Il 2012 è stato un anno molto particolare per il genere dei Massive Multiplayer Online Role Playing Game, se non altro perché ha marcato definitivamente il confine tra giochi a pagamento e giochi free-to-play (o buy-to-play, in certi casi). È chiaro che il mercato è cambiato rispetto a qualche tempo addietro, e che gli utenti sembrano preferire la formula gratuita, o quasi, sopratutto quando si parla di titoli completamente nuovi e quindi di scommesse sul loro futuro. C'entra anche la crisi economica globale, ovviamente, e il fatto che ormai quei tredici euro mensili al genere stan stretti. Il 2012 è stato anche l'anno di Guild Wars 2, giusto per restare in tema di MMORPG senza abbonamento: l'attesissimo sequel di ArenaNet ha convinto, seppur con qualche riserva sui suoi sviluppi.
Molte anche le espansioni, che hanno baciato tantissimi titoli, da World of Warcraft a Rift, passando per Il Signore degli Anelli Online. È stato infine l'anno delle crisi e dei giochi passati al free-to-play, come dicevamo: quelli che proprio non ce l'hanno fatta, come Star Wars: The Old Republic, e quelli che non hanno avuto neanche la possibilità di provarci, come The Secret World di Funcom, che ha cambiato modello a tempo record. In questo senso, il 2013 sembra prospettarsi come un giro di calendario più calmo: meno titoli di grande rilievo in arrivo, poche espansioni, tante patch. Potrebbe esserci qualche sorpresa, però, e nondimeno qualche titolo che merita un po' di attenzione nonostante il suo basso profilo.
Il 2013 di chi c'era nel 2012
Prima di lanciarci in un excursus su alcuni dei titoli che giocheremo nei prossimi dodici mesi, val la pena soffermarci un attimo su quelli mainstream e su cosa dovrebbero proporci durante l'anno. Iniziamo proprio con Guild Wars 2, se non altro perché, dopo il suo strepitoso esordio, il capolavoro di ArenaNet ha perso qualche colpo, scoraggiando i fan più accaniti a causa di qualche scelta di design un po' discutibile. Ci riferiamo naturalmente alla progressione verticale dell'equipaggiamento, che ha destato fin troppo clamore: nel 2013, assicurano gli sviluppatori, non ci saranno novità in questo senso.
Dovremo aspettarci, in compenso, nuove patch e contenuti, ma per una vera e propria espansione ci vorrà ancora un po' di tempo e sarà solo in quel frangente che vedremo novità eclatanti come nuove razze o classi. Restando in tema di patch, è logico passare al tronista degli MMORPG, l'irriducibile World of Warcraft: la tanto vituperata espansione Mists of Pandaria si è rivelata la migliore del lotto, ma non si può negare che la community abbia perso per strada ben più di qualche utente. Blizzard, d'altra parte, sembra voler tenere fede alla sua promessa di rilasciare patch meno corpose ma più frequenti: quella nuova è in dirittura di arrivo, e la routine sembra quella di alternare una patch con nuovi raid a una senza, almeno fino all'uscita della prossima, inevitabile espansione. Storm Legion, la prima espansione di Rift, è uscita poco dopo Mists of Pandaria: il titolo di Trion Worlds è uno dei pochi MMORPG attualmente a pagamento, anche se gli sviluppatori giurano di voler mantenere questa filosofia grazie a un numero di utenti abbastanza stabile. Se dietro a Star Wars: The Old Republic ci fossero state le stesse teste, probabilmente non sarebbe stata la delusione dell'anno del nostro caporedattore Umberto Moioli.
