Vediamo di fare il punto: la redazione oggi, sabato 2 giugno, si sposterà alla volta di Los Angeles dove si terrà l'annuale E3. Come al solito ci saranno le conferenze del lunedì e poi tre giorni fitti di appuntamenti. L'impressione personale di chi scrive è che non sarà un'edizione indimenticabile. Un po' perché il periodo è di transizione e un po' perché le piattaforme che trainano lo sviluppo, le console, sono oramai pezzi d'hardware a cui nulla o quasi resta da dire. Si confida insomma in qualche annuncio bomba. Il PC se la passerebbe piuttosto bene, in teoria, ma la fiera losangelina non è terreno tradizionalmente fertile soprattutto se confrontata con la scoppiettante GamesCom di Colonia, vero paradiso per il pcista occidentale DOC. Prima di cadere in depressione è bene comunque dire che accanto ai multipiattaforma già confermati - vengono in mente X-Com, Crysis 3, Dark Souls: Prepare to Die Edition, Quantum Conundrum e Borderlands 2 - e a quelli che si rumoreggiano - Most Wanted 2, Dead Space 3, un nuovo Splinter Cell, chi lo sa cos'altro... - restano un po' di esclusive da tenere d'occhio. In parte mai viste prima, in parte di cui abbiamo già parlato ma presenti con contenuti inediti. SimCity, che abbiamo osservato in azione a San Francisco a marzo, ha tanto potenziale quanti ancora sono i punti interrogati dovuti alle poche scene di gioco vere e proprie che sono state mostrate: all'E3 ci piacerebbe scoprire i dettagli sul multiplayer e magari osservare una partita "tipo" in movimento. ArmA III è più bello ad ogni nuovo video e Bohemia Interactive ospiterà anche Day-Z, mod basata sul motore di ArmA II dall'inaspettato e incontenibile successo, che sta facendo di tutto per guadagnarsi lo status di prodotto a sé stante. ShootMania: Storm è in parte un oggetto del mistero, in parte una sfida ambiziosa per Nadeo che si mette così alla prova con qualcosa di diverso rispetto ai racing che l'hanno resa celebre. La carica dei free to play sembra inarrestabile: ce ne saranno come al solito un miliardo ma tra i più interessanti tornano nomi noti come Planetside 2 di Sony Online, Warface di Crytek, i ragazzi di Wargaming.net con i loro carri armati e aerei, oltre a End of Nations. Restando dalle parti di Trion, si tornerà certamente a discutere di Rift, per introdurre la prima espansione vera e propria Storm Legion. Larian Studios, dopo il nostro recente viaggio in Belgio per vedere in esclusiva Divinity: Original Sin e Dragon Commander, sarà presente all'E3 con gli stessi due prodotti ambientati nell'universo fantasy inaugurato con Divine Divinity nel lontano 2002. Torneremo con le nostre impressioni anche su Masters of the Broken World, strategico che già ci aveva ben impressionato durante il primo contatto avvenuto quasi un anno or sono, e The Elder Scrolls Online, a lungo rumoreggiato, annunciato tra mille critiche e finalmente disponibile per essere visionato in prima persona. E ovviamente su quello che speriamo di riuscire a carpire dell'attesissimo Company of Heroes 2; per molti un sogno che diventa realtà. Infine Nvidia porterà sullo showfloor della fiera la tecnologia per il cloud gaming GeForce GRID, attraverso cui speriamo di mettere mano ad Hawken, mentre vi consigliamo di tenere le orecchie aperte perché nei giorni subito dopo la fiera si potrebbe tornare a parlare di uno strategico del quale verranno svelate certe succulente novità multiplayer...
di Umberto Moioli
Non cambiamo le componenti del PC di fascia più alta tra i quattro che proponiamo mensilmente, affiancando il top di gamma Ivy Bridge con due volte il top a singola GPU su architettura Kepler. Il risultato è una bomba che non sfrutterete per nessun gioco nel 2012, ma che resta perfetta per vantarsi con gli amici e vincere qualche gara all'ultimo benchmark.
