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La lunga notte di Ventura Bay

Anche la Gamescom ha bisogno di velocità

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   08/08/2015

Nella ricca line-up di EA per la GamesCom di Colonia non poteva certamente mancare Need for Speed, il reboot della celebre serie automobilistica che durante la sua presentazione all'E3 di Los Angeles aveva stupito tutti per la sua eccellente veste grafica ma che allo stesso tempo aveva tenuto alcune delle sue feature nascoste sotto una fitta coltre di mistero. Per la felicità di tutti gli appassionati, EA ha deciso di rendere pubblici nuovi dettagli sul titolo durante la conferenza pre-fiera e nel corso di una presentazione a porte chiuse alla quale ovviamente abbiamo partecipato.

Una presentazione a porte chiuse ci ha rivelato qualche nuovo dettaglio su Need for Speed

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I lettori con una buona memoria ricorderanno certamente che il logo del gioco a Los Angeles presentava sullo sfondo cinque silhouette dietro le quali si celavano le icone che avrebbero fatto parte della campagna single player, cinque personaggi molto noti nell'ambiente dei motori destinati a ricoprire un ruolo fondamentale nella storia che fa da sfondo alle corse. Ebbene, queste figure sono state finalmente rivelate, e si tratta di Akira Nakai, Ken Block, Magnus Walker, Morohoshi San e la crew dei Risky Devil: tutti incroceranno in qualche modo l'alter ego del protagonista durante l'unica lunga notte che funge da setting per gli eventi narrati e ognuno rappresenta l'esponente massimo dei cinque stili di gioco che l'utente può adottare mettendosi al volante, ovvero Build, Style, Speed, Outlaw e Crew.

La lunga notte di Ventura Bay

Di questo avevamo parlato nel nostro provato dall'E3, che vi invitiamo a recuperare qualora voleste conoscere i contenuti della demo giocabile: trattandosi della medesima versione di prova con la stessa (misera) quantità di contenuti, preferiamo concentrarci in questa sede sugli altri dettagli che sono emersi durante la presentazione. Un breve tour della fittizia città di Ventura Bay ci ha consentito anzitutto di apprezzare la vastità della mappa di gioco (grande il doppio rispetto a quella di Need for Speed: Rivals), che sarà suddivisa in sei distretti diversi per tipo di paesaggio e conformazione stradale: la zona delle colline - ad esempio - è meno trafficata ed è ricca di tornanti, elementi che la rendono ideale per le gare di derapata, mentre il centro città offre rettilinei a volontà ma anche tante pattuglie di polizia pronte a inseguirci alla minima infrazione.

La lunga notte di Ventura Bay

Riguardo il rapporto con le forze dell'ordine, in Need for Speed l'utente potrà scegliere di volta in volta come comportarsi: quando si è ricercati, un contatore nella parte bassa dello schermo indica il valore in denaro della multa, e starà al giocatore decidere se fermarsi e saldare in dollari il conto con la legge oppure se continuare a scappare col rischio però di vedere la cifra arrivare a vette esorbitanti. Interessanti notizie arrivano anche sul fronte dell'online, grazie a una breve panoramica che ci è stata fatta circa il Need for Speed Network accessibile in qualunque momento dal menu principale o da quello di pausa: in pochi e semplici passaggi sarà possibile controllare la Social Zone e la bacheca delle foto postate dagli utenti, ma soprattutto partecipare alle tre sfide giornaliere capaci di garantire grandi quantità di fama e denaro a tutti coloro che le porteranno a termine con successo. Sul fronte del tuning, invece, la presentazione si è nuovamente limitata all'aspetto estetico delle vetture, ma qualche timido accenno è stato fatto anche per quel che concerne le prestazioni, anch'esse oggetto di possibili modifiche: ci è stato confermato che l'intenzione degli sviluppatori è quella di tentare di soddisfare il pubblico più ampio possibile, proponendo upgrade di base accessibili a tutti e settaggi più tecnici per gli appassionati di motori più puntigliosi.

CERTEZZE

  • I contenuti sembrano davvero validi
  • Graficamente è un gioiello
  • Tuning per tutti i gusti

DUBBI

  • Tanti aspetti ancora da chiarire
  • L'enfasi sulla storia potrebbe essere un'arma a doppio taglio