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Alla scoperta di Final Fantasy

Abbiamo provato per la prima volta il Final Fantasy in salsa Monster Hunter

PROVATO di Antonio Fucito   —   09/08/2015
Final Fantasy Explorers
Final Fantasy Explorers
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Lo scorso dicembre è uscito in Giappone, su Nintendo 3DS, Final Fantasy Explorers, uno dei tanti spin-off della famosa serie di Square Enix uscito negli ultimi anni, riuscito a vendere più che bene nel Sol Levante nonostante il budget non fosse così elevato. Il prossimo gennaio arriverà anche dalle nostre parti, e durante la GamesCom di Colonia ci siamo imbattuti in alcune postazioni giocabili in lingua inglese, sulle quali ci siamo fiondati per saggiare le caratteristiche del titolo.

Alla scoperta di Final Fantasy

Final Fantasy Explorers è un action-RPG che ricorda per certi versi Monster Hunter come struttura, ma alla Square Enix maniera, ed infatti non appena abbiamo cominciato a giocare ci siamo ritrovati all'interno di un accampamento con i classici venditori di oggetti, ancora non disponibili, e un ufficio centrale nel quale era possibile selezionare la quest alla quale partecipare. Il personaggio comincia senza particolari caratteristiche, ma dal menu principale era possibile selezionare otto Job differenti, quelli classici della serie comprensivi del Knight (preferiamo la dicitura originale), il Monk e i due maghi. Noi abbiamo selezionato il primo, poi ci siamo diretti verso l'uscita per essere catapultati all'interno della missione selezionata. Le dinamiche di Final Fantasy Explorers sono facilmente assimilabili, con l'analogico sinistro ci si muove, con Y e X si eseguono gli attacchi di base mentre ai dorsali sono demandate le azioni più complesse: R permette di accedere a quattro tipi di attacchi associati ad altrettanti tasti frontali della console, che consumano energia, la pressione del tasto L invece mette a disposizione le abilità dedicate alla fase difensiva, compresa la possibilità nel caso del cavaliere di provocare i nemici con Y. Nella missione affrontata eravamo accompagnati da un Goblin e un Chocobo, questo perché il titolo di Square Enix permetterà di giocare anche in multiplayer fino a quattro giocatori, in alternativa con dei compagni controllati dall'intelligenza artificiale.

La risposta ai comandi d'attacco ci è parsa buona ma non eccellente, c'è una certa pesantezza nei personaggi e la pressione costante dei tasti non paga, ma bisogna concatenare le azioni attendendo alcuni istanti; il titolo ad ogni modo si lascia giocare bene in questo ambiente tridimensionale nel quale i mostri sono sempre visibili e per quanto notato provengono dall'immaginario classico di Final Fantasy - come ad esempio le Bomb - e vanno attaccati in tempo reale cercando al contempo di evitare i loro colpi, provocarli se si vuole fare da tank, ridurne il potenziale offensivo o difensivo. Ad ogni uccisione è possibile raccogliere oggetti di vario genere, a partire da quelli ad uso personale fino a materiali per il crafting, perché Final Fantasy Explorers permette la creazione di equipaggiamento proprio a partire da questi ultimi.

Alla scoperta di Final Fantasy

Dopo aver esplorato la mappa e aver abbattuto un'altra manciata di nemici, siamo giunti al classico boss di fine livello, dotato di un gran quantitativo di energia e un numero maggiore di mosse a disposizione; più volte abbiamo rischiato di passare a miglior vita, fino a quando è stato inevitabile in seguito all'aver finito gli oggetti di cura: a questo punto ci è stato proposto di tornare in vita grazie ai cristalli (la cui raccolta è la base della storia del gioco), ma in cambio di una penalità in termini di minuti. Questo perché ogni qual volta si comincia una missione il gioco segnala un tempo limite a disposizione, che già da subito, a differenza di Monster Hunter, ci è sembrato più pressante, al punto da essere riusciti ad abbattere il boss solo a pochi secondi dalla fine. La demo poi è terminata, purtroppo, ma ci ha già fatto capire come sarà il gioco, sicuramente condito da differenze più legate al mondo di Final Fantasy rispetto a Monster Hunter in termini di classi, oggetti e immaginario, ma non tanto dissimile come struttura. Graficamente siamo dinnanzi ad un discreto lavoro, con una buona mole poligonale e senso di "pienezza" dell'ambientazione: il titolo è interamente in tre dimensioni e quindi c'è controllo completo sulla telecamera, per un risultato piacevole che non lascia gridare al miracolo. Come detto Final Fantasy Explorers è andato molto bene in Giappone in termini di vendita, un po' meno in termini di contenuti, giudicati da molti appena sufficienti; per il verdetto ci vorrà ancora qualche mese, magari nel frattempo avremo altre occasioni per approfondirlo degnamente!

Abbiamo provato per la prima volta il Final Fantasy Explorers, l'action-RPG spin-off di Square Enix

CERTEZZE

  • Un action-RPG divertente ambientato nel mondo di Final Fantasy
  • Job, crafting e multiplayer anche online

DUBBI

  • Da verificare varietà e contenuti