La novità più interessante della settimana in ambito indie non è una pubblicazione ma un filmato. Stiamo parlando del primo video di Among the Sleep,
che potete vedere anche da qualche parte in questa pagina. Nel gioco si vestiranno (diciamo così) i panni di un bambino di due anni che gira per casa in piena notte e si imbattere in fenomeni particolari. L'atmosfera sembra piuttosto interessante. Speriamo che sia così anche la parte più strettamente giocata, che lascia qualche dubbio vista l'età anagrafica del protagonista. Intanto non possiamo fare altro che seguirlo con un certo interesse.
La seconda segnalazione riguarda l'Humble Indie Bundle V che stupisce per la qualità dei cinque giochi proposti, ovvero l'horror Amnesia: The Dark Descent, il platform 3D Psychonauts e il platform 2D LIMBO e l'avventura Superbrothers: Sword & Sworcery EP. Pagando qualcosa in più rispetto alla cifra standard, ci si porta a casa anche l'ottimo Bastion, una delle rivelazioni videoludiche dell'anno scorso. Praticamente cinque giochi imperdibili venduti a prezzo stracciato. Se non li avete, non esitate a dargli un po' dei vostri sudati risparmi.
Infine come non menzionare l'uscita della prima e ultima espansione di The Binding of Isaac? Parliamo di Wrath of the Lamb che, per un misero euro e novantanove aggiunge una grossa quantità di contenuti al gioco, rendendolo più lungo e difficile. C'è veramente di tutto: nuovi boss, nuovi oggetti, grafica di alcune locazioni rivista, brani della colonna sonora riarrangiati e molto altro. Fossero tutti così i DLC le polemiche starebbero a zero e in molti caccerebbero più volentieri i loro soldi. Se vi interessa, lo potete acquistare qui: link
Di uscite esaltanti non ce ne sono francamente state, ma qualcosa di buono lo si riesce a trovare senza problemi. Ad esempio, se volete provare qualcosa di veramente originale, date una possibilità a Magical Diary di Hanako Games, un titolo che prova a mischiare i classici dungeon crawler con i giochi di ruolo giapponesi. Lo trovate su Steam a 9,99€ (link).
Per finire, vi segnaliamo un'avventura grafica giocabile gratuitamente via browser. Si chiama Gamer Mom e richiede d'impersonare una mamma videogiocatrice alle presi con diversi problemi derivati dal suo hobby. Molto simpatica.
La recensione della settimana: Inner Dream
In realtà è difficile parlare di recensione per Inner Dream, perché di fatto del gioco esiste solo un prototipo realizzato per convincere la gente la gente a finanziare il progetto. Fallita la via di Kickstarter, con cui non sono riusciti a ottenere i soldi richiesti, gli sviluppatori stanno vendendo quello che possiamo considerare un prologo per cercare di raccattare fondi.
Il gioco ha un'atmosfera molto particolare. Realizzato mescolando fotografie, disegni ed elementi surreali. Anche l'interfaccia grafica è studiata per arricchire il quadro. All'apparenza lo si potrebbe scambiare per un'avventura grafica, ma in realtà è molto più vicino a un'art game sulla falsariga di Dear Esther, almeno in quanto a concept. Ossia, tutto ciò che è richiesto di fare è leggere i testi, navigare tra le varie locazioni, rigorosamente fisse, e scegliere le frasi per portare avanti i dialoghi. Ovviamente allo stato attuale si tratta di un prodotto rozzo e poco rifinito, ma è indubbio che disponga di un fascino tutto suo e che non sia particolarmente sgradevole. Sarà che per ora è doppiato solo in russo (i sottotitoli sono in inglese) e che, comunque, si vede che gli autori ci stanno mettendo davvero tanta passione per cercare di portarlo avanti, ma ha il gusto dei prodotti indie più veraci, quelli che sanno di scantinato e gruppo di amici che sviluppano in una cameretta. Insomma, desta una certa simpatia. Se deciderete di finanziare il gioco acquistando il prologo, non vi aspettate chissà cosa, se non un titolo fortemente sperimentale, anche dal punto di vista visivo (le fotografie hanno zone completamente bruciate che danno l'idea di ambienti irreali, per quanto ben riconoscibili) e un buon livello di scrittura.
di Simone Tagliaferri
Titolo: Inner Dream
Sviluppatore: Sometimes You
Distribuzione: In cerca di fondi
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.
