Bene, adesso che abbiamo giocato un bel po' alla open beta di Star Wars: Battlefront è arrivato il momento di tirare le somme e analizzare le potenzialità del gioco, di provare a capire se avrà un futuro radioso o sarà soltanto un fuoco di paglia. Per farlo non l'abbiamo solo giocato, ma abbiamo anche chiesto un'opinione a chiunque condividesse con noi il campo di battaglia: ne è emerso un collage di pareri abbastanza variegato che promuove il gioco, seppure con qualche riserva. Dunque, bando agli indugi e scopriamo assieme le impressioni sulla beta di Star Wars: Battlefront! E se avete voglia di leggere nel dettaglio tutto quello che c'è nella beta del gioco, date un'occhiata al nostro provato.
Ecco i pareri dei giocatori e della redazione sulla beta appena conclusa di Star Wars: Battlefront
Il primo impatto
Giusto il tempo di scaricare i giga necessari ad avviare il gioco e siamo su Sullust per la nostra prima partita a Drop Zone. I primi secondi di gioco sono obiettivamente un'esperienza unica. Anche se il pianeta non fa parte di quelli "classici" della saga, la musica di John Williams pompa nelle nostre orecchie, in lontananza c'è uno shuttle imperiale e, porca miseria, tra le mani stringiamo un blaster. Ovviamente quei pochi attimi di stupore sono anche più che sufficienti per morire la prima volta, perché Drop Zone è una modalità frenetica, pensata per chi vive ai ritmi di Call of Duty. La mappa è piuttosto contenuta e basta distrarsi un momento per venire crivellati di laser. Molto bella ci è sembrata anche la mappa di Tatooine, anche se forse la caratterizzazione del pianeta non è così forte e il fatto che sia dedicata alla modalità cooperativa la rende probabilmente meno giocata. Tuttavia anche in questo caso non possiamo che apprezzare un level design veramente sopraffino in cui non esiste un punto sicuro al 100% e il giocatore è costretto a muoversi costantemente per evitare di essere colto alle spalle. Lo zenit di godimento ci ha colto su Hoth nella modalità Walker Assault: il gioco diventa veramente un'esperienza al limite del cinematografico e non esiste fan di Guerre Stellari che non abbia perso un battito quando per la prima volta ha guidato un AT-AT, si è intrufolato nella base ribelle o è riuscito a usare il cavo dello snowspeeder. Questa fra tutte è la modalità che sembra aver centrato con maggiore precisione il cuore di tutto noi, regalando momenti di pura e semplice esaltazione "nerd".
Sotto la cappa da Jedi
Partita dopo partita, la beta di Star Wars: Battlefront ci è sembrata un prodotto ben confezionato. È varia, perché contiene tre modalità completamente diverse tra loro quanto a ritmo, pubblico di riferimento, ambiente e tattiche. È divertente perché, anche se breve, garantisce un minimo di progressione del personaggio, con elementi da sbloccare, armi e configurazioni dell'equipaggiamento.
È stabile perché, pur avendoci giocato quasi ininterrottamente per circa tre giorni, non abbiamo mai avuto casi di crash, lag o problemi di connessione. Tutto fila alla perfezione anche se, come mostrato dalle analisi degli esperti, le versioni per console girano a una risoluzione leggermente inferiore rispetto a quella per PC. Poco male d'altronde è una beta, ma non è detto che la situazione non si ripresenti identica al momento del lancio, in fondo non manca poi così tanto. Abbiamo qualche dubbio sull'effettiva utilità della visuale in terza persona, forse è funzionale quando si utilizza un eroe, ma per i soldati semplici ci pare un po' scomoda, oltretutto evidenzia delle animazioni non proprio esaltanti, soprattutto per i soldati imperiali che sembrano "sculettare" eccessivamente. Per quanto riguarda invece il gameplay vero e proprio non c'è molto da dire, l'unica vera novità è rappresentata dalla modalità Walker Assault che rappresenta senza dubbio qualcosa di diverso rispetto al panorama classico degli FPS (anche se in futuro Overwatch proporrà una modalità simile) e infatti per il momento la maggior parte dei giocatori, soprattutto quelli lato Ribellione, non sembrano aver capito bene che su Hoth non ha molto senso mettersi a collezionare headshot, ma si deve collaborare per un obiettivo comune. Questo succede spesso con i giochi altamente cooperativi che vengono dati in pasto ai giocatori sui server pubblici in cui manca la coordinazione e d'altronde bisogna anche perdonare un po' l'esaltazione del momento. Tutti non vedono l'ora di vestire per qualche secondo i panni di Darth Vader o Luke Skywalker, e come dargli torto?
