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Il cielo di Mosca

Dopo un anno di silenzio lo shooter di 4A Games torna a farsi vedere all'E3 2012

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   07/06/2012
Metro: Last Light
Metro: Last Light
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Erano oramai una dozzina di mesi che Metro: Last Light non si mostrava al pubblico se non attraverso una manciata di filmati e foto, quando finalmente in occasione dell'E3 in corso il publisher THQ ci ha invitato a osservare una demo giocata su PC.

Il cielo di Mosca

Circa venti minuti di gameplay che hanno permesso di fugare la preoccupazione sullo stato dei lavori e avere nuovamente conferma di una data d'uscita prevista entro la prima metà del 2013, questa volta non solo su Windows e Xbox 360 ma anche PlayStation 3. I punti forti dello sparatutto di provenienza ucraina sono quelli del passato, soprattutto legati alla suggestiva atmosfera post apocalittica, ma è intenzione del team al lavoro su Last Light riuscire a limare alcuni difetti dell'originale e rendere più varie le sessioni d'azione, tanto in superficie quanto nelle profondità della metropolitana di Mosca.

Prendere il volo

Il livello vedeva Artyom, controllato dal giocatore, e il compagno Khan, mosso dall'intelligenza artificiale, uscire all'aperto per raggiungere il relitto di un aereo schiantatosi su Mosca proprio durante gli eventi apocalittici che hanno spinto la popolazione sopravvissuta a rifugiarsi e ricominciare una nuova vita sotto terra.

Il cielo di Mosca

Gran parte degli elementi che hanno reso Metro 2033 un titolo apprezzato tornano anche in Metro: Last Light: l'esigua quantità di munizioni a disposizione e certe necessità da soddisfare, come quella di dover cambiare i filtri alla maschera che permette di sopravvivere all'esterno, impongono di guardarsi costantemente attorno in cerca di risorse, poi da usare con la parsimonia imposta a chi sa che ogni colpo conservato può essere decisivo ai fini della sopravvivenza. Immutata la tendenza di rendere l'interfaccia minimale e integrare quante più informazioni, come la quantità di proiettili rimasti nel caricatore, direttamente in game.

Il cielo di Mosca

Il coinvolgimento è garantito, anche perché la versione PC mostrata si avvantaggia della medesima grafica dell'originale; a un paio d'anni dall'uscita ancora notevolissima anche grazie a una direzione artistica ora supportata da chicche come il meteo dinamico, che proprio a inizio dimostrazione scatena in testa ad Artyom e Khan un temporale di straordinaria violenza. L'alternanza di momenti più esplorativi o d'atmosfera, qui conditi da fantasmi e riferimenti alla visione est europea del classico tema della Terra post apocalittica, ad altri d'azione non differisce dal passato se non che uno scripting più complesso rende cinematografiche scene come quella durante la quale si viene sollevati da terra da un mutante alato, fatti roteare in aria e risbattuti al suolo dopo aver piroettato in aria un paio di volte. La cura per le animazioni contestuali, come quelle esibite per pulire la visiera della maschera, ricaricare la torcia o utilizzare l'accendino per dare fuoco alle ragnatele che riempiono le stanze di un palazzo abbandonato, sono ancora un segno distintivo dell'universo Metro.

Il cielo di Mosca

Ma lo stesso si può dire, solo con una connotazione negativa, dell'assenza di feedback dei colpi sui nemici e in generale della sensazione che lo shooting non sia sofisticato come in altri sparatutto in prima persona recenti. Evidentemente si tratta di difetti connaturati nel motore sviluppato internamente da 4A Games, che su PC supporterà per la seconda volta le DirectX 11 e si appresta a restare negli anni a venire come uno dei più utilizzati quando sarà necessario registrare i benchmark di una scheda video. L'universo nato dalla penna di Dmitry Glukhovsky torna affascinante e unico come spesso succede per i prodotti provenienti da quella porzione d'Europa. Storia e atmosfera sono ancora una volta i primi punti di forza di uno sparatutto particolare e ben studiato, con dei limiti che probabilmente verranno riproposti mitigati ma non del tutto risolti e diversi punti di forza che faranno la gioia di chi già apprezzò l'originale.

CERTEZZE

  • Ottimo atmosfera
  • Bella narrazione, coinvolgente
  • Diverso dai soliti military shooter

DUBBI

  • Animazioni nemici e feedback colpi
  • In teoria dovrebbe includere il multiplayer, di cui si sono perse le tracce