All'esordio della nostra guida dedicata interamente all'universo PC siamo partiti in quarta analizzando il componente più importante attorno al quale gravita tutto ciò che troverà posto nel nostro case: la scheda video. In questo secondo appuntamento è arrivato il momento di focalizzarci su quello che avevamo definito come il cervello della nostra macchina da gioco, ovvero il processore, essenziale per il funzionamento stesso di un computer, ma piuttosto marginale in ambito videoludico rispetto alla scheda video. Quest'ultima infatti si occupa di dare vita ai mondi e ai personaggi virtuali che andremo ad incontrare, trasformando migliaia di righe di codice in pixel colorati, texture dettagliate e complessi modelli poligonali, ma alcune specifiche funzioni come quelle relative all'intelligenza artificiale passano tutte attraverso il processore. Questi sono aspetti generalmente tangenti all'esperienza visiva vera e propria, ma non per questo meno importanti nell'economia di una partita. Tuttavia, quando ci si accinge ad assemblare una nuova macchina da gioco e a ripartire il budget a disposizione tra i vari componenti, la CPU si aggiudicherà sempre il secondo posto dietro alla GPU, questo perché soprattutto in ambito videoludico, il processore ha un rapporto prezzo/benefici in game molto più basso rispetto alla scheda video. Ha però dalla sua il vantaggio della durata. Visto il suo impiego marginale e il suo apporto spesso trascurabile in termini di performance, avrà un ciclo di vita mediamente abbastanza lungo: per rincorrere le migliori prestazioni con gli ultimi titoli usciti o per raggiungere le risoluzioni più alte sarà molto più utile mettere mano al portafoglio per sostituire la GPU datata piuttosto che il processore. Sopravvivere alla scheda video, di fatto, lo rende relativamente meno dispendioso sul lungo periodo, a patto di non puntare sull'overclocking duro e puro o di non doverlo spremere in ambito lavorativo.
Il secondo appuntamento della Guida PC di Multiplayer.it è tutto dedicato alle migliori CPU sul mercato
Importante, ma non fondamentale
Alla luce delle differenze tra CPU e GPU nell'impatto sul videogiochi, risulta quindi meno immediato orientarsi nella giungla di modelli con cui Intel e AMD hanno popolato il mercato in questi ultimi anni. Per prima cosa risulta quindi di assoluta importanza avere ben chiaro quale sarà l'utilizzo della macchina che andremo ad assemblare.
Se oltre ai videogiochi verrà utilizzata per attività quali il video editing/rendering o l'utilizzo di programmi grafici complessi che hanno un impatto maggiore sull'utilizzo della CPU conviene orientarsi verso i modelli più performanti, se invece l'attività è prettamente ludica, il ventaglio di offerte si riduce e con lui anche il prezzo delle varie opzioni. Alla luce di ciò, piuttosto che spendere cifre elevatissime in processori estremi di fascia alta dalle prestazioni ridondanti, è decisamente meglio orientarsi verso una fascia di prezzo intermedia e utilizzare il denaro risparmiato per l'acquisto della scheda video. Parlando nello specifico, l'efficienza di un processore è forse la variabile più importante che va ad impattare sulle performance dei videogiochi. Una CPU altamente efficiente che viaggia a 2 GHz può tranquillamente avere prestazioni migliori di un altro modello con una frequenza di clock più alta ma un'efficienza minore. Guardando alle scorse generazioni, un esempio calzante è il Pentium 4 di Intel che veniva battuto facilmente in tutti i benchmark dai processori Athlon di AMD a causa dell'architettura Netburst non particolarmente riuscita proprio sotto il profilo dell'efficienza. Se invece prendiamo due CPU basate sulla stessa architettura, come facilmente prevedibile quella con una frequenza maggiore ottiene risultati migliori. In tal senso, utilizzando una buona accoppiata processore e scheda madre con un buon dissipatore è possibile guadagnare qualche punto nelle prestazioni con l'overclocking, pratica tutt'ora decisamente più accessibile che in passato grazie all'utilizzo di utility e software appositamente sviluppati dagli stessi produttori che con pochi click permettono di modificare i parametri e aumentare frequenze e voltaggi. Sebbene questa pratica possa giovare anche nei videogiochi, è bene rimarcare che moltissimo dipende da come sono stati programmati i singoli titoli e dal lavoro di ottimizzazione svolto dagli sviluppatori. Nei software che sfruttano i processori multicore, ad esempio, è molto importante avere un buon quantitativo di cache per singolo core in modo da evitare colli di bottiglia e assicurarsi il corretto flusso di calcoli senza rallentamenti e cali di prestazioni. Ribadiamo comunque che raramente i titoli beneficiano in maniera importante di una CPU più veloce e che questo componente rimarrà sempre in secondo piano rispetto alla scheda video per il suo minore rapporto prezzo/prestazioni.
