Ratchet & Clank: QForce parte dalle meccaniche competitive dei precedenti capitoli espandendoli però in un'ottica per certi versi quasi da Tower Defense, tanto nella campagna, quanto ovviamente nel multiplayer, per un massimo di quattro giocatori. Le dinamiche di base sono piuttosto semplici. I giocatori devono proteggere la propria base dagli avversari, costruendo difese di vario tipo, non solo statiche, e di converso tentare l'assalto a quelle degli altri.
Il tutto all'insegna di una grafica coloratissima e di migliaia di bolts da raccogliere, spendibili in decine di armi e strumenti d'offesa. La lunga presentazione si è articolata quindi in due fasi. La prima ci ha mostrato i primi vagiti della campagna in modo da rendere chiari i rudimenti del gameplay. I pianeti che compongono il percorso di conquista del gioco sono disseminati di enormi basi. All'interno di esse si trovano numerosi nodi da attivare per raccogliere bolts, ma anche e soprattutto per acquisire nuove e potenti armi, come sempre vero e proprio focus del titolo.
Sposto le truppe o faccio tutto da solo?
Le armi più devastanti si trovano all'interno dei cosiddetti Heavy Nod, decisamente più grandi e diversi dal resto delle strutture. Dopo aver portato a compimento un semplicissimo mini gioco si potranno ottenere lanciarazzi, granate e via dicendo, andando a comporre il solito corposo arsenale del franchise insomma. Il segreto del successo è quindi tentare di trovare tutti i nodi sparsi per le mappe (l'esplorazione è quindi fondamentale) e nel contempo costruire solide difese per la base. Ne abbiamo viste di tre tipi: torrette laser, barriere e mine, tutte e tre convenientemente piazzate lungo i percorsi di arrivo dei nemici.
E proprio a rivendicare la natura quasi da Tower Defense di Ratchet & Clank: QForce, posizionata sopra la mappa che mostra buona parte dell'area di gioco troviamo un indicatore che illustra le tipologie di nemici in arrivo, in modo da stabilire strategicamente cosa posizionare in relazione al tipo di minaccia. La partita si è quindi svolta alternando momenti di pura esplorazione distruggendo i nemici incontrati per ottenere bolts e nodi, ad altri in cui i ragazzi di Insomniac hanno semplicemente fortificato la propria base in attesa degli assedi delle ondate avversarie. Anche qui il concetto è semplice. Se si è capaci di costruire solide difese è possibile lasciare la strenua difesa del fortino alla CPU andando direttamente alla conquista delle basi avversarie. Certo è che nel momento dell'attacco simultaneo dai diversi punti di accesso di giganteschi robot lancia missili è senza dubbio conveniente partecipare di persona alla battaglia. Queste dinamiche di gioco trovano quindi naturale compimento nel multiplayer, suddividendo però il tutto in tre fasi distinte e separate.
All'ultimo bullone
La prima, l'esplorativa Recon Fase, ci vede indaffarati nella ricerca di nodi per acquisire nuove armi. La seconda è quella chiamata Squad, con i giocatori impegnati nella costruzione delle difese, mentre Assault è la battaglia vera e propria. Durante quest'ultima fase, che ovviamente tende a mischiare un po' tutte e tre le precedenti, abbiamo visto anche ulteriori mezzi di dustruzione. I nodi assumono una duplice funzione. Non sono solamente una sorta di distributore automatico di armi, ma una volta conquistati fungono anche da incubatore per decine di piccoli robot che ci aiutano nella difesa.
Alla stessa maniera, nelle basi è possibile comprare mezzi pesanti e unità decisamente più performanti del semplice robottino utile per distrarre gli avversari. Possiamo insomma creare il nostro esercito personale, scegliendo accuratamente quali unità schierare e magari, come scritto precedentemente, lasciare a loro la difesa della base. Tra queste la più potente è il carro armato, enorme e molto lento, ma fondamentale quando si tratta di attaccare la base avversaria, visto che assorbendo molti danni funge da vero e proprio "tank" apripista. Una volta poi nelle strutture nemiche lo abbiamo visto trasformarsi e diventare un mech. Un mezzo ideale insomma. Quando quindi l'azione diventa frenetica Ratchet & Clank: QForce assume quasi le sembianze di un ibrido tra un Tower Defense e un RTS, con i giocatori chiamati costantemente a fare la spola tra assalti e difese, pianificando le proprie strategie il più accuratamente possibile. Una volta terminata la partita c'è stato anche il tempo per una serie di interessanti informazioni. Il multiplayer sarà imperniato su match "custom", con molti parametri da modificare e su partite classificate con molta enfasi posta sulle classifiche mondiali. Data la natura veloce delle partite, si parla di dieci, quindici minuti, Ratchet & Clank: QForce sarà disponibile a fine anno anche che su PS Vita e supporterà tanto il Cross Play tra le due piattaforme quanto il Cross Buy. Chi comprerà il titolo su PS3 potrà scaricarlo gratuitamente su Vita quindi. Le nostre impressioni su questo nuovo progetto Insomniac sono senza dubbio positive. Le meccaniche di gioco hanno dato l'impressione di essere solide e ricche di possibilità, in poche parole molto divertenti. Non sarà il solito Ratchet & Clank, ma questo ibrido tra RTS e Tower Defense sembra promettere davvero bene.
CERTEZZE
- Sembra proprio un mix equilibrato di generi
- Molto bello graficamente
- Cross Play e Cross Buy
DUBBI
- Non è il solito Ratchet & Clank. Piacerà a tutti?