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PC Magazine #93

Gangnam Style sbarca su Minecraft, ottimi indie e tante novità!

RUBRICA di La Redazione   —   27/10/2012

Sapete quanto tempo ci è voluto per renderizzare questa semplice simulazione di un fluido? Duecentoventidue ore. Il risultato può essere considerato vicino al fotorealismo, in un certo senso, ma l'impegno che ancora nel 2012 è necessario per raggiungere qualcosa di simile, pre-renderizzandolo e in un contesto estremamente limitato è a dir poco mostruoso. Per questo quando si parla di fotorealismo imminente nell'ambito videoludico si agita qualcosa che non esiste, non è fattibile e se si pensa a simulazioni in tempo reale complesse non è nemmeno certo possa essere raggiunto in un periodo ragionevole di tempo. E poi, sarebbe utile in termini di gameplay e divertimento? Sulla questione si è interrogato Errata Signal di TheGameStation, producendo un video davvero da non perdere. Noi lo riportiamo qui a lato. Ritorniamo invece ancora una volta su XCom: Enemy Unknown che, nonostante alcuni bug e problemi, resta uno dei titoli più giocati dalla community PC. GameBanshee ha pubblicato un'ottima e completissima recensione che analizza come al solito tutti i dettagli con un occhio di riguardo per la componente ruolistica, mentre ManaPool si è dilettato nella compilazione di una guida alla sopravvivenza per affrontare le complicazioni offerte dalla difficoltà Classic con l'opzione Hardcore attivata. A proposito di articoli corposi, anche se non si tratta di qualcosa di direttamente legato al mondo del gioco su piattaforma Windows, vale la pena passare qualche minuto a consultare lo speciale di Destructoid, scritto dopo una visita agli studi Toys for Bob. Lo sviluppatore di Skylanders, recentemente giunto al secondo capitolo ufficiale con Giants, parla di come sia passato in poco tempo dallo status di semplice produttore di tie-in e prodotti secondari alla motrice di una delle più interessanti e ricche proprietà intellettuali di Activision. Tra l'altro la commistione - e l'interazione - tra videogame e oggetti collezionabili è tutt'altro che campata in aria anche per fasce demografiche diverse rispetto a quelle di Skylanders, a nostro parere. Se siete in cerca di emulatori potete fare un salto sulla pagina Reddit creata da uno scrupoloso utente che ha raccolto le informazioni relative al miglior software disponibile per PC in questo ambito. Sempre tra le pagine dello stesso social network un utente, NeoDestiny, ha sollevato alcuni dubbi sulla resistenza di StarCraft II nell'olimpo degli e-sport nel lungo periodo, scatenando una discussione infinita. Vale la pena leggere il post e i primi commenti, la discussione è interessante. Infine vi lasciamo con un'eccezionale parodia di Gangnam Style in salsa Minecraft.
PS: totalmente fuori contesto ma da ascoltare almeno una volta, Relatively Prime è un podcast/show in otto puntate dedicato a personalità del mondo della matematica fondato tramite Kickstarter e realizzato da Samuel Hansen.

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Ci sono diversi giochi interessanti usciti in questo periodo e altri in cantiere che vale la pena seguire, ma i migliori sfuggono alle maglie strette di questa rubrica per piazzarsi sotto i riflettori. È il caso del promettente Prison Architect, di cui vi consigliamo la lettura dell'articolo senza indugi, sempre che non l'abbiate già fatto, o dello stiloso e scellerato Hotline Miami, per il quale vi rimandiamo alla recensione completa che presto uscirà su Multiplayer.it. Detto questo, allontaniamoci dalla ribalta e indossiamo gli occhiali infrarossi per vedere cosa si aggira nel sottobosco delle menti indipendenti.

Un cafone come Sam il Serio non passa inosservato. Ecco perciò che il DLC Jewel of the Nile conquista le righe di apertura con tre mappe enormi, aperte e piene di obiettivi, mostri e segreti. Niente di originale e sconvolgente ma è un pacchetto abbastanza ricco da giustificare una volta tanto l'esborso extra che queste dosi periodiche della stessa minestra richiedono ai giocatori fedeli. Sempre in tema di DLC, SuperVillain Studios ha rilasciato la prima espansione gratuita del suo brioso Tower Wars, uno strategico tower defence per una volta originale e con uno splendido stile grafico, che aggiunge alla formula classica decine di elementi tipici degli RTS (Real Time Strategy). Chi scrive odia tutti i tower defence a parte Defender's Quest, ma ora deve includere anche Tower Wars tra le eccezioni. Provatelo perché merita.

