Da un paio di settimane abbiamo ripreso a parlare di Team Fortress 2 dopo tanto, troppo tempo. Giusto per non perdere il ritmo, ci piace segnalare l'articolo pubblicato da GameCareerGuide dove si immagina di espandere ulteriormente lo shooter made in Valve con una serie di nuove modalità. Le proposte spaziano da varianti in salsa sportiva del gioco che oramai conosciamo da anni, fino ad arrivare ad una sorta di tower defense. Restando in tema, da quando Valve ha rilasciato il Film Editor c'è un proliferare di piccole produzioni video davvero interessanti, cercheremo di segnalarvene quante più possibile e ci piace iniziare da Scout vs Witch, crossover tra TF 2 e Left 4 Dead fatto a regola d'arte. Settimana scorsa è stata particolarmente apprezzata la digressione di Simone a proposito di Steam Greenlight e di alcuni promettenti indie che popolano quel mare magnum di progetti spesso sconosciuti. A breve verrà messo in vigore un nuovo sistema che imporrà di pagare una piccola somma di denaro per poter vedere il proprio titolo proposto all'utenza, ma per chi volesse qualche suggerimento per meglio orientarsi consigliamo un resoconto pubblicato da PC Gamer. Una lista di quindici giochi da portare a tutti i costi alla ribalta.
Qui invece tutti o quasi quelli italiani attualmente in fase di approvazione, come di ha gentilmente segnalato Lefantome. Passando al sempreverde panorama delle mod, MaLdo ha aggiornato il suo texture pack per Crysis 2: un lavoro impressionante soprattutto se messo a confronto con quello in alta definizione rilasciato da Crytek stessa. Dopo la lettera di diffida spedita da Warner ai creatori della mod per Skyrim ispirata a Il Signore degli Anelli, sembrava invece finita per questa interessante iniziativa, ancora in fase di lavorazione. In realtà il gruppetto di ragazzi cerca di tenere duro e, oltre a invitarvi a visitare la pagina Facebook ufficiale, c'è anche una sorta di petizione a cui poter aderire per tentare di far cambiare idea alla major hollywoodiana. Concludiamo con una chicca live action: There is a Canal, che opera su YouTube realizzando anche alcuni video ispirati a Battlefield 3, ha girato un corto dedicato a Max Payne 3 che ne ricrea lo spirito, non senza un pizzico di umorismo.
PS: la rubrica hardware tornerà settimana prossima dopo una piccola pausa.
di Umberto Moioli
A parte il cambio di processore, che si aggiorna seguendo la naturale evoluzione della linea Intel, la grande novità del mese sarebbe dovuta arrivare dall'inserimento della GTX 660Ti in questa configurazione. In realtà AMD sembra aver abbassato i prezzi della Radeon HD 7870 al punto da renderla reperibile a circa 210 euro, una cifra a cui oggettivamente è difficile dire di no. Vedremo nelle prossime settimane, dopo qualche nuovo assestamento, come si evolverà questa situazione.
Se siete tra quei giocatori che cercano il pensiero di un autore dietro un videogioco, allora non potete lasciarvi sfuggire The Basement Collection. Questa raccolta include nove videogiochi realizzati nell'arco della sua carriera dal diabolico Edmund McMillen (The Binding of Isaac , Super Meat Boy). Provateli perché sono una retrospettiva sul pensiero artistico di McMillan, una testimonianza della maturità che (finalmente) hanno raggiunto i videogiochi.
Per mettervi subito a giocare potreste cominciare con la versione alpha di GUTS, un incrocio tra i rogue e i giochi di ruolo strategici. La versione disponibile promette bene e da qui all'anno prossimo c'è tutto il tempo per espanderla come vorrebbero gli sviluppatori. Per saperne di più o contribuire consultate la pagina Kickstarter del gioco.
Sempre in tema di rogue vi aspetta un'altra versione alpha, questa volta ambientata in un mondo fantascientifico. Si tratta di Steam Marines, che ci ricorda il vetusto Laser Squad per Commodore 64. Se vi piace, non dimenticate di accendere la luce verde.
Trascinati dall'inesauribile fonte di ispirazione che è diventato Minecraft, gli sviluppatori di Klei Entertainment hanno in cantiere
Don't Starve, un gioco di sopravvivenza che, rispetto al titolo di Markus Persson, si concentra di più sull'atmosfera.
