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Robot in azione

La creatura fantascientifica di Hideo Kojima è pronta a tornare in una versione rimasterizzata in HD

PROVATO di Antonio Fucito e Massimo Reina   —   08/06/2012

Konami deve proprio averci preso gusto, un po' come Capcom e parecchie altre aziende del settore videoludico prima di lei. Così, dopo i successi fatti registrare dalle due compilation dedicate a Metal Gear Solid e a Silent Hill, la software house nipponica mira a completare un bel tris con un altro suo franchise di successo, quello di Zone of the Enders, che verrà riproposto entro fine anno in alta definizione, con i Trofei PS3 e gli Obiettivi Xbox 360, nuove sequenze animate in stile anime e con il supporto ai 16:9, in una apposita raccolta contenente Zone of the Enders e Zone of the Enders: Second Runner, rilasciati qualche anno addietro su PlayStation 2.

Robot in azione

Zone of the Enders HD Collection era presente all'E3 di Los Angeles in una forma giocabile che abbiamo avuto modo di provare in prima persona. Prima però di addentrarci nel dettaglio e parlare del nostro test facciamo un po' di mente locale per chi non dovesse conoscere la saga. Trattasi di una serie action con visuale in terza persona condita da qualche elemento GDR, nel quale il videogiocatore è al comando di un Orbital Frame, un robot dotato di un sistema avanzato di intelligenza artificiale e di parecchie soluzioni d'attacco. Man mano che l'utente avanza nei livelli di gioco, il Jehuty acquisirà nuove abilità e armi secondarie, che andranno ad arricchire quella principale, vale a dire una potente spada a ioni. Il cuore pulsante dei due Zone of the Enders è dunque l'azione pura associata ai combattimenti frenetici contro altri mech da affrontare, scontro dopo scontro, all'interno di numerose ambientazioni. Le tipologie di nemici da sconfiggere, specie nel secondo episodio, saranno parecchie, e i livelli andranno affrontati sempre in maniera diversa (spazieranno infatti dalla protezione di LEV alleati all'inseguimento di un particolare obiettivo, passando per attacchi all'arma bianca a soluzioni di accerchiamento) con delle strategie specifiche e abbastanza variegate da seguire per sconfiggere gli avversari, specie i boss, fino ad essere in alcuni casi completamente diverse.

La nostra prova

Chiusa la parentesi riassuntiva, concentriamoci ora su quanto abbiamo avuto modo di vedere dal vivo durante la nostra breve fase di test. Questa era incentrata su Zone of the Enders: Second Runner, il migliore dei due titoli contenuti nella raccolta, e ci ha permesso di controllare il suo protagonista Jehuty, pilotato dal ricercatore Dingo Egret. L'obiettivo della missione di prova era quello di farsi strada lungo un'area piena zeppa di mech: più semplice a dirsi che a farsi. Il sistema di controllo del robot ci è parso come sempre molto intuitivo, con una buona risposta ai comandi. Anzi, a dirla tutta, questi ultimi ci sono parsi più reattivi che in passato, probabilmente grazie anche al nuovo framerate che non ci è sembrato proprio fisso sui 60fps, ma comunque ci andava molto vicino.

Robot in azione

Abbiamo così incrociato le armi con più e più nemici sul video, sparando a destra e a manca e sfruttando al meglio le mosse a disposizione del Jehuty per venire a capo dei mech più tosti. Fra le azioni eseguibili dal protagonista molto utile quella che permette di afferrare oggetti e nemici sullo schermo, allo scopo di utilizzarli come arma oppure come scudo da difesa dagli attacchi nemici. In questi caotici frangenti abbiamo inoltre riscontrato una buona interattività con l'ambiente ma anche un neo, che permane dal prodotto originale sul Monolite, e cioè la telecamera, che in alcune situazioni non riesce a stare dietro all'azione, come detto prima frenetica in più di un'occasione. Dal punto di vista tecnico il titolo Konami ci è sembrato non sfruttare ovviamente appieno l'hardware delle console casalinghe attualmente in commercio, visto che comunque le texture di base sono quelle originali provenienti dalla versione PlayStation 2, ma certo il restyling grafico sembra valorizzare abbastanza bene, a prima vista, gli effetti particellari, le esplosioni e i giochi di luce che accompagnano impreziosendolo l'intero comparto visivo. Ottimo il lavoro profuso invece dalla software house per quanto riguarda il comparto sonoro, che trova nei motivi di ispirazione finnica e nel ritmo sostenuto un degno accompagnamento per ogni situazione di gioco. Questo per ora è tutto quello che abbiamo potuto vedere durante la nostra breve sessione di prova del gioco. Zone of the Enders HD Collection sarà disponibile a partire dal 31 Dicembre di quest'anno su Xbox 360 e PlayStation 3 e nella confezione includerà anche un'esclusiva demo giocabile di Metal Gear Rising: Revengeance.

CERTEZZE

  • Grafica più pulita e definita
  • Trofei e Obiettivi, più qualche altra sorpresa
  • Gameplay reso più fluido dal maggiore framerate

DUBBI

  • Nessuna vera novità rispetto alla controparte su PS2
  • Sistema di gioco in alcuni aspetti un po' antiquato