Quando un paio di mesi or sono Crytek ed Electronic Arts presentarono Crysis 3, introducendo la New York inghiottita dalla vegetazione tropicale e il NanoDome che ne delimita l'area, il duplice obiettivo perseguito con questo terzo capitolo è stato immediatamente chiaro: il lavoro di design fatto per portare lo sparatutto teutonico su console andava in qualche modo mantenuto, funzionale tanto al gameplay quanto alle necessità degli hardware casalinghi, ma al contempo si sentiva il desiderio di riprendere alcuni temi, in termini di ambientazioni e giocabilità, apprezzati nei primi capitoli.
Finora ci era stato solo possibile vederlo, ricavando l'impressione di un titolo che i detrattori del secondo capitolo faticheranno a mandare giù, essendone inequivocabilmente una derivazione, ma allo stesso tempo dotato di parecchie aggiunte non prive di fascino. All'E3 2012 è stato mostrato un nuovo livello che abbiamo anche potuto giocare, spendendo quindici minuti a mollo tra l'acqua e le rovine di una irriconoscibile Manhattan.
Arco e frecce
La demo si apre con Prophet, vecchia conoscenza e alter ego del giocatore in Crysis 3, impegnato a infiltrarsi all'interno di un'enorme diga, la stessa che da lì a poco andrà distrutta allagando la regione sottostante.
Inutile dire che il primissimo elemento a spiccare è quello grafico: la versione testata girava sin da ora in DirectX 11, un buon segno in previsione di un rilascio più amichevole nei confronti dell'utenza PC rispetto a quello di Crysis 2, e pur non superando nettamente il dettaglio raggiunto dal predecessore si faceva forza di una migliore direzione artistica e un orizzonte visivo notevole. Delle sette aree in cui la New York tropicale del gioco si divide, quella in cui si svolgeva la missione era il così detto Canyon: i grattacieli distrutti della Grande Mela delimitano una valle con piccole cascate, piante ed enormi rocce dietro cui nascondersi aspettando che l'energia si ricarichi, prima di riattivare la mimetica ottica e muoversi silenziosamente di copertura in copertura, sfruttando l'arco per eliminare i nemici impegnati a pattugliare l'area in solitaria.
Piccoli gruppetti possono anche essere resi inoffensivi montando le frecce esplosive, oppure quelle in grado di elettrificare o ancora congelare una certa area. Sembra chiaro come qui più che in passato sia intenzione di Crytek mettere il giocatore in inferiorità numerica contro un numero di avversari impossibili da abbattere affrontandoli unicamente a viso aperto. Tra le armi aliene, altra novità di questa terza iterazione, solo una sorta di lancia granate al plasma era a nostra disposizione ma non aggiungeva molto all'esperienza. La promessa di implementare ambienti più vasti e ricchi di opzioni sembra in parte realizzata ma il level design resta come concept simile a quello di Crysis 2, quindi senza una vera e propria componente esplorativa che vada oltre la semplice scelta di una strategia da usare per raggiungere gli obiettivi suggeriti di volta in volta.
Alla resa dei conti la prova si è rivelata divertente e nonostante la Nanotuta 2.0 non sia stata rivoluzionata e torni pressoché invariata, piccole aggiunte come l'hacking delle torrette aumentano il ventaglio di interazioni ambientali. Ci saremmo aspettati invece un salto in avanti più deciso per quanto riguarda l'intelligenza artificiale, che ancora quando si tratta di passare da un riparo all'altro capita si esibisca in movimenti tutt'altro che perfetti. Crysis 3, come già spiegato nel precedente articolo, è un seguito non rivoluzionario ma dotato di un'ambientazione curata e diverse rifiniture al gameplay. Il colpo d'occhio è eccellente, ora resta da capire se l'avventura riuscirà a mantenersi interessante e varia per tutta la sua durata, magari accompagnata da una narrazione che sappia tirare le somme su quanto raccontato a proposito di alieni, cospirazioni e sconvolgimenti catastrofici a livello globale. Restiamo curiosi di scoprire che novità coinvolgeranno il multiplayer, di cui per ora Crytek non parla. L'uscita è prevista per febbraio 2013 su PC, PS3 e Xbox 360 ma già entro l'estate torneremo a parlarne.
CERTEZZE
- Ambientazione ben realizzata
- Combattimenti più vari
- Graficamente spettacolare
DUBBI
- IA da rifinire
- Poco si conosce di storia e narrazione