Finalmente anche quelli tra voi che vogliono festeggiare alla grande la notte delle streghe, ma si sentono a disagio travestiti da zucca ghignante nella cucina sovraffollata di una casa studentesca, possono passare una notte da incubo felicemente soli in camera propria. Tutto grazie ad Ascension, in uscita il 31 ottobre. Preparatevi a un horror psicologico ambientato all'interno di un grattacielo colpito da una sinistra epidemia, con molto buio e una bella torcia elettrica. Infine, nel caso decideste di passare Halloween da soli, potrebbe essere una buona idea donare qualcuno degli euro risparmiati sul costume alla raccolta fondi per Distance, il seguito spirituale di Nitronic Rush. Si tratta di un gioco di corse e di sopravvivenza ambientato nel futuro che promette gare adrenaliniche ed esplorazione di un mondo misterioso. Le persone dietro al progetto sono tutti veterani dell'industria e lo stile grafico che ricorda Tron non può che farcelo amare subito.

Chiudiamo con il solito browser game gratuito per le tasche indigenti dei giocatori prosciugati dalle grandi software house planetarie. Questo mese l'onore tocca a Zero Summer, un intrigante gioco narrativo che ci costringerà a indagare sul passato del nostro eroe, un pistolero alle prese con un'America post apocalittica.

Gioco della settimana
Ci sono giochi che permettono di vivere semplicemente un'esperienza visiva legata a un particolare umore. Cosa c'è da fare in Dear Eshter? Niente, apparentemente, eppure il piacere dell'esplorazione e il senso di riverenza che si prova davanti ai paesaggi nasce dalla nostra partecipazione. Noi siamo lì e interagiamo con il mondo. Kairo è un altro esempio di esplorazione semi libera di un piano dell'esistenza diverso dal nostro. Il suo mondo alieno è formato da una serie di sale collegate fra loro che nascondono all'interno un antico macchinario. A cosa serve? Qual è il significato di quei simboli luminosi che vediamo in ogni stanza? Lunghe camminate e semplici puzzle attendono l'avventuriero in cerca della conoscenza, che dopo tanto peregrinare svelerà il mistero di Kairo, sebbene nel corso di un finale un po' fuori registro. E come abbiamo accennato ci sono anche piccoli enigmi da risolvere. Cose da niente a dire il vero, anche perché sono al servizio del mistero e dell'atmosfera di gioco: devono giustificare il congegno arcano nascosto nelle rovine senza rallentare troppo il giocatore. Il mondo intorno a noi è minimale e geometrico, con altezze vertiginose e scale che sembrano perdersi negli abissi. Ognuna delle gigantesche stanze di Kairo si distingue dalle altre per la scelta cromatica, ma tutte emanano un alone di malvagità millenaria venuta dallo spazio. Lo stile grezzo e freddo di questo mondo disabitato ci ha lasciato una bella sensazione, grazie anche alle splendide musiche. Ci sono piccole sbavature e imprecisioni, ma per noi il viaggio è valso il prezzo del biglietto. Pensateci su se avete voglia di perdervi nella solitudine di un mondo estraneo.

di Andrea Rubbini

Titolo: Kairo.
Sviluppatore: Richard Perrin.
Prezzo: € 6,37.
Sito di riferimento: blog di sviluppo.
Gioca: demo.

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Divinity II Developer's Cut
Divinity II Developer's Cut di Larian Studios unisce in un unico pacco Divinity II: Ego Draconis e la sua unica espansione, Divinity II: Flames of Vengeance. Ci fa piacere segnalarlo perché lo consideriamo uno di quei videogiochi tristemente sottovalutati da pubblico e critica. Nonostante alcune spigolosità, è un ottimo gioco di ruolo fantasy con mondo aperto, pieno di situazioni interessanti e scritto con un'ironia pungente verso il suo stesso genere, che rende gradevolissima la lettura dei dialoghi. Prima di lui solo The Bard's Tale di inXile aveva provato un'operazione del genere, almeno in questo specifico ambito. Ah sì, non dimentichiamoci del primo capitolo della serie, ossia Divine Divinity, un altro gioiellino.

