Mentre tutto il mondo stava contando le ore mancanti all'inizio della conferenza di Microsoft, noi eravamo in una delle sale convegno della GamesCom ad assistere alla prima, timida presentazione della nuova creatura di Piranha Bytes. Uno sviluppatore che proprio in Germania affonda le sue radici e che dopo aver scosso dalle fondamenta il genere dei giochi di ruolo con la serie Gothic, si è forse un po' troppo seduto sugli allori con Risen, una saga ruolistica dalle fortune alterne che ci ha saputo intrattenere per tre capitoli non convincendoci però mai fino in fondo.
Stavolta però le cose sembrano nascere con presupposti molto diversi dal passato a partire dalla nuova partnership con Nordic Games che ha permesso alla software house di lasciarsi alle spalle Koch Media e la travagliata promozione di Risen per dedicarsi anima e corpo al titolo che avrebbe da sempre voluto sviluppare. Niente più compromessi, obblighi contrattuali o limitazioni alla creatività ma carta bianca su ogni aspetto. Da questi splendidi e promettenti presupposti nasce Elex, una proprietà intellettuale nuova di zecca che punta a lasciare un segno, ancora una volta, nel genere degli action RPG a partire da una serie di pilastri e idee che dovrebbero, almeno teoricamente, far spuntare questo progetto sulla concorrenza. Si parte dall'ambientazione che si lascia parzialmente alle spalle il fantasy classico che ha da sempre contraddistinto le produzioni Piranha Bytes per offrire uno strano mix di fantascienza e fantasy, denominato per l'occasione sci-fantasy. Come da tradizione dei titoli di Piranha Bytes, anche stavolta il protagonista sarà predeterminato e intoccabile se non nella sua progressione, ma rispetto al passato avrà anche un nome. Le sue avventure si svolgeranno sul mondo di Magellano dove una civiltà molto avanzata tecnologicamente è stata praticamente spazzata via da un cataclisma naturale, la caduta di un meteorite, e i pochissimi sopravvissuti dovranno da un lato tornare ad utilizzare attrezzi e armi rudimentali e allo stesso tempo avranno accesso a tecnologie futuristiche di cui non conoscono la portata e le capacità. Questo strano miscuglio darà quindi origine ad ambienti che mescolano la natura allo strato brado con foreste rigogliose, deserti impervi e montagne innevate in classico stile Piranha Bytes e con un tocco post-apocalittico alla S.T.A.L.K.E.R., a costruzioni fantascientifiche ed estremamente asettiche che ci hanno ricordato moltissimo quanto visto in Halo e Mass Effect. L'impatto del meteorite con il globo ha anche portato alla luce l'Elex che dà il titolo al gioco. Una speciale sostanza che sembra poter risolvere qualsiasi problema: è una droga in grado di far passare tutte le malattie, è un elemento superiore che può essere incanalato per guadagnare poteri magici ed è anche un'arma per combattere. Ovviamente c'è un grande risvolto della medaglia visto che oltre a creare assuefazione, l'Elex prosciuga il suo utilizzatore della sua empatia facendogli perdere nel tempo qualsiasi traccia di umanità e di coscienza. Chi controlla la sostanza controlla il mondo e ovviamente la sua presenza è parte integrante del sistema di fazioni su cui sono basate le interazioni nel gioco. Da un lato troveremo il Gruppo Alba, il più avanzato tecnologicamente e che fonda l'intera società sull'uso quotidiano dell'Elex mentre all'altra estremità c'è il Clero che rifiuta qualsiasi elemento tecnologico e si focalizza interamente sugli archi, le spade ed una vita rurale. Nel mezzo troveremo diverse fazioni con le loro peculiarità e caratteristiche con cui il giocatore potrà interfacciarsi per avere linee di quest dedicate e, a quanto pare, anche specifiche ricompense e abilità che gli potranno permettere di guadagnare la competenza in determinate armi o attività.
