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L'arte della sopravvivenza

Abbiamo provato a Londra il nuovo gioco di Terminal Reality ispirato alla serie televisiva di AMC, The Walking Dead

ANTEPRIMA di Andrea Porta   —   10/01/2013

The Walking Dead è stato un nome molto ricorrente nel corso del 2012, soprattutto grazie ai continui successi fatti registrare dalla serie TV targata AMC e dal videogame episodico firmato Telltale, quest'ultimo in grado di salire sul gradino più alto dei VGA Awards e detenere il primato dello scoring su Metacritic. Nonostante il fumetto di Kirkman e Adlard sia noto agli appassionati da ben prima, non v'è dubbio sul fatto che negli ultimi 12 mesi il pubblico l'abbia consacrato a proprietà intellettuale più gradita dell'anno, e ci sono ottime probabilità che questi buoni auspici convergano in un 2013 altrettanto positivo per il brand.

L'arte della sopravvivenza

Oltre all'attesa nuova stagione del serial TV, durante quest'anno appena cominciato gli appassionati potranno godere di un nuovo videogioco, ispirato questa volta direttamente al telefilm. Sviluppato da Terminal Reality (gli stessi di Ghostbusters: The Game) e forte della stretta collaborazione con due attori del cast (Norman Reedus e Michael Rooker, rispettivamente i fratelli Daryl e Merle Dixon), The Walking Dead: Survival Instinct si presenta come un ibrido tra survival e sparatutto, con particolare enfasi sulla necessità di muoversi silenziosamente durante l'esplorazione, attirando il meno possibile l'attenzione dei Walker. Invitati a Londra dal publisher Activision, abbiamo assistito ad una dimostrazione del gioco dal vivo da parte degli sviluppatori, circa mezz'ora di gameplay per svelare alcuni degli aspetti cruciali della produzione.

Mondo nuovo

Lavorando a stretto contatto con AMC, i ragazzi di Terminal Reality si sono preoccupati di contestualizzare adeguatamente Survival Instinct anche dal punto di vista della trama. Gli eventi narrati nel gioco si collocano infatti all'inizio del plot, durante i giorni in cui Rick Grimes si trova in coma su un letto d'ospedale. In altre parole, i giocatori potranno vivere alcuni frammenti di quel periodo volutamente trascurato nella serie TV, ossia la prima diffusione dell'epidemia. Protagonista sarà Daryl Dixon, ovviamente in compagnia del carismatico fratello Merle.

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La scelta di affidare all'esperto di balestre il ruolo di alter ego del giocatore è giunta in seguito a diverse riflessioni da parte degli sviluppatori, decisi a lasciare da parte Rick Grimes e soci, così da poter raccontare una storia diversa da quella della serie, e intenzionati ad accontentare i fan dello show televisivo, molti dei quali hanno già eletto Daryl a personaggio più gradito. Nonostante la visuale in prima persona possa suggerire il contrario, The Walking Dead: Survival Instinct non è un tradizionale sparatutto. Come i fan della serie sanno bene, nonostante il notevole vantaggio di permettere offensive dalla distanza, le armi da fuoco non sono mai una buona scelta per i sopravvissuti, dato che ogni colpo sparato può potenzialmente attirare una letale orda di Walker. Per quanto dunque pistole e fucili facciano parte dell'arsenale a disposizione del giocatore, il loro utilizzo dovrà necessariamente essere limitato a situazioni di vera emergenza, o in seguito alla messa in atto di efficaci diversivi per coprire il rumore degli spari. Molto meglio quindi darsi alle armi da corpo a corpo, o alla balestra, alla quale Daryl è naturalmente molto affezionato. In questi casi, la regola è quella ben nota a tutti i fan di avventure a tema zombie: mirare sempre alla testa.

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Azione, reazione e risorse

The Walking Dead: Survival Instinct racconta la più classica delle avventure on the road, con i due fratelli Dixon costretti ad attraversare lo stato della Georgia, nel disperato tentativo di trovare un distaccamento militare presso cui rifugiarsi. Per quanto il gameplay si limiti all'esplorazione a piedi, i veicoli avranno un ruolo marginale, eppure importante. In base al mezzo in possesso dei due fratelli, questi potranno portare con sé un certo numero di altri sopravvissuti, fondamentali per la raccolta di risorse.

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Prima di cominciare una nuova missione, il giocatore potrà infatti decidere di inviare i compagni a completare compiti specifici, come la ricerca di carburante, munizioni e altri beni. Prima di spedirli in esplorazione, sarà anche possibile dotarli di armi specifiche o drink energetici (utili a recuperare salute). Dato che questi compagni potrebbero anche non tornare dalle loro spedizioni, la microgestione delle risorse diventerà un aspetto molto importante del gameplay. Equipaggiare bene un compagno significherà a volte privarsi di risorse importanti, rendendo più difficile proseguire per il giocatore, al tempo stesso aumentando le probabilità che la raccolta di altri beni vada a buon fine. Scelte e conseguenze avranno un ruolo importante nel gioco, dato che vi saranno a disposizione percorsi diversi per arrivare alle destinazioni disponibili. Raccogliere un sopravvissuto a bordo strada, oppure dovervi rinunciare a causa delle limitate dimensioni del mezzo utilizzato, potrà fare la differenza sulle successive fasi di gioco.

