Che Blizzard facesse sul serio con Heroes of the Storm era chiaro da tempo. Almeno da quando quella che era nata come una mod per StarCraft II non è stata rilanciata in grande stile, come titolo stand alone e vera e propria irruzione della società nell'affollato ma quotatissimo panorama dei MOBA, o action brawler come dalle parte di Irvine si preferisce definirli. Questioni lessicali a parte, i centocinquanta membri del Team 1 sono oramai divisi tra il lavoro su Legacy of the Void e quello su Heroes of the Storm, che è stato da poco annunciato entrerà ufficialmente in beta il prossimo 15 di gennaio, aprendosi così finalmente ad un pubblico più vasto e variegato. Ne abbiamo già parlato più volte in passato, torniamo a farlo in occasione del BlizzCon 2014, dove il gioco si è ritagliato un'importante fetta della luci della ribalta grazie all'annuncio di nuovi eroi, da una parte, e di nuovi BattleGround che vanno a fare il palio con interessanti opzioni utili a sviluppare l'interesse della community competitiva. Ci siamo rimessi in fila per provarlo e per metterlo ancora una volta alla prova.
Heroes of the Storm si arricchisce al BlizzCon 2014 di inediti eroi, mappe e opzioni di gioco
Largo ai Vikings
L'aggiunta più curiosa tra quelle riguardanti gli eroi è certamente legata all'arrivo sui campi di battaglia dei Lost Vikings, personaggi che si rifanno al classico Blizzard del 1992. I tre vengono selezionati come un singolo eroe ma possono essere mossi individualmente, volendo, percorrendo lane differenti e chiedendo ottimi doti di micro gestione per ottenere il miglior risultato possibile.
Non è semplice e sulle prime bisogna porre parecchia attenzione se si decide di spostarli in direzioni diverse, però godono di un design unico che da una parte dimostra una volta di più la versatilità di Heroes of the Storm, dall'altra pone una sfida interessante ai veterani del genere che vogliono testare qualcosa di unico. Anche la scelta di dargli tempi di respawn diversi regala uno strato di complessità ulteriore che gli utenti più smaliziati sapranno apprezzare. La seconda introduzione all'interno del roster è Thrall, capoguerra dell'Orda che ci riporta alla normalità con potenti colpi di martello sul terreno capaci di scaraventare lontano gli eroi nelle vicinanze, piccoli terremoti che causano ingenti quantità di danno e un branco di lupi che, una volta evocati, si scagliano verso l'avversario. Infine Jaina Marefiero, altro personaggio noto agli appassionati di Warcraft che non necessita di grosse presentazioni, può contare su alcune magie ad area che bloccano gli avversari, congelandoli, prima di danneggiarli facendo piovere dal cielo enormi proiettili di ghiaccio.
Il tempio del cielo
Sullo showfloor del BlizzCon 2014 ci siamo dilettati con il nuovo battleground Sky Temple, mappa al cui interno compaio in posizioni di volta in volta differenti alcuni templi da conquistare per causare un costante flusso di danni alle fortificazioni nemiche. Allo stesso tempo personaggi non giocanti speciali cercheranno di riprendere questi punti di controllo, imponendo a chi li possiede in quel momento di guardarsi da un'ulteriore minaccia. Sky Temple ha una forma asimmetrica molto distante dagli standard del genere, un design interessante anche se forse non il più ricercato o innovativo tra il pool di ambientazioni presentate sinora. È comunque importante notare come Blizzard non è evidentemente soddisfatta del numero di arene rilasciate sinora e intende ampliarlo costantemente. L'occasione è stata infatti anche buona per mettere gli appassionati a conoscenza di un secondo battleground, Tomb of the Spider Queen, tra i cui sotterranei ci si deve dar da fare, oltre che per eliminare il team avversario e le sue postazioni, anche per uccidere gli innumerevoli ragni che, rilasciando sul terreno delle gemme, si frappongono tra noi e l'evocazione della Spider Queen. Gli utenti più curiosi degli sviluppi in chiave e-sport saranno interessati dall'annuncio relativo all'aggiunta di una modalità classificata, sperimentabile sia con un numero variabile di amici assieme ad altri sconosciuti, Hero League, sia da team di cinque precostruiti, Team League. In entrambi i casi si conquisteranno o perderanno punti utili per le classifiche a seconda degli esiti dei match e verrà richiesto il raggiungimento di un determinato livello, 30 per la Hero League e 40 per la Team League, prima di avervi libero accesso. Se a tutto ciò si sommano skin inedite e ritocchi assortiti, non è difficile prevedere che per la beta di gennaio ci saranno diverse nuove ragioni per interessarsi all'action brawler Blizzard. Resta da capire quale dimensione acquisterà nel tempo, se si porrà come un'alternativa ai prodotti iper competitivi o se tenterà di bissare il loro successo come e-sport, ma come già si può osservare da tempo per HearthStone sembra che l'apertura al mercato dei free to play sia stata presa sul serio e che possa acquistare connotati sempre più definiti negli anni a venire.
CERTEZZE
- Lost Vikings originali e interessanti
- Due nuovi battleground
- Modalità classificata
DUBBI
- Tante mappe potrebbero rendere più dispersiva l'esperienza
- La grande varietà degli eroi rende complesso il bilanciamento