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Il sogno di Renie

Daedalic Entertainment presenta il seguito ufficiale di una delle sue avventure più apprezzate

ANTEPRIMA di Umberto Moioli   —   21/03/2014

Nel panorama delle avventure grafiche pochi hanno fatto tanto e tanto bene quanto Daedalic Entertainment: l'azienda tedesca è estremamente proficua, rilasciando uno o due titoli all'anno, e può oramai contare su una folta schiera di appassionati raccolti soprattutto nella natia Germania. Nonostante la specializzazione in un genere tradizionale e conservativo, gli ultimi anni hanno suggerito alla software house teutonica di tentare nuove strade che si allontanassero dal classico punta e clicca 2D, come dimostrato dal discreto The Dark Eye: Blackguards, e adesso sembra sia arrivato il momento di rivedere anche i punti di riferimento alla base della realizzazione delle proprie avventure. Un processo che parte dal seguito di una delle loro opere più apprezzate, The Whispered World 2, e che abbiamo verificato nel corso di un evento tenutosi contemporaneamente alla GDC 2014.

Daedalic Entertainment cambia strada e si prende qualche rischio con The Whispered World 2

Noa e Renie

The Whispered World 2 comincia sotto le esplosioni di un bombardamento aereo, con i due protagonisti del gioco, il sedicenne Noa e la piccola Renie, intenti a individuare un rifugio dove mettersi al sicuro. Non c'è una connotazione temporale o geografica a ciò che accade, ma il contesto ricorda quello dei conflitti mondiali del secolo scorso. Trovato riparo, il dramma dei due giovanissimi personaggi sembra solo apparentemente finito, perché dopo pochi minuti un secondo attacco colpisce l'edificio dove hanno cercato salvezza, distruggendolo.

Il sogno di Renie

Scampati a quest'ennesima prova, a meno di mezz'ora di gioco dai titoli di testa, la coppia si ritrova nel mondo fantastico di Silence, lo stesso visitato nell'originale, e qui si conclude la demo che lo sviluppatore ha portato alla GDC. Non c'è insomma molto di concreto da analizzare: in fondo The Whispered World 2 uscirà solo all'inizio del 2015, ma parlando con il rappresentante del team di sviluppo abbiamo raccolto altre importanti informazioni su quello che dobbiamo aspettarci. Silence sarà visivamente e tematicamente simile a quello esplorato nell'originale, ma le location saranno in larga parte nuove. Sadwick e Spot, i protagonisti di allora, torneranno anche loro sullo schermo: il primo verrà interpretato da Noa, che ne prenderà le sembianze in determinati punti, mentre il secondo riproporrà alcune delle sue abilità che gli permettono di cambiare forma e adattarsi alla bisogna, così da interagire con lo scenario. Nonostante i punti di contatto, questo seguito sembra portare con sé anche parecchi cambiamenti, tanto sul piano visivo quanto su quello ludico.

La grafica sarà per la prima volta tridimensionale, anche se una serie di filtri e l'uso di speciali fondali disegnati a mano gli darà un look bidimensionale. Anche la telecamera rimarrà fissa per ciascuna schermata, dando al giocatore sempre la prospettiva che gli sviluppatori hanno scelto. Daedalic Entertainment ci ha detto di aver espressamente guardato ai successi di Telltale Games per portare il gameplay in una direzione dove il tasso di sfida scende per far posto ad un'esperienza che si concentra maggiormente sulla narrazione.

Il sogno di Renie

Succede così che l'inventario sparisce, il cursore si trasforma di volta in volta per suggerirci quale tipo di interazione cercare e, in generale, le cose si fanno un bel po' più semplici. È difficile esprimersi su un cambiamento così radicale senza averlo testato approfonditamente; certo è che ci sono dei rischi connessi a questa nuova direzione e i vecchi fan non è detto che la accoglieranno favorevolmente. Molto del successo (o dell'insuccesso) del titolo sarà legato alla capacità di coinvolgere e raccontare una storia di qualità. Le competenze su questo fronte non mancano di certo. Visivamente la nuova veste tridimensionale perde qualcosa per strada, anche se l'effetto è simile a quello ottenibile in 2D, ma in compenso ci sono evidenti benefici nelle animazioni e nella dinamicità degli ambienti. Sinceramente ci saremmo aspettati meno punti interrogativi per un seguito del genere: il cambio radicale di impostazione può ugualmente rappresentare un salto in avanti, anche verso un'utenza più vasta, oppure un passo falso. Staremo a vedere nei mesi successivi come si evolverà il progetto.

CERTEZZE

  • Universo narrativo interessante
  • Lo sviluppatore è quasi una garanzia...

DUBBI

  • ...anche se qui ha deciso di cambiare molto
  • Rischia di essere troppo facile e guidato