Star Wars: The Old Republic
Questa settimana abbiamo una bella serie di novità in pillole. Cominciamo con la Vecchia Repubblica di BioWare: abbiamo già parlato dell'imminente patch 1.3 e delle modifiche che apporterà alla struttura dei server per migliorare, si spera, la componente social del gioco,
minata gravemente dal calo di sottoscrizioni e quindi della popolazione. Il primo passo sarà ovviamente la già annunciata migrazione gratuita: i giocatori potranno cambiare server, ricollocandosi in quelli più popolati. In questo modo si potrà anche sfruttare al meglio l'inedito tool predisposto alla creazione dei gruppi. Ma la notizia più eclatante arriva dal Comic Con di Londra, durante il quale gli sviluppatori hanno menzionato, finalmente, la possibilità di una versione di prova del client in cui sarà possibile giocare fino a un certo punto ed eventualmente acquistare il prodotto completo per proseguire nell'avventura. All'inizio BioWare aveva escluso questa possibilità, ma sembra che adesso sia diventato necessario percorrere anche questa strada...
Final Fantasy XIV
Oh, Square Enix, per l'amor del cielo. Uno dei punti più importanti sulla famosa "road map" pubblicata l'anno scorso relativamente al difficile sviluppo della versione 2.0 di Final Fantasy XIV doveva essere il rilascio del primo trailer vero e proprio durante l'Electronic Entertainment Expo della prossima settimana.
Sorpresa, sorpresa, non ci sarà nessun trailer: in uno dei suoi soliti, apologetici messaggi, Naoki Yoshida ha spiegato che il trailer in effetti esiste ma la società ha deciso di non mostrarlo al pubblico prima di integrarlo con materiale nuovo di zecca: "siamo giunti alla conclusione che il modo migliore per presentare la versione 2.0 sia con un'ondata di contenuti inediti" ha detto il direttore. Aldilà del trailer, però, Final Fantasy XIV 2.0 sarà effettivamente presente sullo showfloor, ma non è chiaro se in video o proprio in forma giocabile; il trailer, invece, arriverà ad agosto, probabilmente assieme ai primi dettagli della famigerata versione PlayStation 3.
Rift
Un po' meno sorprendente l'annuncio invece della prima espansione per Rift, l'MMO di Trion Worlds che è riuscito a ritagliarsi una meritatissima fetta di mercato grazie alla qualità della produzione, forse non proprio l'esperienza più originale di sempre ma certamente una delle più rifinite che abbiamo avuto il piacere di giocare. Storm Legion, questo il titolo dell'espansione, arriverà sugli scaffali alla fine dell'anno e il produttore Scott Hartsman ha affermato che l'aggiornamento triplicherà i contenuti e le zone a disposizione dei giocatori.
"In Storm Legion c'è di più, di più, di più" ha affermato Hartsman, alla faccia dello slogan. I giocatori potranno esplorare due nuovi continenti, il tenebroso Dusken e Brevane, la culla delle civiltà di Telara; inoltre, sarà aggiunta anche una città nuova di zecca, Tempest Bay, condivisa dalle due fazioni del gioco. Ad ogni continente corrisponderà una serie di quest fortemente narrative che si collegheranno alla nuova minaccia rappresentata da Crucia, la Regina delle Tempeste, in arrivo su Telara attraverso il Portale dell'Infinito. Oltre a ciò, l'espansione aumenterà il livello massimo a 60 e introdurrà un sistema di housing "dimensionale" ma anche sette dungeon, tre raid, nuovi oggetti da creare, una nuova Chronicle e, naturalmente, nuove Soul per ogni archetipo. A tutto questo si aggiungono i colossi, creature immense che costringeranno i giocatori ad allearsi per poterle sconfiggere. Si preannuncia dunque un inverno caldissimo per i giocatori di Rift, alla faccia di pandaren, lolite e guerre di gilda.
