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Di enigmi e di obiezioni

Viviamo insieme i primi momenti del crossover più atteso dell'anno, in arrivo su Nintendo 3DS

PROVATO di Michele Maria Lamberti   —   25/02/2014

Quando sul finire del 2010 Level-5 annunciò una collaborazione con Capcom, che avrebbe portato le vite e i giochi di Hershel Layton e di Phoenix Wright a intrecciarsi, la reazione dei fan delle due serie fu comprensibilmente mista di eccitazione e perplessità.

Di enigmi e di obiezioni

Poco sapevamo tutti noi, difatti, che tra le principali fonti d'ispirazione di Akihiro Hino e Jun Suzuki, dei ex machina dell'archeologo enigmista, c'era proprio la saga avvocatesca di Shu Takumi, ed anzi Hino, nell'affidare il concretizzarsi della sua idea originale a Suzuki, l'aveva proprio esortato a prendere Gyakuten Saiban come modello. In effetti l'idea di una grande e appassionante trama che si dipana pian piano è comune alle due epopee, entrambe appartengono, sia pure declinato in maniera differente, al genere delle visual novel, ma le preoccupazioni rimangono comprensibili: come si amalgameranno i due gameplay? E le storie? E gli stili grafici così diversi? Non siamo ancora in grado di rispondere a queste domande, il gioco dopo un lunghissimo periodo di localizzazione uscirà da noi solo il 28 Marzo, con l'embargo che scade alcuni giorni prima, ma abbiamo vissuto le prime ore di gioco e ci sembra doveroso condividerne con voi le sensazioni.

Le prime ore in compagnia di Hershel Layton e Phoenix Wright!

Non hai mai sentito parlare di Londra?

Bisogna dire che l'accoglienza è delle migliori: una lunga e sontuosa sequenza animata fa da introduzione alla storia, peraltro ottimamente doppiata in italiano.

Di enigmi e di obiezioni

In breve, senza anticipare troppo, nella classica notte londinese buia e tempestosa, una misteriosa ragazza bionda piomba in cerca d'aiuto nell'ufficio del Professor Layton, dove il nostro archeologo sta istruendo il suo piccolo assistente, Luke Triton, sulla non esistenza delle streghe. Ma la permanenza della fanciulla in ufficio dura poco; Layton e socio si gettano quindi alla sua ricerca in una Londra non più tempestosa ma ovviamente nebbiosa e inizia la prima parte del gioco, opportunamente diviso in capitoli. Gli appassionati della saga enigmistica si troveranno subito a proprio agio: muovendosi tra schermate statiche da esaminare col più classico "pixel hunting" si va avanti risolvendo gli enigmi più vari, alcuni obbligatori, altri solo facoltativi. Le prime cinque o sei prove non si allontanano dal canovaccio stabilito dalle due trilogie del Professor Layton, risultando peraltro per forza di cose simili a quelle dei due episodi per Nintendo 3DS. Anche la difficoltà non sembra esagerata, ma la cosa è ovvia trattandosi delle sfide iniziali: vedremo poi in sede di recensione se i designer avranno dato sfogo alla fantasia inventandosi nuove tipologie di puzzle e quanto avranno spinto sul pedale della difficoltà. Tornano anche i Picarati, una sorta di punteggio elargito in base al numero di tentativi impiegati per risolvere ciascun enigma, e le Monete Aiuto, che, trovate nei punti più vari delle schermate, possono essere spese per facilitare la risoluzione di una sfida.

Obiezione!

Mentre Layton e Luke sono impegnati nella loro avventura, nel cielo di Londra sfreccia un jet proveniente dagli Stati Uniti: a bordo ci sono nientemeno che Phoenix Wright e la sua assistente "storica", Maya Fey.

