Non tutti i progetti sbocciati sotto le generose ali protettive di Kickstarter riescono ad ottenere l'eco mediatica sperata, pur raggiungendo l'obiettivo in denaro prefissato (talvolta distruggendolo, letteralmente) e proponendo idee particolarmente innovative e brillanti, vero e proprio volano del movimento indipendente.
Come in numerosi altri casi, è stato il balzo su Steam Greenlights ed il successivo step dell'accesso anticipato ad aver proiettato al centro del palcoscenico Crea, un caratteristico sandbox bidimensionale - in chiave RPG - chiaramente ispirato a Terraria ed al celeberrimo Minecraft, sebbene sospinto da un forte desiderio di differenziarsi dai suddetti. Sviluppata in C++ ed in Python, l'opera prima del team indipendente Siege Games, con sede affacciata sull'affascinante baia di San Francisco, è infatti completamente votata all'universo del modding, e ciascun aspetto del flessibilissimo codice è stato elaborato al fine di poter essere modificato e plasmato dal giocatore, sia esso novizio o programmatore esperto. Dopo due anni di intenso sviluppo, tuttavia, la versione 1.0 non possiede ancora una finestra di lancio, non solo perché il progetto necessita di un intenso processo di rifinitura, bilanciamento e stabilizzazione, ma anche perché vi sono diversi elementi in attesa di essere rivoluzionati ed introdotti, come ha specificato di recente il team leader Jasson McMorris. Nonostante tutto, nello stato attuale di "work in progress" Crea si presenta godibile e soprattutto dotato di un grandissimo potenziale: ecco cosa ne pensiamo dopo averlo testato a fondo.
Ispirato a Terraria e al celeberrimo Minecraft, Crea punta tutto sul modding
Mondo perduto
Se non si approccia col giusto spirito creativo, il poliedrico genere sandbox ha la capacità di repellere o, nel migliore dei casi, di annoiare istantaneamente una nutrita fetta di giocatori, col rischio che si fa ancor più concreto quando a monte vi è un impianto tecnico minimalista o concettualmente datato. Ciò nonostante il successo planetario di prodotti ambiziosi come i già citati Minecraft e Terraria, ed in minor misura del particolare Garry's Mod, è sotto gli occhi di tutti, laddove è soprattutto l'opera di Markus "Notch" Persson ad essersi trasformata in un vero e proprio fenomeno cult, citato costantemente in altri media ed in grado di catalizzare finanche progetti culturali di ampio respiro.
Basti pensare agli insegnanti che lo adottano per condurre curiose ed interattive lezioni virtuali con i propri studenti, o a chi si dedica alla ricostruzione certosina di aree geografiche immense, come quella della Norvegia recentemente pubblicizzata. Il cuore pulsante delle suddette produzioni sandbox risiede nella libertà lasciata ai giocatori, ed è proprio puntando all'espansione di questo concetto che Crea cerca di ritagliarsi una propria fetta di mercato, offrendo, ad esempio, la possibilità di realizzare nuovi biomi, mostri, oggetti e persino razze giocabili, semplicemente modificando qualche breve linea di codice grazie al supporto di guide adatte a chiunque. "Steamworks è stato ideato per progetti come il nostro", ha sottolineato con orgoglio Jasson McMorris, ipotizzando una florida diffusione di Crea catalizzata proprio attraverso la piattaforma Valve. All'avvio del gioco si para innanzi al giocatore un menù del tutto simile a quello visto in Terraria, ove è possibile generare proceduralmente un mondo (piccolo, medio o grande) e creare avatar personalizzabili sotto diversi punti di vista, dal colore della pelle al taglio dei capelli, passando per l'abbigliamento e gli immancabili accessori. Allo stato attuale dei lavori le opzioni non sono moltissime, tuttavia è indubbio che la componente "custom" sarà una delle più ampie e variegate grazie al supporto delle mod. Generato il mondo, caratterizzato da biomi di vario genere che si susseguono senza soluzione di continuità, dal desertico al montano, passando per ghiacciai, boschi, caverne e via discorrendo, il nostro personaggio si trova proiettato in un universo sconosciuto tutto da esplorare, denso sì di pericoli, ma anche di grandissime opportunità.
