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Un mese sulla Virtual Console - Luglio 2014

Un luglio tra pioggia e Mega Man!

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   11/08/2014

Mese di transizione, come non potrebbe essere altrimenti, ma comunque ricco di uscite. Il piovoso luglio si è lasciato alle spalle altri tre Mega Man, tra cui il 6 mai arrivato in Europa ai tempi del NES, e il celebre Battle Network, riuscitissimo ibrido tra jRPG tradizionale e gioco d'azione. Per il resto, software a parte, non possiamo che perpetrare per l'ennesima volta le solite lamentale: dai prezzi troppo alti e non modulati alle poche console contemplate, i nostri preamboli all'inizio di questa rubrica stanno ormai diventando prevedibili. Se non fosse che ogni mese, come per magia, troviamo un altro indesiderato argomento su cui polemizzare: l'introduzione del Dr. Kawashima aveva lasciato supporre un'imminente colonizzazione del Nintendo DS, e invece... invece quel "disponibile gratuitamente fino al 10 luglio" non significava "dopo il 10 luglio dovrete pagarlo" ma "resterà sullo shop fino al 10 luglio, gratis, poi basta". Insomma, il portatile a due schermi è ancora un lontano miraggio, il tutto mentre la vita del Wii U burrascosamente avanza, e la Virtual Console resta, ahinoi, pallida ombra di quel caleidoscopico servizio che era sul primo Wii. Forse è inutile lagnarsi ancora dell'assenza del Nintendo 64 e di Ocarina of Time ma, al solito, preferiamo farlo lo stesso; in fondo è un po' come tenere in panchina Maradona, quale allenatore oserebbe? Solo uno che volesse vantarsi (illudersi?) di poterne fare a meno, forse: magie e unicità della sognante realtà kyotense.

In attesa del solito Nintendo 64, in attesa di Nintendo DS, accontentiamoci di questi bei Mega Man

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1986/1992
Sviluppato da Hudson Soft pubblicato da Hudson Soft

Adventure Island (NES)

Il primo Adventure Island per NES è un clone quasi perfetto del celebre Wonder Boy di SEGA. Se quest'ultimo si sarebbe però evoluto in atipiche ibridazioni col mondo degli rpg, Adventure Island sarebbe proseguito, escluso qualche sporadico esperimento, fedele alla linea originaria.

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In un certo senso gli appassionati del primo Wonder Boy, radicalmente diverso da qualunque successore, hanno visto crescere il loro prediletto sotto mentite spoglie, quelle per l'appunto di Mr. Higgins, il cavernicolo protagonista della derivativa serie Hudson Soft. Ma, sequel e storia a parte, ci sono davvero motivi per preferire questo Adventure Island al primo Wonder Boy? A meno che non possiate reperirlo in alcun modo - su Virtual Console è assente, almeno su Wii U - francamente no. Il gioco come detto all'inizio è quasi identico, con la sua morte-al-primo-tocco, la sua ambientazione primitiva, lo skateboard e la frutta da raccogliere lungo la corsa - quest'ultima autentico metronomo del ritmo dell'azione, essendo necessaria a non morire di fatica. Gli ingredienti nel complesso sono gli stessi: la maggiore discriminante è la qualità grafica, in tutto e per tutto a favore dell'originale Wonder Boy.
Voto: 6,5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1992/1993
Sviluppato da Capcom pubblicato da Capcom

Mega Man 5 (NES)

Il quinto episodio di Mega Man è stato l'ultimo per NES ad arrivare in Europa, escludendo naturalmente riedizioni e collezioni successive. Come abbiamo scritto in occasione del numero 4, i Mega Man posteriori alla prima trilogia, rare eccezioni a parte, sono tutti macchiati da scarsa ispirazione e ripetitività dei contenuti.

