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Una simpatica psicopatica

Riusciremo a conquistare il Senpai sterminando le rivali?

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   11/11/2015

Da quando abbiamo avuto modo di provare una vecchissima build del gioco, non abbiamo smesso di seguire Yandere Simulator molto da vicino, scaricando le nuove versioni e cercando di capire dove voglia andare a parare lo sviluppatore, YandereDev, che continua ad aggiungere caratteristiche a ritmo settimanale e a sfornare nuove build a ritmo mensile.

Una simpatica psicopatica

Arrivato al 13% dello sviluppo e in previsione del lancio della campagna Kickstarter, il cui successo o meno dovrebbe infine definire le dimensioni del progetto (lo sviluppo di alcune caratteristiche richiede di assumere personale), abbiamo deciso di testare l'ultima build resa disponibile al momento di scrivere questo articolo, per vedere come si è evoluta la situazione e se quanto espresso mesi fa è ancora valido. Le novità si manifestano fin dall'avvio. Prima si veniva catapultati subito in gioco, nella stanza della protagonista Yandere-Chan, ora invece si viene accompagnati da una sequenza non interattiva che ci svela l'ossessione della protagonista e il suo obiettivo: uccidere tutte le rivali che vogliono conquistare il cuore del suo Senpai, ragazzo che l'ha fatta innamorare perdutamente facendole scoprire dei sentimenti che non aveva mai manifestato, tra i quali l'odio per chi vuole portarglielo via. Altra novità che si palesa sin da subito è la personalizzazione della Yandere e del Senpai, dei quali si possono modificare alcuni tratti fisici e l'abbigliamento. Infine, ci ritroviamo nella stanza della ragazza, dove guardandoci intorno notiamo alcune differenze rispetto al passato: è più spaziosa e alcune interazioni prima inutili hanno assunto una funzione nell'economia di gioco. Ad esempio scopriamo che decidere quali mutandine indossare non è solo una questione estetica, ma anche una scelta rilevante per il gameplay, perché a ogni modello è legato un bonus relativo alle caratteristiche della ragazza.

Siamo tornati a vestire i panni di Yandere-Chan, la simpatica psicopatica sterminatrice di studenti

Gossip killer

Anche provando a uscire dall'appartamento notiamo di avere più opzioni: andare nel sotterraneo della casa, recarsi subito a scuola o passare prima in città?

Una simpatica psicopatica

Provata la terza possibilità ci appare una sequenza con la Yandere in Bicicletta che deve raggiungere l'edificio scolastico nel più breve tempo possibile correndo per le strade di una città ancora da modellare. Si tratta di una sezione ancora poco rifinita. Anzi, per niente rifinita, visto che non c'è praticamente nulla se non il modello della ragazza in bicicletta e una serie di edifici grigi e anonimi. Oltretutto ci sono bug a profusione. Evidentemente sarà sistemata nelle build future. A noi, per ora non resta che recarci a scuola, dove apparentemente poco è cambiato, ma che invece scopriamo essere molto più ricca rispetto alla vecchia versione. Intanto ci sono stati molti miglioramenti dal punto di vista estetico, con modelli più vari per gli studenti, una maggiore rifinitura di certi ambienti, come ad esempio le aule, la palestra o l'infermeria e, in generale, una maggiore varietà. Fortunatamente le novità non sono tutte qui: interagendo con gli altri studenti scopriamo di avere più opzioni di dialogo rispetto al passato. Tra queste spicca il sistema di gossip scolastico che ci aiuterà a introdurre una delle novità più rilevanti, nonché una delle caratteristiche potenzialmente più esplosive dell'intero gioco. Per ora, comunque, ci sono pochi esempi di come sfruttare le informazioni per uccidere le rivali o le compagne di scuola inopportune. Ad esempio ascoltando una telefonata apprendiamo che una studentessa ha una tresca sessuale con qualcuno che non conosciamo. Indagando ne sapremo di più e, salendo di grado sociale, potremo iniziare a spargere voci su questa storia spingendola fino al suicidio. Altra possibilità è quella di sfruttare ciò che sappiamo per isolare il soggetto ed eliminarlo in vario modo: affogandola, spingendola giù dal terrazzo della scuola e così via.

Non sono giapponese!

Nonostante l'aspetto sia ispirato senza troppi misteri allo stile manga e anime e nonostante il tema trattato, ci teniamo a rendervi noto che Yandere Simulator non è sviluppato in Giappone o da un giapponese, ma da un veterano dell'industria, probabilmente statunitense, che per ora si fa chiamare semplicemente YandereDev. La popolarità del gioco gli ha permesso di avviare un Patreon di successo, con cui attualmente sta raccogliendo più di quattromila dollari al mese. Insomma, grazie ai soldi degli estimatori del suo lavoro ha potuto lasciare la carriera di programmatore freelance e dedicarsi completamente alla sua Yandere-Chan.

Natural Born Killer

Yandere Simulator sembra ambire a essere più profondo di quanto non possa sembrare. YandereDev non sta solo confezionando un gioco pieno di caratteristiche perverse, ma anche una spietata descrizione di alcune dinamiche sociali che riguardano le persone nella realtà e sul web. La via per il successo è l'adulazione e la dissimulazione. Uno dei metodi più controversi per uccidere le ragazze è la tortura psicologica.

Una simpatica psicopatica

L'abbiamo lasciata a parte perché merita di essere affrontata nello specifico. Il sistema integrato nell'attuale build è ancora rozzo e incompleto, ma nondimeno disturbante. Per non lasciare tracce della sua scia di morte, Yandere-Chan può rapire le sue compagne e trascinarle nel suo scantinato. Legate a una sedia le vittime la implorano di essere liberate, ma in termini di meccaniche di gioco non avrebbe senso farlo, a meno che non si voglia essere scoperti. Le opzioni a nostra disposizione sono invece altre. Tra queste la possibilità di torturare la vittima per ore così da annullarne la volontà e creare un'altra psicopatica. Dopo il trattamento Yandere-Chan, potremo lasciarla andare e usarla la mattina successiva per eliminare indirettamente un qualche bersaglio. La torturata non farà altro che uccidere e uccidersi, scioccata da quell'esperienza. Sinceramente facciamo fatica a ricordare scene così malate in altri giochi. La forza della rappresentazione non nasce solo dal soggetto, ma anche dalla sua plausibilità. Se volete si tratta di fare alle compagne di scuola ciò che viene fatto a Theon ne Il Trono di Spade, anche se in modo più sbrigativo. In più di un'occasione Yandere Simulator ci ha costretto a chiederci fin dove possiamo spingerci per raggiungere un obiettivo. Ovviamente ci aspettiamo che il tema venga trattato in modo più approfondito nella versione finale, ma già ora ci è impossibile non notare come si possa rimanere impietriti di fronte a certe azioni. Insomma, potenzialmente ci troviamo di fronte a un titolo che ha tutte le carte in regola per farsi ricordare a lungo. Rimane da vedere come proseguirà lo sviluppo e quanto la comunità dei videogiocatori avrà voglia di investirci sopra.

CERTEZZE

  • Molte delle nuove caratteristiche sono davvero interessanti
  • Progressi nella varietà di situazioni

DUBBI

  • Riuscirà lo sviluppatore ad amalgamare tutto?
  • C'è ancora tanta strada da percorrere