Elex sembra un enorme calderone di idee di ogni tipo e potrebbe stupirci o lasciarci tutti interdetti
Esplorazione verticale
Magellano sarà, a quanto pare, liberamente esplorabile fin da subito in tutta la sua interezza e la ricerca di un bilanciamento ideale tra le aree del gioco dovrà fare i conti con la precisa volontà di Piranha Bytes designer di offrire un alto grado di sfida. Elex sarà un gioco difficile e capiterà in moltissime occasioni di trovarsi di fronte nemici di livello e capacità troppo elevate rispetto alle proprie e l'unica salvezza sarà la fuga per tornare ad esplorare l'area quando si sarà guadagnata abbastanza esperienza per poterli fronteggiare. Probabilmente non ci sarà un level cap e più in generale tutta la dinamica free roaming e open world sarà da testare in futuro ma chi ha già giocato Risen, può probabilmente immaginare cosa aspettarsi. Inoltre il giocatore avrà accesso fin dalle prime ore di gioco ad un jetpack ad energia che dovrebbe permettere una maggiore esplorazione verticale di tutti gli scenari. Un elemento che, a detta dello sviluppatore, sorprenderà i giocatori offrendo un'esperienza decisamente inedita e che separerà nettamente Elex da tutti gli altri action RPG.
La verticalità sarà infatti sfruttata non solo per ricreare scenari ancora più credibili da un punto di vista delle dinamiche del gameplay ma proprio per offrire una maggiore varietà rispetto ai classici elementi del genere. Tra l'altro, ad accentuare il maggiore lavoro fatto sull'intelligenza artificiale e sull'interconnessione tra le quest, questa volta le decisioni prese, i combattimenti affrontati e più in generale ogni azione svolta all'interno del mondo di gioco, avranno conseguenze più o meno tangibili anche su elementi secondari o distanti dal giocatore in un sistema di causa ed effetto, a quanto pare, molto credibile e coinvolgente. E naturalmente tutti i personaggi non giocanti avranno sia le loro routine quotidiane, sia una precisa opinione del protagonista che modificherà il loro atteggiamento nei suoi confronti e si spingerà fino ad avere influenze sui compagni che sarà possibile assoldare e portarsi dietro. Tuttavia ci sembra cruciale sottolineare che si tratta in larga parte di parole e promesse che ci hanno convinto soltanto a metà considerate le immagini e i video che passavano davanti ai nostri occhi e che in moltissime occasioni ci sono sembrati davvero troppo vicini a Risen per lasciarci stupiti. In ogni caso il titolo, al momento, è ancora in una versione pre-alpha perfettamente giocabile ma piuttosto acerba e i piccoli spezzoni di gameplay che ci sono stati mostrati, oltre ad accennare ai vari ambienti di gioco ci hanno permesso di dare un'occhiata anche all'HUD provvisorio che sembra, stavolta, aver abbandonato completamente le varie schermate statiche di inventario, albero delle abilità, quest e così via in favore di un sistema di ologrammi e sovrimpressioni che appaiono direttamente su schermo lasciando sempre ben visibile l'ambiente di gioco. Abbiamo potuto apprezzare anche il sistema di combattimento fatto di schivate, parate e affondi e anche di una corposa componente di attacchi a distanza armati di arco ma anche di fucili laser e al plasma. Perché Elex sembra proprio questo: un assurdo ma estremamente promettente miscuglio di stili, idee e potenziali innovazioni che dovrà però concretizzarsi in qualcosa che sia giocabile, credibile e soprattutto coinvolgente. Ci vorrà ancora molto tempo prima di vederlo sul mercato, visto che l'attuale data di rilascio è prevista per la fine del 2016, ma considerato che in un anno e mezzo di sviluppo si è arrivati fino a questo punto, non ci stupirebbe se il titolo slittasse ulteriormente in avanti per dare tempo a Piranha Bytes di raffinare e ripulire tutta una serie di concept che potrebbero trasformare Elex, in un istante, da possibile gioco di ruolo di grandissimo respiro e senza eguali sul mercato, a ennesimo esperimento piacevole ma riuscito soltanto a metà. Le piattaforme in lavorazione sono le classiche PC, PlayStation 4 e Xbox One e, per la prima volta nella storia dello sviluppatore, sono tutte sviluppate internamente con il preciso obiettivo di far uscire il gioco in contemporanea ovunque puntando ad un risultato grafico e qualitativo all'altezza delle aspettative.
CERTEZZE
- È il gioco che Piranha avrebbe voluto fare da sempre
- La verticalità dell'esplorazione può offrire un'interessante varietà
- C'è veramente tutto quello che uno può aspettarsi da un action RPG...
DUBBI
- ...ma forse c'è anche troppo
- Rimangono ancora moltissimi elementi da capire e vedere in azione