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Di cosa stiamo parlando? Ma di un GDR dal mondo aperto con la progressione dell'equipaggiamento ispirata a Diablo (diciamo copiata... vabbé, lo stesso vale per decine di altri giochi). Ossia, uccidendo i nemici, risolvendo quest e aprendo i forzieri si ottengono un sacco di oggetti dai nomi strani e dalle caratteristiche varie ed eventuali. Ovviamente non mancano quest e mostri dalle fogge fantastiche, questi ultimi particolarmente insidiosi. Alcune zone, finché non si è raggiunto il livello utile, sono proibitive. Da notare soprattutto il lato narrativo, particolarmente riuscito e appassionante fino alla fine. A questo punto vi starete chiedendo cos'ha di particolare Divinity II Developer's Cut rispetto a tutti gli altri titoli simili. Be', a un certo punto diventa possibile trasformarsi in draghi un po' quando si vuole e l'euforia sboccia. I draghi di Skyrim in confronto sembrano dei gattini che tentano di combattere contro delle tigri. È semplicemente grande librarsi per i cieli di Divinity II e bruciare le natiche ai nemici. Natiche? Ma sì, il lato B. Ecco, datevi una possibilità e compratelo. Che c'entra il lato B? Niente, ma la versione Director's Cut offre un sacco di extra interessanti. Volete che il lato B non abbia avuto un ruolo in tutto questo?

di Simone Tagliaferri

Linea: Varie
Prezzo: 19,99$
Storico: Niente di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: - N/D

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Il posto di Kinect nel futuro di Microsoft
L'argomento del momento, nel mondo del PC, è l'arrivo di Windows 8, avvenuto non molte ore fa. La peculiarità maggiore del nuovo sistema operativo Microsoft, oltre alla compatibilità con la tecnologia Xbox Smartglass, è la doppia anima, touch e desktop, pensata per integrare tutti i dispositivi basati sul sistema operativo Microsoft. Non a caso, Microsoft dispone dell'offerta più ampia in termini di dispositivi supportati anche se, per ora, la penetrazione nella nuova filosofia aziendale è ancora relativa visto l'insuccesso iniziale nel campo degli smartphone e con i tablet Surface che sono appena entrati nell'universo Windows. Tra l'altro questi ultimi, nella versione ARM, hanno un prezzo decisamente troppo elevato e devono fronteggiare una concorrenza a dir poco agguerrita. Ma la questione cambia nel caso dei tablet dotati di CPU Core i5 Ivy bridge che, pur avendo la forma di comuni tablet, sono in realtà PC di nuova concezione. Il prezzo è più alto ma la compatibilità potenziale con decenni di software è un elemento da non sottovalutare che rappresenta un notevole punto di forza. Inoltre i piani di Microsoft includono una nuova Xbox ancora più interconnessa e legata a un Kinect più avanzato e la compagnia ha recentemente attaccato, per la seconda volta, il settore mobile con i nuovi Nokia Lumia che sembrano destinati a un futuro più roseo dei modelli precedenti. Ebbene, se tutti gli elementi succitati dovessero incastrarsi a dovere Microsoft sarà l'unica a poter sfoggiare un ecosistema capace di includere tutti gli strumenti di lavoro, intrattenimento e comunicazione moderni. Sony, infatti, non ha sistemi operativi, Apple non ha una console e Nintendo resta saldamente incollata al solo mondo videoludico evitando, per ora, l'universo mobile. Restano da ovviamente dissipare i dubbi sul Marketplace di Windows 8 e sull'intero ecosistema Windows che, per molti, sembra destinato a un'inopportuna chiusura dovuta alla necessità di arginare la concorrenza della mela morsicata. Ma per la prima volta, da Redmond emerge una strategia mirata e potenzialmente capace di tener fede alle promesse legate all'interattività globale emerse in occasione del lancio di Xbox Live. In questo panorama si inserisce, ovviamente, anche il progetto Kinect che, pur essendo commercialmente relegato al mondo del casual gaming, ha già fatto il suo debutto ufficiale su PC inserendosi in diversi programmi di ricerca. Le difficoltà riscontrate nell'approccio hardcore a Kinect sono state superate laddove i tempi di risposta e la potenza di calcolo non rappresentano ostacoli insormontabili e questo suggerisce che, con la nuova console Microsoft, potremmo vedere applicazioni finalmente mature e sostente da una base di utenti tale da giustificarne l'implementazione multipiattaforma su tecnologia Durango e PC. Per ora sono congetture, anche se probabili, ma, anche escludendo il gaming, Kinect come controller ha potenzialità di peso sottolineate da applicazioni scientifiche di ogni genere. La compagnia GestSure, per esempio, usa il Kinect per consentire ai chirurghi di navigare attraverso lastre e informazioni mediche durante un intervento. Il sensore Microsoft, infatti, permette ai medici di operare e di interagire con un computer senza bisogno di pause per togliersi i guanti e senza rischi igienici. Nel programma Kinect for Windows si inseriscono poi nuove interfacce di controllo e programmi per la guida dei robot che, tra l'altro, ci riportano alla mente proprio la prima demo tecnica per Xbox, forse una coincidenza nel suo precorrere i tempi o forse realizzata proprio pensando ai piani futuri di Microsoft. Tra i vari progetti, inoltre, troviamo anche la navigazione degli ambienti tridimensionali come veicoli, cantieri e abitazioni. Nissan utilizza già il sensore per mostrare le versioni virtuali delle proprie vetture ed è probabile che tecnologie simili, in un futuro non troppo lontano, vengano usate da architetti, progettisti e immobiliaristi per convincere i compratori ancor prima che un progetto venga realizzato. Probabilmente queste applicazioni funzioneranno in combinazione con i nuovi visori tridimensionali che si sposano decisamente bene con le potenzialità del kinect. Ma il sensore Microsoft risulta estremamente utile anche come semplice sensore passivo. Infatti una maggiore potenza di calcolo permette alla tecnologia di catturare molti più dati di quanto non accada nei videogiochi attualmente disponibili per la piattaforma. Jintronix, per esempio, usa la capacità del sensore di registrare tutti i movimenti del corpo per aiutare le persone a effettuare i giusti movimenti durante la riabilitazione e, inoltre, Mixed Reality Lab si occupa di sviluppare interfacce che non usino solo le dita per interagire con un PC. Il gruppo di ricerca, tra l'altro, studia anche applicazioni capaci di rilevare il respiro, i comportamenti involontari e tutti quegli elementi che possono indicare stress, disagio e via dicendo. Presto, dunque, computer non sapranno solo riconoscere le nostre peculiarità estetiche, già usate in oriente per creare pubblicità personalizzate in relazione a distributori automatici sperimentali, ma avranno a disposizione software capaci di trasformare una telecamera in un vero e proprio occhio intelligente che speriamo non sia rosso e non si chiami HAL 9000.