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Fortunatamente non tutti allo stesso modo. Il quinto è sicuramente - ribadiamo: esclusi i primi tre - uno dei capitoli realizzati meglio. Totalmente manierista e senza innovazioni degne di nota, nemmeno nelle mosse del protagonista, vanta comunque un design di buon livello, tra l'altro arricchito (per la prima volta) dalla possibilità di salvare i propri progressi, rinunciando al tedioso sistema di password che aveva caratterizzato la serie fino a quel momento. L'ossatura è sempre la solita, otto boss da affrontare nell'ordine preferito - rubandone i poteri uno ad uno - ma è la qualità degli stage, oltre che dei nemici, a rendere il 5 un Mega Man migliore del 4. Uno dei livelli offre anche delle fasi a testa in giù, a "gravità invertita", che quindici anni dopo avrebbero segnato il percorso di Super Mario. La veste grafica è ereditata dai predecessori, pur migliorata, e la musica, comunque di buon livello, non si avvicina alle altissime vette passate.
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1993
Sviluppato da Capcom pubblicato da Capcom

Mega Man 6 (NES)

Parlare di due Mega Man così simili, usciti a un solo anno di distanza, è tutt'altro che facile. Per quanto riguarda il sei, potremmo dire con molta semplicità che, come anticipato prima, la sua maggiore attrattiva risiede nel non essere mai stato pubblicato in Europa. Per la precisione, è sbarcato nel vecchio continente solo un anno fa, grazie alla Virtual Console di Nintendo 3DS.

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E questo, per gli amanti della serie che non l'hanno mai giocato, potrebbe essere già abbastanza. Per il resto, pur con qualche miglioria tecnica, si tratta del solito, caro vecchio Mega Man: non doveste aver letto il paragrafo precedente, ribadiamo che, foste novizi della saga, non c'è alcun motivo per preferire il sei a uno dei primi tre, in particolare al 2 e al 3. Anzi, in realtà un motivo c'è: essendo dei giochi molto difficili, soprattutto per gli standard odierni, il sei è tarato molto più in basso. Più permissivo, meno spietato, potrebbe essere una buona porta d'ingresso al mondo del Blue Bomber... non fosse per il fatto che il cinismo della saga è una delle colonne portanti della serie. Le autentiche novità riguardano le mosse - quelle standard qui al gran completo, come nel 5 - arricchite per l'occasione da due fusioni col robo-cane Rush: una per fare dei brevi voli, una per colpire con più forza. Le uscite multiple degli stage avrebbero potuto costituire la caratteristica chiave dell'opera, ma non sono state approfondite abbastanza, e fioriscono - in parte - solo nel livello finale.
Voto: 6,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1993
Sviluppato da Konami pubblicato da Konami

Pop'n TwinBee (SNES)

Come diverse altre saghe Konami, quella di Twinbee, relativamente sconosciuta in occidente, è una serie discretamente famosa in Giappone; abbastanza, comunque, da consentire una proliferazione di spin-off. Questo episodio su SNES non solo appartiene al filone originale, ma è uno dei pochi ad essere emigrato dalla terra del Sol Levante; si tratta, da qualunque punto di vista, di un ottimo shooter a scorrimento verticale.

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In maniera simile a Parodius per quelli ad andamento orizzontale, ma con fare ben più fanciullesco, Pop'n Twinbee estende il mondo degli shoot'em up a tutte quelle persone che, per età o gusto, disdegnano la "solita" ambientazione fantascientifica. E, pur presentando le meccaniche canoniche, ogni dettaglio è traslato in salsa infantile, dai nemici ai power-up. Non che l'aspetto influenzi negativamente la difficoltà del gioco: abbordabile ma non semplice nella modalità standard, affrontato al massimo della sfida garantisce la solita sana, cara dose di sadismo tipica del genere. Gli stage presenti sono sette, da circa dieci-quindici minuti l'uno; naturalmente la longevità di un prodotto simile non si valuta dalla durata, ma dalla brillantezza del design e dall'incentivo a migliorare il proprio score, e in questo Pop'n Twinbee non scontenta. Si valuta anche dal multiplayer, altro fattore positivo: è ben calibrato, e c'è addirittura un'opzione per orientare il fuoco nemico principalmente verso un giocatore, così da bilanciare la sfida e tutelare i meno esperti. Essendo uscito dal Giappone solo in formato PAL, questa versione è a 50hz.
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1994
Sviluppato da Konami pubblicato da Konami

Pop'n TwinBee: Rainbow Bell Adventures (SNES)

Come anticipato prima i personaggi di Twinbee, protagonisti di uno shooter, sono stati usati anche per alcuni spin-off. L'ultimo di questi ad essere sbarcato in occidente, in questo caso in Europa, è proprio il platform denominato "Rainbow Bell Adventures". Mettiamo subito in chiaro un punto dolente: il software, esattamente come quello trattato in precedenza, viaggia a 50hz. Anche in questo caso perché non esiste una versione inglese a 60hz, non essendo stato pubblicato negli Stati Uniti.