The Elder Scrolls Online
Anche noi vorremmo far finta che non sia mai successo, che Bethesda non abbia deciso di buttarsi a capofitto nel difficile mercato degli MMORPG con qualcosa che assomiglia a tutto tranne che a Skyrim o Morrowind, eppure dobbiamo accettare la realtà e parlarne perché ce lo impone il mestiere. Sigh. Ad ogni modo, il direttore del progetto, Matt Firor, ha spruzzato un altro po' di benzina sul fuoco con un'interessante dichiarazione:
a quanto pare la storia di The Elder Scrolls Online sarà completabile interamente da soli. Sembra che questa decisione sia stata presa nel rispetto della tradizione istituita dal franchise, allo scopo di formare il giocatore come il principale eroe del mondo di gioco. Certo, il PvP e l'endgame dovranno essere giocati in gruppo, ma il nucleo dell'avventura, la storia, si affronterà in solitario: "Ci saranno delle parti del gioco che dovrete affrontare da soli in zone appositamente istanziate; si tratta della trama portante, in cui incontrerete Molag Bal, uno dei principi daedrici, e in quella storia sarete voi gli eroi, perciò dovrete viverla da soli". A proposito di legami con il franchise, Firor si è anche espresso sulla decisione di abbandonare il sistema di abilità e progressione adottato negli ultimi capitoli di The Elder Scrolls a favore di un sistema un po' meno originale e più arcaico. "Per farne un MMO abbiamo dovuto prendere in considerazione la componente multigiocatore, e questo ha comportato alcune scelte difficili" ha ammesso Firor, adducendo come uno dei motivi anche la presenza di una componente PvP che renderebbe impossibile l'integrazione di un sistema di progressione come quello di Skyrim. Possiamo dire che ci sembrano un po' confusi, sull'argomento?
Guild Wars 2
Bisogna ammettere che in parecchi si aspettano l'annuncio della data di uscita durante l'E3 della prossima settimana, ma ci sembra un'eventualità da prendere con le pinze. D'altra parte, il nuovo Beta Weekend si svolgerà subito dopo la convention di Los Angeles:
si comincia alle 21.00 di venerdì 8 giugno e si potrà giocare fino alle 9.00 di lunedì 11. Come al solito, l'accesso è garantito a chiunque abbia pre-acquistato il gioco. Dunque, cosa dobbiamo aspettarci da questa build? Tanto per cominciare, i personaggi già creati, che ritroveremo pronti all'uso, ma anche la possibilità di raggiungere il livello 35 e provare il dungeon corrispondente in modalità Esplorazione. La nuova versione del client pare che sia molto più stabile e funzionale, con un maggior numero di opzioni sbloccate e server di miglior qualità, anche se ArenaNet non è scesa propriamente nel dettaglio. Dobbiamo aspettarci anche Asura e Sylvari giocabili? Pare proprio di no, ma la speranza è l'ultima a morire...
di Christian La Via Colli
Tomb Raider 1+2+3
Lara Croft non ha certo bisogno di introduzioni. Quando Tomb Raider uscì, eravamo in un'epoca di grandi cambiamenti del mercato videoludico. I videogiochi, prima relegati nelle case di nerd o presunti tali, invadevano i salotti di mezzo mondo. Le rovine esplorate da Lara facevano rivivere il mito dell'avventura esotica, e sembrava incredibile vederla tuffarsi nelle acque cristalline di una tomba sotterranea. Il fatto che fosse mezza nuda ovviamente non conta. Tomb Raider guidava la rivoluzione dei giochi d'azione e avventura in terza persona. Il successo fu tale che Lara Croft divenne un'icona della cultura popolare mondiale (e senza bisogno di cantare canzoncine deficienti). Non era necessario essere videogiocatori per conoscere Lara Croft, ma di certo tutti i videogiocatori la conoscevano. Perché tanto successo? Be' Tomb Raider è un grande gioco: rimescola tutti gli elementi che hanno reso immortali pellicole come Indiana Jones e offre qualcosa che prima non c'era. Ci sono combattimenti pericolosi, acrobazie spettacolari dove un centimetro in più o in meno fa la differenza tra la vita e la morte, c'è mistero, fascino dell'esotico, esplorazione e intrigo internazionale. Un sistema di gioco che, telecamera a parte, è semplice da padroneggiare e funziona alla perfezione.