di Mattia Armani

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Rift
Questa settimana al centro dei riflettori c'è l'MMORPG di Trion Worlds che, zitto zitto, intanto è arrivato alla sua prima espansione, pur con la sua sottoscrizione mensile e un numero contenuto di account attivi. La prossima settimana vi parleremo un po' più approfonditamente di Storm Legion; sappiate intanto che il 2 novembre sarà possibile scaricare e giocare una Open Beta dell'espansione. Il procedimento è abbastanza semplice: dovrete creare un account "beta" e, naturalmente, scaricare il client del gioco. Nel frattempo potrete copiare il vostro personaggio nei server di prova o creare poi un personaggio completamente nuovo. Il test durerà soltanto fino al 5 novembre, dopodiché bisognerà aspettare il rilascio ufficiale fissato per il 13. Intanto, i ragazzi di Trion Worlds si stanno preparando diligentemente a questo giorno fatidico.

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Tanto per cominciare, hanno aggiornato la loro particolare tecnologia dei server, includendo in un unico gruppo i server europei e americani, raddoppiando di conseguenza la capacità di ogni singolo server e riducendo notevolmente i tempi in coda per giocare dungeon e PvP. I server Briarcliff, Byriel, Deepstrike, Gnarlwood, Greenscale, Keenblade, Millrush e Silkweb sono adesso server "di prova" per chi sta provando Rift prima di acquistarlo. Gli ex-abitanti di quei server potranno trasferirsi gratuitamente in un altro server seguendo le apposite indicazioni sul sito ufficiale del gioco. Infine, gli sviluppatori hanno ulteriormente chiarito il concetto di "dimensioni", una delle nuove feature di Storm Legion abbastanza simile all'housing. I giocatori potranno avere più dimensioni, anche se soltanto la prima sarà gratuita. Al lancio dell'espansione ci saranno circa duecentocinquanta oggetti per personalizzarla. Queste dimensioni potranno essere impostate come pubbliche o private, in grado di sostenere fino a duecento giocatori contemporaneamente. Inoltre, le dimensioni pubbliche possono essere valutate e visitate casualmente dai giocatori, i quali potranno decorarle a piacimento. Sembra proprio che gli avventurieri di Telara, insomma, non staranno certo con le mani in mano nelle prossime settimane.

