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Si corre anche a Colonia

Siamo tornati a giocare il prossimo Need for Speed targato Criterion e questa volta protagonista è stato il multiplayer

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   18/08/2012

Che si sarebbe parlato di multiplayer in occasione della GamesCom di Colonia era chiaro ormai da diversi giorni e Criterion non si è smentita accogliendoci nella piccola stanzina riservata che ospitava quattro postazioni collegate tra loro con una versione piuttosto avanzata di Need for Speed: Most Wanted pronte a mettere in scena un piccolissimo assaggio di quella che sarà la componente multigiocatore del racing game dalla fortissima deriva arcade. Ma andiamo per passi perché prima di poter giocare in prima persona abbiamo assistito ad una veloce presentazione da parte del lead designer, messa in piedi per fare il punto della situazione sull'intero progetto.

Si corre anche a Colonia

Non si può parlare di sequel o prequel ma di una sorta di ripensamento, forse qualcosa di più di un semplice reboot del capitolo storico di Need for Speed, apprezzato da moltissimi fan del brand e che ora si prepara a subire un corposo restyling operato dai ragazzi che hanno portato sul mercato la serie Burnout. E proprio con quest'ultima, soprattutto con il capitolo Paradise, i punti d'incontro sono moltissimi. Most Wanted avrà infatti una struttura open world, completamente libera dove il giocatore non solo potrà gironzolare per l'enorme città dedicandosi alla miriade di attività disponibili ma potrà anche accedere a praticamente l'intero parco vetture e ad ogni competizione disponibile senza rimanere invischiato in una lunga sequenza di elementi da sbloccare. Ad esempio basterà fermarsi accanto ad una macchina parcheggiata per iniziare a controllare quella, così al volo, senza alcun tipo di limitazione, così come tutte le gare e le sfide saranno immediatamente selezionabili e affrontabili con la pressione di una manciata di tasti.

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In realtà, sollecitato dalle nostre domande, lo sviluppatore ci ha confermato che ci sarà una sorta di progressione in grado di fungere da filo conduttore per l'intera esperienza di gioco e che darà ad esempio accesso ai dieci super bolidi più ricercati, ma di fondo è evidente la volontà di mettere il giocatore al centro di un mondo vivo e pulsante, senza alcuna limitazione a bloccare la sua fantasia. E un altro tipo di discorso si può fare ancora per il multiplayer che avrà invece la sua progressione completamente slegata da quella della modalità in singolo con livelli più classici da raggiungere, ticket da guadagnare a suon di derapate e sportellate e poi tutto quel sistema Cloud Complete accennato durante la conferenza di Electronic Arts. In pochissime parole, indipendentemente dalla versione che si gioca di Most Wanted, che sia per console, PC o smartphone, si guadagneranno sempre punti sull'account principale così da poter aumentare di livello e guadagnare nuovi reward. Un sistema molto interessante che in qualche modo ci fa pregustare quello che potrebbe diventare il futuro dell'intrattenimento videoludico: il gioco è uno ma semplicemente si può giocare su qualsiasi device con una modalità che mantiene unificati su un singolo account i progressi raggiunti.

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Ritornando al discorso iniziale, da un lato un quantitativo assolutamente enorme di attività da compiere nel mondo di gioco con collezionabili e premi di ogni tipo per stimolare in modo costante il giocatore nella semplice guida libera, e dall'altro la nuova versione dell'Autolog in grado di fungere da ulteriore incentivo. Ogni volta che si commette qualche infrazione, ci si esibisce in un salto, un takedown, piuttosto che in un inseguimento con la polizia o nella scoperta di una qualche scorciatoia, il sistema creato da Criterion ci mostra a colpo d'occhio con una piccola bacheca in sovraimpressione, cosa hanno fatto i nostri amici nella stessa situazione. E così ci ritroviamo stimolati a passare il più velocemente possibile davanti ad un autovelox, oppure a distruggere quel cartellone inaccessibile che ha stampato sopra il faccione del nostro amico che ci è riuscito. Un sistema sicuramente coinvolgente per accendere la competizione più agguerrita.