Ma come poterlo biasimare? La gestione dell'ottimo MMORPG di BioWare è stata a dir poco dilettantesca, e tutta una serie di scivoloni hanno comportato all'infelice decisione di trasformarlo in un free-to-play. Electronic Arts sostiene che la mossa ha fatto bene alla galassia lontana lontana, tant'è che sono in cantiere varie patch e almeno un'espansione, Rise of the Hutt Cartel, e a quanto pare non bisogna più aspettare cinque ore nella Flotta centrale, a girarsi i pollici in cerca di gruppo. Un po' come in Final Fantasy XI quando giocavi Dragoon ai tempi di Chains of Promathia... ma lasciamo perdere. L'undicesima fantasia finale di Square Enix, tra l'altro, è un altro MMO a pagamento che si avvia deciso verso la soglia dei dieci anni: è in uscita una nuova espansione, intitolata Seekers of Adoulin, che fra le altre cose aggiungerà due nuovi Job alla già nutrita schiera di classi. De Il Signore degli Anelli Online l'espansione è invece appena uscita, si intitola Riders of Rohan e introduce varie novità, tra le quali il combattimento a cavallo, seppur limitato. Di conseguenza è difficile immaginare nuove espansioni nel corso dell'anno per la Terra di Mezzo virtuale, anche se Turbine non mancherà di proporre patch su patch per proseguire la storia. E di patch ce ne saranno anche per The Secret World e Age of Conan Unchained, anche se Funcom sembra aver deciso di rallentare un po' la produzione per far fronte ai disagi causati dal flop di The Secret World, che hanno comportato perfino una ristrutturazione interna della società (tradotto: licenziamenti). Dall'occidente all'oriente, impossibile non menzionare i coreanissimi Aion e TERA: il primo, ormai free-to-play da qualche tempo, sarà presto espanso da una mega-patch che introdurrà anche nuove classi; il secondo, invece, passerà presto al modello free-to-play, dopo le deludenti performance commerciali prima in oriente e poi anche in America ed Europa.
Final Fantasy XIV
Data di uscita: secondo semestre del 2013
Cominciamo con il reboot di Final Fantasy XIV per motivi sentimentali: è difficile dimenticare la delusione della versione originale, così come è difficile non considerarlo come uno dei più disastrosi flop nella storia di Square Enix, alla pari con il catastrofico film The Spirits Within, ma senza sfiorare la bancarotta. Il 2012 è stato un anno difficilissimo per il gioco, trascorso quasi interamente senza una sottoscrizione a pagamento e conclusosi con la chiusura dei server.
Naoki Yoshida, il nuovo direttore del progetto dopo le dimissioni di quell'incompetente di Hiromichi Tanaka, ha deciso che era inutile tirarla per le lunghe: tabula rasa, si ricomincia da capo con un nuovo engine, una nuova interfaccia, nuove meccaniche, nuovo... tutto. Abbiamo giocato l'Alpha e, senza violare l'NDA, vi diremo questo: il nuovo Final Fantasy XIV ha tutte le carte in regola per affrontare di petto i suoi più blasonati concorrenti. E siamo serissimi, è il nostro MMO più atteso dell'anno. Si trascinerà dietro però due problemi particolarmente gravi: in primo luogo, la cattiva fama dell'originale, che probabilmente farà desistere molti potenziali acquirenti; e poi, il fatto che si dovrà pagare una mensilità per giocare, in un mercato che, come avrete capito leggendo le righe più su, è ormai dominato da giochi free e buy-to-play. Ma Final Fantasy XIV: A Realm Reborn ha davvero molto potenziale. Naoki Yoshida ha compiuto un vero miracolo, e ha tutto il nostro rispetto per essersi fatto carico di un'impresa davvero impossibile. Sfortunatamente, il buon Yoshida-san è stato anche molto chiaro: se il nuovo Final Fantasy XIV fallirà, si porterà dietro l'intera Square Enix.
Defiance
Data di uscita: aprile 2013
Vi ricordate The Matrix Online? Il mediocre MMORPG di Monolith Productions era stato concepito come un sequel della serie cinematografica cult dei fratelli Wachowski. Defiance di Trion Worlds vuole essere un po' la stessa cosa: un'estensione dell'omonimo serial televisivo in onda sulle reti americane dal prossimo aprile. Il progetto, però, è decisamente più complesso ed elaborato. Tanto per cominciare, precisiamo che non si tratta di un MMORPG, ma di un MMOFPS, ovvero uno sparatutto in prima persona incrociato a un MMO. Si tratta quindi di un doppio esperimento, e per questo motivo anche doppiamente rischioso:
non solo l'atipico sistema di gioco rappresenta una vera e propria scommessa, ma anche l'intero concept è decisamente coraggioso dato che il gioco si appoggerà all'eventuale successo della serie televisiva. L'ambientazione è fantascientifica: la Terra è stata invasa da una disperata razza aliena che durante un conflitto ha trasformato in modo irreversibile gran parte del nostro pianeta. Questa nuova versione distorta e aliena del nostro stesso mondo è adesso popolata da Votan e terrestri, buoni e cattivi, e naturalmente i protagonisti del telefilm si troveranno nel bel mezzo di intrighi e avventure. L'idea è quella di un crossover a tutti gli effetti: quello che succede nella serie TV influenzerà lo stato del gioco in una sorta di sinergia mai vista prima. Il gioco è sviluppato da Trion Worlds, gli stessi abili programmatori di Rift: in che modo l'eventuale successo o flop di questo progetto influenzerà anche l'MMORPG fantasy, è tutto da vedere. Saremo sinceri: la serie TV promette molto meglio del gioco in sé, ma dopo la delusione di Terranova chi si fida più dei serial fantascientifici ad alto budget, in un mondo sciagurato in cui stasera chiudono Fringe?