Inoltre le rovine in cui Lara intrufola il suo bell'intelletto (ehm) sono piene di trappole insidiose, puzzle bastardi e artefatti legati a miti come quello di Atlantide. E ovviamente c'è lei, Lara Croft, un'eroina che, tolti gli abiti succinti a uso e consumo del voyeurismo maschile, ha qualità invidiabili: è colta, intelligente, indipendente e capace di tenere testa a qualunque nemico. Oltretutto con ironia. I prodotti con il marchio Tomb Raider usciti negli ultimi dieci anni sono stati molti, ma la trilogia raccolta da GOG racconta esordio, maturità e apice della carriera dell'intrepida archeologa - i fan hanno dovuto attendere il 2010 perché Crystal Dynamics facesse giustizia a Lara con un gioco alla sua altezza come Lara Croft and the Guardian of Light. Qui comunque trovate tutto il meglio della serie e numerose ambientazioni che spaziano da Venezia all'Area 51, passando per le giungle di mezzo mondo. Un'occasione per riprovare l'emozione della scoperta e osservare a mente fredda la nascita di un mito. Chissà che tra cento anni un'eroina dei videogiochi non dia la caccia a una copia perduta di Tomb Raider, reliquia di un'epoca d'oro dimenticata.
di Andrea Rubbini
Titolo: Tomb Raider 1+2+3
Linea: GOG.com
Prezzo: 9.99$
Storico: Più che parlare di quello che è venuto prima, dovremmo citare tutto quello che ha seguito l'uscita del primo Tomb Raider. Non esageriamo se diciamo che Lara Croft è diventata un'icona pop degli anni Novanta nota in tutto il mondo.
Voto originale Multiplayer.it: N/D
Overclock estremo per la GeForce GTX 690
Le capacità della serie 600 di Nvidia si sono già manifestate in molti modi. L'overclock di fabbrica ha mostrato che le prestazioni della 670 e della 680 crescono con un rapporto di 1 a 1 rispetto all'aumento delle frequenze, e il tutto mantenendo la temperatura entro limiti accettabili. Ma cosa succede ai GK 104 quando vengono spinti oltre il limite? Lo hanno scoperto i ragazzi di Kingpin Cooling grazie al lavoro dell'overclocker tailandese TiN e i risultati hanno celenrato, ancora una volta, la nuova tecnologia Nvidia. TiN è riuscito nell'impresa di portare una GeForce GTX 690 fino a 1600MHz anche se la scheda si è dimostrata stabile solo abbassando fino a 1547MHz. Per la RAM invece il limite massimo è stato 7336MHz. Una volta raggiunto questo traguardo l'overclocker ha ovviamente registrato i benchmark che sono arrivati a pareggiare due GTX 680 overcloccate a 1527MHz (core) e 7132MHz (RAM). Uno scaling più che perfetto insomma per performance che quasi raddoppiano i risultati ottenuti con una GTX 690 standard. Ovviamente per raggiungere la mostruosa cifra di 20962 punti in 3DMark 11 sono serviti un processore di alto livello, ovvero un Core i7-3960X Sandy Bridge-E a 4.5GHz e un grosso aiuto al sistema di raffreddamento ottenuto grazie dissipatori, asciugamani e azoto liquido. Un sistema artigianale ma espandibile grazie al quale TiN è riuscito anche a overcloccare 2 GTX 690 in SLI raggiungendo, dopo qualche giorno di tentativi, i 30405 punti. In questo caso lo scaling si è rivelato limitato, almeno in termini assoluti, ma la scheda ha comunque reso quasi quanto 4 GeForce 680 overcloccate come mostra la classifica generale dei risultati ottenuti con il tool 3DMark 11. Un risultato che, ricordiamo, è stato con la versione embrionale della tecnologia Kepler che arriverà a amaturazione solo con il chipset GK 110. Ovviamente se Nvidia dovesse aspettare troppo, cosa economicamente vantaggiosa visti i risultati ottenuti con il GK 104, potrebbe non essere conveniente attendere il GK 110 che probabilmente arriverebbe molto vicino alla generazione successiva. I rumor danno il nuovo chip in arrivo a fine estate ma molti sospettano che, nel caso in cui la reazione di AMD non fosse all'altezza, l'attesa potrebbe protarsi fino a Natale e oltre.