Lo stile grafico ha un'impronta dark-fumettistica molto accattivante e sarà sostenuto da una sceneggiatura horror con influenze steampunk. Tra l'altro è già disponibile una versione pre-beta che potete acquistare con molti ovvi vantaggi: due copie anziché una, accesso immediato alla versione finale, codice Steam per il download gratuito del gioco e altre amenità. Ultima nota: Don't Starve si gioca sul browser Google Chrome.
Chiudiamo con Knightmare Tower, un casual game (non inorridite) firmato JuicyBeast, nome noto ai perdigiorno grazie a quel capolavoro di pochezza dal quale è impossibile staccarsi che si chiama Burrito Bison Revenge. Se invece siete troppo raffinati per questi facili passatempi potreste provare Somewhere in England, 1928, in concorso per il Casual Gameplay Design Competition lanciato da JayIsGames. Infine prima di lasciarvi alla recensione del mese vi ricordiamo di segnarvi su una mano che To The Moon è in arrivo su Steam il 9 settembre. Adesso non avete più scuse.
Buon divertimento!
La recensione della settimana:
Home
Home è un'esperienza che si fissa nella testa. Un pensiero in sottofondo. Un rimuginare semicosciente su tutte le domande rimaste in sospeso. Giocare una seconda volta non avrebbe senso: è andata così, e sembra sciocco pretendere di cambiare le cose. Tutto comincia una notte di tempesta, quando il protagonista si risveglia in una casa che non è la sua. A terra vicino a sé trova una torcia elettrica. Ricorda che era insieme a Rachel, con la quale aveva litigato, ma niente di più - anche se presto si renderà conto che è accaduto qualcosa di molto brutto. Decide quindi di alzarsi, raccogliere la torcia elettrica e scoprire cos'è successo. La luce artificiale della torcia illumina una piccola porzione circolare di spazio intorno a lui. Questa è una delle costanti del gioco. Non ci sono voci, solo suoni, ma i pensieri del protagonista li possiamo leggere dentro a dei cartelli simili a quelli che si vedono nei film muti. Ecco allora che ci accorgiamo di un dettaglio bizzarro: la voce narrante parla al passato. Perciò quando esaminiamo un oggetto si chiede per esempio se lo ha preso oppure no. E noi dobbiamo rispondere in senso affermativo o negativo. Il percorso a ritroso nei ricordi coincide con il percorso a ritroso che il protagonista fa verso la sua vera casa per trovare Rachel. È chiaro quindi che tutte le nostre scelte influenzano la trama. Siamo noi in definitiva a stabilire come sono andate le cose. Preparatevi però a una vicenda che riserva più di un colpo di scena, perché le possibilità sono tante e niente è semplice come sembra. Comunque Benjamin Rivers è stato molto bravo a inserire tra una sezione di gioco è l'altra dei momenti di pausa in cui il protagonista riflette sulle scelte fatte fino a quel momento e ci aiuta a mettere in ordine le domande rilevanti. In questo modo abbiamo sempre l'impressione di seguire un filo logico invisibile ma solido che tiene insieme i pezzi del puzzle. Sebbene ogni giocatore arriverà a una verità diversa. Infatti lo stesso Rivers invita a condividere la propria storia su una sezione del sito ufficiale. La splendida grafica in pixel contribuisce al successo del gioco e dimostra quanta voglia abbiamo di credere a una storia emozionante quando possiamo prendere le redini dell'azione. Basta il suggerimento di un omicidio per provare un brivido anche senza realistici spargimenti di sangue. Potere dei videogiochi e di uno sviluppatore che conosce i propri mezzi. Il nostro consiglio è di correre subito a comprare Home, che costa meno di due euro. E tenete a mente che, qualunque sia la vostra storia, rimane sempre una domanda: siamo di fronte a un narratore inaffidabile che parla con se stesso o quelle domande le rivolge a noi? Ognuno ha la sua risposta.
di Andrea Rubbini
Titolo: Home.
Sviluppatore: Benjamin Rivers.
Prezzo: 1,99€.
Sito di riferimento: sito ufficiale di Home.
Download: Steam.
Da sapere per giocare al meglio: nulla di rilevante da segnalare.