The Elder Scrolls Online
Data di uscita: inverno 2013
Cerchiamo di essere realistici: le possibilità che The Elder Scrolls Online esca davvero a fine anno sono a dir poco microscopiche. Bethesda Softworks tuttavia insiste sul fatto che il progetto sia ormai a uno stadio avanzato, eppure di Beta non ne abbiamo ancora sentito parlare. Questo può voler dire tutto e niente, ma l'esperienza ci ha insegnato che con gli MMORPG è meglio lavorare con calma e proporli solo quando sono davvero pronti, che poi si arriva sugli scaffali con un titolo ancora in Beta che viene devastato dai giocatori e distrutto dalla critica.
E ad essere del tutto sinceri, ZeniMax Online ha per le mani una vera e propria patata bollente. The Elder Scrolls Online non ha suscitato soltanto molte perplessità, ma reazioni a dir poco inferocite. Qualcuno l'ha definito addirittura uno "stupro" di uno dei più amati franchise in assoluto. Non vogliamo essere così coloriti, ma ammettiamo che da quanto si è visto ci troviamo di fronte a un prodotto completamente diverso da Skyrim o Oblivion, senza scomodare sua maestà Morrowind. The Elder Scrolls Online è una specie di World of Warcraft ambientato a Tamriel: lo sviluppatore ha promesso tutte le razze, comodamente divise in tre discutibili fazioni, e tutte le terre esplorate, amate e fotografate-per-il-desktop nei cinque titoli principali della serie. Oltretutto è un prequel, quindi dovrebbe quantomeno suscitare un po' di curiosità nei fan più accaniti. ZeniMax Online ha promesso tutte le feature ormai classiche negli MMORPG di tipo "theme park": missioni a iosa, dungeon, raid, boss, oggetti di qualità crescente, eccetera. Ci sarà anche spazio per il PvP in un'apposita zona centrale da conquistare o difendere. Una scelta "alla moda" un po' coraggiosa, quella di Bethesda, ma che non possiamo certamente bocciare così, su due piedi: il tempo per stupirci c'è, e speriamo davvero che lo facciano.
Age of Wushu
Data di uscita: 2013
Definito generalmente "EVE Online al tempo della dinastia Ming", Age of Wushu (Age of Wulin in patria) è probabilmente uno dei sandbox più interessanti di prossima uscita. E in quanto sandbox, non è un gioco per tutti, specie in un mercato ormai dominato da "theme park" e cloni di voi-sapete-chi (no, non Voldemort). La realtà, però, è che Age of Wushu interessante lo è davvero per vari motivi. Primo, l'ambientazione: una strepitosa Cina antica;
gli sviluppatori cinesi di Suzhou Snail si sono dichiaratamente ispirati a film Wuxia come Hero, La foresta dei pugnali volanti o La tigre e il dragone. Secondo, la varietà di gameplay: in Age of Wushu c'è PvE e PvP in abbondanza, e entrambi possono essere affrontati in vari modi; è possibile migliorare il personaggio senza tirare un cazzotto, così come è possibile diventare dei campioni di arti marziali. Terzo, l'interazione con i giocatori: fondamentale, sopratutto per quanto riguarda il crafting e il commercio. Non ci sono classi, ma solo abilità da migliorare che definiscono lo stile e la potenza del nostro personaggio. Sembrerebbe tutto fantastico, ma Age of Wushu di problemi se ne trascina dietro non pochi, a cominciare dal publisher gPotato, lo stesso di Allods Online. Il nuovo gioco sarà supportato, neanche a dirlo, da un cash shop: il modello scelto è quello del buy-to-play, ma il confine con il puro e semplice buy-to-win al momento sembra davvero labile. Gli oggetti nella versione americana costano troppo, e i giocatori più smaliziati possono potenziare il proprio personaggio semplicemente pagando. Sono delle caratteristiche che chiaramente fanno storcere il naso, ma possiamo pur sempre incrociare le dita e sperare che non siano presenti nella versione europea prevista per un momento imprecisato dell'anno.
