Costruire ponti è un'attività fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana. Il ponte è un'opera che altera profondamente lo spazio, unendo due punti che la natura vuole divisi. Da questo nasce la sua forte valenza allegorica, nonché pratica.
Comunque, voli pindarici a parte, costruire ponti non è affatto semplice, soprattutto costruirne di stabili, come sanno bene gli architetti e gli ingegneri. Per amore della cultura è bene citare alcuni celebri ponti reali, come il ponte Vecchio a Firenze, il ponte di Rialto a Venezia, il ponte di Brooklyn a New York, il Golden Bridge a San Francisco, il London Bridge a Londra e così via. Anche alcuni ponti immaginari sono diventati decisamente celebri, come il ponte di Moria dove Gandalf combatte contro il Balrog, o il ponte sullo stretto di Messina, svanito nel nulla che nemmeno il buon Ethan Carter. Insomma, da qualsiasi punto di vista lo si guardi, l'oggetto "ponte" ha un'importanza vitale per gli esseri umani. Viene quindi da chiedersi come mai nessuno avesse mai pensato di dedicargli un videogioco. Non che i ponti virtuali manchino, questo è chiaro, visto che se ne trovano praticamente ovunque: dai simulatori di guida, passando per gli sparatutto in prima persona, finendo dritti negli open world. Finora però, sui ponti abbiamo sparato, corso e combattuto, ma mancava una simulazione che mettesse l'utente nei panni del costruttore, ossia che gli chiedesse di progettarli. Poly Bridge, il puzzle game di Dry Cactus, è arrivato a colmare il buco... bisogna solo verificare che non crolli.
Abbiamo provato il puzzle game Poly Bridge. Scoprite quanto può essere divertente costruire ponti
Costruire
Il concept di Poly Bridge è di una semplicità estrema: bisogna congiungere una riva A e una riva B costruendo, appunto, dei ponti. Ovviamente tra il dire e il fare c'è un grosso lavoro da svolgere, che diventa sempre più complicato con il passare dei livelli. Ma andiamo con ordine. Prima di affrontare il gioco vero e proprio ci sarà chiesto di provare il tutorial che ci spiegherà le basi della costruzione.
Si tratta di uno strumento davvero prezioso che ci darà ragguagli sui diversi materiali, spiegandoci quando e come usarli e illustrandoci alcuni principi fisici che si riveleranno fondamentali, soprattutto nei livelli avanzati. L'interfaccia di gioco è quanto di più semplice possiate immaginare: selezionato il materiale da costruzione da una ruota richiamabile premendo il tasto centrale del mouse (o la barra spaziatrice), basterà cliccare con il tasto sinistro partendo da una giunzione per creare i segmenti della nostra opera, la cui complessità può variare a seconda di diverse condizioni. La prima è sicuramente la distanza tra i punti da congiungere. Unire due rive distanti un paio di segmenti è molto facile e non richiede particolari precauzioni o imbracature, mentre già quando i segmenti di distanza diventano cinque le cose si complicano, visto che il peso dei veicoli che devono passarci sopra va a gravare sulle giunture sospese (se, come probabile, stiamo scrivendo assurdità a livello scientifico saremo felici di essere bacchettati nei commenti). Proprio i veicoli sono un fattore importantissimo da tenere in considerazione: un conto è costruire un ponte per delle auto e un altro è costruirne uno su cui debbano passare dei pesanti camion. Insomma, per riuscire nella propria impresa non basta tirare una linea e stare a guardare, ma bisogna imparare a conoscere i materiali e valutare di volta in volta l'obiettivo che si deve raggiungere. In alcuni casi, ad esempio, basterà creare un'impalcatura di legno per sostenere il peso dei veicoli, mentre in altri bisogna ricorrere a delle funi metalliche e così via. L'importante è seguire i giusti criteri costruttivi.
Ponti sospesi
Verificare la bontà del proprio lavoro è facile e veloce. Basta premere il pulsante per avviare la simulazione e partirà un'animazione. Se si è sbagliato qualcosa si vedrà il ponte crollare o sotto il suo peso, o sotto quello dei veicoli. Per capire come rimediare bisognerà tornare nella schermata di costruzione e, magari, sposare le giunzioni, cancellarle, costruire altri sostegni, usare altri materiali e così via.
Nella modalità puzzle ci sono dei limiti di cui tenere conto. Il più opprimente è sicuramente il limite di budget. Costruire ponti costa migliaia di dollari e bisogna saper gestire le risorse a propria disposizione. Ottenere il massimo spendendo di meno è una bella soddisfazione. Altro limite che può essere imposto è quello dell'uso dei singoli materiali. Poly Bridge ci tiene a essere percepito come un videogioco e, quindi, non si vergogna di proporre situazioni surreali quanto affascinanti. Ad esempio a volte non bisognerà costruire ponti in senso stretto, ma trampolini. Il giocatore deve quindi studiarne l'inclinazione, dotarli dei giusti supporti e stare a vedere i veicoli che compiono balzi per saltare dall'altra parte del fiume. A volte, per farcela, può capitare di dover sfruttare anche mongolfiere o altri oggetti dello scenario. Insomma, i ragazzi di Dry Cactus hanno fatto di tutto per smorzare un po' la seriosità del loro titolo, variando il più possibile le situazioni proposte e sfruttando al massimo la simulazione della fisica che muove l'intera esperienza ludica. Il risultato è contemporaneamente istruttivo e appagante. Non che Poly Bridge possa insegnarci a costruire ponti veri, sia chiaro, però alcuni concetti base sono validi e riuscire a unire due rive molto distanti con un ponte dall'architettura articolata è un'esperienza che ha il suo fascino. Quando si ha la padronanza completa degli strumenti a disposizione ci si inizia a sentire dei piccoli Calatrava e si prende coscienza che, per fare un esempio, studiare il modo di costruire un ponte levatoio stabile per far passare delle navi, unendo due rive poste a diversa altezza, è un'esperienza che semplicemente non è possibile provare altrove.
Accesso Anticipato
Ovviamente è presto per esprimere un giudizio definitivo su Poly Bridge, visto che è ancora in Accesso Anticipato. Comunque, a differenza di altri prodotti in beta, acquistandolo avrete un videogioco già solido e molto completo, oltretutto con pochissimi bug. Inoltre gli sviluppatori stanno tentando di essere il più trasparenti possibili verso i videogiocatori e hanno aperto un blog che aggiornano costantemente, per tenere traccia delle diverse fasi di lavorazione del titolo. Così chi ci ha investito dei soldi sopra saprà sempre a che punto sono i lavori. Insomma, se vi interessa il concept, decisamente originale, i motivi per non acquistarlo sin da ora sono veramente pochi. Va segnalato anche che di Poly Bridge sono attive diverse funzioni avanzate che interesseranno più di qualcuno, come ad esempio la possibilità di mostrare al mondo il frutto del proprio lavoro in una galleria collettiva, richiamabile direttamente da dentro il gioco, o il Workshop di Steam, dove è già possibile scaricare diversi contenuti aggiuntivi realizzati dagli utenti.
Conclusioni
PRO
- Divertente e originale
- Non costa molto
- Già molto solido
CONTRO
- Un po' di varietà in più?