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Guida PC - Mouse

Il quinto appuntamento con la Guida PC di Multiplayer.it è interamente focalizzato sul mouse, il nostro miglior compagno di giochi

SPECIALE di Mattia Comba   —   01/04/2015

Dopo aver analizzato tutti i componenti da infilare all'interno del case, è giunto il momento di spostarsi all'esterno trattando le periferiche che ci permettono concretamente di giocare, inviando al sistema gli input utili allo scopo. Parliamo ovviamente di mouse, tastiere, controller e periferiche varie, iniziando la rassegna proprio dai mouse. Ogni giocatore PC ne ha uno, ma non tutti i sono adatti ai giochi, anche se c'è chi pensa che la questione dei "mouse da gaming" sia una faccenda dettata puramente dal marketing. Se da una parte si può trovare sicuramente un premium price sostanzioso dovuto al brand e alla sua potenza sul mercato, dall'altra è altrettanto vero che le componenti e la disponibilità più o meno marcata di opzioni di personalizzazioni sono forti punti a favore di questa tipologia di mouse, in generale molto più soddisfacenti. Ce ne sono di tantissimi modelli, basti andare nei punti vendita di una qualsiasi catena di elettronica per trovare scaffali pieni di periferiche anche da pochi euro, adatte perlopiù ad attività lavorative. A meno che il vostro unico interesse videoludico sia il Solitario, è sempre consigliato rivolgersi a prodotto pensati appositamente per il gaming, indipendentemente dal prezzo: come per tutti i componenti, quando si parla di PC il range di prezzi e piuttosto ampio con un'offerta variegata che non mancherà di andare incontro alle esigenze e ai portafogli di ogni giocatore. Innanzitutto un mouse pensato con in testa un impiego videoludico ha molti punti a favore rispetto agli altri: bassa latenza, la presenza di software con opzioni di personalizzazione più o meno approfondite, supporto a valori più elevati di DPI e utilizzo di sensori più sofisticati. La cosa più importante resta comunque la capacità di replicare sullo schermo nel modo più accurato possibile il movimento della mano sul tappetino senza sporcare la traiettoria del cursore. Insomma, una scelta che non va sottovalutata.

Il nuovo capitolo della Guida PC di Multiplayer.it è completamente dedicato ai mouse

Ottico o laser?

Una giusta premessa da fare prima di addentrarci nel marasma di modelli presenti sul mercato riguarda le specifiche: i mouse da gioco non sono come il processore o la scheda video e di conseguenza performance e prezzo non sono tutto. Questi aspetti sono tanto importanti come il fatto che sia comodo da utilizzare durante lunghe sessioni di gioco, che si adatti al palmo della nostra mano e che abbia il giusto grip e la giusta sensibilità andando incontro al modo in cui siete soliti giocare e ai generi che giocate maggiormente.

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Di base un giocatore di MOBA o MMO andrà a cercare alcune caratteristiche molto differenti da quelle richieste da un giocatore di sparatutto. Se da una parte i pro player optano per mouse leggeri e con altissimi DPI, non è detto che questi vadano bene per chiunque. Secondariamente, il fattore estetico non è di poco conto: un paio di led colorati e personalizzabili oppure una skin della squadra di eSport preferita o di un gioco appena uscito fanno solitamente lievitare il prezzo, ma si sa, anche l'occhio vuole la sua parte. Con queste osservazioni ben impresse nella mente passiamo ad analizzare le maggiori differenze tra i mouse in commercio. Prima di tutto, si dividono in due grandi categorie in base al sensore equipaggiato, ottico o laser. C'è molto dibattito attorno alla questione su quale dei due sia meglio perché, a differenza di quanto accaduto con il passaggio dalle tastiera a membrana a quelle meccaniche di cui sono una naturale evoluzione, il laser porta miglioramenti marginali rispetto alla tecnologia precedente e in molti casi neanche percepibili. In verità talvolta i mouse laser sono anche meno efficaci di quelli ottici, visto che sono influenzati in maniera sensibilmente maggiore dalla superficie sulla quale vengono utilizzati. Inoltre molto spesso ci si fa abbagliare dal grezzo numero dei DPI più alto rispetto a quelli garantiti dalla controparte con sensore ottico, ma di contro si paga il prezzo sulla velocità e sulla precisione, tanto che molti pro player dediti agli FPS preferiscono utilizzare mouse ottici rispetto a quelli laser per una migliore gestione della mira soprattutto negli scontri ravvicinati. Sembra difficile da credere, ma la questione sta proprio in questi termini con i maggiori produttori che cercano di tirare acqua al loro mulino promuovendo un tecnologia più recente per giustificare un incremento di prezzo rispetto alle linee di prodotti precedenti. Molto spesso, soprattutto per un utilizzo di tutti i giorni da parte di giocatori che non ambiscono a calcare i palchi internazionali delle competizioni più importanti, un mouse con sensore ottico assolve egregiamente a tutte le funzioni a cui è chiamato a rispondere, costando qualche decina di euro in meno della controparte laser. Detto questo, per entrambi rimane fondamentale utilizzarli sulla superficie adatta, preferibilmente un mousepad di qualità, da mantenere sempre pulito insieme al sensore del mouse.