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Non che questo titolo in particolare ne risenta troppo, avendo un ritmo piuttosto basso. Si tratta di un platform con tre protagonisti - Twinbee, Winbee e Gwinbee, sembra uno scioglilingua - sostanzialmente intercambiabili, diversificati solo dall'aspetto e da qualche sfumatura ludica. Nel complesso è un discreto platform 2D, coi primi livelli semplicissimi a mo' di tutorial - i tutorial impliciti dei primi anni '90, non quelli tediosi di adesso - la cui sfida aumenta gradualmente, fino agli ultimi stage davvero impegnativi. Non è, nonostante l'aspetto, un gioco alla Kirby (principalmente per bambini, insomma). La sua peculiarità è una: salto e attacco vanno caricati. Un aspetto atipico per il genere di appartenenza, che richiede un po' di pratica, ma alla fine funziona abbastanza bene e, soprattutto, consente di diversificare questo Rainbow Bell Adventures, per il resto "solo" discreto, dalla massa di platform 2D presenti su SNES. Il multiplayer, inserito più per principio che per convinzione, è caotico e trascurabile.
Voto: 6,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2002
Sviluppato da HAL Lab pubblicato da Nintendo

Kirby: Nightmare in Dreamland (GBA)

Questo Kirby è un remake del secondo episodio della serie, quel Kirby's Adventure che vide debuttare la rosea sfera su console casalinghe, precisamente su NES. Plasmato dalle sapienti - e all'epoca giovanissime - manine di Sakurai, ormai una celebrità grazie a Super Smash Bros, Kirby's Adventure è uno di quei rari giochi che, pur non avendo venduto moltissimo, è riuscito ad aumentare la popolarità del brand di riferimento.

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È stato il primo capitolo della saga ad aver proposto la classica meccanica mangia-e-ruba, col protagonista costantemente impegnato a ingoiare nemici, così da carpirne lo specifico potere e utilizzarlo per proseguire nell'avventura. Questo remake per Game Boy Advance, quantomeno a livello di meccaniche, propone una singola sostanziale differenza: la presenza del multiplayer, al solito assente nella versione per Virtual Console. Si tratta indubbiamente di un platform storico, per quanto semplice ed essenziale: la vera domanda è se convenga acquistare questo o l'originale. Prezzo a parte, a nostro parere l'estetica minimale e pulita della prima versione resta superiore a quella di questo remake, sicuramente più colorata e complessa ma anche meno coerente.
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2001
Sviluppato da Capcom pubblicato da Capcom

Mega Man Battle Network (GBA)

Mega Man Battle Network, Rockman EXE in Giappone, è lo spin-off di maggior successo della saga del blue bomber. Un po' RPG - rigorosamente giapponese - un po' gioco d'azione, la miscela risultante ha segnato i primi anni di vita del Game Boy Advance, divenendo uno dei prodotti simbolo della piattaforma. Colpito anche lui dalla "sindrome del seguito", è proprio coi successori che ha trovato il maggior successo di vendite: tuttavia le meccaniche basilari, oltre alla genialità del concept, erano già evidenti dal capostipite.

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L'avventura si svolge su due binari paralleli, uno reale, in cui si controlla l'adolescente Lan, e uno virtuale, avente per protagonista proprio Mega Man. Che, almeno in questo caso, non ha vita indipendente: semplicemente è l'alter-ego cibernetico di Lan, destinato a sgominare virus e risolvere web-problematiche dall'inizio alla fine dell'avventura. Mega Man può essere personalizzato come nei classici gioco di ruolo, l'interazione tra i due mondi è carina, i dungeon cibernetici interessanti ma non eccellenti: il punto di forza dell'opera, stile grafico a parte, è il sistema di combattimento. Gli antagonisti si muovono su una scacchiera ripartita in due macrosezioni - la vostra e quella dei nemici - e non possono oltrepassare il confine, ma gli scontri avvengono in tempo reale, all'insegna del dinamismo, pur non rinunciando mai alla componente strategica e ai vincoli tipici dei giochi di ruolo. Dei combattimenti unici e interessanti ma, a meno che non ne siate appassionati, un po' abusati a causa dei frequenti incontri casuali. Il tutto, anche grazie all'atipicità del concept, ha retto bene alla prova del tempo. Almeno per ora.
Voto: 7,5/10

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