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Batti cinque!

Dance Central 3 a poche settimane dal lancio. L'abbiamo rivisto a Londra!

ANTEPRIMA di Antonio Jodice   —   19/09/2012

Dopo che già l'avevamo visto e provato in quel di Los Angeles, dato che Microsoft non era presente a Colonia durante la Gamescom, un press tour londinese ci ha permesso di dare un'occhiata alla versione definitiva di Dance Central 3. Finalmente abbiamo capito di più della modalità single player, che riproporrà scontri con quelli che saranno a tutti gli effetti dei boss di fine livello e che sarà un viaggio nel tempo dei protagonisti che dovranno ripercorrere la storia dei balli più famosi degli ultimi decenni, intervenendo nella creazione degli stessi. Saranno quindi lì pronti ad insegnare, ad esempio, la macarena, nella ricostruzione di una discoteca affollata da personaggi vestiti e agghindati in puro stile anni '90.
Oltre a questa precisazione, ci siamo divertiti con le modalità multiplayer, innovate anche nella più semplice modalità versus, in cui, casualmente, ai due ballerini vengono proposte due mosse alternative da replicare, ognuna delle quali darà un bonus diverso, permettendo di inanellare combo e punteggi più alti. Tra l'altro, una delle due sarà bordata d'oro a segnalare un punteggio ancora più alto. Ogni scontro, a seconda del personaggio scelto, terminerà con la necessità di realizzare una serie di posizioni finali (più d'una per ogni personaggio, appunto) e proprio la familiarità con queste determinerà la scelta di un avatar piuttosto che un altro, così da realizzare punteggi più alti. Proprio partendo dalle mosse finali, è stata pensata una nuova modalità multiplayer che chiede ai giocatori di replicare esattamente queste posizioni senza dover ballare, una di seguito all'altra. Un ottimo modo per godersi la musica e far giocare anche quelli che ballerini proprio non sono, ma che vogliono partecipare al gioco senza dimenarsi troppo. Insomma, Dance Central 3 riprende una formula nota (e molto fortunata), ma senza sedersi sugli allori. Vedremo a tempo debito come sarà andata, mentre qui sotto trovate tutte le note che avevamo già evidenziato alla fiera di Los Angeles!

E3 2012

Uno dei protagonisti della conferenza Microsoft dell'E3 2012 è stato... Usher, un cantante. Beh, un cantante molto famoso, niente da dire. A parte il piacere di sentire una voce del genere, soprattutto visto che si è percepito chiaramente come stesse cantando dal vivo in maniera impeccabile, l'occasione era la presentazione di Dance Central 3 che abbiamo provato e visto durante una presentazione a porte chiuse. Il focus era tutto puntato sul presentare le novità più interessanti che riguardano sia il gioco in solitaria che quello in cooperativa o competitiva che si arricchisce di una nutrita serie di possibilità e modalità. La modalità single player tornerà con una sorta di carriera ancora più fuori di testa, fatta di personaggi strampalati che ricordano la follia di quei cartoni per famiglia che in America vengono trasmessi il sabato mattina e che porteranno i protagonisti del gioco a viaggiare persino nel tempo.

Batti cinque!

E proprio il tempo è una delle mosse da cui parte Dance Central 3, visto che i coreografi di Harmonix hanno studiato le coreografie naturalmente abbinate a quelle canzoni degli anni 60 e 70, che fanno oramai parte del repertorio tipico di matrimoni, feste di compleanno e, più in generale, che vengono sempre "suonate" durante le festività passate in famiglia. Tutti quei tipi di passi, boogie compreso, si ritroveranno in questo nuovo capitolo. Accessibilità è poi la nuova parola d'ordine, aiutata anche da una modalità party che manderà in rotazione i 40 brani del gioco (più tutti i DLC che si saranno importati dagli altri due capitoli) e sui quali si potrà iniziare a ballare in qualsiasi momento, semplicemente alzando una mano, dovesse essere suonato un brano per noi irresistibile. Infine, come detto, il focus è senz'altro sulle modalità multigiocatore.

Slave to the boogie

In Dance Central 3 si possono formare due squadre per un massimo di quattro giocatori l'una. Il leader deve occuparsi di farsi scattare una foto in quella che diventerà la posa del gruppo. Ogni partita inizia quando i due sfidanti si "battono un cinque" e, a quel punto, il gioco propone una serie di modalità diverse in cui cimentarsi. Non manca ovviamente la normale competitiva derivata dal secondo capitolo, coi due ballerini a cimentarsi con gli stessi passi di danza, cercando di replicare i passi proposti dalla cpu, ma, in più, fanno la loro comparsa un paio di aggiunte davvero divertenti. La prima, chiamata Keep the Beat (tieni il tempo), è una specie di freestyle in cui, ballando contemporaneamente, ad essere premiato sarà il giocatore che riuscirà a ballare più a tempo, a prescindere dalle mosse eseguite. Un moltiplicatore premia le sequenze a ritmo e va a determinare il vincitore, indicato da una corona sulla testa della replica stilizzata del ballerino stesso (evidentemente ricalcata sul modello di scannerizzazione corporea "visto" da Kinect).

Batti cinque!

Ancora più carina è la nuova modalità Make your Move (fa la tua mossa), che chiede a ogni ballerino di replicare per quattro volte consecutive una passo di pura fantasia. Kinect riesce a individuarlo, a farne un vero e proprio passo di danza e chiedere all'altro giocatore di replicarlo. Dopo due mosse ciascuno, ai giocatori verrà chiesto di portare a termine il brano, alternando proprio i passi da loro stesso creati, per quanto assurdi possano essere. A parte lo stupore per il tipo di tecnologia e per la precisione con cui funziona, i risultati sono davvero esilaranti.
Harmonix, dunque, sembra continuare la sua strada alla ricerca dei confini dei giochi musicali in ogni possibile forma. Sperando di replicare il successo di uno dei giochi più amati dai giocatori di Kinect, senza dimenticare che niente meno che Usher, avendo prestato al gioco due canzoni (Scream e O.M.G.), ha collaborato proprio alla realizzazione delle relative coreografie.

CERTEZZE

  • Molto carine le nuove modalità
  • Una storia fuori di testa
  • Usher e una tracklist bella da ballare

DUBBI

  • Speriamo non sia mera seralizzazione del brand