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Un mondo di mutanti

Che siano zombi o mutanti, sempre a pezzi vogliono farci

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   30/05/2014

Anno 2089, la Terra è al collasso (come al solito). No, niente revival di cloni di Righeira, che già nel 2050 hanno fatto i loro bei danni. Non è nemmeno colpa della campagna pubblicitaria di Watch Cats XVIII, patetica quanto volete, ma non così distruttiva. E niente, che vi dobbiamo dire? C'è stato il solito disastro nucleare... anzi ce ne sono stati un paio, perché dopo la prima guerra atomica i potenti del pianeta hanno deciso che era giusto ripetere e ne hanno iniziata una seconda, che si è rivelata letale per la razza umana.

Un mondo di mutanti

Radiazioni ovunque, penuria di deodoranti, il tentativo di impiantare il cervello di Carmack in una motozappa fallito. Sì, insomma, sono accadute le solite cose che avvengono dopo ogni disastro nucleare. Ma niente zombi, non vi preoccupate. Ossia, ci sono degli esseri umani sciocchi e ciondolanti in giro per le città che emettono strani versi gutturali simili a quelli degli studenti che vanno a scuola di mattina, ma non sono zombi. Sì, tentano di fare a pezzi chiunque gli passi vicino di ancora vivo, attaccandolo in massa, ma non sono zombi. Sì, hanno anche la statura intellettuale di una fan di Justin Bieber (o già c'è un cantante bonazzo nuovo e non ce ne siamo accorti?), ma non sono zombi. Sono mutanti. Niente battute, per favore. I pochi esseri umani sopravvissuti si sono divisi in due partiti: quello degli onesti, che lotta contro tutto e tutti per sopravvivere alla catastrofe, ma seguendo un certo bon ton, e quello dei banditi, che fa di tutto per accaparrarsi le poche risorse rimaste, esseri umani compresi, non esitando a compiere crimini della peggior specie per raggiungere i propri obiettivi. Insomma, il mondo di Miscreated, traducibile letteralmente in 'malnato' o 'malcreato', non è di quelli in cui si possa organizzare una scampagnata senza rischiare la vita. Però è davvero perfetto per ambientarci un nuovo videogioco desideroso di seguire il trend attuale dei survival stile DayZ, chiedendo al giocatore di farsi la propria storia in un ambiente ostile.

Zombi o mutanti, siamo sempre nel loro mirino: la parola chiave è "sopravvivere"

Un DayZ di ordinaria follia

Volendo riassumere quelle che saranno le caratteristiche principali di Miscreated, viene subito alla mente il gioco di Bohemia Interactive, anche se pare non manchino caratteristiche prese da altri titoli, tipo un crafting molto simile a quello visto in Rust, con la possibilità di crearsi la propria base, a partire dalla fondamenta, in luoghi nascosti e difficilmente raggiungibili (ad esempio il fondo di una grotta o la cima di una montagna).

Un mondo di mutanti

Lo scopo principale pare sia sempre lo stesso che ormai caratterizza il genere, ossia non c'è nessuno scopo principale se non sopravvivere più a lungo possibile accumulando risorse. Di fatto si andrà in giro per ambienti suburbani, città e luoghi disabitati, alla ricerca di beni di prima necessità come torce, bende e attrezzi vari, tutti usabili direttamente nel mondo di gioco. Ovviamente bisognerà cercare anche armi per difendersi. Parlando di armamenti, che vanno dalle classiche armi corpo a corpo, per arrivare a gingilli tecnologici del 2089 non ben specificati, il team di sviluppo ha promesso un maggiore realismo rispetto alla concorrenza, con la traiettoria dei proiettili che sarà influenzata dal vento, dall'attrito dell'aria e dalla gravità. Per ora, purtroppo, non è stato rivelato moltissimo su questo aspetto, anche se è probabile che i nemici siano agguerriti e le munizioni scarse, come il genere richiedere per avere senso. Non per niente si parla di incontri casuali, con i mutanti che possono sbucare un po' ovunque tenendo sempre alta la tensione. Anche gli oggetti potranno apparire ovunque. Certo, in questo caso si seguirà una maggiore logica, ma non verrà mai meno l'assunto base che bisogna perlustrare ovunque, con gli oggetti migliori che saranno rinvenibili nei luoghi più pericolosi.