Di enigmi e di obiezioni

Invitati ad un convegno dalla Federazione Internazionale degli Avvocati, i due però si ritrovano ben presto, come uso e costume dell'Agenzia Vattelapesca Wright, coinvolti in un processo, sulle premesse del quale non possiamo dirvi molto, nelle vesti di difensori in quello che sembra un caso lampante di colpevolezza. Anche qui i giocatori si troveranno subito a casa: il processo si svolge esattamente come in tutti gli Ace Attorney, con vari personaggi esagerati e molto sui generis che si alterneranno sul banco dei testimoni per essere interrogati, controinterrogati e incalzati, alla ricerca della minima contraddizione da smascherare tramite presentazione della prova giusta al momento giusto. Questo primo processo è molto breve e come al solito funge quasi da tutorial: bisogna dire che in un momento particolare salta fuori quella sensazione di "trial and error" (una prova che non è chiarissimo quando mostrare, costringendo ad andare un po' a tentativi) che ogni tanto è ravvisabile in tutti i titoli della serie, ma a parte questo tutto sembra scorrere come da copione, ed inoltre, essendo la storia di tutto il gioco curata da Shu Takumi in persona (Capcom si è infatti occupata dell'architettura del tutto e della realizzazione grafica, lasciando a Level-5 la produzione), nutriamo grandi speranze sulla parte, per così dire, processuale. Manca lo storico delle conversazioni, un'innovazione portata da Dual Destinies (sebbene esca dopo qui da noi, in realtà in Giappone Il Professor Layton Vs. Phoenix Wright: Ace Attorney è precedente all'ultimo Ace Attorney) ma entrano in gioco i Picarati e le Monete Aiuto.

L'unione farà la forza?

Fin qui, quindi, Layton e Wright non s'incontrano, né s'incontrano i due stili di gioco che per il momento restano rigidamente separati: rimandando alla recensione il racconto e la valutazione su questo singolarissimo, potenzialmente devastante, team, possiamo dire che ad incontrarsi sono da subito le due estetiche, e per quanto riguarda la parte più evidente, la realizzazione grafica, e per i toni e lo spirito della narrazione.

Di enigmi e di obiezioni

Capcom, che come dicevamo si è occupata della grafica, sembra aver fatto un gran lavoro nell'amalgamare due stili così diversi, che restano evidentemente separati ma che, visti insieme, non danno affatto quella sensazione di incompatibilità che si potrebbe prevedere su due piedi. In generale, ma anche questo è da valutare meglio, mentre i vari personaggi provenienti dal mondo di Layton restano inconfondibili e fedeli a sé stessi, pare che il tratto anime di Phoenix Wright e soci sia stato leggermente ammorbidito; gli scenari poi, vista l'ambientazione, pendono abbastanza nettamente dal lato fiabesco di Level-5, senza che gli avvocati sembrino però degli estranei. Il discorso è da approfondire, mentre un giudizio già forse più certo si può dare sulla colonna sonora, o almeno su quei pezzi ascoltati finora: d'eccezione. In particolare l'arrangiamento del classico tema di Ace Attorney, reso meno aspro e più "fantasy" con un sapiente uso degli archi, regala brividi di piacere agli aficionados. Da apprezzare poi tantissimo sembra anche il doppiaggio in italiano, ma, anche qui, restate sintonizzati. Questo è quanto per il momento: Il Professor Layton Vs. Phoenix Wright: Ace Attorney è stato solo sfiorato ed ha ancora tanto da dimostrare, in particolare su come i due eroi e i loro mondi s'incontreranno e si scontreranno, a livello sia di gameplay che di trama. La partenza mette però a proprio agio i giocatori di entrambe le serie: vi diamo appuntamento alla seconda metà di Marzo per verificare se queste prime promesse saranno state mantenute.

CERTEZZE

  • Valori di produzione ai massimi livelli
  • La storia parte molto bene
  • I due stili di gameplay sembrano rispettati alla perfezione

DUBBI

  • Ma come si amalgameranno tra di loro?
  • Per il momento nessuna innovazione particolare