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Arte e mitologia greca

L'antica Grecia e uno stile del tutto particolare sono gli ingredienti del nuovo gioco di Alien Trap

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   25/06/2014

Uno dei giochi indipendenti più attesi all'E3 di quest'anno per PlayStation 4 era certamente Apotheon, un platform d'azione bidimensionale dallo stile visivo del tutto personale.

Arte e mitologia greca

Il gioco sviluppato da Alien Trap, infatti, si rifà in questo senso all'arte della ceramica e della pittura vascolare della Grecia antica, in particolare alla tecnica a figure nere inventata a Corinto e poi sviluppatasi successivamente ad Atene a partire dalla metà del VII secolo avanti Cristo. I suoi personaggi sono infatti delle figure nere disegnate su un fondo color argilla che ricorda proprio le decorazioni create dagli artisti dell'epoca sui vasi, in particolar modo quelle realizzate dal Pittore di Amasis e, soprattutto, da Exekias, un ceramista e ceramografo attivo ad Atene tra il 550 e il 530 a.C. Proprio in una versione fantasiosa di quel periodo storico sarà ambientato il gioco, che racconterà di come Era, la regina degli dèi, moglie di Zeus e dea delle messi e dell'abbondanza ha rovesciato il marito salendo al trono come sovrana incontrastata dell'Olimpo, e lanciato una campagna di sterminio contro la razza umana che disprezza. E di come, per cercare di fermarla, gli uomini hanno riposto le proprie speranze su un campione impersonato dal giocatore che armato di spada, scudo e lancia dovrà attraversare la terra dei morti, risalire il Monte Olimpo e mettere la parola fine all'ira degli Dei.

I Miti greci prendono vita su Playstation 4 in Apotheon, una produzione indie dallo stile grafico unico

Scontro di Titani

Eroi che combattono contro orde di soldati nemici, creature mitologiche, belve feroci e mostri di varie dimensioni, saranno loro gli ingredienti di questo platform d'azione nel quale un ruolo predominante lo reciterà il combattimento. Quest'ultimo sarà l'elemento base del gameplay di Apotheon, anche se in tal senso gli sviluppatori hanno dichiarato che sarà differente rispetto a quello di altri titoli simili. In sostanza anziché focalizzare l'azione a schermo su un frenetico button mashing o su complicate sequenze di mosse da imparare a memoria per eseguire delle combo, per la loro creatura quelli di Alien Trap hanno concepito dei comandi base ben definiti e più "semplici" da padroneggiare.

Arte e mitologia greca

Sarà pertanto possibile spostarsi, saltare, attaccare, parare e rotolare via con la semplice pressione di un tasto, e in relazione a ciascuna di queste singole mosse sarà possibile svilupparne altre a seconda della bisogna, ma senza doversi scervellare per ricordare la giusta combinazione. Da quanto abbiamo avuto modo di vedere e capire nel corso dell'E3 di Los Angeles, nell'economia di uno scontro saranno la tempistica e la capacità del videogiocatore nel leggere i movimenti del nemico a rivelarsi fondamentali. Bisognerà pertanto cercare di anticipare gli attacchi e agire di conseguenza, magari saltando in aria per evitare una freccia appena scoccata da un avversario, per poi toccare terra e balzare di nuovo, questa volta però in direzione del nemico per colpirlo al viso, confonderlo e rotolare alle sue spalle per finirlo con un fendente. Oppure afferrare un grosso masso da lanciare contro un avversario, o un pugnale verso la catena che regge una grossa lampada sospesa per spezzarla e farla precipitare su di lui in modo da bruciarlo con l'olio bollente riversatosi fuori dal contenitore. Insomma, capire dove e quando utilizzare ciascuna delle abilità di base del personaggio e come le diverse armi interagiscono tra loro e con l'ambiente circostante, sarà fondamentale per sviluppare delle tattiche efficaci in combattimento.

Arte e mitologia greca

Senza contare che anche la gestione degli stessi oggetti contundenti da parte del videogiocatore si rivelerà una componente fondamentale del gameplay: le spade infatti si romperanno dopo un po', le lance si spezzeranno e gli scudi subiranno dei danni che costringeranno l'utente di volta in volta a privarsene e a sostituirli, ragion per cui il gioco spingerà ad esplorare a fondo le aree pure per questo, per recuperarne altre, racimolare del bottino utile per fare acquisti o materiale per il crafting. Luoghi segreti da scoprire, aree nascoste da sbloccare più in avanti nel corso dell'avventura, casse del tesoro da saccheggiare, pozioni da creare per poi evocare magari dei guerrieri scheletro in battaglia e via discorrendo, nel gioco di cose da fare ce ne saranno parecchie. E a completare il quadro di un'offerta all'apparenza molto interessante non mancherà nemmeno una modalità multiplayer competitiva, anche a squadre. Insomma, Apotheon sembra avere tutte le carte in regola per essere una lieta sorpresa nell'attuale panorama del genere platform bidimensionale, e grazie anche allo stile grafico adottato, caratterizzato da un taglio decisamente artistico, potrebbe rivelarsi un altro dei tanti gioielli sfornati negli ultimi anni dagli sviluppatori indipendenti.

CERTEZZE

  • Stile grafico dal taglio artistico
  • Ambientazione affascinante
  • Giocabilità immediata ma al contempo profonda in alcune sue meccaniche

DUBBI

  • Longevità da verificare