Tutte le guida hardware
L'articolo che state leggendo è il secondo di una serie che ci accompagnerà nel corso dei prossimi mesi e che tratterà ogni aspetto della scelta delle componenti per montare un nuovo PC oppure aggiornare una macchina esistente. Se volete vedere il programma delle pubblicazioni e restare sempre aggiornati, vi consigliamo di raggiungere questa pagina.
Tre CPU per risparmiare
Se siete alla ricerca di una CPU dal prezzo contenuto, avrete di che sbizzarrivi con la marea di modelli che propone attualmente il mercato. Noi ci siamo limitati a sceglierne tre, uno entry level e due un pochino più costosi, ma rimanendo comunque poco sopra le soglia di cento euro. Il primo è l'Intel Pentium G3258, un processore dual core con una frequenza di 3,2 GHz stock e 3 MB di cache di terzo livello.
Il consumo di circa cinquanta watt lo rende ottimo per i PC entry level soprattutto a fronte di un prezzo di poco superiore ai 70€. Con un po' di overclocking lo si porta tranquillamente verso i 4,5 GHz e nonostante abbia solamente due core e manchi di alcune feature come il Turbo Mode o l'hyper-threading, porta in dote tutta la potenza di calcolo necessaria per reggere le maggior parte dei titoli a risoluzione e frame rate accettabili, soprattutto se accompagnato da una scheda con l'ottimo rapporto qualità prezzo come Radeon R9 270X. Se si vuole fare un passo in più, il nostro consiglio è quello di volgere lo sguardo sull'Intel i3-4150 (circa 115€) oppure sull'AMD FX-6300 (110€) entrambi più costosi è più performanti. Sebbene rimanga un dual core con un base clock più elevato, l'Intel i3-4150 è un ottimo processore che grazie all'Hyper Threading evita i colli di bottiglia anche a risoluzioni standard come il FullHD, scongiurando rallentamenti nel flusso di calcolo. Grazie all'architettura Haswell è generalmente più performante della controparte AMD, con il solo limite di non poter essere overclockato. Questo gli porta il vantaggio di non necessitare di altri dissipatori se non di quello di fabbrica, ma gli fa perdere terreno rispetto all'AMD FX-6300 che invece può guadagnare qualcosa intervenendo sulle frequenze. In definitiva, se non volete cimentarvi in OC, ma cercate una CPU da utilizzare alle sue impostazioni predefinite vi consigliamo il modello Intel, se invece siete propensi a intervenire su voltaggi e frequenze, a parità di prezzo, la scelta AMD è preferibile.
Il migliore - Intel Core i5-4690k
La nostra scelta nella migliore opzione gaming è caduta sull'Intel Core i5-4690K, il più veloce dei processori i5 equipaggiato con la quarta generazione dell'architettura Haswell Refresh. È un modello quad-core con una frequenza di base di 3,5 GHz che in Turbo Mode può arrivare fino a 3,9 GHz, esattamente come la precedente generazione di Core i7-4770K.
Il suffisso "K" posto alla fine del nome del modello indica la possibilità di effettuare overclock tramite il moltiplicatore sbloccato, andando ad aumentare ulteriormente le frequenze per una potenza di calcolo ampiamente sufficiente in ambito videoludico. Non è la CPU più veloce proposta dal produttore di Santa Clara, ma il modello successivo nella scala di performance, il Core i7-4790K, è più costoso e come detto in precedenza la differenza di prestazioni non è così importante da dare vantaggi rilevanti con i videogiochi. Se però si ha la pazienza di dedicarsi all'overclocking, l'i5-4690K è un processore capace di dare soddisfazioni. Una volta raggiunto il BIOS si possono aggiungere progressivamente MHz e aumentare i voltaggi per migliorarne la velocità, arrivando tranquillamente a toccare i 4,5 GHz in piena stabilità. L'importante è progredire in modo graduale e ritornare ai settaggi precedenti ogni qualvolta ci siano segni di instabilità in modo tale da non stressare eccessivamente la CPU pur guadagnando margini di performance. Importante, come detto, è anche avere un buon dissipatore per mantenere sotto controllo le temperature, e una buona motherboard che permetta di avere pieno accesso e tutti i parametri e magari che ci aiuti con l'implementazione di qualche utility proprietaria. Viste le prestazioni, l'Intel Core i5-4690K è il processore che meglio si adatta a un utilizzo videoludico, forte di un prezzo non superiore ai 250€, nonché di notevoli margini di overlocking. Abbinato a una NVIDIA GTX 970 o 980, oppure a una Radeon R9 290 non avrete problemi di sorta neanche con i titoli più recenti, e in più vi offrirà un ampio margine di sicurezza anche per i prossimi anni a venire.
High end - Intel Core i7-4790k
L'Intel Core i7-4790K è la migliore CPU di fascia alta che si possa acquistare a prezzi ragionevoli. Tralasciando i modelli da mille euro con nuovo chipset X99 sui quali torneremo più avanti, questo processore quad-core con una frequenza base di ben 4GHz e Turbo Boost a 4,4 GHz rappresenta il meglio che potere trovare attualmente sul mercato. Con cento euro in più rispetto al modello precedente, il top di gamma Intel mette sul piatto prestazioni eccezionali soprattutto grazie all'ottimo margine di overclocking che lascia nuovamente spazio a sostanziosi miglioramenti.