Tanta personalizzazione

Altro discorso spinoso riguarda la differenza tra un mouse col filo e uno wireless. Quest'ultima tecnologia è sicuramente preferibile in termini di comodità visto che elimina un cavo dalla scrivania e ha un raggio d'azione maggiore. Tuttavia, in ambito gaming, il caro vecchio filo rimane preferibile. Nonostante i passi in avanti fatti dalla tecnologia wireless in questi ultimi anni i tempi di risposta rimangono maggiori rispetto alla controparte collegata al PC tramite cavo.

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Inoltre se da una parte la maggiore mobilità è un plus, dall'altra c'è il problema della batteria da sostituire periodicamente oppure da mettere in carica su un'apposita base. Inoltre costano mediamente di più degli altri modelli. Passando alle specifiche sotto il cofano, un valore molto importante da tenere in considerazione in fase di acquisto è il polling rate, ovvero la frequenza con cui il mouse si aggiorna e invia informazioni sulla sua posizione e il suo movimento. Molti mouse arrivano accompagnati da un software di gestione che permette di personalizzare questo valore: più è alto, più la periferica è responsiva. Il software di gestione non è una feature da sottovalutare visto che permette di personalizzare al meglio il dispositivo per adattarlo alle proprie esigenze. Oltre alla possibilità di creare profili da selezionare al volo o in alternativa in automatico all'avvio di una determinata applicazione, non è da sottovalutare la personalizzazione dei singoli tasti assegnandogli qualsiasi comando. Questa feature è utile in un vastissimo range di titoli, dagli sparatutto dove possiamo avere le granate a portata di mano su un tasto laterale, fino ai giochi di ruolo in cui assegnargli pozioni e oggetti che vengono utilizzati spesso. Il software è inoltre fondamentale per curare l'estetica del mouse nei modelli muniti di illuminazione led: in questi casi infatti si può regolare l'intensità delle luci, scegliere il colore in un ventaglio cromatico più o meno ricco in termini di varietà, oppure in alcuni modelli selezionare dei giochi di luce come l'intermittenza o la variazione di intensità più o meno repentina. Tutte cose molto interessanti sul lato estetico. Per quanto riguarda il miglioramento dell'usabilità c'è la possibilità in alcuni modelli di utilizzare dei pesetti aggiuntivi da posizionare nell'apposito vano per aumentare il peso complessivo della periferica e modificarne l'assetto a seconda delle preferenze. In ultimo, l'aspetto più importante da tenere in considerazione all'acquisto di un mouse, ovvero la qualità costruttiva: deve essere solido, resistente e prodotto utilizzando plastiche e rivestimenti di qualità che ne possano garantire un'ottima usabilità anche in sessioni di gioco lunghe. Il tutto è legato a doppio filo con il tipo di impugnatura, le dimensioni e il peso della periferica, tutti parametri strettamente personali che differiscono da ogni giocatore per preferenza. Videogame o no, il mouse lo si usa tutti i giorni quando si accende il computer e la cosa più importante è che sia comodo e piacevole da utilizzare.

Tutte le guide hardware

L'articolo che state leggendo è il sesto di una serie di articoli che ci accompagnerà nel corso dei prossimi mesi e che tratterà ogni aspetto della scelta delle componenti per montare un nuovo PC oppure aggiornare una macchina esistente. Se volete vedere il programma delle pubblicazioni e restare sempre aggiornati, vi consigliamo di raggiungere questa pagina.