Sopravvivere, sopravvivere, sopravvivere

Parlando dei personaggi, anche qui non ci si discosta moltissimo da quanto già visto altrove. Le caratteristiche dei propri avatar saranno salvate ogni volta che si uscirà dal gioco. Quando ci si ricollegherà le si ritroverà tutte come le si era lasciate. Ovviamente ci sarà il classico inventario, espandibile raccogliendo oggetti specifici, tipo zaini più grandi, con i soliti slot di alloggiamento.

Un mondo di mutanti

In onore del realismo, per far sopravvivere il nostro alter ego bisognerà farlo mangiare e bere. Un personaggio affamato camminerà più lentamente e farà molta più fatica a correre. Lo scenario post apocalittico ha permesso al team di sviluppo di inserire problematiche leggermente diverse da quelle dei survival a base di mangia cervelli. Ad esempio in Miscreated bisognerà fare molta attenzione ad alcuni regali delle due guerre nucleari, tipo le zone radioattive. Essere esposti a troppe radiazioni causerà prima un peggioramento delle condizioni fisiche del personaggio, quindi la sua morte. Parlando proprio di morte, anche qui siamo negli standard (strano, nevvero?). Arrivato il momento del trapasso, un personaggio non potrà più resuscitare. Il cadavere rimarrà sulla mappa, con gli altri giocatori, che potranno andare a prendere gli oggetti che ha addosso. Nel caso non ci siano cadaveri a disposizione da razziare, se ne potranno creare artificialmente. Sì, anche qui tutti potranno ammazzare tutti per rubare oggetti o per il solo gusto di farlo. Speriamo che si evitino situazioni spiacevoli come in altri titoli, dove i player killer spesso finiscono per rovinare le partite dei giocatori onesti. Tra le varie informazioni di Miscreated rilasciate, si può leggere che sulla lunga distanza sarà utile farsi degli amici. Ecco, speriamo che lo sia davvero in modo da disincentivare i più scorretti (anche se parlare di scorrettezza non è giusto, visto che la possibilità di uccidere gli altri viene data dal sistema di gioco).

Le giornate sono sempre troppo brevi

Ovviamente il focus dell'azione sarà lo scontro con i mutanti. Anche se nel primo paragrafo abbiamo ironizzato sulla loro somiglianza con i cugini zombi, l'aver cambiato specie predatoria ha permesso agli autori di Miscreated di immaginare una maggiore varietà di nemici rispetto alla concorrenza. Il loro obiettivo sarà sempre quello di fare coriandoli con le nostre budella, ma in modi più creativi. Lo stesso faranno i banditi, che utilizzeranno armi di ogni tipo per cercare di ammazzarci.

Un mondo di mutanti

Dal punto di vista tecnico Miscreated sembra un titolo di buona fattura, visto il livello della produzione. Certo, è ancora presto per esprimere giudizi, ma le immagini rilasciate fanno ben sperare, così come i filmati. Il motore grafico si occuperà di simulare diverse condizioni atmosferiche, come pioggia, neve, nebbia, vento e altre, generandole in modo dinamico, così da creare varietà e situazioni di gameplay uniche. Ci sarà ovviamente il ciclo giorno/notte, con la notte che sarà il momento migliore per infiltrarsi nei luoghi più difesi cercando di non farsi vedere. Da questo punto di vista è stata fatta una scelta davvero radicale, visto che le giornate del gioco dureranno davvero 24 ore. La definiamo radicale perché, ovviamente, in questo modo le partite saranno fortemente influenzate dal momento in cui ci metterà a giocare. La telecamera che inquadrerà l'azione sarà in prima o in terza persona, a scelta del giocatore, mentre il mondo di gioco sarà davvero vastissimo. Pensate che la mappa sarà di ben sessantaquattro chilometri quadrati e avrà molti luoghi nascosti, come aree sotterranee e simili. Insomma, Miscreated sembra avere i numeri e le caratteristiche giuste per dire la sua in un genere comunque molto affollato. Non ci resta che aspettare il gioco finito, in attesa che la versione alpha arrivi nell'Accesso Anticipato di Steam.

CERTEZZE

  • Mondo di gioco molto vasto
  • Genere di sicuro appeal sulle masse
  • Molte caratteristiche

DUBBI

  • Ci sembra davvero poco innovativo
  • Qualche scelta troppo radicale?
  • La concorrenza è spietata