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Tutto in un browser

Anno Online tenta di comprimere all'interno di un browser un'esperienza profonda e appagante: missione impossibile?

PROVATO di Umberto Moioli   —   23/05/2013

Un paio di giorni fa abbiamo parlato di The Settlers Online, primo esperimento di Blue Byte Studios nel campo del free to play giocabili via browser. Quel progetto ha qualche hanno sulle spalle e gode di una community oramai consolidata, apprezzato anche grazie alla costante iniezione di nuovi contenuti e al crescente supporto a un numero sempre superiore di lingue, tra cui recentemente l'italiano.

La sede Blue Byte a Düsseldorf
La sede Blue Byte a Düsseldorf

Mentre quel fronte procede ben avviato, un team separato composto da una quarantina di persone sta ponendo le basi per ripetere lo stesso successo, prendendone la formula e modificandola quel tanto che basta da richiamare le attenzioni di un pubblico di giocatori un po' più esigenti: Anno Online sarà l'ultima incarnazione in ordine di tempo per un marchio apprezzato da centinaia di migliaia di persone e ancora oggi in forma smagliante, tanto che lo sviluppo di nuovi episodi regolari è pressoché una certezza, qui alle prese con una sfida non banale ma, da quanto visto e provato, affrontata con la giusta mentalità. Tai von Keitz, il creative director, ci ha accompagnato attraverso il presente e il futuro prossimo del titolo, che abbiamo poi potuto testare grazie all'open beta lanciata da pochi giorni.

Pensare in grande

Quella che Tai von Keitz utilizza per la sua presentazione è una città avanzata, con parecchie ore sulle spalle. Il primo impatto con Anno Online, può suonare superficiale ma è così, viene dominato dall'eccellente resa visiva. Raramente abbiamo potuto vedere una grafica così dettagliata in un gioco sviluppato in Flash, basato sull'ultima versione del software che permette anche di abilitare il click destro del mouse. L'isola che osserviamo contiene oltre mille edifici e la varietà degli stessi, che in totale sono oltre un centinaio diversi, non fa rimpiangere un capitolo regolare della serie.

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Magari quell'Anno 1404 da cui riprende l'ambientazione medievaleggiante, dopo l'apprezzato excursus futuristico di 2070. Rispetto a The Settlers Online, che pur non sfigura all'interno della finestra di un browser, il salto in avanti è impressionante sia per quanto concerne il terreno, sia per le strutture e la popolazione che si muove indaffarata attraverso la mappa. Dopo ventiquattro mesi di sviluppo, Blue Byte Studios dispone insomma di una piattaforma rifinita e pronta ad ospitare la mole di aggiornamenti e novità che da qui in avanti dovranno convincere quanti più utenti possibili a loggarsi e iniziare una nuova partita. Operazione che facciamo anche noi, spendendo i primi minuti guidati da un semplice quanto efficace tutorial. In fondo lo scopo in Anno Online è piuttosto semplice: favorire la crescita dei centri abitati, sfruttando al massimo le risorse stipate nell'isola e possibilmente sviluppandone più di una, in modo da farle interagire e creare delle sinergie che rendano ciascuna più popolata e prospera. Rispetto a The Settlers Online, infatti, qui è sì possibile concentrarsi su un singolo fazzoletto di terra, ma la maggior complessità delle catene produttive suggerisce di sfruttare i sei slot-isola disponibili - di più nel caso si decida di spendere qualche euro - per essere meno dipendenti dal mercato attraverso cui commerciare con gli altri giocatori.

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E anzi diventarne protagonista, avendo un numero superiore di materie prime e prodotti da mettere in vendita. Soddisfare gli abitanti, crescere e diventare sempre più padroni delle meccaniche è un processo noto a chi ha amato la serie di Anno, che qui viene riprodotto all'interno di un gioco che però non può rinunciare a tempi e modalità dei free to play. Se infatti è vero che l'esperienza non penalizza in termini contenutistici chi non paga, spendendo qualcosa si impegna meno tempo a portare a termine gli stessi risultati. E comunque il bilanciamento favorisce le sessioni brevi, invogliando a tornare ancora e ancora sul gioco nel corso delle settimane e dei mesi. Un male? La risposta è molto soggettiva ma di certo taglia fuori quell'utenza che non vuole per nessun motivo rinunciare ad un certo ritmo intenso e non sopporta uno svolgersi un po' diluito degli eventi.

Città del futuro

Le prime sessioni di gioco sono lineari e guidate: piazza questa struttura, disegna quella strada, impara alcuni concetti di base e via dicendo. Un modo come un altro per insegnare le basi ed evitare che il giocatore incappi in situazioni che possano compromettere la partita a lungo termine. Le cose si fanno però via via sempre meno costrette e presto ci si ritrova liberi di muoversi come si preferisce.

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Questa libertà è in parte dovuta ad una precisa filosofia di design, che come accennato in apertura intende valorizzare la complessità del gameplay di Anno Online. Elementi come la personalizzazione delle navi utilizzate per commerciare o la differente morfologia delle isole, ciascuna con sfide e ricompense diverse, sono aspetti intrinsechi nella struttura di base del prodotto che necessitano di parecchio tempo per essere compresi al meglio. Ma dall'altra è anche frutto della natura da work in progress del titolo. Se si prende come punto di riferimento The Settlers Online, da qui ai prossimi mesi e anni è lecito aspettarsi l'introduzione di centinaia di missioni, nuove caratteristiche social e una quantità di interazioni via via sempre più elevata. L'implementazione nel tempo di una narrazione vera e propria, che ci vede nei panni di un avventuriero intento a cercare un luogo dove fondare una nuova colonia, farà da scusa per introdurre più di una decina di personaggi non giocanti con cui interagire per ricevere compiti e, per chi lo desiderasse, venire almeno in parte guidati di obiettivo in obiettivo. La storia verrà divisa in capitoli disponibili progressivamente e avrà tra l'altro come protagonisti alcuni personaggi già apparsi in Anno 1404. Un modo come un altro per ammiccare a chi ha già avuto occasione di fare conoscenza con la serie, senza escludere tutti gli altri.

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Parlando con Tai von Keitz ci è stato spiegato che le gilde sono in rampa di lancio e prevedono di portare non solo novità per chi è interessato a mantenere i contatti con altri utenti, ma anche a chi vuole collaborare con gli amici per la creazioni di monumenti che altrimenti non sarebbe pensabile portare a termine da soli. In futuro non è negata l'ipotesi che si possa cooperare alla creazione di una stessa città, in un modo o nell'altro, un'ipotesi che darebbe una marcia in più al progetto. Per ora occorre accontentarsi, al punto che opzioni attese, come un sistema di classifiche, non sono ancora state implementate. Anno Online è in definitiva un progetto ambizioso e potenzialmente significativo per l'intero mercato dei browser game. C'è sufficiente sostanza da far sperare che l'esperienza fatta in questi anni da Blue Byte venga spremuta fino all'ultimo per rendere sempre più profondo e complesso ciò che già oggi si presenta in buona forma. La open beta è già disponibile, in lingua inglese, e ci è stato confermato che la traduzione in italiana è prevista ad un certo punto in futuro.

CERTEZZE

  • Più profondo di molti "concorrenti" giocabili via browser
  • Ottimo uso di Flash
  • Ci sono grandi piani per il futuro...

DUBBI

  • ...ma ci vorrà pazienza per vederlo al massimo del suo potenziale
  • Come al solito, free to play e browser game sono una combinazione che può risultare indigesta