Per spingerlo al massimo è caldamente consigliato un dissipatore di fascia alta, magari a liquido, per essere sicuri di non incorrere in spiacevoli problemi legati alle temperature eccessive dei quattro core spremuti al massimo delle loro potenzialità. Inoltre, essendo un Core i7, beneficia della tecnologia hyper-threading che permette a un processore quad core di apparire agli occhi dei software come un otto core, aumentando sensibilmente le prestazioni con gli applicativi, con la solita eccezioni dei videogiochi che non ne fanno uso diffuso. Proprio per questo, l'i7-4790K è particolarmente indicato per tutti coloro che per lavoro utilizzano programmi particolarmente pesanti e che si dedicano al video editing. I test effettuati sull'encoding hanno dimostrato che i7-4790K ha tempi di elaborazione minori fino al 25% rispetto all'i5-4690K, giustificando pienamente i cento euro di differenza di prezzo tra i due modelli. Dove invece questo stacco non si sente particolarmente è nel gaming, con titoli che si avvantaggiano solamente di qualche frame per secondo in più. Come detto prima, sarebbe decisamente meglio destinare questi cento euro extra all'acquisto della GPU, tralasciando questa opzione se non si è appassionati di overcloking o non si fa un utilizzo intensivo del PC per scopi lavorativi: programmi di computer grafica 3D come Maya o 3Ds Max, oppure di audio e video editing otterranno sicuramente un visibile giovamento dall'utilizzo di un i7 piuttosto che di un i5.
Uno sguardo al futuro
In ultimo, volevamo chiudere con un paio di considerazioni sul futuro. La nostra Guida PC nasce come un progetto articolato su più di quindici articoli, che verosimilmente vi terrà compagnia fino all'arrivo dell'estate. Il mercato e la tecnologie si muovono incessanti a ritmo sostenuto, spesso su binari a velocità differenti e noi non tarderemo di aggiornare la nostra guida con le ultime soluzioni di Intel e AMD e a proporvi articoli dedicati alle ultime novità. Il mondo della CPU è infatti ora come ora a cavallo tra due generazioni. Intel ha anticipato AMD con il lancio dei processori basati sull'architettura Haswell-E, nello specifico Core i7-5960X, Core i7-5930K e Core i7-5820K. Visto il costo spropositato li abbiamo volutamente esclusi dalle soluzioni sopraelencate, ma gli va dato il merito di aver portato importanti innovazioni nel panorama PC. Oltre alle cache di 3 livello notevolmente aumentate rispetto ai modelli precedenti, tutti i processori sono naturalmente dotati di moltiplicatore sbloccato, tecnologie Hyper-Threading e Turbo Boost 2.0.
La vera novità però è rappresentata dalla nuova architettura che porta in dote il nuovo chipset X99 e l'adozione delle memorie DDR4, che manderanno in pensione le vecchie DDR3 sulla scena già da 7 anni. Il passo in aventi non è di poco conto, anche dal punto di vista monetario. Equipaggiare il proprio PC con un di questi nuovi processori, infatti, richiede oltre al costo della CPU stessa, l'acquisto di nuove RAM (costose all'inizio del loro ciclo di vita) e di una nuova scheda madre dotata di socket LGA-2011 v3, esclusivo dei nuovi modelli. Il tutto fa lievitare spaventosamente i costi, costringendoci a tralasciare le soluzioni più recenti e guardare altrove per decidere quali processori inserire in questo speciale. Inoltre nel corso del 2015 è atteso l'esordio delle nuove soluzioni basate sul processo produttivo a 14 nanometri, con Intel impegnata su due fronti distinti: da una parte ci sono i processori Broadwell basati sulla stessa architettura dei Core i7, i5 e i3 di quinta generazione presentate da Intel tra estate 2014 e inizio 2015, e dall'altra quelli basati sulla nuova architettura Skylake. Quest'ultima dovrebbe arrivare con il socket LGA 1151 e accompagnata da una nuova famiglia di chipset con sei modelli al debutto. Si tratta di CPU estremamente interessanti anche solo per l'adozione del nuovo processo produttivo a 14nm, con il colosso di Santa Clara che ha intenzione di lanciarli e stretto giro di boa l'uno dall'altro andando ad aggredire più fasce di mercato e promuovendo la coesistenza delle due tipologie di CPU. In casa AMD invece, pare che dovremmo aspettare fino al 2016, quando i nuovi processori con architettura x86 denominata Zen dovrebbero fare il loro debutto sul mercato prendendo il posto di quella Bulldozer che nelle sue varie evoluzioni è stata alla base delle soluzioni AMD negli ultimi anni. Ovviamente, così come per Intel, anche in questo caso si parla di abbinarle a nuove schede madri e memorie DDR4, quindi, se siete interessati, iniziate a risparmiare che la spesa si preannuncia bella corposa.