Da Kinect a PS Vita

Durante la presentazione siamo riusciti a farci spiegare molto rapidamente l'integrazione di Most Wanted con Kinect. A quanto pare, come avvenuto anche con l'altro titolo di Electronic Arts, Mass Effect 3, l'utilizzo della periferica sarà limitato ai controlli vocali in particolare quelli che riguardano il menu in sovraimpressione: dall'easy drive alla gestione delle mod. Un piccolo elemento accessorio che, a detta degli sviluppatori, risulta da subito estremamente naturale nell'utilizzo visto che permette di non fermarsi mai durante la guida. Gli ultimissimi minuti sono poi stati dedicati alla versione per PlayStation Vita, mostrata solo dalla distanza e direttamente controllata dallo sviluppatore. Il motore sarà lo stesso, così come i contenuti, anche se non mancheranno alcune limitazioni numeriche come ad esempio il multiplayer che al massimo supporterà quattro giocatori. Esprimere un parere dal poco visto è prematuro ma sicuramente è interessante aver notato a colpo d'occhio la grande fluidità della conversione che, vi ricordiamo, uscirà in contemporanea alle altre versioni.

Tanti aspiranti Toretto

Abbiamo notato un attimo prima di dedicarci al multiplayer una scelta di design operata da Criterion per venire incontro ai giocatori che potrebbero essere spiazzati dall'impatto iniziale con la struttura open world di Most Wanted. Ecco quindi apparire al tocco della croce digitale un discreto menu in sovraimpressione che permette al volo di partecipare a cinque diversi eventi di gara mostrando anche i reward di ogni competizione. Denominata Easy Drive, la feature riduce praticamente a zero la necessità di girovagare per la città alla ricerca di competizioni: si sale in macchina, si sceglie la gara e via. Lo stesso menu verrà utilizzato a quanto pare anche per la gestione, tra le altre cose, del tuning qui rinominato mod.

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Purtroppo Criterion non ci ha ancora voluto rilasciare dettagli in proposito ma ci è parso di capire che queste modifiche saranno molto simili ai perk di un qualsiasi Call of Duty: si sbloccano vincendo le competizioni, si possono cambiare al volo mentre si è in modalità free roaming e se ne possono montare un numero limitato, cinque a quanto pare. È possibile che verremo smentiti dai fatti nelle prossime settimane, ma queste sono le informazioni che siamo riusciti a captare. Tornando invece al multiplayer, la presentazione ci ha permesso di gareggiare in otto (anche se il gioco finale supporterà dodici giocatori contemporanei) in una speed list. Si tratta in pratica di cinque competizioni di tipologia completamente diverse messe insieme in modo casuale. Tra un evento e il successivo ai giocatori viene chiesto di raggiungere e incontrarsi in una determinata parte della città; quando tutti sono sul posto l'evento ha inizio e si va avanti fino al completamento della sequenza. La cosa particolare è che il tutto si svolge senza soluzione di continuità: si guadagnano punti da un lato seguendo le regole dell'evento e dimostrandosi i migliori ma allo stesso tempo qualsiasi azione concessa dalla natura open world del nuovo Need for Speed è ugualmente retribuita aumentando ulteriormente il tasso di competizione tra i giocatori in campo. Buttare fuori strada un avversario con un bel takedown mentre si sta raggiungendo il punto di incontro successivo, oppure esibirsi in salti e derapate durante la gara, permette di aumentare il punteggio.

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Insomma puntare al titolo di Most Wanted della speed list è un'esperienza totalizzante anche e soprattutto nel multiplayer. Molto rapidamente tra gli eventi che ci sono capitati, ci sembra giusto segnalare lo speed trap che premiava il giocatore in grado di raggiungere la maggiore velocità all'interno di un tunnel entro un tempo limite o la gara a squadre, dove i team venivano composti al volo all'inizio della corsa puntandosi a vicenda con il muso della vettura. Spendiamo le ultime parole per l'aspetto grafico del gioco. Come ben evidente in testa all'articolo, la versione da noi provata era quella PlayStation 3 e confrontarla con quella PC vista nelle precedenti occasioni è piuttosto complesso. Rimangono infatti molto buoni sia l'orizzonte visivo e in generale la resa grafica della città oltre ad alcuni effetti speciali relativi alle luci. Allo stesso tempo però non si può non notare un elevato aliasing specie sugli elementi più lontani ma soprattutto un frame rate molto altalenante e sempre inferiore ai 30 FPS. È vero che all'uscita del gioco mancano ancora diversi mesi, essendo previsto per il 2 novembre, ma è piuttosto evidente che Criterion ha lavorato sul computer come piattaforma principale visto il grande distacco grafico con le versioni console.

CERTEZZE

  • La città è densa di attività da poter svolgere con centinaia di elementi di interazione differenti
  • Il multiplayer è invasivo al punto giusto e riesce a coinvolgere il giocatore fin dal primo istante
  • L'idea del menu easy race potrebbe ridurre lo spaesamento per i fan del Need for Speed classico

DUBBI

  • Tecnicamente c'è un grande distacco dalla versione PC
  • C'è sempre il rischio che il free roaming possa annoiare