Maggio, recuperando così, almeno in parte, il ritardo accumulato dalla GTX 680. La voce fa parte di una serie di rumor raccolti dal sito VideoCardz che, per la scheda dual core, parlano di un balzo prestazionale enorme, probabilmente garantito dall'enorme numero di CUDA core, rispetto alla GTX 680. Si parla di un salto del 75% che sarebbe di oltre 30 punti superiore rispetto al gap che separa la GTX 580 dalla 590. Sempre secondo il sito in questione, che elenca anche dati relativi alle nuove Radeon e alla GTX 670, anche la GTX 685 sarà una vera bomba grazie all'adozione del chipset GK 110 che dovrebbe poter contare su ben 2304 CUDA core, superando i 2048 stream processor della Radeon 7970, e di 48 ROP che sono il 33% in più rispetto a quelle di tutte le altre schede a singola GPU. Quest'ultima voce confermerebbe i primi rumor relativi al GK104 inizialmente indicato come un chip di transizione.
Sarebbe dunque il GK110 l'unico vero rappresentante delle potenzialità della tecnologia Kepler con specifiche sufficienti a stracciare la GTX 680. Ma i rumor non si fermano qua e parlano anche di una nuova feature che consentirebbe alla GTX 680 di tarare i propri clock in base al carico di lavoro. Una sorta di overclock automatico che dovrebbe contenere il surriscaldamento pompando le capacità della scheda solo quanto serve. Questa feature potrebbe rivelarsi rivoluzionaria per il mercato PC consentendo alle nuove schede video di mantenere un framerate costante anche quando spinte al limite. Il clock dinamico dovrebbe includere una modalità low power capace di portare la scheda a 300mhz mentre il picco massimo, secondo toppc.com.tw, dovrebbe avere un limite massimo di incremento del 7% rispetto alla velocità di crociera che il sito indica come 800MHz. Per quanto riguarda i consumi le ultime rivelazioni indicano due connettori ausiliari da 6 pin e 190 Watt di TDP, ben 49 in meno della GTX 580 e 10 in meno rispetto alla Radeon HD 7970. Un salto non da poco anche ipotizzando che le performance non si distacchino molto da quelle sfoggiate dall'ammiraglia di AMD.
A quest'ondata di voci, difficile da valutare vista la frammentarietà delle informazioni, si uniscono la presentazione al CeBIT di un ultraportatile basato sulla tecnologia Kepler a 28 nanometri, il rilascio dei primi press kit della GTX 680 e l'ostentazione di una scheda, purtroppo celata nel sacchetto protettivo, durante la recente GDC di San Francisco. Tutto ciò sembra ovviamente confermare l'ormai imminente arrivo della serie 600 che ci ha fatto decisamente penare tra ritardi, confusioni sul nome in codice dei chipset, dichiarazioni di ultrapotenza, rumor su presunti problemi produttivi e benchmark privi di risoluzioni. Proprio a questo proposito è spuntato un altro grafico che mostra un salto del 40% in Battlefield 3 rispetto alla Radeon 7970 con l'antialiasing a 4x. Picchi notevoli si riscontrano anche con DiRT 3, altro titolo affine alle schede Nvidia, ma la mancanza di dettagli impedisce di ricavare informazioni utili in merito all'effettiva potenza della scheda. I dubbi in sostanza permangono e le nuove voci, per quanto probabilmente parzialmente estrapolate dai press kit inviati da Nvidia, non sono sufficientemente uniformi e particolareggiate per tranquillizarci o per convincerci di sapere davvero qualcosa di concreto in merito alle nuove GeForce. Quello che è sicuro è che Nvidia non può più rimandare se non vuole lasciare ulteriore spazio ad AMD che corre da sola da oltre due mesi. Ma se i rumor in merito ai consumi, alle feature e ai CUDA core dovessero rivelarsi veritieri potremmo avere per le mani un prodotto in grado di giustificare ampiamente il ritardo, e questo al di la del mero guadagno in termini di frame rate. In ogni caso è inutile perdersi in ipotesi. La prossima settimana ne sapremo di più e probabilmente avremo tra le mani anche una data definitiva.
di Mattia Armani