Star Wars: The Old Republic
Non c'è dubbio che la recente gestione dell'MMORPG di BioWare sia sempre più confusa e controversa. Un paio di settimane fa sono stati finalmente annunciati i vantaggi e le restrizioni dei giocatori paganti e non all'interno del nuovo modello free-to-play di The Old Republic. Già i dati resi pubblici avevano suscitato immediatamente non poche perplessità, ma i giocatori hanno deciso di dare a BioWare il beneficio del dubbio e provare con mano la nuova versione F2P sui server di test. A quel punto, i dubbi sono sfociati in polemica: per farla breve, i giocatori non hanno gradito alcune restrizioni abbastanza... beh, restrittive, per i giocatori non paganti.

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Il lead designer Damion Schubert ha cercato di spiegare le ragioni degli sviluppatori in un lungo post sul forum ufficiale, assicurando i fan che il team è al corrente delle loro preoccupazioni e che sono già previsti dei cambiamenti nei prossimi giorni. Per esempio, i giocatori non paganti potranno impostare due barre dei tasti rapidi invece di una, giocare cinque Warzone alla settimana invece di tre e utilizzare prima gli oggetti comprati nel negozio virtuale. A detta di Schubert, gli sviluppatori stanno compilando proprio in questi giorni una spiegazione più dettagliata che chiarirà ogni vantaggio dei giocatori paganti, una classe che include anche le precedenti sottoscrizioni. A quel punto, si è discussa anche la criticata possibilità di acquistare cristalli e modifiche di alto livello nel negozio virtuale, cosa che secondo Schubert non provocherà nessuno squilibrio proprio perché il team sta evitando di fornire oggetti o vantaggi che i sottoscriventi non potrebbero ottenere giocando normalmente. È una situazione abbastanza delicata, insomma, sopratutto alla luce dei recenti problemi in casa BioWare.

Guild Wars 2
Anche voi state festeggiando Halloween su Tyria? Vi ricordiamo che il secondo atto dell'evento chiamato Shadow of the Mad King è appena iniziato, riservando non poche sorprese: oltre ad esserci a nuovi libri da recuperare in giro per il mondo, pare proprio che sia possibile invadere il mondo spettrale del Re Folle attraverso quegli stessi portali comparsi qua e là negli ultimi giorni. Questo secondo atto introduce anche un difficilissimo jumping puzzle che, a detta di ArenaNet metterà alla prova i nervi più saldi, nonché due mini-giochi ibridi PvP/PvE chiamati Lunatic Inquisition e Reaper's Rumble. La complessità e quantità di contenuti legati a questo evento festivo temporaneo ha sedato le polemiche circa la difficoltà di ottenere le armi speciali a tema, contenute nelle famigerate Black Lion Chest che è possibile aprire soltanto con le apposite chiavi.

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Il problema è che queste chiavi si devono comprare perlopiù nel famigerato Gem Store con le gemme acquistabili per soldi reali o virtuali. Inutile dire che il costo in monete d'oro delle gemme è schizzato alle stelle, peccato però che la probabilità di trovare questi ambiti oggetti nei forzieri sia molto bassa. A parte questo, negli ultimi giorni gli sviluppatori ne hanno approfittato anche per anticipare alcuni cambiamenti apportati al PvP strutturato. Tanto per cominciare, i giocatori che vinceranno i tornei a pagamento riceveranno dei punti speciali per affrontare tornei ancora più competitivi. L'intenzione sembra quella di ramificare l'aspetto più competitivo del PvP in Guild Wars 2, creando una nicchia di veri professionisti. Inoltre, anche l'interfaccia del PvP ha subito una bella trasformazione: ora la schermata mostra infatti la sequenza delle mappe e le ricompense, inoltre sarà più facile e veloci mettersi in coda per una nuova partita. Si vocifera che ci siano anche dei piani per le arene personalizzate, ma è ancora tutto da definire.

di Christian La Via Colli