Il meglio per giocare

A guidare l'acquisto di un mouse, come molte delle altre periferiche, è innanzi tutto il prezzo. Come detto in precedenza ci sono tantissimi modelli sul mercato con un range di prezzi altrettanto vasto che parte da poche decine di euro fino a superare i centocinquanta. Tra i produttori, i più famosi sono Logitech, Corsair, Cooler Master, Razer, Steelseries, Roccat e Mad Catz, ma la scelta è davvero ampia.

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Dovendone sceglierne un paio in un range di prezzo non troppo elevato (ci siamo posti un tetto sugli 80 euro) la scelta è ricaduta sul Logitech G502 Proteus Core e sul Razer DeathAdder. Entrambi sono forti di un ottimo rapporto qualità prezzo e sono estremamente versatili. Mentre il primo punta maggiormente sulla personalizzazione dei singoli tasti, il secondo grazie alla sua doppia conformazione è perfetto sia per destrorsi che per mancini, quest'ultimi sempre più penalizzati al momento delle scelta visto un catalogo decisamente povero in termini di offerta. Grazie ad un design accattivante e versatile, il modello della linea Logitech G è adatto ad un ampia varietà di titoli, forte degli undici tasti programmabili a piacere e un range di DPI che va da un valore minimo di 200 fino a un massimo di 12000, il tutto rafforzato da un'ottima qualità costruttiva e dalla scelta di materiali di valore. Plastiche rigide si alternano a sezioni gommate utili a mantenere il grip anche in lunghe sessioni di gioco. É inoltre dotato di cinque pesi da 3,6 grammi l'uno per bilanciane l'assetto. Il Gaming Software di Logitech permette inoltre di impostare tre profili differenti sul G502 Proteus Core selezionabili al volo in base al titolo a cui andremo a giocare, confermandone la versatilità. Che si tratti di sparatutto, strategici in tempo reale, action o MMO, gli undici tasti garantiscono la libertà necessaria per approcciare la situazione nel migliore dei modi in base al proprio stile di gioco, assegnando armi, oggetti o azioni specifiche ad ogni tasto. Con un peso di poco superiore ai 160 grammi e un prezzo inferiore ai 70€, questa è in assoluto la soluzione più versatile e interessante presente sul mercato. L'alternativa, soprattutto se siete mancini, è il Razer DeathAdder meno personalizzabile del precedente e meno versatile, ma caratterizzato da un'ottima qualità costruttiva. Questa periferica fa del design semplice e pulito il suo cavallo di battaglia. Ha pochi tasti a sporcarne le linee, ma è ben supportato dal software gestionale Razer Synapse che consente comunque un buon grado di personalizzazione. Ai due soli tasti extra possono essere associati qualsiasi tipo di comando dalla regolazione del volume o dello zoom delle finestre, fino numeri e lettere della tastiera utili soprattutto per gli RTS e gli MMO, anche se si farà sentire l'assenza di più tasti. Il sensore ottico, il peso di poco più di cento grammi e il valore di DPI da 200 a 6400 completano il pacchetto di un mouse venduto introno ai sessanta euro.

Budget e MMO

Se siete alla ricerca di un mouse dal prezzo inferiore ai 50 euro, uno dei più validi presenti sul mercato è il Cooler Master Recon, un modello leggero, versatile anch'esso adatto a tutti i giocatori viste le linee simmetriche.