Crisi, trasformazioni e conseguenze sul mercato tecnologico
La settimana scorsa, parlando dei licenziamenti di HP che nei prossimi due anni coinvolgeranno ben 27.000 persone, abbiamo accennato a quanto sia pesante l'impatto della crisi su un businness, quello della tecnologia, che si deve muovere in modo estremamente rapido. Le ristrutturazioni sono all'ordine del giorno, specie quando la crescita rallenta, e quando hai una compagnia che da lavoro a più di 100.000 persone sono molti a rimanere schiacciati nel titanico ingranaggio. Al secondo posto di questa terribile classifica troviamo Sony che nel 2012 licenzierà 10.000 persone su 168.000 impiegati. D'altronde perdite per 2.7 miliardi non sono uno scherzo e il taglio di svariati comparti, tra cui quello storico degli schermi LCD, si è resa necessaria vista la rapida trasformazione del mercato. Ovviamente il dramma coinvolge anche una parte del mercato mobile con il successo Apple e Android che ha costretto RIM ad annunciare una serie di pesanti licenziamenti. Da 2.000 a 6.000 persone verranno lasciate a casa per tagliare i costi e ristrutturare la compagnia alla ricerca di una stabilità necessaria per continuare a combattere contro la concorrenza. Stessa sorte per Nokia che ha già lasciato a casa 7.500 persone nel 2011, in buona parte a causa dell'abbandono di Symbian per Windows, e dovrà licenziarne altre 4.000 durante il 2012 a causa di risultati finanziari a dir poco deludenti. Numeri decisamente più alti di quelli fatti registrare dalle compagnie nel 2011. Come anticipato poco sopra Nokia ha dovuto lasciare a casa 7.500 persone mentre Cisco, il titano del networking, è arrivata a 6.500 licenziamenti. L'operazione ha consentito all'azienda di risparmiare 1 miliardo di dollari tagliando parte delle operazioni secondarie e concentrandosi sulla produzione storica. Anche nel 2011 ritroviamo infine RIM che aveva già licenziato 2.000 lavoratori sempre in risposta al crescente successo di Apple.
25 Maggio - Il Geek Pride Day
Per non appesantire troppo il weekend chiudiamo con qualcosa di leggero ovvero il Geek Pride Day, la giornata mondiale degli appassionati sinceri di tecnologia, che si è svolta in data 25 Maggio. Tanto per capire in che ambito ci troviamo basti pensare che il giorno è quello del lancio di Star Wars Episode IV: A New Hope, primo capitolo di una saga che ha sempre fatto il paio con l'immaginario di nerd e geek. Nello stesso giorno poi, sempre in modo assolutamente non casuale, si festeggia anche il Towel Day ovvero la giornata dell'asciugamano. Anche in questo caso ci troviamo nel campo della tecnologia anche se di stampo decisamente più raffinato. L'asciugamano infatti è quello di Guida Galattica per Autostoppisti, brillante opera magna di Douglas Adams che mescola tecnologia e riflessioni esistenziali con un linguaggio eternamente moderno. Un giorno perfetto, insomma, per celebreare la propria essenza geek. Essenza che è stata al centro dell'annuale sondaggio di Modis, il colosso dell'IT che tiene molto alla propria identità young & cool. Il sondaggio mira ad analizzare la percezione del geek nel mondo moderno e i risultati sono decisamente migliori di quelli registrati l'anno passato. Nel 54% dei casi i geek, sia quelli autoproclamati sia quelli che sono stati giudicati geek da terzi, vengono visti come estremamente intelligenti. La categoria ha fatto un passo in avanti anche nel campo dei consigli tecnologici. Il 71% degli intervistati ha infatti espresso una preferenza per i geek come esperti nel settore. Un risultato superiore del 15% rispetto all'anno prima dove probabilmente era ancora preponderante la figura del tecnico nerd. Infine il 51% dei partecipanti al sondaggio ha affermato che i geek sono persone di successo dal punto di vista professionale. Una valutazione che, ripensando al paragrafo precedente, fa riflettere, ma se non altro manifesta una maggiore comprensione per l'importanza della tecnologia.
di Mattia Armani