Marvel Heroes
Data di uscita: primavera 2013
Prendete Diablo III, sostituite le cinque classi con una quantità imprecisata ma sopra la ventina di supereroi Marvel, e avrete un'idea di cosa sia Marvel Heroes. Avrete un'idea abbastanza precisa, tra parentesi, perché dietro Marvel Heroes c'è Gazillion Entertainment, e dietro Gazillion Entertainment c'è David Brevik, uno degli originali creatori di Diablo e Diablo II. Ultimamente ha mantenuto un profilo abbastanza basso, ma magari ne avrete sentito parlare qualche mese fa quando ha preso a insultarsi tramite interviste, Facebook e Twitter con i suoi ex colleghi di Blizzard.
Tralasciando questi siparietti imbarazzanti e poco professionali, Marvel Heroes promette di essere un buon dungeon crawler dedicato anche, e sopratutto, ai fan della Casa delle Idee. Abbiamo giocato la Beta per voi, e l'impressione che ci ha trasmesso è più che discreta, sopratutto se consideriamo che si tratterà di un gioco gratuito: le microtransazioni assolutamente non obbligatorie, dice lo sviluppatore, serviranno soltanto per sbloccare immediatamente personaggi e costumi che si possono tranquillamente ottenere anche senza sborsare un centesimo. La storia del gioco, peraltro, è stata scritta dal famoso quanto prolisso Brian Michael Bendis, uno degli sceneggiatori di punta della Marvel Comics; tra i supereroi utilizzabili fin dai primi minuti figurano personaggi del calibro di Iron Man, Wolverine, Hulk, Deadpool, la Cosa, la Strega Scarlet e molti altri. È chiaro che non ci troviamo di fronte a un capolavoro assoluto del genere, ma Marvel Heroes potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa sia per gli appassionati di comics, sia per chi cerca un action-game dalla forte componente sociale.
Neverwinter
Data di uscita: 2013?
Chiudiamo con un titolo commovente, che ci fa ripensare alle ore passate tirando dadi in compagnia di qualche amico, una pizza e un dungeon master al quale state antipatici e che sta facendo di tutto per far morire tra atroci tormenti il paladino che avete tanto faticato a crescere. Neverwinter si baserà sulla quarta edizione di Dungeons & Dragons ed è ambientato nello splendido universo di Forgotten Realms ma, e questo è importante, non è collegato alla serie Neverwinter Nights di BioWare e Obsidian Entertainment.
Sviluppato da Cryptic Studios, originariamente sarebbe dovuto essere una sorta di Dungeons & Dragons Online di nuova generazione, in cui l'azione si svolgeva all'interno di aree ristrette e private; adesso, Neverwinter è diventato un MMORPG a tutti gli effetti, ma i dettagli non sono ancora molti. Sappiamo che la storia sarà molto importante, e che i ragazzi di Cryptic si sono fortemente ispirati a Dragon Age e The Elder Scrolls. Sappiamo che la città di Neverwinter, il Gioiello del Nord, è stata distrutta da un'eruzione vulcanica e che il nostro compito sarà aiutare a ricostruirla. Sappiamo che il sistema di combattimento sarà di tipo "action", alla Guild Wars 2 per intenderci, e che alcune abilità potranno essere utilizzate soltanto dopo aver accumulato una certa quantità di punti colpendo i nemici. Sappiamo che ci sarà un editor, chiamato Foundry, con il quale creare le proprie quest e i propri dungeon per poi condividerli con gli altri giocatori. Sappiamo che sarà un gioco gratuito. Sappiamo infine che lo sviluppatore è lo stesso di City of Heroes, Champions Online e Star Trek Online: benché non si trattino certo di pesi massimi, Cryptic ha comunque quel minimo di esperienza che può farci ben sperare sulla qualità di questo nuovo MMORPG.