Sono passati circa due mesi dalla pubblicazione di Super Mario Maker, e possiamo asserire con certezza che ha ottenuto un buon successo: certo, non sarà quell'opera indimenticabile che in molti sognavamo a inizio anno per celebrare il trentesimo compleanno della serie bidimensionale, però costituisce un nuovo modo di interpretare la saga, e ha ricevuto il consenso di critica e pubblico, vendendo - per ora - circa due milioni di copie (comprese quelle digitali). Non possiamo sostenere tuttavia che abbia rappresentato una rottura con quanto visto in precedenza, sia limitandoci alla saga di Super Mario Bros., sia per il genere nel suo complesso: LittleBigPlanet, uscito - lo ricordiamo - su una console con una base installata decisamente più ampia, ha fatto registrare numeri maggiormente elevati. Insomma, difficilmente Super Mario Maker darà vita a una scia di cloni: si tratta di un gran bel gioco che altera e riordina il DNA di un'opera prestigiosa, ma non creerà proseliti tra i "compagni" bidimensionali. Si è parlato molto tuttavia della possibilità che un approccio del genere possa essere esportato ad altre serie, naturalmente da Nintendo stessa: è comparso addirittura un editor amatoriale ispirato a The Legend of Zelda (l'episodio per NES), uno dei "Maker" maggiormente richiesti. Vane speranze o possibilità concrete?
Dopo Super Mario e compagnia, ci sono altri personaggi destinati a finire in un "Nintendo Maker"?
Capire Super Mario Maker
Prima di ipotizzare altri "Nintendo Maker" è necessario comprendere la natura di questo primo gioco dedicato a Super Mario Bros. Partendo da un presupposto troppo spesso dato per scontato, e cioè che non si tratta di un gioco con un editor, ma di un editor che si è fatto gioco: qui la costruzione - e la condivisione - dei livelli non è una cosa in più, ma l'asse portante della struttura.
Ciò non toglie che in futuro Nintendo possa agire diversamente, tuttavia lo crediamo difficile: è lampante infatti l'intento di non contaminare le due produzioni, ritenute entrambe abbastanza corpose - e differenti - da coesistere in due opere diverse. Oltre a questo, ci sono anche altri fattori per cui è stato scelto Super Mario Bros. Innanzitutto si tratta della saga più famosa tra quelle Nintendo, e sommando i vari episodi anche di quella più venduta. In secondo luogo, non bisogna trascurare il fatto che rendere divertente un livello della serie è tutt'altro che difficile: basta una partenza, una bandierina e due mattoni piazzati bene che il tutto diviene, se non indimenticabile, quantomeno appassionante. In terza istanza stiamo parlando di un brand trentennale, che negli anni si è rinnovato molto pur rimanendo coerente al concept iniziale: la ricchezza degli elementi e degli oggetti disponibili è vasta, e la possibilità di declinarli in vestiti diversi la rende ancor più preziosa. Per questo Super Mario Bros. rappresenta di certo un unicum, all'interno dei capitoli Nintendo ma anche per il videogioco in generale: tanta immediatezza e istantanea profondità, così tanta familiarità con oggetti e meccaniche, talmente tanta fama e iconicità da parte di oggetti e nemici... è praticamente un caso irripetibile. Per tutti questi motivi è stato selezionato da Nintendo per essere il primo a generare un capitolo incentrato sull'editor: il primo gioco tradizionale naturalmente, perché anche Wii Music era impostato così. La domanda quindi sorge spontanea: ci sono altri brand destinati a compiere questo stesso salto?
Altri "Nintendo Maker" in arrivo?
Come anticipato il "Maker" più richiesto è quello dedicato a The Legend of Zelda. I motivi sono ovvi: come Super Mario Bros. è una serie prestigiosa, come Super Mario Bros. è vecchio e ha varie vesti a cui fare riferimento. Naturalmente, anche in questo caso, ci riferiamo alla versione bidimensionale. Le similitudini tuttavia si esauriscono qui: innanzitutto la serie di Zelda, pur celebre, non ha mai venduto come quella dell'idraulico.
E gli editor in generale, si sa, vendono quasi sempre meno del gioco originario. Ma non solo: The Legend of Zelda è un'opera che forse ha addirittura più profondità, ma molta meno immediatezza. Se prima abbiamo detto che con Super Mario bastano una bandierina e due blocchi, con Link non funziona così: il sistema di controllo è buono e reattivo, ma non garantisce quel ritmo che sa essere appagante anche in un brevissimo tratto di strada. Il bello di Zelda risiede soprattutto nel senso di progressione e nel level design, un level design meno istantaneo da "afferrare" e riproporre: ciò non significa che sia impossibile, ma che gli stage derivanti sarebbero probabilmente peggiori e meno sensati di quelli di Super Mario Maker. Immaginate quanto possa essere difficile anche solo decidere con quali armi far affrontare un dungeon, quali destinare ad essere sbloccate lungo il cammino, quanto sarebbe ostico intersecare delle stanze in modo da creare un labirinto interessante. E, l'avrete già intuito, qui nasce un'ulteriore difficoltà: con The Legend of Zelda si ricreerebbe solamente una parte del gioco, quella relativa ai dungeon, che è bella, ma viene anche sublimata dal contesto, da quello che c'è prima e da quello che viene dopo. Uno stage di Super Mario Bros. ha piena autonomia, un dungeon di Zelda no. Lo stesso ragionamento, ancor più estremizzato, si potrebbe fare per Metroid: se un tempio di Zelda infatti è (di solito) separato del resto, Samus Aran al contrario si ritrova persa in un'orgia di cunicoli che, in pratica, costituiscono un enorme dungeon. È arduo immaginare dei singoli segmenti piacevoli, è impossibile d'altro canto credere che un utente solitario possa realizzare qualcosa di più (un'area intera, ad esempio). Inutile girarci intorno, l'unico genere che si presta davvero a un nuovo "Maker" è sempre il platform 2D: e Nintendo di platform bidimensionali ne ha tanti, e quasi tutti con abbastanza vesti da ricreare tante skin quante ce ne sono in Super Mario Maker. Il punto è: ha davvero senso pubblicarne un altro? Se l'originale avesse venduto venti milioni di copie, la risposta ovviamente sarebbe stata "sì". Proprio così è tornato Donkey Kong Country su Wii, del resto. E proprio lo scimmione sarebbe il maggior indicato per un eventuale nuovo "Maker", perché è il più famoso dopo l'idraulico, e perché è quello con l'architettura ludica più dinamica e modulabile. Ma, purtroppo o per fortuna, la cosa più probabile è che il prossimo Maker, se ci sarà, sarà... Super Mario Maker 2.