Il 31 Agosto 2012 Gotham City Impostors è diventato free2play. Come molti altri titoli prima di lui ha abbandonato la formula a pagamento per aumentare il numero di giocatori nei server. Ovviamente non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte di quelli che avevano acquistato il gioco qualche mese fa e se lo sono ritrovato aperto a tutti in così poco tempo. Purtroppo il modello di mercato tradizionale non paga più e al giocatore piace avere l'illusione del gratuito, quindi eccoci qua a parlare dell'ennesima bancarella travestita da videogioco in cui i contenuti a pagamento sono offerti in quantità industriale.
In verità il titolo di Monolith era già stato subissato dalle polemiche perché, nonostante il prezzo da pagare per averlo, avviandolo ci si trovava per le mani un gioco di fatto castrato nei contenuti, molti dei quali da acquistare a parte e disponibili sin dal lancio. I giocatori non avevano gradito e il successo del titolo era stato tiepido. Che ci volete fare, è così che sta andando il mondo dei videogiochi. Il modello free2play, che per la sua natura tende a creare un mercato uniforme nell'offerta, pur nell'apparente diversità dei generi, sarà presto preponderante, con anche le console da salotto che stanno subendo i primi esperimenti in tal senso per scoprire la risposta degli utenti alla novità. Il mondo dei giochi online, nato dalla voglia dei giocatori di competere tra loro e retto dall'aspirazione degli sviluppatori di creare giochi sempre più equilibrati, è ormai il regno dello squilibrio, con gli utenti contenti perché non pagano per entrare, mugugnanti quando si trovano di fronte qualcuno che ha acquistato contenuti a pagamento (persone che di fatto pagano il gioco a tutti), ma ignari che in questo modo si vada a perdere una vera e propria cultura del gioco online, che tra le altre cose prevede(va) un'etica implicita rispettata da quasi tutti i partecipanti. De Cubertin lascia il posto a Mastercard e tutti ne sembrano felici. Ma sì, in fondo gli impostori del gioco di Monolith sono la rappresentazione perfetta di quello che è diventato il mondo dei videogiochi: una brutta copia di se stesso con l'anima ormai marcia, ma ambisce a fingersi ancora eroico. Giocateci.
di Simone Tagliaferri
Linea: N/D
Prezzo: free2play
Storico: Il gioco era uscito a pagamento qualche mese fa, ma non aveva ottenuto il successo sperato.
Voto originale Multiplayer.it: - 7.5 - Recensione
Guild Wars 2
Ancora una volta apriamo le danze con l'ultima fatica di ArenaNet. A quando la recensione? Eeeh, non siate impazienti. La prossima settimana però vi aggiorneremo sulle nostre avventure. Intanto, ci sono delle ottime notizie per i fan di Tyria: Guild Wars 2 è infatti il gioco più venduto del momento in ben dieci nazioni europee. Francia, Spagna, Danimarca, Svezia, Finlandia, Germania, Inghilterra, Belgio, Norvegia e Paesi bassi, per la precisione.
Mike O'Brien, il presidente di ArenaNet, si è definito felicissimo di questo successo: "I nostri giochi sono sempre stati molto apprezzati in Europa, ma non ci aspettavamo un simile entusiasmo. Ci fa anche riflettere sulla responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri giocatori, tant'è che abbiamo preso delle misure straordinarie per mantenere un servizio di alta qualità". O'Brien si riferisce naturalmente alla chiusura delle vendite in digital-download di cui vi abbiamo già parlato la settimana scorsa: Guild Wars 2 è sold-out praticamente ovunque, a cominciare dal sito web ufficiale. Ma questo non significa che i devs di ArenaNet possano dormire sugli allori, anzi. Ci sono ancora alcuni disservizi che vanno risolti, ma sembra che si stia percorrendo la strada giusta.
Il Trading Post, l'asta insomma, attivo a singhiozzi fin dal lancio, sembra cominciare a funzionare con una certa regolarità e alcune patch hanno risolto i seccanti problemi di sincronia tra giocatori, gruppo e gilda. Un grave problema da risolvere è però quello riguardante la sicurezza: il sistema imbastito da ArenaNet sembra mostrare il fianco agli hacker, tant'è che la funzione di reset della password resterà disabilitata finché non si troverà un modo per impedire i furti di account. Per fortuna, c'è anche una novità: i forum ufficiali di Guild Wars 2 e ArenaNet, pensati per comunicare vari annunci, informazioni di tipo tecnico e commerciale, dati delle patch e altro ancora. Gli utenti possono quindi fare ricorso a questi forum in caso di problemi, magari interpellando proprio gli altri giocatori.
