Una volta ci saremmo ben guardati dal dare per scontata la localizzazione di un Fire Emblem, ma fortunatamente i tempi cambiano e oggi sappiamo già che il nuovo capitolo della saga strategica di Intelligent Systems arriverà anche da noi fra qualche tempo, forse entro l'anno, forse nel 2016: non c'è ancora una data precisa e speriamo che l'imminente Electronic Entertainment Expo di Los Angeles possa chiarire la questione. Nel frattempo, l'ultimo Nintendo Direct giapponese ha svelato un paio di nuove feature che, insieme alla duplice versione in stile Pokémon, potrebbero rappresentare un vero e proprio giro di boa per una saga che si è evoluta a piccoli passi nel corso vent'anni. Per chi non lo sapesse, Fire Emblem If (anche se questo titolo non è stato ancora confermato per l'Occidente) arriverà sui nostri scaffali e sull'eShop in due versioni, sottotitolate in Giappone rispettivamente Byakuya Ōkoku e Anya Ōkoku, e da noi presumibilmente White Kingdom e Black Kingdom.
Una base personalizzabile e un minigioco decisamente giapponese per il duplice Fire Emblem If
Nuove armi
La differenza tra le due versioni risiede nella storyline, che ci vedrà schierare con una fazione o con l'altra a seconda del gioco, e in alcuni elementi del gameplay: chi deciderà di combattere per il regno di Nohr, ad esempio, dovrà affrontare un livello di difficoltà leggermente più alto. In Giappone, il lancio sarà accompagnato da una promozione abbastanza originale: acquistando una delle due versioni, si potrà scaricare l'altra versione a prezzo ridotto, e anche una specie di DLC che sblocca una terza campagna in cui il giocatore, che interpreta un protagonista personalizzato in stile Daraen di Fire Emblem: Awakening, si mantiene neutrale nei confronti delle due fazioni.
L'impero di Hoshido e il regno di Nohr si distinguono per scopi, personaggi e stili di vita, col primo fortemente legato alle tradizioni nipponiche e all'onore, e il secondo a quelle più occidentali e ai complotti politici. Sì, praticamente gli Stark e i Lannister di Fire Emblem. A seconda della fazione, cambiano anche le fattezze stesse delle armi, con la spada che nella versione "bianca" diventa la katana, la lancia che diventa la naginata, e via dicendo. Il giocatore, comunque, potrà impostare la difficoltà come in Fire Emblem: Awakening, e ricorrere non solo a un livello per principianti in cui i personaggi non possono morire permanentemente, ma anche a un grado ancora più basso in cui le unità sconfitte in battaglia risorgono automaticamente nel turno successivo alla loro morte. I puristi che, comprensibilmente, stanno storcendo il naso, si ricordino che possono semplicemente impostare il livello di difficoltà più alto e prepararsi a scagliare il Nintendo 3DS contro il muro, come da tradizione, anche perché Fire Emblem If si prepara a scuotere la serie alle fondamenta, ritoccando per la prima volta, dopo tanti anni, i rapporti tra le armi. Se al centro delle vecchie battaglie c'era, infatti, una sorta di morra cinese - le spade battono le asce, le asce battono le lance, le lance battono le spade - ora Intelligent Systems ha introdotto una nuova arma, cosiddetta "celata", che cambia drasticamente le carte in tavola. Ora la spada e la magia battono le asce e gli archi, mentre le asce e gli archi sono più forti delle lance e delle armi celate che, a loro volta, sono in vantaggio rispetto alla spada e alla magia. Bisognerà fare l'abitudine a questi cambiamenti che, del resto, non sono neanche gli unici. Sempre restando in tema di armi, infatti, Fire Emblem If si sbarazza in parte della loro durevolezza, che rimarrà confinata all'impiego dei bastoni curativi.
A ciascuno la sua waifu
Per quanto riguarda tutte le altre, tomi magici compresi, ogni personaggio potrà utilizzare quelle equipaggiate tutte le volte che vuole, ma dovrà fare i conti con i valori che quelle possono alterare sia in positivo sia in negativo. Le spade di bronzo, per esempio, non potranno più infliggere danni critici, ma garantiranno un considerevole bonus alla schivata. Le armi d'argento, invece, abbasseranno gradualmente alcuni valori, come la schivata, in cambio della loro poderosa forza d'attacco. Per comprendere la portata di questi cambiamenti dovremo aspettare un po', dato che un paio di esempi non bastano a rendere l'idea, ma già intuiamo il rinnovato tatticismo degli scontri, anche perché Fire Emblem If mantiene alcune interessanti funzionalità di Fire Emblem: Awakening, come per esempio la possibilità di far combattere assieme fino a due unità.
Anche qui c'è una novità, però, poiché sarà possibile scegliere l'approccio del nostro alleato, tra aggressivo e difensivo, lasciando probabilmente un po' meno al caso i suoi interventi. Sul fronte delle feature, invece, l'ultimo Nintendo Direct ha svelato due novità sorprendenti nell'economia dell'intero franchise. La prima, e forse anche quella che farà più discutere, riguarda un minigioco praticamente identico al Pokémon Io & Te delle ultime iterazioni della serie GameFreak: il giocatore può accarezzare il viso - e speriamo soltanto quello! - dei personaggi per migliorare le sue relazioni con loro, probabilmente accelerando il processo che nei precedenti Fire Emblem richiedeva di far interagire le unità in questione più e più volte durante le missioni. Si tratta probabilmente di un semplice divertissement, per quanto visivamente molto curato, che non inciderà in maniera importante sul gameplay. La seconda feature è invece molto più entusiasmante, e ci ha ricordato gli ormai compianti Suikoden di Konami: in questo Fire Emblem, infatti, potremo costruire e personalizzare la nostra base operativa, scegliendo gli edifici e collocandoli sulla mappa in una specie di versione all'acqua di rosse di Animal Crossing. Nella nostra base potremo muoverci liberamente, come fossimo in un RPG normalissimo con visuale dall'alto, e interagire con i personaggi, visitare i negozi e usufruire delle strutture costruite, come per esempio le vasche termali o il giardino per la coltivazione. Questa feature, intitolata My Castle almeno in Giappone, si incrocia con le funzionalità StreetPass di Nintendo 3DS, permettendoci di visitare le basi degli altri giocatori e di sfidare i loro team preferiti. Impossibile, infine, dimenticare la questione amiibo, dato che le statuine di Ike, Marth, Lucina e Daraen permetteranno di affrontare i rispettivi personaggi nel gioco e di reclutarli nel nostro esercito dopo averli sconfitti. I fanatici del franchise, insomma, farebbero bene a dar la caccia agli amiibo di Fire Emblem prima che vadano del tutto esauriti: la release occidentale di questo promettendo episodio, dopo tutto, è ancora lontana.
CERTEZZE
- Le modifiche alle armi renderanno i combattimenti più tattici
- La modalità My Castle promette grandi cose
DUBBI
- C'era davvero bisogno del minigioco Io & Te?
- L'idea della doppia versione con DLC ci fa storcere un po' il naso