Armati di una semplice mazza di legno e dell'immancabile piccone d'emergenza, si iniziano così a raccogliere i primi materiali da collezionare nell'inventario e successivamente da ricercare e "craftare" in qualcosa di ben più utile; come di consueto il legname, la pietra ed i diversi minerali rappresentano le risorse base con cui iniziare a plasmare la propria dimora ed imbastire l'arte della sopravvivenza, necessarie per lanciarsi nelle esplorazioni più audaci e ricche di sorprese. Oltre alle classiche abilità da minatore, guerriero ed artigiano, il nostro personaggio destreggia anche le magie arcane e divinatorie, utilissime in combattimento e caratterizzate da una serie di abilità e specializzazioni da potenziare - spendendo i punti accumulati grazie all'esperienza - nell'apposita schermata dei talenti, attualmente bloccata a livello 15. Le finestre dei menù in gioco sono piuttosto basilari dal punto di vista stilistico e dell'usabilità, in particolar modo quelle della fabbricazione e della ricerca, tuttavia sono già stati annunciati dal team di sviluppo alcuni restyling ed un rinnovato bilanciamento generale, che dovrebbero arrivare con una prossima, corposa patch. Alla stregua di Terraria di Re-Logic è possibile realizzare numerosi oggetti di arredamento per abbellire la propria casa, ed in alcuni server online si possono già ammirare insediamenti di notevolissime dimensioni, colmi di arredi e strutture peculiari. Tutto naturalmente ruota attorno al crafting, ed il banco della ricerca, la fornace, il tavolo da acconciatore e la cosiddetta workstation, rappresentano gli elementi essenziali - da realizzare a loro volta - che permettono la costruzione degli oggetti di cui sopra ma anche e soprattutto di armi ed armature, necessarie per affrontare le insidie che attendono nel mondo esterno.
Stile retrò
Dal punto di vista squisitamente tecnico l'opera dei Siege Games tra ispirazione dall'epoca 16 bit e dunque ricorda da vicino lo stile già visto in Terraria, sebbene presenti animazioni meno accattivanti così come un design generalmente meno raffinato. Ciò nonostante risulta apprezzabile il lavoro svolto dall'illustratrice Kelley McMorris per caratterizzare i mostri, alcuni dei quali chiaramente ispirati alle creature del celebre regista giapponese Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, mentre altri non brillano per originalità od estro artistico. La varietà del bestiario, boss compresi, è comunque uno degli elementi cui gli sviluppatori sono attualmente al lavoro, ed in futuro, anche e soprattutto grazie all'apporto del modding, sarà sicuramente tra i più ricchi e ricercati.
Come di consueto per questo genere di giochi, avventurarsi nell'esplorazione notturna o scavando in profondità vuol dire imbattersi nei nemici più minacciosi e letali, che vanno necessariamente affrontati con le dovute cautele e soprattutto con un equipaggiamento all'altezza, sebbene adottino pattern di attacco estremamente classici. Il sistema di combattimento è piuttosto basilare ma anche da questo punto di vista si attendono novità importanti, con l'aggiunta di mosse ed abilità per il nostro avatar. Interessante l'introduzione dei nidi di spawn dei nemici (eliminabili) e soprattutto di alcuni cristalli in grado di teletrasportarci da una parte all'altra della mappa, evitandoci il continuo attraversamento di zone pericolose per raggiungere aree ricche di risorse. Tra le varie features che verranno introdotte ci sono anche un sistema di NPC, la possibilità di potenziare le armi ed un rinnovato bilanciamento delle abilità da minatore del personaggio, già piuttosto avanzate grazie al sistema dei talenti. Al di là di alcuni bug minori, crash in determinate circostanze e la necessaria stabilizzazione del comparto multiplayer, attualmente poco popolato ed in continua fase di testing, il progetto appare solido e proiettato verso un futuro roseo, sebbene moltissimo dipenderà dalla risposta della community, oltre che dall'efficacia delle "rivoluzioni" annunciate per gameplay ed interfaccia. Nel complesso si tratta di un'opera indipendente da seguire con interesse.
Conclusioni
PRO
- Codice flessibile orientato al modding
- Alcune idee originali
- Esplorazione e crafting interessanti
CONTRO
- Le "rivoluzioni" annunciate dal team di sviluppo
- Graficamente stiloso ma non particolarmente brillante
- Bilanciamento e stabilità del multiplayer