Quando la carlinga dell'aereo inizia a vibrare il bambino al nostro fianco ci si stringe attorno al braccio, mentre inchiodati al sedile osserviamo impotenti interi pezzi di velivolo, finanche l'intero muso, andare in pezzi e il terreno avvicinarsi pericolosamente. Lo schianto è terribile ma non letale e quando finalmente riprendiamo conoscenza il ragazzino seduto accanto a noi fino a pochi istanti prima svanisce nel nulla, tenuto in braccio da un misterioso individuo coperto di tatuaggi e agghindato come l'immaginario collettivo solitamente rappresenta le tribù centro e sud americane. Siamo sopravvissuti per miracolo ma, dopo meno di un minuti dall'inizio dell'avventura, abbiamo già mille domande in testa e, ci dicono gli indicatori a fondo schermo, l'impellenza di trovare qualcosa con cui cibarci, curarci e riprendere le forze. The Forest inizia pigiando forte sull'acceleratore, una premessa promettente per un gioco indipendente che ha raggiunto da pochi giorni Steam con la formula ad Accesso Anticipato e che si sta giustamente guadagnando molte attenzioni.
Nonostante i bug, The Forest è, già in alpha, un survival che merita grande attenzione
Per restare in vita
La formula di The Forest non è del tutto originale: altri prima hanno mescolato elementi survival in un ambiente open world con un sistema di crafting massiccio e toni horror.
Quello che il gioco di EndNight Games potrebbe eseguire meglio degli altri è dare al giocatore un contesto interessante da esplorare, fargli sorgere interrogativi che per una volta vadano oltre la semplice domanda su come arrivare al giorno successivo. Scesi dall'aereo, luogo prezioso per reperire le risorse di base e fare pratica con un'interfaccia essenziale e ben ideata, la prima cosa da fare è aprire la guida che, sotto forma di libro, possiamo richiamare alla bisogna: qui possono essere consultate le istruzioni per creare tutte le costruzioni presenti nel gioco, piazzandone lo scheletro a terra in attesa di aver depositato tutto quanto il necessario per renderle funzionanti. Già in questa versione alpha si contano diversi tipi di capanne, case, fuochi da campo, trappole e reti da pesca, ma è scontato che nel tempo verranno aggiunte altre opzioni. Tagliando alberi, cacciando animali o depredando gli accampamenti della tribù indigena si ottiene tutto il necessario per mettere in piedi la primissima tenda, fondamentale per dormire e salvare - anche se per il momento questa funzione è disattivata - fino a costruzioni ben più grosse e capaci di meglio proteggerci, come intere casette dotate di recinto, porte e finestre.
L'inventario può essere riempito da un numero consistente di oggetti: animali morti da cuocere e sassi, medicine e bevande alcoliche, l'accendino che ci troveremo in tasca fin dall'inizio e la torcia che troveremo più avanti, armi e circuiti elettronici. C'è insomma tutto, anche se magari per il momento solo abbozzato, quello che i recenti survival open world ci hanno abituato a richiedere agli sviluppatori. La curva di apprendimento è piuttosto dolce ma giocando si ha la sensazione di imparare sempre qualcosa di nuovo, magari provando ad unire oggetti diversi e scoprendo che un pezzo di stoffa e una bottiglia d'alcol uniti si trasformano in una potente molotov, oppure che combinando un sasso appuntito e un arbusto si ottiene un'ascia. Il ciclo giorno notte dinamico e il meteo variabile aiutano a creare scorci particolarmente suggestivi, che mettono in mostra in particolare la buona realizzazione degli alberi e la presenza di una vita animale magari non straordinariamente varia ma sempre in movimento, lasciandoci spesso con l'interrogativo se quello che si muove alle nostre spalle è un innocuo animaletto o qualcosa di ben più pericoloso...
Tra la vita e la morte
Il primo incontro con la popolazione autoctona che si aggira per la foresta finisce quasi sempre - o almeno questa è stata la nostra esperienza - a terra esanimi, apparentemente senza vita.
In realtà pochi istanti dopo ci si risveglia al buio, in fondo ad una profonda grotta circondati da decine di corpi appesi per i piedi e decapitati. Le sconfitte successive si concretizzeranno in un Game Over con tanto di contatore dei giorni che siamo sopravvissuti, ma per questa volta le cose vanno diversamente: gli sviluppatori ci fanno in questo modo capire che esiste un secondo piano oltre quello esterno, fatto di caverne, mostri e nuove interazioni. Questa prima esperienza nella profondità del terreno è sempre uguale ad ogni partita ed è l'escamotage utilizzato da EndNight Games per meglio contestualizzare e coinvolgere, ma gironzolando per la rigogliosa foresta che ci circonda troveremo altri luoghi simili, tutti pericolosamente abitati dalla misteriosa tribù di cannibali. Nonostante i nemici possano essere sconfitti, il fatto che girino quasi sempre in gruppo e comunque siano in grado di richiamarsi suggerisce solitamente di muoversi furtivamente e, ove possibile, evitarli. Le due opzioni, affrontarli oppure starne alla larga, rappresentano comunque la scelta più interessante in assoluto e modificano il tipo di approccio alla partita fin dal primo istante, quindi una volta scesi dall'aereo è bene avere le idee chiare e successivamente restare fedeli al proprio piano iniziale.
In futuro con l'espandersi dell'esperienza, che ad esempio dovrebbe veder aprire nuove aree come le montagne innevate che per ora restano solo sullo sfondo, crescerà anche il numero di incontri e le difficoltà da superare per restare in salute. Quello che ci auguriamo, più ancora che l'ulteriore allagamento dell'offerta contenutistica, è che questa promettente alpha cresca dal punto di vista delle rifiniture: ad oggi si contano una quantità importante di bug, glitch grafici e imperfezioni che rendono difficile consigliarne l'acquisto a tutti indistintamente. L'idea è però molto interessante già in questa forma preliminare e ci sentiamo di suggerire a chiunque non si sia ancora stancato del genere survival di investire i quindici euro richiesti e dargli una possibilità. Lo sviluppatore sembra stia lavorando seriamente e il successo ottenuto dovrebbe aiutare a mantenere le promesse, quindi speriamo di tornare a parlarne ancora a breve e di portare ulteriori feedback positivi.
Conclusioni
PRO
- Bella atmosfera
- Unisce survival, esplorazione e horror in maniera convincente
- C'è tanto da giocare...
CONTRO
- ...anche se molti contenuti devono ancora essere implementati
- Troppi bug