L'ago della bilancia
Sempre per quanto riguarda Walker Assaut, le opinioni riguardo al suo bilanciamento sono contrastanti. Da una parte c'è chi ritiene che in questa modalità le forze imperiali siano eccessivamente avvantaggiate dalla potenza di fuoco degli AT-AT e dal fatto che possano limitarsi a giocare in difesa, cercando di concentrare i propri sforzi sui radar per vincere la mappa.
L'altra fazione ritiene invece che il gioco sia persino troppo semplice per i ribelli che, se si coordinano con attenzione, possono far saltare per aria i camminatori senza troppi problemi e che, se questo ancora non succede troppo spesso, è solo perché c'è troppa gente che gioca da sola. Non sappiamo quale sia la verità, però in effetti anche noi abbiamo avuto l'impressione che gli Imperiali abbiano tutto sommato la vita più facile e d'altronde ci sarà un motivo se su Hoth hanno vinto, no? Per quanto riguarda Drop Zone invece il discorso è completamente diverso. Tutto si gioca molto sulla bravura personale, mescolata a un certo affiatamento con la squadra. Anche in questo caso chi saprà difendere meglio i pod trionferà a testa bassa su chi attacca. Tuttavia ci sono momenti in cui questa modalità ci è sembrata frustrante per un semplice motivo: il respawn. Quando si appare in gioco vicino a un amico o in zone tranquille va tutto bene, ma molto spesso capita di rinascere proprio in bocca al nemico, o magari dandogli le spalle, trasformandosi così in una facile preda per i blaster avversari. Non dev'essere semplice gestire questo problema in una mappa così piccola, ma speriamo che DICE prenda qualche accorgimento per rendere la situazione meno frustrante. Un'altra cosa che ci piacerebbe avere è la possibilità di entrare nel gioco in gruppo, così da giocare assieme ai nostri amici ma questo, per il momento, non è possibile e capita anzi spesso di ritrovarsi ai lati opposti dello schieramento. Poco male per le partite occasionali, ma se si vogliono affinare le tattiche di un clan, questa possibilità diventa fondamentale.
Il potere del marchio
Questa beta ci ha senza dubbio esaltato, come molti di voi, tuttavia questo non vuol dire che non ci abbia lasciato qualche dubbio, cosa che abbiamo percepito anche nei vostri commenti. Un punto su cui tutti sembriamo concordare è che la modalità cooperativa survival sembra quella meno interessante, forse proprio perché manca una modalità storia che sappia realmente trascinare il giocatore che a quel punto rimane solo con una domanda: perché dovrei giocare in coppia con un amico contro il PC quando posso vivere un epico scontro venti contro venti?
Per molti il sospetto è che Star Wars: Battlefront sia il solito sparatutto, solo confezionato con un vestito particolarmente scintillante che lo rende elettrizzante e nuovo, soprattutto agli occhi di chi è nato e cresciuto con i film di George Lucas. Chiariamo subito: non c'è niente di male nello sfruttare una licenza e questo gioco ci riesce in maniera impeccabile, tuttavia siamo curiosi di capire se ci troviamo di fronte a uno titolo che rimarrà nella storia o a un bel fuoco di paglia come Titanfall che pur essendo divertente e realmente innovativo si è lentamente spento all'ombra dei "big" nel settore degli FPS competitivi. Secondo molti puntare praticamente tutto sulla sola modalità online vuol dire sprecare un nome così grosso e in tanti avrebbero voluto una vera e propria campagna single player che raccontasse una storia all'interno dell'universo di Guerre Stellari. In effetti la paura del pubblico è che il gioco abbia il fiato corto, soprattutto dal punto di vista delle armi e degli equipaggiamenti sbloccabili. Dopotutto una delle molle che spingevano tanti giocatori di Battlefield ad andare avanti era la possibilità di sbloccare modifiche alle armi, nuovi gadget, mimetiche e una tonnellata di achievement, tutte cose che sembrano mancare in Battlefront. Altri invece non hanno apprezzato i power-up sparsi a caso in giro per la mappa e lo ritengono un gioco fin troppo casual che esaurirà ben presto il suo appeal per tutta quella fetta di pubblico che sui server ci passa le giornate e che porta realmente avanti la community di un gioco. C'è chi invece ha adorato proprio questa sua caratteristica: quella di essere un gioco casual, divertente, senza troppi fronzoli, gadget e complicazioni eccessive in cui si può cercare sia una tattica di gruppo che l'esaltazione personale, il tutto rivestito dall'incredibile fascino che solo Guerre Stellari può regalare.