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Più in generale, il concetto di rigiocabilità sta molto a cuore ai ragazzi di Terminal Reality, i quali hanno integrato un sistema randomico nel gameplay, in grado di cambiare dinamicamente le posizioni di nemici e obiettivi ogni volta che si ripete una missione. Man mano che si esploreranno le diverse città della Georgia, il giocatore si troverà di fronte a due tipologie di missioni. La prima consisterà nel recarsi dal punto A al punto B, recuperando un oggetto o completando uno specifico obiettivo, mentre la seconda comprende una serie di eventi dinamici che si potranno verificare lungo la strada. Ad esempio, un blocco stradale potrebbe costringere il giocatore a proseguire a piedi in cerca di un altro veicolo, o a recuperare altro carburante per effettuare un lungo aggiramento. Di tutte le risorse fondamentali alla sopravvivenza, la benzina sarà una di quelle più cruciali, dato che esaurirla lungo la strada potrà risultare in un game over, con conseguente ritorno a un checkpoint precedente.

On the road

La sequenza di gameplay mostrataci dagli sviluppatori vedeva Daryl in spedizione nei dintorni di un piccolo agglomerato di case. Il ritmo dell'incedere è calmo e misurato, in piena tradizione survival, dato che ogni più piccolo rumore può attirare l'attenzione dei Walker. Questi ultimi rappresentano una minaccia molto seria anche in piccoli gruppi, e già due o tre possono mettere in difficoltà anche il più abile tra i giocatori. Persino la corsa è sconsigliata, se non strettamente necessaria, dato che gli zombie sono in grado di sentire nell'aria l'odore del sudore sviluppato da Daryl in condizioni di sforzo fisico prolungato.

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Si procede dunque a testa bassa, aggirando i nemici, eliminando quelli isolati con armi da corpo a corpo e sfruttando diversivi come il lancio di una bottiglia per attirare lontano l'attenzione dei morti viventi. Negli scontri corpo a corpo, l'azione ci ha vagamente ricordato quella proposta da Dead Island, con un singolo attacco a disposizione, e la necessità di mirare il prima possibile alla testa per liberarsi della minaccia. La breve sequenza mostrata ci ha anche concesso un esempio di possibile utilizzo delle armi da fuoco, complice un diversivo costituito da una scatola di fuochi d'artificio. Grazie al rumore causato da questi ultimi, il giocatore era temporaneamente libero di usare un fucile a pompa per aprirsi la strada in una folla di Walker, e raggiungere indenne il proprio obiettivo. Dal punto di vista grafico, The Walking Dead: Survival Instinct sfrutta un motore proprietario, ottimizzato per lo sviluppo multipiattaforma. La versione Xbox 360 mostrata ci è apparsa ancora molto acerba dal punto di vista delle rifiniture e dell'effettistica, anche se la mole poligonale utilizzata per strutture e personaggi è indubbiamente buona. Positivo anche il lavoro svolto sugli zombie, i quali sono presenti in moltissime varianti, scongiurando, almeno apparentemente, l'"effetto clone". La fluidità si è mantenuta su buoni livelli anche in condizioni di affollamento nemico, facendo ben sperare per un comparto visivo non eccezionale ma accettabile, ammesso che l'ottimizzazione si riveli all'altezza.

L'arte della sopravvivenza

La partecipazione dei due attori del cast garantisce naturalmente il doppiaggio con le voci originali in inglese, per quanto al momento non sia dato di sapere se la localizzazione in italiano sarà completa o limitata ai sottotitoli. Per quanto non ci sia stato possibile mettere le mani sul pad e sperimentare in prima persona il gameplay proposto da Terminal Reality, The Walking Dead: Survival Instinct mette sul piatto alcune idee originali e interessanti. L'enfasi sull'elemento survival e in particolare l'elemento gestionale sembrano in grado di garantire un'esperienza di gioco in linea con i temi trattati dalla serie TV, senza contare la buona rigiocabilità offerta dai bivi e dal potere decisionale nelle mani del giocatore. La natura piuttosto complessa e originale del gameplay, che unisce azione in tempo reale ad aspetti microgestionali, rende molto difficile formulare un parere senza una prova diretta. Per il momento, le basi per un prodotto interessante e diverso dalla massa ci sono, ma i molti elementi di cui è composta la formula avranno indubbiamente bisogno di un bilanciamento accurato. Poco dopo l'evento, è stata annunciata una versione WiiU del gioco, che andrà ad affiancare quelle per console HD e PC, anche se per il momento non sono disponibili ulteriori dettagli. La data di lancio, fissata per il 29 marzo 2013, ci fa credere che avremo presto occasione di tornare a parlare di The Walking Dead: Survival Instinct, magari in seguito a una prova diretta. Rimanete con noi.

CERTEZZE

  • Gameplay survival interessante
  • Microgestione dei compagni
  • Scelte, conseguenze e conseguente rigiocabilità

DUBBI

  • Tecnicamente da migliorare
  • Il gameplay necessita di un fine bilanciamento