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Oltre ai due tasti frontali, alla base della rotella sono presenti altri due pulsanti che permettono di intervenire sulla regolazione della sensibilità e quattro tasti laterali, due per lato. Un buon numero di tasti dunque, per un'ottima versatilità. A rendere il design più accattivante, la rotella e il logo alla base dell'impugnatura sono illuminati in tre colorazioni (rosso, blu e verde) ognuna corrispondente ad una differente regolazione dei DPI e configurabili a piacere grazie al software dedicato. In tal senso abbiamo quattro differenti profili programmabili portando il numero dei DPI fino a un valore massimo di 4000. Possiamo passare velocemente da una all'altra grazie agli appositi tasti alla base della rotella, cambiando istantaneamente configurazione in base alle situazioni di gioco che ci troviamo ad affrontare. Nonostante il prezzo contenuto e le specifiche non di certo impressionanti, il Recon garantisce comunque un'ottima usabilità grazie ai quattro profili che rendono il mouse adatto ad ogni tipologia di gioco e permettono di passare da un RTS a uno sparatutto senza dover ogni volta mettere mano al software di regolazione. Se invece siete accaniti giocatori di MMO, la scelta del mouse non può che ricadere su Razer Naga e sui suoi dodici tasti programmabili. Visto il successo della periferica, Razer ha messo a disposizione nel suo shop la doppia configurazione destra o mancina per permettere a tutti gli appassionati dei massive multiplayer online game di godere di tutte le funzioni di un mouse progettato appositamente per questo tipo di giochi. Ovviamente tutto ruota attorno ai dodici tasti posti su quattro file da tre e selezionabili con il pollice; serve un po' di pratica, ma una volta presa la mano sarà difficile tornare indietro. Ogni pulsante può essere personalizzato con macro e hotkey direttamente nel gioco mediante la sovrapposizione di un pannello di controllo non invadente. Un vero must per gli appassionati.

I top di gamma

Per chi punta al massimo, abbiamo selezionato alcuni modelli decisamente costosi che non mancheranno di soddisfare le esigenze sia estetiche che funzionali dei giocatori.

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Il primo e più costoso è il Sensei Wireless della SteelSeries, per chi non vuole sentire ragioni e vuole a tutti i costi un mouse senza fili. Abbiamo parlato in precedenza di quanto sia preferibile un mouse con filo, ma se si è disposti a scendere a compromessi pur di garantirsi la libertà del wireless e il portafoglio lo permette, questa è sicuramente l'opzione migliore presente su piazza. Tradizionalmente la linea Sensei è indirizzata sia ai destrorsi che ai mancini e anche in questo caso non c'è eccezione. Le forme simmetriche e il design pulito fanno del mouse Steelseries un'opzione appetibile per tutti i giocatori a fronte di un costo di ben 160 euro. Il prezzo è lievitato soprattutto per via della base per ricaricare la batteria, da posizionare sulla scrivania e collegare al PC con l'apposito cavo USB. In questo modo basta adagiargli sopra il mouse una volta spento il computer per metterlo in ricarica, ma se la batteria dovesse esaurirsi durante una sessione di gioco è pur sempre possibile collegare il cavo direttamente alla periferica e continuare a giocare in tranquillità. Sul fronte estetico sono presenti anche dei led colorati sia sul dorso del mouse che sulla base di ricarica da personalizzare per colore e intensità attraverso l'utility del produttore danese dalla quale scegliere tra oltre 16,8 milioni di colori per ognuna delle tre zone di illuminazione. Il Sensei Wiress è quindi una soluzione che fa dell'estetica e della funzionalità senza fili il suo cavallo di battaglia, ma a fronte di un prezzo a dir poco proibitivo e poco giustificabile.

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Anche Razer ha la sua soluzione top di gamma, il Razer Ouroboros, un mouse altamente personalizzabile anche questo disegnato per ambidestri. La sua peculiarità è avere una struttura arcuata regolabile per il palmo, una placca posteriore retrattile e quattro pannelli laterali intercambiabili per adattarne la forma a qualsiasi mano massimizzando il confort. Anche questo come il precedente può essere utilizzato nella doppia configurazione con o senza fili, con cavo di ricarica USB quando la batteria è in procinto di scaricarsi. Il Razer Ouroboros può essere alimentato sia da una batteria stilo AA che garantisce sino a 12 ore di gioco continuo sia da una batteria NiMH fornita nella confezione. A differenza dell'offerta SteelSeries, questo è dotato di ben undici tasti programmabili, tra cui uno per la gestione al volo del numero di DPI per aumentare e diminuire temporaneamente la sensibilità secondo quattro intervalli. Ancora una volta non siamo a buon mercato, con centotrenta euro necessari per portarsi a casa la migliore soluzione attualmente disponibile da parte di Razer. Un'altra valida alternativa a quest'ultimo è il Mad Catz R.A.T. 9, da prezzo e personalizzazione analogo. Anche in questo caso infatti, il livello di personalizzazione della forma è massimo, ma è un mouse pensato solamente per i destrorsi. Se però siete affascinati dalla possibilità di regolare ogni minimo particolare del vostro mouse, questa è un'opzione da tenere in considerazione.