The Secret World
La situazione dell'ultima fatica firmata Funcom non è certo facile, sopratutto dopo che è stato rivelato il numero di copie vendute, tutt'altro che lusinghiero. La settimana scorsa vi abbiamo detto che il team però è fortemente determinato a percorrere il sentiero intrapreso, come dimostra infatti l'update Digging Deeper in arrivo l'11 settembre.
Oltre a svariati contenuti inediti, la patch introdurrà anche il prevedibile group finder: alcuni mesi fa abbiamo avuto occasione di fare due chiacchiere con Tor Egil Andersen durante un test preliminare, avevamo menzionato il group finder ma Andersen era stato categorico in merito alla decisione di non integrarlo, almeno inizialmente. Ma ormai questi strumenti sono diventati indispensabili nella comunità online sempre più schizzinosa, perciò eccoci qua. Il tool tra l'altro formerà il gruppo pescando i giocatori in ogni server, perciò i tempi di attesa dovrebbero essere minimi. Il group finder è davvero una manna dal cielo, anche nell'ottica nel nerf operato ad alcuni contenuti per più giocatori, in particolare le "tane": si tratta di zone presenti nelle varie mappe, piene zeppe di mostri molto potenti, concepite per essere esplorate da minimo tre giocatori ottimamente equipaggiati. Purtroppo la difficoltà di queste sfide ha alienato molti giocatori occasionali, perciò Funcom ha deciso di fare un passo indietro:
"Ad alcuni giocatori non piacciono i ferrei requisiti per affrontare i dungeon a difficoltà nightmare, né hanno il tempo da dedicare ogni sera a Ur Draug. Al lancio non c'erano molti contenuti endgame per questi giocatori. La nostra intenzione è quindi di rendere le tane una zona endgame per i giocatori occasionali". Con la patch 1.2 le tane diventeranno delle aree per cinque giocatori e verranno aggiunti dei punti di rigenerazione per facilitare l'esplorazione di questo content, nonché una serie di quest e ricompense che rendano più appetibile lo sforzo necessario a completarle. The Secret World sembra avviarsi lungo un sentiero molto più casual di quanto proposto inizialmente, però...
Il Signore degli Anelli Online
La settimana scorsa una notizia bomba ha scosso il mondo del cinema e quello della letteratura: Peter Jackson, lo strafamoso regista della trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, ha deciso di trasformare anche Lo Hobbit in una trilogia. Come molti sapranno, Lo Hobbit era stato pensato per essere una bilogia, composta dai film Un Viaggio Inaspettato e Andata e Ritorno, ma a questo punto Jackson ha deciso che c'erano davvero un sacco di cose da raccontare, al punto che nove ore non sarebbero bastate.
Ecco quindi l'annuncio di un film intermedio, intitolato The Desolation of Smaug, che vedremo a Natale 2013. Un annuncio controverso che ha fatto felici i fan dei film e un po' meno quelli dei romanzi. Il punto è, però, che l'universo creato da J.R.R. Tolkien è talmente vasto e sconfinato che si può trovare facilmente un modo per arricchirne la storia senza inventare di sana pianta. È quello che stanno facendo in Turbine, tanto per la cronaca, come spiega il content designer Jeff Libby nel più recente Developer's Diary: Libby ovviamente parla della storia nella nuova espansione, Riders of Rohan, e non ha paura di sconfinare nel campo delle anticipazioni fornendo addirittura i titoli dei tre nuovi "book" che comporranno la trama. Si chiameranno infatti A Fellowship Endangers, Into the Riddermark e The Third Marshal. Libby spiega come Turbine abbia deciso di seguire alcuni momenti fondamentali nella storia del romanzo mettendo i giocatori temporaneamente nei panni dei loro beniamini: vedremo quindi con gli occhi di Frodo il momento in cui si disfa la Compagnia dell'Anello e parteciperemo ad altri momenti cruciali de Le Due Torri, specialmente per quanto riguarda la regione di Rohan. "È una terra che sapevamo di dover realizzare bene" spiega Libby, "E proprio per questa ragione abbiamo impiegato un sacco di tempo per renderle giustizia. Del resto, siamo arrivati a una parte de Il Signore degli Anelli che viene generalmente considerata la preferita sia dai fan del libro che del film".
di Christian La Via Colli